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Capitolo 3. Metodologia e finalità della ricerca

3.2. Il design della ricerca

Nella prima fase della ricerca, le informazioni derivanti dall’applicazione delle norme contabili introdotte negli enti locali dal D.Lgs. n. 118/2011 sono state raccolte ed analizzate con un metodo d’indagine basato prevalentemente sull’analisi dei dati di bilancio al fine di:

 comprendere i punti di forza, i punti di debolezza e le proposte di miglioramento della fase di sperimentazione del nuovo sistema contabile (paragrafo 5.1);

 valutare la diversa portata informativa della contabilità finanziaria e della contabilità economico-patrimoniale (paragrafi 5.2, 5.3 e 5.4).

In via preliminare, è stato identificato il campione utilizzato ai fini dello studio.

57 Premesso che il numero dei comuni italiani nell’anno 2011 era pari a 8.092 con una popolazione di 59.433.744 e una popolazione media per comune di 7.345 abitanti19, si evidenzia che l’universo degli enti italiani che ha partecipato alla sperimentazione nell’anno 2012, 2013 e 2014, sulla base del D.P.C.M. 25 maggio 2012, del D.P.C.M. 29 marzo 2013 e del D.M. 15 novembre 201320, risulta così composto:

 2012: n. 5 regioni (di cui una ha sospeso la sperimentazione nello stesso anno 2012), n. 12 province, n. 68 comuni (di cui n. 5 sono stati esclusi dalla sperimentazione nello stesso anno 2012 e n. 14 hanno rinunciato a proseguire la sperimentazione nell’anno 2013);

 2013: n. 4 regioni, n. 12 province, n. 49 comuni;

 2014: n. 4 regioni, n. 23 province, n. 373 comuni, n. 5 unioni di comuni.

Il totale degli enti locali in sperimentazione nel periodo 2012-2014 si è modificato negli anni anche a causa di esclusioni e rinunce. Il campione originario di 68 enti locali, individuato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, si è pertanto ridotto a 49 nell’anno 2013.

In secondo luogo, sono stati selezionati i comuni con una popolazione superiore ai 20.000 abitanti: la scelta di esaminare tali enti locali risiede nella capacità di questi ultimi di rispecchiare contemporaneamente in maniera completa gli aspetti positivi e negativi della sperimentazione contabile, in quanto dotati di una struttura organizzativa più complessa (D’Alessio et al., 2015).

In terzo luogo, si osserva che solo gli enti locali in sperimentazione dall’anno 2012 hanno introdotto la contabilità economico-patrimoniale dall’anno 2013.

Per tali motivazioni, il campione utilizzato per l’analisi è composto dagli enti locali che possiedono le seguenti caratteristiche: 1) hanno partecipato alla sperimentazione contabile per l’intero triennio (2012-2014); 2) hanno una popolazione superiore a 20.000 abitanti; 3) sono disponibili i bilanci redatti nel rispetto dei nuovi principi contabili (Biondi e Masi, 2016, p. 282).

19 Nel 2016 il numero dei comuni italiani è diminuito ed è attualmente pari a 7.998 con una popolazione di 60.665.551 e con una popolazione media per comune di 7.585 (Fonte: elaborazione Ancitel su dati Istat del 01/01/2016).

20 Si rinvia al sito www.rgs.mef.it, sezione Arconet – Sperimentazione – Elenco degli enti che hanno partecipato alla sperimentazione nel 2012, 2013 e 2014.

58 Il campione finale è quindi costituito da 20 enti locali (circa il 40% dei 49 enti locali summenzionati) prevalentemente del Centro e del Nord d’Italia (tabella 7)21; ulteriori principali caratteristiche dei comuni esaminati, indicati d’ora in avanti come Ente Locale (EL), sono rappresentate nella tabella 8.

Tabella 7 - N° Comuni del campione per Regione

Regione Numero di Comuni

Per tali enti si è proceduto in particolare alla raccolta, all’elaborazione e all’analisi dei dati di bilancio (2012-2015).

Tabella 8 - Caratteristiche del campione

Comune Superficie (kmq) Pop. residente (Istat 2014) Densità (ab/kmq)

EL1 22.67 21,761 960

Fonte: Comuniverso - Tutti i Comuni d'Italia (elaborazione Ancitel 2014)

21 Con riferimento alla collocazione geografica, si evidenzia che è risultata bassa la partecipazione alla sperimentazione degli enti locali del Sud d’Italia e delle Isole ed i pochi presenti erano di piccole dimensioni.

59 Pur essendo il campione di riferimento esiguo rispetto al numero totale di enti territoriali italiani si precisa che: ▪ 49 enti locali hanno partecipato alla fase di sperimentazione delle nuove norme contabili fin dall’anno 2012; ▪ le disposizioni relative all’adozione della contabilità economico–patrimoniale sono state applicate dagli enti in sperimentazione dall’anno 2013.

I risultati ottenuti con riferimento alle analisi effettuate non hanno la pretesa di fornire evidenze generalizzabili all’intera platea degli enti locali, per i quali le nuove disposizioni contabili sono applicate dal 1° gennaio del 2015, ma possono rappresentare un’importante base di partenza per successive elaborazioni e approfondimenti futuri allorquando il nuovo sistema sarà divenuto pienamente operativo (Biondi e Masi, 2016, p. 282).

* * *

Nella seconda fase della ricerca, sono stati analizzati gli enti regionali che hanno aderito alla sperimentazione contabile ed, in particolare, un ente regionale, con un metodo di indagine di tipo quali-quantitativo, basato su colloqui, interviste, questionari e documenti contabili.

A tal fine, è stata scelta la Regione Campania per le seguenti motivazioni:

 è stata esclusa dalla sperimentazione con decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze 6 novembre 2014;

 è una realtà regionale complessa;

 è stata disponibile a fornire dati e informazioni.

Gli obiettivi del case study sono i seguenti:

 approfondire come funziona l’attuale modello contabile e di governance;

 evidenziare in che misura i dipendenti possono contribuire ad accrescere il valore dell’amministrazione pubblica esaminata.

In conclusione, al fine di rispondere alle domande di ricerca, i capitoli 5 e 6 mirano ad esaminare concretamente i principali aspetti del nuovo sistema contabile. In particolare:

- nel capitolo 5 sono analizzati i punti di forza e di debolezza della riforma contabile per 20 enti locali che hanno partecipato alla fase di sperimentazione dal 2012, e quindi adottato la contabilità economico-patrimoniale dal 2013, anche al fine di valutare le relazioni tra i due sistemi contabili;

60 - nel capitolo 6 è presentato il caso “Regione Campaniaˮ, una realtà territoriale che non ha completamente partecipato alla sperimentazione contabile. Il principale obiettivo è comprendere le difficoltà che si riscontrano nella gestione delle risorse pubbliche scarse, soprattutto tra norme e vincoli di bilancio. A tal fine, sono in particolare investigati i punti critici emersi dall’analisi dei 20 enti locali che hanno partecipato alla sperimentazione.

Infine, il capitolo 7 illustra i risultati di un’indagine condotta sul personale delle pubbliche amministrazioni, soggetto negli ultimi anni a numerosi provvedimenti di spending review.