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Il principio della competenza economica e il risultato dell’esercizio

Capitolo 5. Gli enti locali

5.4. Il principio della competenza economica e il risultato dell’esercizio

L’articolo 2 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, prevede che gli enti locali adottino un sistema contabile integrato per la rilevazione dei fatti gestionali sia sotto l’aspetto finanziario che economico-patrimoniale.

In tale sistema integrato, la contabilità economico-patrimoniale affianca la contabilità finanziaria al fine di:

- alimentare il processo di programmazione;

- predisporre il Conto economico e lo Stato Patrimoniale e redigere il bilancio consolidato dell’amministrazione pubblica con i propri enti e organismi strumentali, aziende e società;

- disporre delle informazioni per la determinazione analitica dei costi;

- verificare la situazione patrimoniale ed economica dell’ente territoriale durante l’esercizio e le attività di provvista e di impiego delle risorse;

- consentire agli stakeholder di conoscere le modalità di gestione delle amministrazioni pubbliche;

- perseguire le altre finalità previste dalla legge.

Il principio applicato specifica altresì che le transazioni delle pubbliche amministrazioni si distinguono in operazioni di scambio sul mercato, che generano costi sostenuti e ricavi conseguiti, ed operazioni connesse alle attività istituzionali, che generano oneri sostenuti e proventi conseguiti.

In quest’ambito, il principio della competenza economica fornisce indicazioni per l’imputazione di costi/oneri e ricavi/proventi48. Al fine di determinare il risultato economico, tali componenti sono registrate in contabilità finanziaria sulla base dell’accertamento delle entrate e la liquidazione delle spese (impegno per i trasferimenti) e oggetto di rettifica, integrazione e ammortamento. Nell’ambito di tali scritture, le spese liquidabili sono assimilate a quelle liquidate.

Il principio sottolinea la necessità di dotarsi di un software adeguato per garantire la concomitanza nel corso dell’esercizio delle registrazioni contabili finanziarie ed

48 Il principio contabile applicato concernente la contabilità economico-patrimoniale degli enti in contabilità finanziaria richiama al riguardo il principio contabile n. 11 dell’Organismo Italiano di Contabilità (OIC).

105 economico-patrimoniali e per rispondere alle finalità conoscitive precedentemente esplicitate.

In quest’ambito, quindi, il risultato dell’esercizio “rappresenta il valore di sintesi dell’intera gestione dell’ente nell’esercizio; tale valore, calcolato come differenza tra tutti i componenti economici positivi e negativi dell’anno di riferimento, consente di esprimere un giudizio sull’andamento dell’esercizio considerato e misura l’incremento o il decremento che il patrimonio netto subisce per effetto della gestione”49.

Il campione esaminato ha realizzato negli anni 2013, 2014 e 2015 i seguenti valori del risultato dell’esercizio (tabella 28). Nel primo anno di adozione della contabilità economico-patrimoniale solo il 10% del campione ha conseguito un risultato negativo, nel 2014 il 30% e nel 2015 circa il 28%.

Tabella 28 - Il risultato dell’esercizio

Comune Risultato dell’esercizio 2013 Risultato dell’esercizio 2014 Risultato dell’esercizio 2015

EL1 € 3.374.553 - € 7.349.831 ND

Fonte: elaborazione dai dati di rendiconto 2013-2015 del campione di enti analizzato

Il risultato dell’esercizio può dividersi in diverse aree: gestione “caratteristica” (A-B), finanziaria (C e D) e straordinaria (E). Il risultato della gestione caratteristica (A-B) del Conto Economico fornisce importanti informazioni sui ricavi e costi connessi all’attività istituzionale dell’ente locale.

Dall’analisi del conto economico del campione esaminato (tabella 29 su 17 enti locali disponibili) emerge che complessivamente circa il 50% dei componenti positivi è da

49 Biondi, 2015, p. 192. Per alcune considerazioni e primi risultati sull’argomento: Biondi, 2015; Biondi e Masi, 2016.

106 attribuirsi ai proventi da tributi (imposte, tasse, addizionali, compartecipazioni, tributi propri, tributi propri derivati, etc.) mentre poco più del 50% dei componenti negativi è da attribuirsi alle prestazioni di servizi e circa il 22% ai costi del personale dipendente.

Nel corso del 2014, la differenza fra i componenti positivi e negativi della gestione (A-B) è risultata negativa per il 47% degli enti locali; ciò significa che la gestione finanziaria e/o straordinaria potrebbe aver inciso positivamente sul risultato dell’esercizio di alcuni enti. Nel 2015, la situazione è migliorata, i componenti positivi della gestione hanno subito un incremento superiore a quello dei costi. I costi per prestazioni di servizi hanno subito un incremento complessivo pari al 6.23% e quelli del personale un decremento complessivo pari all’1.41%.

Tabella 29 - Principali componenti positivi e negativi della gestione

CONTO ECONOMICO 2015

1 Proventi da tributi 3.299.817.809 50,68% 3.155.114.492 50,00% 4,59%

TOTALE COMPONENTI POSITIVI DELLA GESTIONE (A) 6.511.011.200 6.310.513.872 3,18%

B) COMPONENTI NEGATIVI DELLA GESTIONE

10 Prestazioni di servizi 3.447.217.044 53,42% 3.245.197.976 51,09% 6,23%

13 Personale 1.411.731.143 21,88% 1.431.878.261 22,54% -1,41%

TOTALE COMPONENTI NEGATIVI DELLA GESTIONE (B) 6.453.628.053 6.351.467.852 1,61%

DIFFERENZA FRA COMP. POSITIVI E NEGATIVI DELLA

GESTIONE (A-B) 57.383.147 -40.953.980

Fonte: elaborazione dai dati di rendiconto 2014-2015 del campione di enti analizzato (espressi in euro)

Nel dettaglio, nel 2014, i proventi da tributi costituiscono circa il 50% del totale dei componenti positivi della gestione con valori compresi tra un minimo del 42.78%

(EL20) e un massimo del 74.98% (EL7). Il costo delle prestazioni di servizi ha inciso sul totale dei componenti negativi della gestione con valori compresi tra un minimo del 30.43% (EL11) e un massimo del 56.81% (EL16) mentre il costo del personale ha inciso sul totale dei componenti negativi con valori compresi tra un minimo del 19.45%

(EL17) e un massimo del 31.18% (EL11).

107 Nel 2015, i proventi da tributi costituiscono circa il 50% del totale dei componenti positivi della gestione con valori compresi tra un minimo del 41.61% (EL20) e un massimo del 78.20% (EL7). Il costo delle prestazioni di servizi ha inciso sul totale dei componenti negativi della gestione con valori compresi tra un minimo del 38.18%

(EL11) e un massimo del 58.76% (EL17) mentre il costo del personale ha inciso sul totale dei componenti negativi con valori compresi tra un minimo del 18.45% (EL20) e un massimo del 32.18% (EL6).

In appendice sono riportati alcuni dati raccolti per gli enti locali analizzati, i cui rendiconti erano disponibili alla data di chiusura dell’indagine.

L’analisi dei ricavi e costi nelle amministrazioni pubbliche è parte integrante del nuovo sistema di bilancio, in quanto il risultato dell’esercizio rappresenta, anche se a differenza del risultato di amministrazione solo per fini conoscitivi, un nuovo valore da monitorare. Ai sensi del principio applicato della contabilità economico-patrimoniale, infatti, l’eventuale perdita del Conto Economico deve trovare copertura nell’esercizio stesso all’interno del patrimonio netto, escluso il fondo di dotazione; in caso di incapienza, la somma eccedente è rinviata agli esercizi successivi. La relazione sulla gestione fornisce adeguate informazioni sulle modalità di copertura dei risultati economici negativi conseguiti.

L’analisi del Patrimonio netto del campione analizzato evidenzia che complessivamente il Fondo di dotazione è rimasto sostanzialmente stabile nel tempo; esso costituisce in media circa il 63% del Patrimonio Netto (tabella 30).

Tabella 30 - Patrimonio netto

2015 2014 2013

A) PATRIMONIO NETTO

I Fondo di dotazione 13.767.771.112 13.872.818.759 13.716.231.069

II Riserve 4.169.402.872 4.356.779.182 4.511.938.293

III Risultato economico dell’esercizio 156.284.755 -101.162.902 116.056.902 TOTALE PATRIMONIO NETTO (A) 18.093.458.738 18.128.435.039 18.344.226.264 Fonte: elaborazione dai dati di rendiconto 2013-2015 (espressi in euro) del campione di enti analizzato (16 enti locali)

La voce riserve racchiude le riserve da risultato economico di esercizi precedenti, da capitale e da permessi di costruire. Quest’ultima fattispecie rappresenta la parte più rilevante delle riserve.

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