L’alloggio residenziale al piano terra comprensivo di scoperto pertinenziale e annesso accessorio su corpo separato oggetto di esecuzione immobiliare fa parte di un più ampio edificio plurifamiliare composto da tre alloggi disposto su due piani fuori terra, edificato negli anni 1920.
Sui lati nord-est e sud-ovest l’alloggio al piano terra confina con gli altri due alloggi che compongono il fabbricato, i quali si sviluppano anche sull’intero piano primo, soprastanti l’alloggio oggetto di esecuzione.
L’unità comprende un esiguo scoperto pertinenziale, parte a nord-ovest, dal quale avviene l’accesso dalla strada via A. Pavan (che ricade a cavaliere degli immobili che ivi vi prospettano, compreso il mappale 250 sub 8 in esame), mentre parte si trova a sud-est.
Sul confine sud-est dell’area mapp. 250 sub 8 si trova un annesso accessorio (abusivamente ampliato e sopraelevato), che è contiguo su entrambi in lati nord-est e sud-ovest con altri annessi accessori di proprietà dei restanti due alloggi facenti parte del medesimo fabbricato, mentre sul lato sud-est è contiguo e a confine con fabbricato di altra ditta mappale 255.
All’attualità il complesso condominiale presenta uno scadente aspetto architettonico / conservativo, stante la vetustà dell’edificio stesso. Le finiture sono quelle tipiche dei fabbricati popolari edificati nell’epoca di costruzione dell’edificio in oggetto e successivi rimaneggiamenti.
Fig. 4.11 – vista da nord da via Antonio Pavan
TA 2 Serial#: 133ce72
Fig. 4.12 – vista da nord dell’accesso da via Antonio Pavan
Fig. 4.13 – vista da sud-est dalla S.R. 348 “Feltrina”
TA 2 Serial#: 133ce72
Fig. 4.14 – prospetto sud-est alloggio
Fig. 4.15 – vista dell’annesso accessorio presente sul confine sud-est dello scoperto (indicato con tratteggio rosso)
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Fig. 4.16 – ingresso/wc Fig. 4.17 – ingresso/wc
Fig. 4.18 – ingresso/wc Fig. 4.19 – particolare porta interna
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Fig. 4.20 – soggiorno/cucina
Fig. 4.21 – soggiorno/cucina
TA 2 Serial#: 133ce72
Fig. 4.22 – camera
DESCRIZIONE DELL’UNITÀ IMMOBILIARE:
L’unità è situata al piano terra del fabbricato plurifamiliare ed ha esposizione sui lati nord-ovest e sud-est (sui due restanti lati è contiguo con altri due alloggi facenti parte del medesimo edificio).
L’ingresso all’abitazione avviene per il tramite dell’ingresso/bagno posto sul lato nord-ovest, da cui avviene l’accesso dalla strada via A. Pavan.
L’alloggio è composto da ingresso/bagno, soggiorno/cucina, camera.
Per il tramite del soggiorno/cucina si accede al restante scoperto posto sul lato sud-est, ove si trova l’annesso accessorio (abusivamente ampliato e sopraelevato) su corpo separato aventi esigue dimensioni (circa 6 mq) e costruito precariamente con assi di legno e copertura con travi e tavolato di legno.
Finiture interne:
Le pavimentazioni sono in piastrelle, come pure i rivestimenti delle pareti del wc e angolo cottura. Le pareti ed i soffitti interni sono intonacati al civile e tinteggiati in bianco.
Le porte interne sono in legno tamburato.
I serramenti esterni sono costituiti da finestre ad anta di diversa tipologia e finitura (alluminio e/o legno e/o pvc, …), esternamente vi sono oscuri in legno.
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Le finiture sono quelle tipiche degli edifici popolari edificati nella medesima epoca di costruzione del fabbricato stesso, con successivi rimaneggiamenti posticci, il tutto in scadente grado manutentivo.
Epoca di costruzione e tipologia di struttura:
Come relazionato, le unità oggetto di esecuzione fanno parte di un più ampio edificio a due piani fuori terra, composto da complessivi tre alloggi, edificato negli anni 1920.
Dall’accesso agli atti del Comune di Treviso, successivamente alla costruzione non risultano essere stati eseguiti lavori di ristrutturazione generale e/o dal punto di vista sismico e/o energetico.
La tipologia di finitura del fabbricato di cui è parte l’unità in oggetto è del tipo tradizionale e tipica degli edifici residenziali di tipo popolare costruiti nell’epoca del fabbricato stesso (anni 1920) e successivi rimaneggiamenti.
L’immobile è stato edificato in un’epoca in cui il Comune di TREVISO non era ancora stato dichiarato territorio sismico, quindi il fabbricato non ha caratteristiche antisismiche
Il fabbricato in genere e gli impianti ivi installati sono stati realizzati secondo le normative vigenti all’epoca di costruzione e sono superate rispetto ai dettami imposti dalle vigenti norme in materia di isolamento termico, acustico e sulla conformità degli impianti tecnologici e scarichi fognari.
Fig. 4.23 – schema a vista (fuori scala) dell’abitazione piano terra oggetto di esecuzione
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Impianti:
L’impianto di adduzione dell’acqua potabile è da acquedotto comunale.
Non è presente/funzionante l’impianto di riscaldamento.
Attualmente il riscaldamento viene ottenuto con climatizzatore split ad aria. L’acqua calda termo-sanitaria viene ricavata da un boiler elettrico.
Le eventuali dotazioni impiantistiche supplementari (quali, a titolo esemplificativo, impianti di condizionamento, impianti d’allarme, ecc.) non sono comprese nella vendita.
Ai sensi dell'art. 1 del Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 37 del 22 gennaio 2008 e successive modifiche ed integrazioni, in relazione alla normativa in materia di sicurezza, si precisa che trattandosi di vendita in ambito di procedura esecutiva, la parte acquirente è edotta che il trasferimento dell’immobile in oggetto avviene in presenza di impianti non conformi o comunque non garantiti conformi all’attuale normativa, precisando quindi che sarà a carico della parte acquirente l'onere di verificare la conformità degli impianti e la necessità, ai fini dell'utilizzo del bene, di procedere all'adeguamento degli impianti alle norme di sicurezza.
Stato manutentivo:
Lo stato di manutenzione e di finitura dell’alloggio è SCADENTE, considerata la vetustà del fabbricato di cui è parte.
Considerata la consistenza dell’immobile oggetto di esecuzione immobiliare (superficie e volume riscaldato), il suo stato di conservazione e manutenzione, la tipologia delle strutture di tamponamento e delle pareti divisorie interne, il tipo di finiture e la qualità delle stesse, la tipologia dell’impianto di riscaldamento, si ritiene che lo stesso abbia costi di gestione energetica molto alti.
Acustica:
Essendo l’immobile edificato negli anni 1920, i requisiti acustici passivi dell’unità non sono conformi alle attuali normative in materia.
Spese condominiali :
Come da vigenti disposizioni di legge, saranno a carico dell’aggiudicatario le eventuali spese condominiali pendenti relative all’ultimo biennio (vedi atto di provenienza).
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Stato dell’immobile :
L’appartamento attualmente è OCCUPATO DA TERZI CON CONTRATTO DI LOCAZIONE PRECEDENTE ALL’ATTO DI PIGNORAMENTO, registrato all’Agenzia delle Entrate Ufficio di Treviso il 18/05/2016 al n. 4890 serie 3T, codice identificativo del contratto T6D16T004890000ZH, stipulato in data 13/05/2016, con durata dal 15/05/2016 al 14/05/2020, salvo tacito rinnovo, importo annuale di € 4.200,00 pari ad un canone mensile di
€ 350,00.
Essendo abitato è arredato, sono presenti materiali vari ed è allacciato ai pubblici servizi.
Anche nell’annesso accessorio su corpo separato è presente ed accatastato materiale di vario genere.
Se non eseguito dalla procedura, saranno a carico dell’aggiudicatario le spese per lo smaltimento del materiale presente nell’unità.
VERIFICA CONGRUITA' CANONE LOCAZIONE
Come già sopra riportato, l’appartamento risulta all’attualità locato.
Considerata la superficie dello stesso, il numero dei vani, lo scadente stato manutentivo, si ritiene che l’attuale canone locatizio pari a € 350,00 mensili sia da ritenersi congruo in quanto rientrante nella media del canone calcolato secondo le vigenti tabelle OMI per il Comune di Treviso.
Trattandosi di vendita in ambito di procedura esecutiva, l’immobile viene ceduto nello stato di fatto e di diritto in cui attualmente si trova, a corpo e non a misura.
4.7) AUTORIZZAZIONI EDILIZIE e CONFORMITA′ URBANISTICA
Da informazioni assunte presso l’Ufficio Tecnico e l’Archivio Storico del Comune di Treviso, la costruzione del fabbricato, di cui quanto in oggetto è parte, è stato realizzato negli anni 1920.
Dall’accesso agli atti non risultano pratiche edilizie di quanto in oggetto, ad eccezione di alcune piante e prospetti depositate dall’ex I.A.C.P. (Istituto Autonomo Case Popolari).
Fra lo stato di fatto e le planimetrie di cui agli archivi storici e le planimetrie catastali in atti, vi sono alcune lievi discordanze che dovranno essere oggetto di una S.C.I.A. ricognitiva in sanatoria con relativa variazione catastale, per un costo presunto di Euro 3.500,00.
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