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CROCIERE E TURISMO NELL’ARTICO

I cambiamenti climatici stanno giocando un ruolo importante nell’incanalare le opportunità per lo sviluppo economico dell’Artico dal momento che il rapido scioglimento del ghiaccio sta rendendo la regione sempre più accessibile e attrattiva per investimenti da parte di imprese private, inclusa l’industria del turismo. I cambiamenti climatici creano nuovi canali percorribili dalle crociere e allungano la stagione navigabile, promuovendo in questo modo anche l’interesse verso la cultura e le tradizioni locali, e verso la storia e l’arte. Questo sviluppo così rapido comporta allo stesso tempo molte opportunità socio-economiche associate alla crescita ma anche rischi e sfide tecniche di gestione dell’ambiente naturale. Imprenditori privati stanno cercando di configurare e sviluppare il settore crocieristico sia lungo il Passaggio a Nordovest che lungo la Northern Sea Route.

La crescita delle crociere turistiche nella regione artica russa, in particolare nelle Svalbard e in Groenlandia, sta accrescendo le opportunità per lo sviluppo di un settore crocieristico russo. Lo sviluppo delle crociere turistiche nella porzione russa del Mare di Barents è vista da studiosi, industrie e politici come un’attività economica promettente per le comunità e per i territori dell’Artico russo. I viaggi sono organizzati da qualche anno dalla compagnia Quark Expeditions, la quale ha organizzato viaggi esclusivi da Murmansk al Polo Nord a bordo di alcuni rompighiaccio a propulsione nucleare russi. Il turismo nella regione artica russa, soprattutto in quella dell’Arkhangelsk, è infatti un fenomeno piuttosto recente che ha iniziato a svilupparsi solo nei primi anni 2000. Tra il 2004 e il 2013, 26 navi da crociera straniere con un totale di 7000 passeggeri internazionali hanno visitato l’area. Tra il 2012 e il 2013 il numero di turisti nella regione, sia quelli arrivati tramite crociere che quelli via terra, è

53 cresciuto da 330.000 a 377.000, che rappresenta un aumento del 14,5%, concentrati nel periodo luglio-agosto18.

Il resoconto dell’Arctic Marine Shipping Assessment del 2009 sottolinea che nell’Artico canadese la crocieristica rappresenta una porzione sempre maggiore del traffico navale, e il settore è ora la terza industria marittima per velocità di crescita nella regione, e segue solo il settore degli yacht privati e quello delle navi rompighiaccio del governo. In generale le attività legate alla crocieristica sono aumentate del 110% dal 2005, con la crescita maggiore avvenuta nel 2006, quando il numero dei viaggi è raddoppiato in una sola stagione19. Il Passaggio a Nordovest è risultato essere l’area più popolare per le visite e i transiti sono aumentati del 70% tra il 2006 e il 2014. L’incremento è dovuto all’interesse per la zona da parte di un numero maggiore di operatori turistici, a causa del suo interesse storico e naturalistico, ma soprattutto per la sua maggiore accessibilità a causa delle condizioni climatiche. Infatti la copertura del ghiaccio lungo il NWP si è ridotta del 5,2% ogni decennio, e in generale si è ridotta del 2,9% ogni decennio in tutto l’arcipelago artico canadese arrivando ad una media del 8,9% per decennio nella Baia di Baffin.

Data la possibilità di osservare relitti associati alle esplorazioni storiche del Passaggio a Nordovest e allo stesso tempo di godere di paesaggi naturali e di poter incontrare popolazioni locali di Inuit, non è sorprendente che il Passaggio a Nordovest sia stato una regione di interesse per le crociere a partire dal 1984, anno in cui ha avuto luogo la prima crociera. Gli anni successivi hanno visto un continuo interesse turistico per il leggendario passaggio a Nordovest, ma fino alla fine degli anni Ottanta solo due crociere sono riuscite nel loro tentativo di attraversarlo. Nonostante i primi tentativi piuttosto modesti, solo tra il 1992 e il 2005 si è sviluppato uno schema più regolare per le attività crocieristiche con una media che varia tra uno e tre viaggi completati ogni anno. Una svolta si è verificata nel 2006 quando il numero di crociere svolte nella regione è raddoppiato a 22, da 11 che erano state nella stagione precedente. L’elevato numero di crociere è continuato anche durante il 2007, con 23 crociere organizzate da sei differenti compagnie, che in totale hanno portato circa 2110 passeggeri a visitare l’Artico canadese. La stagione crocieristica del 2008 è stata quella più occupata con 26 crociere effettuate da sei diverse imbarcazioni. Nello stesso anno queste crociere hanno iniziato ad essere pubblicizzate con lo slogan “Tour del Passaggio a

18 Machiel LAMERS,Albina PASHKEVICH,Short-circuiting cruise tourism practices along the Russian Barents

Sea Coast? The case of Arkhangelsk, Current issues in Tourism, 2015, p. 4

19 Jackie DAWSON,Emma J. STEWARD,Margaret E. JOHNSTON,Christopher J. LEMIEUX,Identifying and

54 Nordovest”. Le due stagioni successive, probabilmente anche a causa della crisi economica globale, hanno visto un numero leggermente minore di crociere, 25 ogni anno, ma il 2010 è stato l’anno con il maggior numero di imbarcazioni che effettuavano crociere in una singola stagione, le navi da crociera erano infatti 10.

Delle molteplici rotte esistenti per attraversare il Passaggio a Nordovest, la scelta più comune in assoluto per i viaggi delle crociere è quella che attraversa il Lancaster Sound e lo Stretto di Barrow, poi verso sud nel Peel Sound e lungo gli stretti di Franklin e di Victoria prima di terminare a ovest nel golfo di Coronation e nel Golfo di Amundsen. Le rotte attraverso il Golfo di Coronation e di Amundsen sono popolari poiché permettono di visitare le importanti comunità storiche della Baia di Cambridge e di Ulukhaktok. Le rotte che si trovano più a nord sono invece di dominio dei rompighiaccio.

L’Artico è particolarmente vulnerabile ai cambiamenti climatici e ai cambiamenti ambientali che ne conseguono. L’interesse turistico per la regione artica può essere collegato anche al fenomeno denominato “last chance tourism”, per mezzo del quale i turisti sono motivati a spingersi in queste zone remote dall’ultima opportunità di visitare, per esempio, i ghiacciai prima che questi scompaiano completamente o alcune specie animali come gli orsi polari prima che questi si estinguano.