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I criteri di selezione in generale

2. La CSR in finanza

2.4 I criteri di selezione degli investimenti socialmente responsabili

2.4.1 I criteri di selezione in generale

Quando si parla di investimento etico o SRI è necessario conoscere le tecniche attraverso il quale prende corpo questo tipo di investimento. A differenza dei criteri di investimento tradizionali che molto spesso comprendono la semplice diversificazione del portafoglio per poter ottenere una performance migliore, l’SRI necessita di criteri specifici di selezione, in quanto all’interno dei portafogli socialmente responsabili sono presenti titoli che seguono obiettivi non solo economici ma anche ambientali e sociali.

Il primo criterio di selezione degli investimenti socialmente responsabili è stato il

criterio di screening negativo, detto anche di esclusione, con il Pioneer Fund24 nel 1928.

Ma con l’aumentare dell’offerta dei prodotti finanziari, sempre più complessi, anche i criteri di selezione sono aumentati. Non esistono parametri oggettivi e una metodologia riconosciuta a livello mondiale per dividere e qualificare un investimento etico da un altro, ma la prassi comune tende ad individuare principalmente tre criteri di selezione degli SRI: lo screening, l’engagement e il community investment.

Eurosif (European Sustainable Investment Forum) nella sua ricerca del 2012 ha ampliato questa classificazione riconoscendo sette strategie di investimento che riguardano gli investimenti socialmente responsabili. Mentre nello studio del 2003 erano riconosciuti solo tre criteri: elaborate screening strategies (chiamata Core SRI),

simple screening ed engagement; nel 2008 è stato riconosciuto il termine investimento

sostenibile e responsabile e le strategie di screening sono state divise in screening positivo e screening negativo, inoltre sono state aggiunte altri due criteri di selezione: strategia di integrazione e screening norm-based (Eurosif, 2012).

Una novità molto importante, risultante dallo studio Eurosif 2012, è la scomparsa della distinzione proposta da Eurosif negli studi precedenti tra Core SRI e

Broad SRI . Nello studio Eurosif 2010 si afferma che “Eurosif utilises Core and Broad SRI as a means to segment the SRI market” (Eurosif, 2010: 7), in particolare questa

distinzione fu introdotta nello studio Eurosif 2006 per segmentare la crescita del                                                                                                                

24  Il Pioneer fund prevedeva l’esclusione dall’universo investibile di aziende che producevano e vendevano tabacco e alcol  (Heal, 2008).

mercato SRI.25 Dal 2010 Eurosif ha cambiato la definizione troppo generale che questi due approcci proponevano, per adattarli all’evoluzione del mercato. Il Core SRI comprendeva strategie di investimento più rigorose ed era composto da tre strategie (che potevano essere combinate): esclusioni norm-based e value-based; best in class e gli investimenti tematici SRI. Invece il Broad SRI includeva strategie meno rigide ed era composto anch’esso da tre strategie combinabili: esclusione semplice; engagement e l’integrazione. Dopo tutti questi cambiamenti da parte di Eurosif avvenuti nel corso degli ultimi anni, lo studio del 2012 classifica sette criteri di selezione, il cui contenuto è sinteticamente riportato nella tabella 2:

1. Investimenti tematici; 2. Selezione Best-in-class; 3. Norms-based screening;

4. Esclusione di titoli dall’universo investibile;

5. Integrazione dei fattori ESG nell’analisi finanziaria; 6. Engagement e azionariato attivo;

7. Investimento d’impatto.

Tabella 2: Classificazione degli approcci dell’SRI secondo Eurosif 2012 Tecnica di selezione Descrizione

Investimenti tematici (sustainability themed

investment)

Questa tecnica riguarda la selezione delle imprese che scelgono investimenti in temi o attività legate allo sviluppo della sostenibilità, in particolare su temi riguardanti l’ESG, anche se il tema più diffuso rimane quello ambientale. Esempi tipici sono: energie rinnovabili, tecnologie pulite, cambiamenti climatici, acqua, foreste, ecc. Questo approccio non è semplicemente un approccio settoriale ed è richiesta un’analisi di tutti gli aspetti ESG.

Selezione best-in-class Questo approccio comporta la selezione o la ponderazione                                                                                                                

25  Nello studio Eurosif 2006 il Core SRI comprendeva le esclusioni etiche e lo screening positivo e il

Broad SRI aveva al suo interno oltre il Core SRI anche le esclusioni semplici (che comprendeva lo screening norm-based), l’engagement e l’inclusione.

degli investimenti con la performance migliore all’interno dell’universo investibile, categoria o classe sulla base dei criteri ESG. In questo approccio tutti gli aspetti ESG devono essere trattati. Inoltre questa tipologia di selezione di investimenti comprende tutte le classi di screening positivo che comporta la selezione dei migliori investimenti in una categoria sulla base di analisi finanziarie e ESG.

Norms-based screening In questo approccio sono scelti i titoli che rispettano regole o

standard internazionali che riguardano i fattori ESG (queste norme sono generalmente riconosciute a livello internazionale anche se non sono universalmente applicate). Questa tipologia di approccio comporta la valutazione di una società, Paese o progetto contro alcune norme minime di comportamento aziendale e/o ambientale.

Esclusione di titoli dall’universo

investibile

Questo approccio esclude titoli o settori in base a motivi extra finanziari dall’universo investibile; i principi o criteri possono essere stabiliti dall’investitore finale (asset owner) o dal gestore (asset manager). Questo approccio è chiamato anche esclusione basata su etica o valori. I criteri comuni di esclusione possono essere: tabacco, alcol, pornografia e gioco d’azzardo.

Integrazione dei

fattori ESG

nell’analisi finanziaria

Questo approccio riguarda l’inclusione esplicita da parte dei gestori di fattori ESG di rischio o di opportunità nell’analisi finanziaria tradizionale. Integrando fattori ESG con investimenti tradizionali si possono avere impatti positivi o negativi sul rendimento e si possono influenzare le decisioni di investimento.

Engagement e

azionariato attivo

Questa tipologia di approccio concerne un’attività di buona gestione finanziaria attraverso una proprietà responsabile, l’esercizio del diritto di voto dei soci e il coinvolgimento di tutti gli stakeholder. L’engagement è un concetto molto più ampio di azionariato attivo (shareholder activism), il quale si

manifesta con il dialogo tra i portatori di interessi e chi effettivamente guida l’azienda. L’engagement è un processo di lungo periodo che cerca di influenzare il modo di agire dell’emittente o ad aumentare la trasparenza di quest’ultimo.

Investimento d’impatto

Questo approccio prevede che l’investimento avvenga effettuato con l’intenzione di generare un impatto ambientale o sociale misurabile, producendo allo stesso tempo un rendimento finanziario positivo. È un investimento condotto su progetti specifici. È un approccio relativamente nuovo e comprende quattro categorie: la microfinanza, l’investimento in comunità, il social business e i fondi per l’imprenditorialità.

Fonte: Eurosif, 2012

Dopo aver preso in considerazione l’evoluzione di questi approcci per gli investimenti sostenibili, è possibile fare un’altra classificazione riconducibile a quattro tipologie di fondi etici che si sono susseguite nel corso del tempo:

− Fondi di prima generazione: si applicano solo criteri negativi;

− Fondi di seconda generazione: si applicano screening sia negativi che positivi e si presta attenzione alle tematiche di responsabilità sociale ed ambientale;

− Fondi di terza generazione: oltre a comprendere i fondi di prima e seconda generazione, si riferiscono anche alle tematiche relative alla corporate

governance, quindi analizzano la gestione dell’impresa, la sua

organizzazione, le politiche interne e il ruolo che essa ha all’interno della comunità in cui opera;

− Fondi di quarta generazione: si applicano tutti i criteri analizzati in precedenza ed, inoltre, si aggiunge la partecipazione azionaria attraverso non solo il dialogo ma anche attraverso il bilancio sociale, il codice etico e altre notizie relative all’impresa.

Nonostante la classificazione usata da Eurosif nel 2012 nella prassi si è soliti classificare tre approcci principali: lo screening, l’engagement e il community