2 RUOLO DELL'AGRICOLTURA SULL'ECONOMIA DEL KOSOVO
2.7 Politica fiscale, commerciale e sovvenzioni in agricoltura
Gli agricoltori richiedono passi successivi circa la revisione dell’IVA sugli input, tecnologia moderna in modo da garantire condizioni economiche più equiparabili a quella dei paesi vicini. Con questo si tenderebbe a compensare l’assenza di sovvenzioni per le quali il bilancio del Kosovo è molto limitato. La politica fiscale nei paesi che competono con il Kosovo è a favore dei propri produttori/agricoltori, dove lo stato sovvenziona direttamente gli agricoltori. Nei paesi concorrenti sono presenti tariffe
elevate per i prodotti che concorrono quelli nazionali con dazi 20-30% e tasse ridotte per gli input, tecnologia aggiornata che tende a ridurre i costi di produzione e i prezzi si mantengono bassi. Dato che il Kosovo non ha capacità di sovvenzionare i propri prodotti, la politica fiscale e quella commerciale rimane l’unica soluzione. Inoltre, si dovrà definire l’immissione di quote stagionali e licenze al fine di limitare l’input di prodotti che con qualità più elevata e prezzi concorrenti possono essere prodotte al proprio interno.
L’istituzione kosovara dipende molto dalle tasse doganali raccolte in dogana che costituisce l’80% delle tasse complessive. In molti paesi lo stato appoggia finanziariamente i produttori e i lavoratori agricoli. La sovvenzione dei tassi di interesse è molto diffuso nei paesi dell’Europa centrale ed orientale. Alcuni paesi hanno un programma speciale per la modernizzazione della produzione agricola, dove viene fatto un fondo di garanzia che appoggia le banche private per l’accreditamento dei produttori che non dispongono di beni da ipotecare. Molti paesi in transizione come l’Estonia, Lituania, Bulgaria, Romania ecc. hanno programmi di investimento in agricoltura con crediti di breve termine per l’acquisto dei mezzi agricoli, seminativi di elevato potenziale, per l’incremento delle piantagioni della frutta e l’uva. La Romania nel 2001 ha iniziato ad applicare un programma d’appoggio per i produttori agricoli, dove i mezzi che sono stati dedicati a questo obiettivo sono stati raccolti dalla privatizzazione delle fattorie pubbliche. Questo programma è basato principalmente nell’acquisto più economico dei meccanismi e strumenti agricoli (il produttore ha pagato solo il 50% del valore. Anche in Kosovo, uno forma favorevole nell’appoggio finanziario sarebbe quella di offrire credito ai produttori agricoli, sovvenzionando i tassi di interesse del credito. Questo sottintende che la decisione per l’attribuzione del credito e la selezione dei vincitori è responsabilità della banca. Esempi simili abbiamo in alcuni paesi dell’Europa centrale e orientale, dove i creditori pagano 1/3 della quota interesse alla banca mentre i 2/3 da parte delle istituzioni e ministeri. Questo programma in alcuni paesi si è dimostrato alquanto di successo, come in Russia, dove è molto aumentato l’accreditamento agricolo e il ritorno è stato elevato, 98.5%
L’esistenza di un infrastruttura adatta può essere considerato come uno dei fattori principali per lo sviluppo rurale in Kosovo. Essa contribuisce a molti aspetti, come il miglioramento delle condizioni di vita, sicurezza del commercio, miglioramento della
produzione agricola e come anche l’assorbimento degli investimenti.
Il miglioramento complessivo delle condizioni di vita può raggiungersi solo attraverso un infrastruttura sviluppata, ma non solo. L’infrastruttura rurale è anche una condizione essenziale per l’aumento della produzione agricola, incremento della capacità competitiva, come anche l’aumento del profitto e in generale la creazione di maggiori entrate che incidono direttamente sullo standard di vita. Avendo l’infrastruttura rurale sviluppata, si va a limitare l'emigrazione in quanto l’economia è migliore. Quindi il differenziale va diminuendo e quindi anche l’emigrazione dal rurale verso l’urbano. I fattori da citare sono:
Strade: le abitazioni rurali in generale si caratterizzano dall’assenza di un infrastruttura stradale. Questo costituisce il fattore limitante per la produzione agricola ed uno dei motivi dell’abbandono di tale zone verso il centro a causa del trasporto e servizi poco adempienti. Questo incide anche su altri ambiti come l’istruzione, cultura e salute. Acqua: nelle zone rurali in Kosovo il sistema di fornitura e di acqua potabile è pessimo. Alcune aree abitative che si trovano vicino alle strade principali o alle grandi città sono legate con il sistema idrico pubblico. In molti villaggi sono stati costruiti autonomamente dei sistemi idrici locali, dove la qualità è poco controllata. La maggior parte delle economie famigliari si fornisce di acqua da pozzi e laghi con qualità dell’acqua incerta e spesso debole.
Liquame: è una caratteristica che in passato gli investimenti pubblici in tale ambito sono stati bassi, per non dire inesistenti. Anche oggi le cose non stanno meglio. L’igiene è molto bassa e spesso creano virus contagiosi. I servizi di gestione della spazzatura non ci sono e quindi le famiglie si gestiscono come meglio possono, distribuendo i rifiuti qua e là inquinando l’ambiente.
Energia elettrica: la fornitura di energia elettrica è peggiorata soprattutto dopo il 1999 e questo riguarda non solo il mondo rurale ma anche quello urbano. Anche se tutte le abitazioni sono dotate di elettricità da tempo, il problema principale sta nel invecchiamento delle strutture e delle basse capacità di distribuzione. Dopo la guerra ci sono stati investimenti da parte di donatori, soprattutto nelle zone centrali del paese, ma la questione rimane ancora allarmante.
Sistema navigazione: i sistemi di navigazione si presentano come un fattore limitante nella produzione agricola. Esiste un deficit dell’acqua, che incide sulla produttività e sul
progresso degli agricoltori.
Figura 2.2: superficie irrigata nel settore privato e fonti per l’irrigazione
fonte: Kosovo: Re-launching the Rural Economy, World Bank, 2008
Lo sviluppo rurale durevole in Kosovo non può essere pensato senza uno sviluppo generale e consistente dell’infrastruttura rurale. È chiaro che questo non può essere realizzato senza un appoggio finanziario. Anche se i bisogni e le priorità in Kosovo sono innumerevoli, è molto importante che ci sia una maggiore consapevolezza sui regolatori di bilancio che gli investimenti più grandi per l’infrastruttura rurale decidano le basi per lo sviluppo generale rurale ed in particolare quello agricolo.
Come molti altri paesi in transizione, anche il Kosovo fronteggia molte sfide che impediscono un processo favorevole di accreditamento nel settore agricolo. Le fonti principali per il finanziamento del settore agricolo sono le banche commerciali ed altri istituti micro finanziari. Le altre forme di prestito sono quelle da parte di famigliari o amici, finanziamenti da parte dei riproduttori, commercianti degli input e degli stessi agricoltori. Il basso valore di accreditamento è conseguenza anche dell’incapacità del settore agricolo di ritornare il capitale a causa dei molti problemi di cui il settore dispone, tra cui:
Concorrenza dei prodotti esteri a prezzi più bassi;
Utilizzo di tecnologia tradizionale e basse conoscenze sul marketing dei prodotti; Politica fiscale sfavorevole per i prodotti interni;
Il non mantenimento dell’evidenza finanziaria da parte degli agricoltori agricoli che servono per le banche ma anche per una gestione più attuale delle fattorie;
Non tutti richiedenti di credito hanno ben chiaro sul come utilizzare tale credito oppure sono troppo ambiziosi sui loro progetti di investimento. Alcuni agricoltori hanno problemi nel vendere le loro eccedenze e allo stesso tempo chiedono finanziamenti per accrescere la loro produzione;
Il settore agricolo è un settore che offre un potenziale non ancora utilizzato. Il responsabile di questo non è solo l'agricoltore bensì, e soprattutto, le istituzioni. L'agricoltore deve essere messo nella condizione di poter lavorare e sviluppare la propria attività. Ci riferiamo in questo caso ad una infrastruttura più efficiente, a cui deve provvedere lo stato e non il singolo agricoltore in quanto non ha le capacità nel fare ciò, ci riferiamo ad una legge che regoli il rapporto banca-agricoltore, dove quest’ultimo può ottenere prestiti ad un tasso più vantaggioso per poter investire ed evolvere la propria attività, ci riferiamo alla consulenza di cui l'agricoltore necessita per poter sfornare un prodotto migliore ed essere così più competitivo rispetto alla concorrenza estera.