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Definizione e obiettivi dell’investimento socialmente responsabile

2. La CSR in finanza

2.2 Definizione e obiettivi dell’investimento socialmente responsabile

La locuzione “finanza etica” si riferisce a un ramo della finanza che ha come scopo il perseguimento di obiettivi legati al guadagno, conseguentemente ad un certo modo di comportarsi dell’investitore. I due termini della locuzione “finanza etica” potrebbero sembrare antitetici, poiché il termine finanza è definibile come l’utilizzo dei propri mezzi per raggiungere i propri fini (un concetto che può apparire egoistico), mentre per etica si intende un comportamento morale. Nonostante questa apparente opposizione, le due espressioni sono legate fin dall’antichità. Il termine etica, dal greco

èthos che significa comportamento, nasce e si sviluppa nel pensiero occidentale in

Grecia, grazie ai filosofi Socrate, Platone e Aristotele. Tuttavia è nel pensiero di Aristotele che si lega l’economia con l’etica; il filosofo crede che il vero fine dell’economia sia la felicità dell’individuo, non intesa come benessere materiale ma come ricerca del bene individuale. In questo periodo dell’antichità si pensava che etica ed economia rappresentassero delle nozioni inscindibili, tuttavia è nel XVIII secolo che il pensiero economico diventa ufficialmente una scienza, grazie allo scritto di Adam Smith Ricchezza delle nazioni (Smith, 1776), che teorizza l’esistenza di comportamenti interessati solo alla massimizzazione dei profitti. Da questo momento in poi economia ed etica risultano due realtà diverse e scisse per quasi due secoli. È verso l’inizio degli anni ’80 che la nozione di etica si riavvicina a quella di economia, in particolare alla finanza, che in questi ultimi decenni ha avuto una crescita straordinaria.

È solo negli ultimi anni che il risparmiatore ha aumentato il proprio interesse per gli investimenti etici, poiché ha appreso maggiore coscienza dell’ambiente che lo circonda e delle conseguenze che l’agire umano può causare. L’investimento sostenibile e responsabile, detto anche socialmente responsabile (d’ora in poi lo denomineremo con l’acronimo inglese SRI, Socially Responsible Investment), si è sviluppato in maniera preponderante da metà degli anni ’80. L’SRI fa parte di quei prodotti e servizi definiti come “etici” o “socialmente responsabili” ed è compreso nella finanza etica, che è definita anche come finanza alternativa (CONSOB, 2007). La finanza etica, la quale si è affermata attorno agli anni Venti in America, non ha una definizione univoca, ma varia secondo i prodotti finanziari usati e le diversità sociali e legislative dei vari Paesi. Tuttavia la finanza etica si può definire come una tipologia di investimento non solo finalizzato al raggiungimento di un profitto (come invece accade per gli investimenti

tradizionali) ma che persegue anche un obiettivo legato alla qualità dell’investimento, come ad esempio prestare attenzione alle questioni sociali e ambientali. Nel 1998 è stato pubblicato il Manifesto della finanza etica promosso dall’Associazione Finanza Etica che contiene sette principi cui la finanza etica deve fare riferimento:

1. “ ritiene che il credito, in tutte le sue forme, sia un diritto umano; 2. considera l’efficienza come una componente della responsabilità etica; 3. non ritiene legittimo l’arricchimento basato sul solo possesso e scambio di

denaro; 4. è trasparente;

5. prevede la partecipazione alle scelte importanti dell’impresa non solo da parte dei soci ma anche dei risparmiatori;

6. ha come criteri di riferimento per gli impieghi la responsabilità sociale e ambientale;

7. Richiede un'adesione globale e coerente da parte del gestore che ne orienta tutta l'attività”.

(Baldassone et al., 1998: 20)

Quando si parla di SRI si fa riferimento ad una definizione ristretta di finanza etica e si intende “la pratica in base alla quale considerazioni di ordine ambientale e/o sociale integrano le valutazioni di carattere finanziario che vengono svolte nel momento delle scelte di acquisto o vendita di un titolo o nell'esercizio dei diritti collegati alla sua

proprietà17”. Tuttavia bisogna considerare che quando si tratta di SRI molti investitori

hanno creato la loro opinione riguardo questo argomento e che storia, credenze e cultura hanno un forte impatto. I termini impiegati per descrivere questa tipologia di investimenti variano a seconda del luogo, del tempo e della moda; il termine SRI include: etico, sociale, sostenibile, verde, responsabile, d’impatto e pulito (Eurosif, 2012).

                                                                                                               

17  Queste informazioni sono state reperite presso il sito www.finanzasostenibile.it, consultato in luglio 2013.

Gli obiettivi dell’SRI sono 2:

1. garantire un profitto (obiettivo finanziario tipico della finanza tradizionale);

2. perseguire intenti di natura ambientale, sociale e di governo societario (sono le tre dimensioni ESG, Environmental, Social and Governance).

Figura 4: Criteri ESG  

Fonte: Anasf, 2010

La finanza etica si contraddistingue da quella tradizionale per il suo duplice obiettivo; la finanza tradizionale ha come scopo semplicemente l’allocazione ottimale dei fondi che devono essere in grado di generare profitto e le sue misure di valutazione sono quelle classiche della valutazione degli investimenti, come ad esempio si utilizza il tasso di rendimento. Invece la finanza etica oltre ad usare un approccio quantitativo come la finanza tradizionale ha sviluppato anche un approccio qualitativo. L’investitore che investe in fondi SRI non è interessato esclusivamente al rendimento ma ha anche una coscienza etica, si preoccupa dell’impatto che gli investimenti possono avere non

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9. Lʼanidride carbonica (CO2), il metano, gli ossidi di azoto sono tra i principali gas ad effetto serra.

bile declinare una serie di aspetti più specifici, rispetto a cui le società di rating di sostenibilità sviluppano la complessa valutazione delle imprese, altresì detta ana- lisi extra-finanziaria. Sulla base dei risultati emersi dallʼanalisi extra-finanziaria, si an- drà a comporre lʼuniverso investibile del prodotto SRI.

Nel proseguo si fornirà un elenco generale di tali aspetti con una descrizione di dettaglio di alcuni di essi (evidenziati in grassetto).

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Aspetti ESG-E Fonte: FFS

Sfera ambientale

Aria (tra cui cambiamenti climatici) Acqua Suolo Biodiversità Risorse naturali Energia Rifiuti Sfera etica

Produzione e commercio di alcolici

Produzione di tabacco

Produzione di armi

Sperimentazione sugli animali

Produzione e commercio di pellicce

Gioco d’azzardo

Pornografia

Sfera sociale

Diritti umani

Sviluppo del capitale umano

Attrazione dei talenti

Pari opportunità e diversità

Salute e sicurezza

Gestione responsabile della catena di fornitura

Coinvolgimento e relazioni con la comunità Sviluppo socio-economico Filantropia Sfera governance Indipendenza Remunerazione Compliance Corruzione

Diritti degli azionisti

Gestione del rischio

Sfera ambientale

CAMBIAMENTI CLIMATICI

I gas ad effetto serra9(i cosiddetti Green House Gas o GHG) sono riconosciuti

come i principali responsabili dei cambiamenti climatici. A livello industriale, al- cuni settori – come i trasporti e lʼenergia – sono più impattanti, producendo una significativa quantità di GHG. Lʼimpegno contro i cambiamenti climatici di alcune imprese si può sostanziare nellʼuso di fonti di energia rinnovabile o nellʼapplica- zione di nuove tecnologie in grado di ridurre le emissioni climalteranti.

Tratto da: UK Social Investment Forum (2009). Green and Ethical Investment – A Course for Financial Advisers.

BIODIVERSITÀ

Biodiversità è il termine utilizzato per descrivere la diversità delle specie viventi sulla Terra. Lʼattività di molte imprese dipende dalla biodiversità e dai servizi forniti dagli ecosistemi. Si pensi, ad esempio, allʼimportanza delle piante me- dicinali per il settore farmaceutico: il valore di mercato del commercio globale di piante medicinali nellʼindustria farmaceutica è stimato a 48.000 miliardi di euro allʼanno; oppure al valore dellʼimpollinazione delle colture per lʼagricoltura: nelle coltivazioni di caffè del Costa Rica, situate a 1 km dentro la foresta, gli impollinatori forestali aumentano del 20% il raccolto di caffè e ne migliorano del 27% la qualità. La dipendenza e/o lʼimpatto sulla biodiversità si accompa- gna ad una serie di rischi dʼimpresa diretti e indiretti: rischi fisici, regolamen- tativi, di mercato, di prezzo, legali, reputazionali. Il settore agricolo e alimen- tare, le industrie estrattive, il settore immobiliare e le infrastrutture, lʼindustria della carta e del legname, il settore turistico sono tra i più esposti a tali rischi.

Tratto da: Eurosif (2009). Biodiversity Theme Report. 2ndin a series.

WWF (2010). Living Planet Report 2010. Biodiversità, biocapacità e sviluppo. ACQUA

Lʼacqua è un elemento indispensabile per la vita sulla Terra. Lʼaccesso allʼacqua è considerato un diritto umano fondamentale; tuttavia, lʼacqua dolce è una risorsa scarsa ed è distribuita in maniera diseguale nel territorio. La maggior parte dei settori industriali hanno delle attività per le quali lʼacqua rappresenta un fattore cruciale; alcuni settori sono maggiormente esposti ai rischi collegati allo sfrut- tamento di tale risorsa, tra cui il settore agricolo, alimentare, minerario ed ener- getico. Esistono varie opportunità per un uso sostenibile dellʼacqua, volte a mi- gliorare lʼefficienza e qualità delle infrastrutture, lʼinnovazione tecnologica, le modalità di gestione, la fornitura e la potabilizzazione.

solo sull’ambiente ma anche tra l’impresa e la comunità con cui si relaziona e l’impresa e tutti i portatori di interesse.

Si può sintetizzare la differenza tra le peculiarità della finanza tradizionale e della finanza etica nella tabella che segue.

Tabella 1: Elementi chiave che contraddistinguono la finanza tradizionale da quella etica

Finanza tradizionale Finanza etica

Centralità del capitale Centralità della persona

Centralità del patrimonio Centralità dell’idea

Ricavo Valore aggiunto ambientale e sociale

Profitto economico Sviluppo umano

Speculazione Equa remunerazione

Fonte: www.eticanonmente.it

Nella definizione di fondi SRI non sono considerati i fondi di devoluzione, ossia i fondi di donazione (fondi charity) attraverso i quali gli investitori investono in maniera tradizionale e in seguito devolvono una parte del rendimento ottenuto a iniziative di carattere sociale. Sono invece inclusi i fondi verdi (green funds), cioè fondi comuni di investimento che investono unicamente in imprese che promuovono la responsabilità ambientale (Vandone, 2003).