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Determinazione del rating sovrano

PECULIARITÀ E CRITICITÀ DEL RATING

2.6 Il rating sovrano

2.6.1 Determinazione del rating sovrano

La determinazione del rating sovrano è un’attività piuttosto complessa e pertanto non esiste un modo univoco per riuscire a determinarlo. Per poter definire cosa impatti notevolmente sulla valutazione del rischio sovrano analizziamo brevemente le diverse metodologie utilizzate dalle tre agenzie globali Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch.

Standard & Poor’s:

La metodologia utilizzata da Standard & Poor’s si fonda sull’osservazione di cinque fattori chiave che costituiscono la base per la valutazione del merito creditizio sovrano.

16 La capacità delle agenzie di fornire rating attendibili viene valutata ex post

analizzando la correlazione tra la valutazione del merito creditizio e le performance di strumenti ed emittenti oggetto di analisi. Le agenzie caratterizzate da un’ottima correlazione aumentano la loro reputazione e attraggono più investitori rafforzandosi sul mercato.

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Fig. 2.4 Determinazione rating sovrano Standard & Poor’s

Fonte: S&P Global Rating

 Punteggio politico: riflette come le istituzioni e la politiche adottate forniscano finanze pubbliche sostenibili e promuovano una crescita economica equilibrata. Gli aspetti principali vagliate per la determinazione di questo punteggio sono: efficacia, stabilità e

prevedibilità della policy making, trasparenza e responsabilità delle istituzioni nonché l’affidabilità delle informazioni statistiche.

Ne discende che gli elementi che verranno osservati riguarderanno, principalmente, l’esperienza maturata dallo Stato a contrastare crisi economiche-finanziarie, capacità di uno Stato di attuare politiche per affrontare sfide fiscali, il livello di corruzione percepita e l’indipendenza degli uffici statistici;

 Punteggio economico: riguarda la struttura economica e le prospettive di crescita del Paese. Dapprima viene affidato un punteggio iniziale che dipende dal PIL pro-capite ( livello di

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reddito ) a cui si aggiunge una regolazione positiva o negativa in base alle prospettive di crescita dell’economia17;

 Punteggio esterno: rappresenta le transazioni e le posizioni dei residenti rispetto ai non residenti. Verranno considerati aspetti quali l’utilizzo della moneta nelle transazioni internazionali, che fa aumentare il punteggio assegnato.

 Punteggio fiscale: rispecchia la sostenibilità fiscale dei disavanzi e del debito. Vengono considerate voci quali: la flessibilità fiscale attraverso la variazione del saldo del debito delle amministrazioni pubbliche come percentuali del PIL, la vulnerabilità del bilancio a lungo termine, il livello del debito, il costo del debito rispetto alla crescita delle entrate;

 Punteggio monetario: riguarda la capacità delle autorità monetarie di favorire una crescita economica sostenibile e ridurre i principali shock di carattere economico-finanziario. Si andrà a considerare la capacità dello Stato di usare la politica monetaria per affrontare le situazioni di crisi, la credibilità e l’efficacia della politica monetaria.

Ad ognuno di questi fattori viene assegnato, sulla base di valutazioni sia qualitative sia quantitative, un punteggio che va da 1 ( fattore più forte ) a 6 ( fattore più debole ). Sommando il punteggio dei primi due fattori si ottiene il profilo economico politico dello stato a cui si aggiunge il profilo sulla flessibilità e sulla performance dalla somma dei restanti tre fattori. Entrambi i profili delineeranno il rating sovrano in valuta estera a cui verranno aggiunti zero o due punti di miglioramento determinando il

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Si parla di crescita economica tendenziale ovvero di una crescita senza bolle speculative o altri disturbi economici.

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rating in valuta locale18. Nello specifico, il profilo economico politico

indica la robustezza dell’economia del paese, l’efficacia della sua policy making nonché la forza delle istituzioni. Il profilo sulla flessibilità e sulla performance riflette la questione fiscale considerando la situazione monetaria ed estera del paese.

Moody’s:

La metodologia usata da Moody’s per la valutazione del rating sovrano si fonda non solo su dati quantitativi ma anche su dati qualitativi che però non sempre riescono a catturare la rischiosità del loro merito creditizio. Il processo utilizzato è il Three Stage Process.

Fig. 2.5 Determinazione rating sovrano Moody’s

Fonte: Moody’s

18 Il rating locale può essere superiore a quello in valuta estera nel momento in cui lo

Stato possiede poteri quali l’emissione di una propria moneta. Al contrario il rating sovrano in valuta locale sarà lo stesso di quello in valuta estera se lo Stato fa parte di un unione monetaria, la politica monetaria e dei tassi di cambio sono affidate a una banca centrale.

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1. Elasticità economica del Paese: determina la capacità del paese di fronteggiare uno shock economico, politico o finanziario senza imporre degli oneri sul reddito della popolazione. I fattori che vengono combinati per ottenere queste informazioni sono la forza economica e la forza

istituzionale del paese. La forza economica del Paese si

basa su fattori quali il PIL pro capite e indicatori secondari quali livello di innovazione e investimenti in capitale umano. La forza istituzionale del Paese sarà invece un parere fondato sull’efficacia della governance attuata e si baserà su parametri quali il rispetto del diritto di proprietà, la prevedibilità dell’azione di governo, la trasparenza e il grado di consenso dei propri cittadini. Dalla combinazione di questi due fattori si determina un grado di elasticità che può essere: molto alto, alto, moderato, basso e molto basso. 2. Solidità finanziaria del governo: si compie un analisi approfondita sul livello di solidità finanziaria del Paese concentrandosi sulle dinamiche del debito. Gli aspetti da dover considerare sono la solidità finanziaria e la

suscettibilità all’event risk. In merito alla solidità finanziaria

bisogna determinare ciò che deve essere rimborsato e la capacità del governo di mobilizzare le risorse tramite tasse, tagli alle spese pubbliche, vendita degli asset etc.. In merito alla suscettibilità all’event risk bisogna capire se la situazione debitoria può subire un peggioramento al verificarsi di eventi avversi di natura economica, politica, finanziaria. Il grado di suscettibilità può essere molto basso oppure basso;

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3. Determinazione del rating: la determinazione finale del rating si basa sulla costituzione di una rating road map sulla base delle informazioni utilizzate negli step precedenti e su fattori di ponderazione aggiuntive che il comitato di rating riterrà necessarie. Questo perché dalle informazioni ottenute dagli step precedenti non si ottiene una valutazione esatta e si potrebbero perdere delle informazioni importanti per la valutazione del merito creditizio.

Fitch:

Fitch ha sviluppo un modello di valutazione del rating sovrano denominato SRM ( Sovereign Rating Model ) in cui viene fatta una previsione a lungo termine sul possibile default dello Stato. In questo modello vengono analizzate 18 variabili economico-finanziarie che vengono raggruppate in 4 aree.

Fig. 2.6 Determinazione rating sovrano Fitch

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 Performance e politiche macroeconomiche: le performance passate di un Paese sono essenziali per poter riflettere la solidità del quadro politico economico del Paese. Gli indicatori che vengono analizzati sono rappresentati dalle variazioni percentuali annuali del PIL pro capite, dal CPI ( indice dei prezzi al consumo ) e il REER ( tasso di cambio effettivo reale );

 Caratteristiche strutturali: fanno riferimento alla possibile presenza del rischio politico scaturente da fattori quali la legittimità del governo politico, l’efficacia e la credibilità delle politiche. Bisognerà valutare le politiche attuate in risposta agli shock economico-finanziario e osservare il settore bancario19;

 Finanze pubbliche: l’incidenza delle finanze pubbliche sul merito creditizio sovrano avviene agendo sull’economia attraverso tassazione, spese di indebitamento e disponibilità del credito. I fattori che vengono analizzati riguardano il debito pubblico che se troppo alto ne riduce l’affidabilità, le passività potenziali quali la ricapitalizzazione attesa di una banca statale e il grado di credibilità delle politiche fiscali attuate.

 Finanze esterne: vengono esaminati fattori quali la bilancia di pagamenti, bilancia e debito estero. Con riferimento alla bilancia dei pagamenti vengono esaminate le componenti per identificare punti forza e punti di debolezza. Con riferimento al debito estero Fitch ritiene che maggiore è il debito estero maggiore sarà il ricorso a finanziamenti esterni e più vulnerabile sarà il suo profilo di rischio di credito agli shock esterni.

19 Un settore bancario ben regolamentato è sintomo di maggior affidabilità del paese

perché si limitano i rischi finanziari e gli individui sono portati ad aumentare i propri investimenti nazionali.

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Possiamo dunque concludere che i parametri utilizzati dalle tre agenzie per la determinazione del rating sovrano sono molto similari tra loro. Di fatto tutte e tre le agenzie utilizzano parametri comuni per la valutazione del merito creditizio di uno stato. Viene analizzata: la situazione economica tramite le performance economiche e le possibilità di crescita del Paese utilizzando parametri quali il PIL pro capite; la credibilità delle politiche adottate; la situazione finanziaria osservando debito pubblico, debito estero e le reazioni agli shock economici.

Rimane però da sottolineare un aspetto di diversità altamente importante tra le tre agenzie che è rappresentato dall’oggetto di valutazione: nel caso di Standard & Poor’s l’attenzione principale sulla valutazione del merito creditizio è data dalla probabilità di default ( fattore primario ). In Moody’s l’analisi del merito creditizio avviene associando alle diverse categorie di rischio livelli di perdita attesa e non di probabilità di default in quanto è estremamente complicato ricostruire l’esatta probabilità di default soprattutto per gli stati appartenenti alla categoria di investment grade. Infine nel caso dell’agenzia Fitch vengono combinati fattori sia quantitativi sia qualitativi ottenendo come output finale un issuer default rating ( UDR ) ovvero una previsione a lungo termine e non una probabilità di default. In ogni caso ciascuna agenzia rimanda ad un comitato di rating per la determinazione del giudizio finale.

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