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Il processo di attribuzione del rating

3. I rating esterni

3.5 Il processo di attribuzione del rating

Il processo d’attribuzione del rating da parte delle CRAs varia tra le diverse agenzie, tuttavia le agenzie di rating internazionali più importanti sembrano utilizzare delle procedure molto simili. L’assegnazione del giudizio solitamente avviene prima che una società emetta dei titoli di debito, per cui la valutazione dello stato di salute della società e dell’emissione serve a informare il Mercato sulla qualità dell’emissione. Inoltre le agenzie nei loro manuali e report non descrivono in maniera minuziosa le metodologie utilizzate per l’assegnazione del rating, per differenti motivi:

− Non favorire la modifica dei propri piani d’azione al solo fine di conseguire un giudizio di rating migliore;

− Non rivelare alle CRAs concorrenti o alle CRAs che entreranno nel settore la propria metodologia;

− Non essendo solo un processo quantitativo ma anche qualitativo è formato da molte componenti soggettive.

(Paganin, 2008)

Innanzitutto è necessario esplicitare la tempistica necessaria per l’assegnazione40

del rating: per Standard & Poor’s e per Fitch essa va dalle sei alle otto settimane, mentre per Moody’s il tempo richiesto è minore, circa quattro settimane.

Il processo di attribuzione del rating inizia con una richiesta formale da parte di un’emittente. L’emittente e la CRA firmano un contratto, dove sono definiti i principali aspetti della relazione: le informazioni che l’emittente deve fornire, l’accordo confidenziale che si instaura tra le parti, la natura pubblica o privata del rating, le commissioni e molti altri aspetti. Dopo questa firma, a un gruppo di analisti della CRA è affidata la valutazione dell’emittente. Solitamente in tutte le CRAs, prima di iniziare l’analisi, si verifica l’assenza di un eventuale conflitto di interessi tra gli analisti e la società da valutare.

Successivamente alla richiesta formale, il team di analisti analizza le informazioni ricevute dalla società: i dati economici e finanziari, le caratteristiche del settore e altri aspetti qualitativi. Molto spesso avvengono degli incontri tra il management della società e gli analisti. La fase degli incontri tra il management e le                                                                                                                

40 Per assegnazione si intende la prima valutazione che un’agenzia di rating produce su

CRAs è differente tra Fitch e le altre due agenzie: infatti Fitch invia un questionario alle

società che dovrà essere restituito complito prima degli incontri, mentre S&P e Moody’s non sottopongono nessun questionario. Durante gli incontri sono sviluppati argomenti che altrimenti non sarebbero desumibili dalle semplici documentazioni fornite, come ad esempio: piani, strategie e progetti. Questa analisi comporta la formazione di un rating preliminare, che viene esposto alla società e rappresenta la base degli sviluppi successivi.

Dopo aver riunito tutte le informazioni possibili, le CRAs iniziano la loro analisi sul merito creditizio della società. L’approccio delle CRAs riguarda tre aspetti: l’analisi degli aspetti operativi, l’analisi di indicatori finanziari e contabili e infine l’analisi della struttura finanziaria della società e la strategia da essa utilizzata. È importante sottolineare come questa analisi comprenda sia aspetti qualitativi che quantitativi. I fattori che solitamente sono giudicati rilevanti dipendono dall’emittente o obbligazione che si stanno valutando. Sotto l’aspetto quantitativo, l’analista prende in considerazione i dati storici, tuttavia essi rappresentano un fotogramma della situazione dell’impresa da ieri ad oggi e questo è un limite della valutazione. Invece il rating si riferisce ad uno stato futuro, la capacità o meno per l’emittente di essere solvibile, per questo motivo l’analista deve avere le competenze per comprendere se i piani e le strategie che l’impresa vuole compiere siano attuabili o meno. Normalmente le CRAs assegnano una ponderazione a tutti i fattori che determinano il rating.

Terminata l’analisi, il team di analisti stila un rapporto che è solo per un uso interno alla CRAs, con una segnalazione di rating. Questo report è presentato al rating

committee, per l’analisi, la discussione e l’assegnazione del rating finale. Questa

commissione è al centro di tutti i processi di assegnazione del rating ed è necessaria in quanto deve votare l’approvazione del rating. Essa è fissata per ogni assegnazione di rating ed è composta da persone con la conoscenza ed esperienza necessaria per garantire l’esattezza del rating assegnato, infatti questa commissione ha la possibilità, se necessario, di modificare il rating che il team ha in precedenza valutato come congruo per la situazione dell’emittente o obbligazione (Alcubilla e Del Pozo, 2012). Il rating

committee è composto generalmente da: un presidente, che funge da moderatore e

propri suggerimenti; infine altri analisti esperti. Il rapporto presentato al rating

committee include (Paganin, 2008):

− tutte le informazioni relative alla specifica emissione od emittente; − un giudizio sul management e sulle politiche adottate;

− la determinazione del settore a cui l’impresa appartiene e le sue peculiarità;

− l’analisi eseguita dagli analisti sui dati forniti dall’emittente; − i piani economici e finanziari intrapresi;

− la proposta di assegnazione di rating proposta dal team.

È in questo momento che c’è la vera e propria assegnazione di rating da parte della commissione, che è comunicato alla società assieme alle spiegazioni da parte degli analisti. L’opportunità offerta dalla CRA all’emittente di conoscere il rating in anticipo rispetto al mercato, ha il solo scopo di correggere eventuali errori e prevenire la divulgazione di informazioni segrete (Alcubilla e Del Pozo, 2012). Tuttavia può capitare, che se l’emittente presenta una nuova documentazione, la CRA rivede il proprio giudizio. La nuova documentazione deve essere di significativa importanza, in grado di modificare il profilo di rischio dell’emittente.

Dopo aver notificato definitivamente il rating all’emittente, trascorrono alcuni giorni per la sua pubblicazione.

Infine l’ultimo passo di questo processo lungo e laborioso è il monitoraggio del rating. La CRA continua a sorvegliare l’emittente o l’emissione fino all’estinzione di quest’ultima. Solitamente il monitoraggio è condotto dallo stesso team di analisti che producono la valutazione iniziale, i quali fissano degli incontri periodici con il management per raccogliere informazioni utili. Quando il team di analisti crede che il rating debba essere rivisto, lo pone nella watch list (è una lista, dove sono elencate attività o emittenti monitorate e soggette ad una revisione) e convoca un rating

committee per decidere sulle segnalazioni avute (Alcubilla e Del Pozo, 2012).

Il processo di assegnazione del rating descritto può essere schematizzato come nella figura seguente.

Figura  8: Fasi del processo di attribuzione del rating

Fonte: elaborazione personale su Standard&Poor’s e Paganin (2008)

Infine, una fase che può accadere, è la revoca del rating dal mercato. Le CRAs non ritirano i rating semplicemente in risposta ad una richiesta pervenuta dall’emittente valutato, ma questo accade quando l’emittente non ha più rapporti (tramite incontri, invio di dati, ecc.) con la CRA e in questo modo l’agenzia di rating non ha più a disposizione le informazioni necessarie per poter esprimere il proprio giudizio.

Richiesta di rating da parte dell’emittente Valutazione iniziale e assegnazione di un rating preliminare   Invio questionario all’emittente Incontro con il management

Analisi

Presentazione del report al rating committee e voto Possibilità per l’emittente di fornire documentazione nuova per ridefinire

il rating Notifica del rating all’emittente Pubblicazione del rating e monitoraggio

3.6 Gli indici di bilancio utili per l’assegnazione del rating di credito