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Il destino della multifunzionalità

4 DIVERSIFICAZIONE E MULTIFUNZIONALITA' NEL SETTORE AGRICOLO

4.5 Il destino della multifunzionalità

Il termine “multifunzionalità” in ambito internazionale è divenuto sinonimo di legittimazione delle politiche protezionistiche a sostegno dell’agricoltura, tuttavia come sottolinea Redigor (2003), sebbene un agricoltura multifunzionale produca effetti economici, sociali ed ecologici, solamente i primi sono ricompensati direttamente dal mercato. Per aver quindi una nuova legittimazione della PAC è opportuno porre il concetto di multifunzionalità come principio ispiratore di tutte le politiche proposte: disaccoppiamento, modulazione, condizionalità e sviluppo rurale.

multifunzionalità non sia stato pienamente compreso: all’atto pratico la preoccupazione che emerge è quella di favorire un agricoltura che non abbia effetti negativi sull’ambiente, piuttosto che tutelare e incentivare un agricoltura che svolga le sue funzioni paesaggistiche, ambientali e sociali (Casini, 2005). Di fatto la maggior parte del sostegno viene dato attraverso politiche che tassano chi non rispetta standard minimi (condizionalità e sviluppo rurale), mentre le politiche che premiano comportamenti virtuosi sono ancora marginali (agro-ambientali). La nuova PAC di fatto non favorisce la multifunzionalità, poiché i beneficiari sono essenzialmente quelli storici e non le aziende che producono esternalità positive o beni pubblici (Scopola, 2003).

Molti dubbi si hanno non solo sulla realizzazione della “multifunzionalità”, ma anche nei riguardi del termine stesso, infatti durante la riunione informale dei ministri europei tenutasi nel settembre 2006 ad Oulu in Finlandia, il presidente Maria Nn Fischler Boel in luogo del termine multifunzionalità, mai usato in sede di conferenza, ha richiamato diverse volte la “diversità” dell’agricoltura europea. In tale sede è stato decretato il definitivo tramonto del principio di multifunzionalità dell’agricoltura europea, che con Agenda 2000 era stato la chiave di lettura del modello agricolo europeo (Pupo D’andrea, 2006).

Alla luce di quanto discusso possiamo quindi affermare che la “multifunzionalità” con la Riforma di Medio Termine ha cessato di essere l’elemento di legittimazione della PAC , infatti la definizione di nuovi strumenti che legano le politiche di mercato al rispetto da parte degli agricoltori di determinati vincoli ambientali e strumenti che tendono a rafforzare le politiche di sviluppo rurale, ha di fatto reso di scarsa importanza la “multifunzionalità”. Una svalutazione del termine non tuttavia nel significato, dal momento che l’importanza dei prodotti congiunti dell’agricoltura non viene messa in discussione.

L’introduzione della multifunzionalità in agricoltura è considerevolmente recente e le normative di applicazione hanno già conseguito un’adeguata definizione, ma il cantiere legislativo è ancora in corso per cogliere gli aspetti operativi più aderenti alla realtà e all’evolversi del settore primario.

Infatti, le nuove opportunità d’impresa offerte dalla multifunzionalità non si esauriscono nella formulazione di norme legislative ma è necessario tener conto dell’impatto con il mondo imprenditoriale, delle strategie di adeguamento alle nuove

opportunità d’intrapresa da parte degli agricoltori e degli aggiustamenti necessari sulle norme applicative in base ai riscontri effettuati sulla gestione aziendale. Nel settore agricolo vi sono diversi elementi di complicazione dalla cosiddetta impresa-famiglia nella quale le decisioni nell’ambito familiare possono notevolmente influire sulla competitività. Le cose diventano più complicate a maggior ragione nei casi di pluriattività in cui l’elemento fondamentale di valutazione economica diventa il reddito familiare.

La nuova agricoltura si caratterizza per un continuo processo di diversificazione dei redditi agricoli, diversificazione fortemente sostenuta dalla nuova politica agricola comunitaria e dalle normative di recepimento nazionali, che mirano sempre di più a valorizzare le funzioni secondarie dell’agricoltura. Tali funzioni vengono anche incluse nel termine più corrente di multifunzionalità che comprende, in un’accezione più ampia, tutti i processi di diversificazione aziendale che portano alla produzione di beni privati, ma indirettamente favoriscono la produzione di beni pubblici. Ciò comporta un’organizzazione delle imprese inedita che richiede nuove strategie imprenditoriali con una crescente interattività con l’ambiente e il territorio.

Oggi le fonti di reddito delle famiglie agricole spaziano in ambiti un tempo preclusi al settore, permettendo l’ampliamento del budget dell’azienda (multisettorialità) e della famiglia (pluriattività). Pertanto l’analisi economica della multifunzionalità acquista sempre maggiore importanza per quantificare il relativo apporto sul reddito aziendale e il contributo che può fornire al sostegno del reddito della famiglia agricola, che sia in grado di giustificare la piena occupazione e la permanenza degli addetti nel settore agricolo. A tale scopo abbiamo in corso delle analisi economiche sulle aziende che hanno diversificato le loro attività orientandosi verso la multifunzionalità. La metodologia di calcolo proposta è quella applicabile a tutti i tipi d’impresa, per tutti i set-tori e per tutte le realtà dell’Unione europea, sancita dalla IV direttiva CE del 1978. L’adozione del bilancio comunitario ci consente la redazione del conto economico dell’azienda discriminando tra la gestione caratteristica, con riferimento all’attività agricola tradizionale, e la gestione extracaratteristica, che interessa le attività connesse facenti parte della multifunzionalità dell’azienda. Sono in corso le rilevazioni di due gruppi di aziende zootecniche del territorio: il primo gruppo è dedito alle attività tradizionali, il secondo gruppo ha introdotto le attività connesse accanto a quelle

tradizionali. Dall’analisi economica dei due gruppi sarà possibile risalire all’apporto delle attività caratteristiche ed extracaratteristiche delle aziende, consentendo di quantificare i relativi rapporti e di effettuare dei confronti tra le diverse strategie imprenditoriali.

Le strategie d’impresa non vanno disgiunte dalle strategie familiari per la stretta connessione impresa-famiglia che caratterizza il settore agricolo. La multifunzionalità introduce nuove opportunità d’intrapresa e di reddito che possono essere raccolte dall’impresa-famiglia agricola con l’adozione di nuove strategie che possono rispondere più e meglio alle loro aspettative.