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La società A.AM.P.S. spa è entrata al centro dell’attenzione di tutti, anche di dibattiti politici, dopo le vicissitudini riguardanti l’approvazione del bilancio chiuso al 31/12/2014: inizialmente il progetto di bilancio, adottato il 29 Maggio 2015, stimava una perdita di euro 21.398.590. La situazione così creata non era delle migliori poiché il precedente esercizio era stato chiuso con la Voce Totale Patrimonio Netto iscritta in bilancio di euro

67 15.428.318 , di cui euro 16.476.400 di Capitale Sociale. Pertanto, secondo quanto disposto dall’ Art. 2447 del Codice Civile, gli amministratori – ovvero il Comune di Livorno – avrebbero dovuto convocare senza indugio l’assemblea per deliberare la riduzione del capitale e il contemporaneo aumento del medesimo ad una cifra non inferiore al limite minimo legale. Le strade percorribili, in tal caso, sarebbero state:

- Copertura della perdita, affinché il capitale sociale ritorni almeno pari al minimo legale ;

- Trasformazione della società in società di persone ;

- Scioglimento delle società e conseguente messa in liquidazione .

Nell’assemblea del 29 Giugno 2015 il Socio, sulla base della decisione di Giunta n. 206/2015, propone di posticipare l’approvazione del bilancio affinché siano approfonditi e verificati i riflessi delle previsioni sulla svalutazione crediti TIA inesigibili contenute nell’intervenuto Decreto 19 giugno 2015 n. 78 varato dal Governo, ma non ancora convertito in legge ( verrà approvata ufficialmente in data 6 Agosto 2015 ), successivamente all’adozione del progetto di bilancio da parte del Consiglio di Amministrazione di A.AM.P.S. spa . Il valore dei crediti dichiarati inesigibili è di circa 11 milioni di euro.

A seguito delle comunicazione da parte della Società di ritenere insufficiente il su citato Decreto, in data 28 Luglio 2015 viene consegnata al Presidente di A.AM.P.S. spa la delibera della Giunta n. 223 di pari data, con la quale veniva indicata l’intenzione da parte dell’ Amministrazione Comunale di modificare il contratto di servizio inserendo una clausola che sancisse l’impegno da parte del Comune di Livorno di rimborsare la quota dei crediti TIA che abbiano la condizione di inesigibilità certificata dall’ente preposto, verificata e accettata dagli Uffici Comunali, per l’importo annuo presunto di euro 3.820.000.

Con la Delibera della Giunta n. 453 del 28/10/2015 viene approvato lo schema di “contratto di cessione dei crediti con condizione sospensiva”, con il quale A.AM.P.S. spa n caso di mancato ribaltamento dei crediti inesigibili in tariffa, cede al Comune che si impegna ad accettare, la massa dei crediti inesigibili TIA per un importo complessivo di

68 euro 7.640.000 per le annualità 2016/2017. In altre parole, il ripianamento delle perdite su crediti relativi alla Tariffa Igiene Ambientale per gli anni 2006-2012, sarà compensato nel tempo da un corrispondente aumento della tariffa.

Infine, in data 28 Ottobre 2015, viene approvato il bilancio definitivo, con perdita di euro 11.701.022,00 . L’amministratore unico della società, per giustificare lo smisurato ritardo negli adempimenti richiesti dalla legge per la procedura di approvazione di bilancio, è ricorso al Principio Contabile Nazionale OIC 29, considerando come eventi straordinari dopo la chiusura dell’esercizio :

- promulgazione della Legge 6 agosto 2015 n.125 (conversione del D.L. 19 Giugno 2015 n. 78) ;

- decisione della Giunta del Comune di Livorno n. 223 del 28 Luglio 2015 che introduce la modifica all’articolo 16 del “Contratto di Servizio” per spazzamento, raccolta e smaltimento dei rifiuti tra Comune di Livorno e A.AM.P.S. ;

- decisione di Giunta del Comune di Livorno n. 271 del 6 Ottobre 2015 che approva lo schema di modifica del regolamento dell’imposta unica comunale (IUC), riguardo al ribaltamento dei crediti inesigibili TIA in Tariffa;

- Delibera di Giunta n. 453 del 28 Ottobre 2015 relativa all’approvazione dello schema di “contratto di cessione dei crediti con condizione sospensiva” .

In realtà non solo il bilancio relativo all’esercizio 2014 ha presentato delle difficoltà, ma anche il precedente, relativo al periodo amministrativo 2013. Infatti ci furono molte polemiche, con relative dichiarazioni, riguardo l’approvazione del bilancio consuntivo della società.

Il primo ostacolo all’approvazione fu sicuramente il giudizio negativo espresso dal collegio sindacale di A.AM.P.S. spa, del quale tratteremo nei prossimi paragrafi.

69 5.3.1. La scelta del concordato preventivo

La logica a sostegno di tale decisione di ritardare al limite del possibile l’approvazione del bilancio 2014 della società A.AM.P.S. spa è stata quella di perseguire la continuità aziendale.

Come più volte dichiarato dallo stesso sindaco Nogarin (attraverso una intervista rilasciata al quotidiano “ Il Tirreno “ in data 29 Novembre 2015 ha definito la scelta del concordato preventivo con continuità aziendale come « un atto di responsabilità verso i cittadini e verso i lavoratori dell’azienda» ), in un momento di crisi del lavoro marcata nel territorio labronico, l’obiettivo principale è stato quello di non smobilitare altri dipendenti. Pertanto, una volta recuperato il bilancio, portando la perdita ad un limite “sostenibile”, grazie a dei richiami di leggi più che discussi dal tribunale, è stata intrapresa la via del concordato preventivo con continuità aziendale, in modo da prevedere un ripianamento dei debiti nei confronti dei creditori.

Il sindaco in carica, per perseguire la propria scelta, è sotto l’indagine della Procura per ipotesi di reato riguardanti la bancarotta fraudolenta, essendo richiamati nell’avviso di garanzia, il quale è stato pubblicato sui social in nome della trasparenza, gli art. 110 del Codice Penale, art. 216 e 223 del Regio Decreto 1942/627.

Di seguito viene riportata la decisione con la quale la giunta comunica la volontà del Comune di Livorno, quale unico socio della A.AM.P.S. spa , di intraprendere tale strumento.

74 L a strada da percorrere riguardo il concordato preventivo, per il Comune di Livorno, non era facilmente percorribile in quanto, nella dottrina, vi è un ampio dibattito sulla possibilità di esposizione di un ente pubblico al fallimento. In realtà, il Tribunale di Livorno, in data 13 Luglio 2016, ha ammesso la società a tale procedura, propendendo per l’ammissione a seguito del nuovo piano industriale triennale presentato dal nuovo Cda di A.AM.P.S. spa.

75 6. La crisi di A.AM.P.S. spa vista dai bilanci

Come è logico pensare, la situazione critica che di recente ha scosso le fondamenta del Comune di Livorno non trae origine dalla sola gestione dell’esercizio 2014, ma deriva sicuramente da esercizi precedenti.

Un modo per osservare le criticità riguardanti la situazione economica patrimoniale della società è quella di prendere in esame gli ultimi tre bilanci depositati presso la camera di commercio e valutare l’andamento di parametri di preminente importanza per l’efficiente, efficace ed economica gestione.

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