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PARTE II La ricerca empirica

4. La fase empirica

4.2. La seconda fase: la raccolta del punto di vista dei giovani giocatori

4.2.2. Dentro le sale

La scelta di una osservazione empirica ha portato con sé la decisione di quali contesti specifici sarebbero stati oggetto di osservazione e quale fosse la maniera migliore per realizzarle. Per questo motivo nella scelta dei due luoghi ho utilizzato due logiche di selezione diverse.

Per quanto riguarda la scelta della sala scommesse ho inizialmente esplorato quali sale scommesse erano presenti a Bologna. Come suggerito da Semi (2010) la scelta dello spazio da frequentare necessita in primis della frequentazione di un ampio spot di luoghi per scegliere quale sarebbe stato poi quello oggetto della ricerca. Gli spazi scommessa sono perfettamente legali, ampiamente diffusi nel territorio e facilmente accessibili a tutti. Ho quindi provveduto a fare una mappatura delle sale presenti nel territorio di Bologna, cercando di comprendere quali fossero maggiormente frequentate dai giovani per poi scegliere la più idonea. Inizialmente sono stati presi in considerazione tre possibili contesti. La prima sala, in una zona periferica della città e difficilmente raggiungibile se non si è provvisti di un’auto; la seconda è nel pieno centro di Bologna e la terza una piccola sala in un quartiere residenziale vicino allo stadio cittadino. Dopo un periodo di osservazione di alcune settimane di tutte e tre le sale, ho optato per quella nel centro cittadino in quanto registrata una maggior presenza di giovani (dettata forse dalla maggior centralità della stessa rispetto alle altre).

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Per quanto riguarda la sala poker la decisone è stata maggiormente vincolata. Infatti le sale poker sono in numero minore e spesso si costituiscono in circoli in cui l’accesso è vincolato. In questo caso la scelta è ricaduta immediatamente su una sala segnalata da un uno dei miei intervistati sia perché presentava una forte presenza giovanile sia per la facilità di ingresso che mi era stata concessa da questa conoscenza.

La decisone di condurre le mie osservazioni in questi due luoghi non ha proibito la frequentazione di altre sale poker e di centri scommesse nell’arco dei mesi di osservazione.

L’osservazione nella sala scommesse è stata condotta in modalità non palese50 ed è durata da Febbraio a Settembre 2017. Si è trattato di osservazioni

brevi ma regolari. Le volte in cui sono rimasta nella sala più a lungo è stato in occasione delle partite (circa due ore durante le giornate di sabato e domenica) quelle in cui sono rimasta meno sono state circa di un quarto d’ara/ trenta minuti, avvenute durante i giorni feriali in cui non si svolgevano partite.

L’osservazione nella sala poker di Forlì, realizzata a partire da Aprile 2017, è invece stata palese e maggiormente vincolata alle possibilità di accesso concessemi dai gestori della sala. Le osservazioni sono state in tutto 4 ma si sono protratte per molte ore nell’arco della fascia serale della giornata (19.00- 3.00 o dalle 22.00 alle 5.00 del mattino).

L’accesso al campo della sala scommesse non è stato particolarmente complesso. Le sale scommesse sono ambienti pubblici facilmente accessibili a tutti Per entrambe le osservazioni sono ricorsa a un gatekeeper. Tale scelta è stata dettata in parte dal fatto di essere una femmina (argomento su cui tornerò in maniera più specifica nell’ALLEGATO n.3) che mi ha permesso di entrare nel mondo indagato nella maniera più naturale possibile, successivamente e in maniera graduale nel tempo ho iniziato ad avere acceso allo spazio da sola.

Già dalle prime esperienze ricognitive era possibile cogliere come gli spazi fossero tra loro molto diversi e presentano peculiarità che caratterizzavano in

50 Le osservazioni possono essere palesi o celate. Si definisce osservazione coperta “la situazione in cui gli attori sono all’oscuro dell’identità del ricercatore e degli scopi della rcierca”. Il ricercatore agisce quindi in incognito (Gobo, 2008:4) Osservazione scoperta (o palese) è quella in cui l’identità del ricercatore è nota ai suoi osservati.

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maniera netta l’uno dall’altro ambiente. Nella Tabella n.2 sono sintetizzate queste differenze.

Sala scommesse Sala poker

organizzazione   orario fisso apertura diurna  area centrale della città

 orario variabile  apertura notturna  aree periferiche della città

ambiente

 spazio piccolo  spazio medio/grande  tempo breve

 presenza di altri giochi  assenza di altri servizi

 tempo prolungato  presenza di altri giochi  presenza di un punto

snack-bar

socialità scarsa socialità ruoli definti  intensa socialità  ruoli fluidi

Tabella 2 Principali differenze sala scommesse/sala poker

La prima differenza tra i due luoghi è relativa all’organizzazione logistica dello spazio. La sala scommesse ha orari fissi. Generalmente apre alle 10.00 e chiude alle 20.00 (alcune riescono a “tirare” fino alle 21.30 quando trasmettono le partite) e per questo sono aperti per la maggior parte del tempo durante l’orario diurno. Inoltre si trova in una delle vie centrali di Bologna, è facilmente raggiungibile a piedi e ben visibile.

La sala poker invece ha un orario variabile a seconda di quanto durano i tornei. È aperta per lo più in orario notturno, dalle 20.00 in poi, e resta aperta finché sono presenti persone in sala (che in genere coincide con la fine di un torneo) arrivando nei suoi punti massimi fino alla mattina del giorno seguente. Si trova in un area periferica della città, difficilmente raggiungibile a piedi. Lo spazio è facilmente riconoscibile una volta arrivati, ma tutti i vetri sono oscurati e non permettono di vedere cosa avviene all’interno.

Per quanto riguarda l’ambiente la sala scommesse può essere definito uno spazio piccolo51, formato da una sola sala, dove le persone entrano

principalmente per scommettere e sostano nella sala per un tempo limitato a giocare o a guardare un incontro.

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La sala poker si caratterizza per un ambiente ampio e luminoso. Proprio perché le persone passano molto tempo al suo interno è presente un punto ristoro che funge da bar e in cui è possibile anche mangiare.

In entrambi gli spazi ho riscontrata la presenza di apparecchi da intrattenimento (macchinette) anche se nella sala scommesse erano molto usate mentre nella sala poker ho visto giocarci solo una volta un ragazzo nei momenti che precedevano un torneo.

Infine esistevano forti differenze sul tipo di socialità: all’intero della sala scommesse le persone entrano per lo più da sole o in piccoli gruppi e parlano poco. Anche i dialoghi con il personale di sala sono scarsi e queste interazioni sono spesso separate da un vetro che limita di molto la relazione e il contatto. Inoltre da alcune interviste al personale emerge come in genere si prediliga assumere persone che non scommettono.

Nelle sale poker invece le persone se arrivano sa sole parlano molto tra loro e, anche se durante i tornei sono molto concentrati, le persone parlano molto tra loro. Anche il personale di sala è a stretto contatto con le persone presenti e tutto lo staff (ad eccezione di una barista) è rappresentato da pokeristi.

Per quanto riguarda la registrazione delle osservazioni questa ha assunto la struttura di appunti presi direttamente nel luogo di osservazione. Il più delle volte le annotazioni sono state prese sul cellulare. Visto il contesto in cui interagivo il cellulare è stato un oggetto che poteva essere presente senza destare i particolari sospetti o curiosità che avrebbe potuto destare il taccuino. Ovviamente un taccuino lascia più libertà di scrittura ma in una scelta costi/benefici ho optato per il cellulare. Qualora necessario avevo dietro un quaderno e se avevo bisogno di qualche minuto per annotare alcuni aspetti particolarmente significativi mi recavo in bagno o uscivo dalla sala.

Queste registrazioni hanno poi guidato la stesura di un diario con le note di campo della giornata.

Le note di campo rappresentano la traduzione scritta della nostra esperienza di ricerca, per questo le mie annotazioni hanno compreso tutti i momenti di riflessione in cui veniva coinvolto l’argomento oggetto di ricerca e non si sono esaurite alle fasi di semplice osservazione.

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Per comodità espositiva divido le note prese nelle tipologie suggerite da Gobo (2008: 134): note osservative, metodologiche, teoriche ed emotive.

Le note osservative sono le descrizioni dettagliate di eventi e azioni viste o ascoltate direttamente dall’osservatore. In queste note ho raccolto sia le parole dirette degli intervistati sia le descrizioni degli eventi visti.

Le note metodologiche mi hanno invece permesso di segnare le difficoltà che limitavano le osservazioni o altre criticità che sono sorte sul campo. Sono particolarmente utili in quanto rappresentano un costante feedback su quanto fatto rispetto a quello che ci si prefigge di raggiungere. Sin dall’inizio della ricerca infatti sono nate idee ipotesi e interpretazioni e queste riflessioni si sono rivelate particolarmente preziose per la mia riflessione.

Le note teoriche riguardavano invece elementi che meritavano un approfondimento ulteriore o riguardavano esempi empirici di un concetto o di una ipotesi a cui stavo lavorando in quanto veniva osservato. Le note teoriche di fatto hanno anche testimoniano il mio percorso cognitivo.

Infine le note emotive si propongono di catturare i sentimenti, le sensazioni e le relazioni del ricercatore in relazione alle caratteristiche specifiche dell’evento osservato. In altre parole nelle mie note emotive venivano riportati gli esiti d una sorta di autoanalisi e della mia soggettività.

4.2.3. I dati supplementari

I dati ottenuti dalla elaborazione delle interviste e delle osservazioni sono inoltre stati integrati da alcune note prese durante incontri avuti con giovani giocatori in momenti esterni alle sale o alle interviste come giornate di sensibilizzazione nelle scuole, ascolto di giovani durante il mio incontro con educatori all’interno di centri giovanili e altri contesti in cui potevo entrare in contatto con ragazzi che scommettevano o che giocavano a poker e che decidevano di parlare spontaneamente con me dell’argomento. In questo caso una delle accortezze prese è stata di stare attenta all’età della persona che incontravo. Se avevo davanti ragazzi non maggiorenni cercavo di non proporre di vederci in un secondo momento ma di raccogliere la loro testimonianza in quel momento, spesso favorita da una dimensione di gruppo che tutelava il ragazzo.

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La ricerca si è inoltre arricchita di materiale documentario di vario genere come conversazioni su bacheche, siti web e pagine su social network (principalmente Facebook) inerenti il mondo delle scommesse sportive e del poker. Infatti all’interno del mio lavoro consideravo il ‘dato’ in maniera così ampio da includere qualsiasi informazione ritenessi utile alla comprensione del fenomeno oggetto di studio. Le informazioni possono essere quindi ottenute attraverso l’utilizzo di qualsiasi strumento di rilevazione. Il fatto di tenere un diario quotidiano favoriva la registrazione di questi dati che non rientravano né all’interno delle interviste né delle osservazioni.

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