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2. I Social Media 1 Antropologia dei Media

2.8 Digital literacy

Il concetto di alfabetizzazione digitale è multidimensionale ed estremamente sfaccettato. Nel corso del tempo questo temine ha subito diverse definizioni con capienza sempre più ampia tanto da essere considerato, con l'avvento del Web 2.0, un concetto non ancor stabile, senza chiare linee guida. Comunque per dare una definizione di Digital Literacy, alfabetizzazione digitale, possiamo dire che con questa si intende la capacità di utilizzo dei nuovi media, che dà la possibilità di partecipare in modo attivo a una società sempre più digitalizzata. Un esempio di alfabetizzazione digitale è la capacità di saper utilizzare i nuovi strumenti tecnologici dell'informazione e della comunicazione, per accedere alle notizie tramite i numerosi canali oggi disponibili, favorendo non solo la semplice acquisizione di abilità strumentali di navigazione in Internet, ma anche la competenza digitale come conoscenza e utilizzo dei contesti e degli ambienti istituzionali e non istituzionali, formali e informali che il Web propone. La competenza digitale, come sostengono Calvani, Fini e Ranieri in La competenza

digitale nella scuola, consiste nel saper esplorare e affrontare in modo flessibile

situazioni tecnologiche nuove, analizzare e valutare dati e informazioni, avvalersi del potenziale delle tecnologia per la rappresentazione e la soluzione di problemi e infine acquisire strumenti per la costruzione condivisa della conoscenza45. Meyers e collaboratori in un libro di recente pubblicazione

asserisce che una persona competente è non solo capace di consumare 45 Cfr. Antonio Calvani, Antonio Fini, Maria Ranieri, La competenza digitale nella scuola, Erickson, Trento, 2010.

informazioni in modo idoneo e consapevole, ma è anche capace di produrne « la digital literacy dovrebbe includere una comprensione riflessiva di se stessi in relazione alle tecnologie e ai servizi digitali, una consapevolezza delle strutture – sia sociali che tematiche - di rete, e una comprensione degli aspetti sociali che informano gran parte delle nostre attività digitali in questa era dei social media e dei servizi del web 2.046». Emerge anche una capacità creativa di adattare le

tecnologia ai nostri bisogni non solo di accettarli come ci vengono presentati.

46 Maria Ranieri e Stefania Manca, I social network nell'educazione. Basi teoriche, modelli applicativi e linee guida, Erickson, Fano, 2018, p. 67.

3. Lo Smartphone

Come gli adulti, anche gli adolescenti percepiscono la necessità di possedere, acquistare e usare oggetti caratteristici soprattutto della loro età. Se un tempo i consumatori erano perlopiù persone al di sopra dei tredici anni, attualmente il marketing si occupa anche della fascia che va da zero a dodici anni, perché anch’essi conquistano sempre maggiore autonomia negli acquisti. Uno strumento tecnologico che interessa e che entra a far parte della vita fin dalla tenere età è lo smartphone.

Soprattutto per i più giovani l’interesse per il cellulare si orienta non solo all’oggetto in sé, ma in particolar modo a quei prodotti e servizi che lo personalizzano e lo rendono unico come un accessorio di moda. Si punterà quindi ad avere l’ultimo modello disponibile, uno smartphone che permetta la costante connessione, un oggetto che possa essere incorporato nella vita quotidiana del ragazzo «con il quale poter esprimere la propria identità e il cui valore simbolico non si esprime nel semplice possesso, ma nelle qualità (estetiche e funzionali) che esso offre»47.

Anche se la ricerca dell’adolescente è l’appartenenza concreta al gruppo sociale e la popolarità per mezzo del possesso di un cellulare trendy, ciò che si persegue in realtà è anche la differenziazione estetica e simbolica dell’oggetto che giunge a custodire le proprie foto, canzoni e i video, le suonerie e altre particolarità. Da

47 Michela Drusian, Claudio Riva, Bricoleur high-tech. I giovani e le nuove forme della comunicazione, Edizioni Guerrini, Milano, 2010, p. 45.

una parte vi è l’investimento temporale, economico e affettivo, che permette quasi di identificarsi in esso come un’estensione della propria identità in senso fisico, e dall’altra, come accade per alcuni individui, vi è il semplice uso strumentale con cui si mostra disinteresse per tutto ciò che si ricrea attorno a esso. L’estetica dello smartphone comunque, permette di renderlo unico rispetto ad un prodotto di massa standardizzato, colmo di simboli personali che lo collegano direttamente al possessore, che possono essere tracce di vita e abitudini; tutto ciò lo fa diventare simbolo di status. Lo smarrimento può rappresentare la perdita di una parte di sé molto intima e anche il semplice gesto del prestito, esempio a un amico, non è scontato. Lo smartphone permette una costante reperibilità e per questo è uno strumento molto utile per favorire il contatto semplice e diretto, ma per contro si rende inevitabilmente invasivo qualora non si voglia essere contattati. Dalle mie interviste, in parte, emerge la sofferenza dei ragazzi, soprattutto di terza superiore, riguardo alle continue chiamate dei genitori, che disturbano la loro uscita pomeridiana o serale, per essere rassicurati su dove siano e con chi si trovino.

Tuttavia il possesso di uno smartphone per l'adolescente è sinonimo di acquisizione di autonomia e di spazio conquistato per la privacy, in quanto questo ne ricava uno spazio solo suo, rispetto al mondo adulto.

In Mai senza rete Michela Drusian, docente di Sociologia generale presso l'Istituto Universitario Salesiano di Venezia, presenta i risultati di una ricerca

interdipartimentale dello IUSVE che ha coinvolto circa novecento ragazzi tra i sedici e i diciassette anni, frequentanti diverse scuole superiori salesiane del Nord Est. Tra i numerosi dati emersi dal questionario somministrato dalla Drusian, è significativo che i giovani protagonisti oggetto di indagine utilizzano quotidianamente soprattutto lo smartphone il 96,3 %. Il fatto che i soggetti usino più smartphone e tablet rispetto ai computer fissi o portatili non meraviglia, ma anzi riflette il nomadismo dei media digitali, soprattutto per le nuove generazioni. Il computer fisso o portatile viene usato per navigare solo dal 22% dei soggetti dell'indagine, dato che rispecchia anche il risultato della mia ricerca, l'uso del computer è limitato solo per ricerche scolastiche o per vedere film in

streaming nella propria camera. Comunque anche in casa prevale il nomadismo

dei media digitali, in quanto il cellulare rispetto al computer è più flessibile, personale, e non condiviso con altri48.

Gli utenti utilizzano sempre di più gli smartphone come dei computer portatili. Lo smartphone è ora utilizzato maggiormente per attività che fino a qualche anno fa erano esclusive dei personal computer, come ad esempio navigare sul Web o giocare. Telefonare con il cellulare è diventato un atto secondario. Quando fu rilasciato il primo iPhone nel 2007, non era il miglior apparecchio per fare chiamate. Esistevano cellulari con una ricezione migliore, ma il sistema operativo di iPhone consentiva di navigare sul web, consultare le e-mail ed effettuare altre operazioni tipiche di un computer in modo semplice e veloce. È 48 Cfr. Michela Drusian, Mai senza rete, Libreriauniversitaria.it edizioni, Padova, 2017.

vero che a quei tempi c’erano anche altri smartphone che permettevano di effettuare queste operazioni, ma di fatto l’iPhone lo ha reso semplice, intuitivo, immediato e alla portata di tutti, non solo dei professionisti. Solo un anno dopo, circa, il sistema operativo di iPhone ha permesso di scaricare migliaia di app e giochi tramite App Store, facendo somigliare sempre di più lo smartphone a un computer. L’iPhone 3G di Apple con la sua tecnologia pionieristica ha cambiato per sempre il modo di percepire i telefoni cellulari. L’interfaccia touchscreen è diventata la scelta di progettazione e le sue applicazioni sono divenute così popolari da far diventare Apple uno dei maggiori venditori di smartphone.

Anche grazie allo sviluppo di applicazioni e di servizi di condivisione, come iCloud e Dropbox, ormai si fa quasi tutto da smartphone e non meraviglia che nelle case non ci sia nemmeno un computer portatile da utilizzare.

Ci sono piattaforme, come Instagram, che nascono primariamente per essere usate tramite smartphone, non sono progettate per essere utilizzate da desktop. Solo in un secondo tempo,sono state create le versioni per l'uso tramite PC. È utile soffermarci qualche istante su questo social.

Instagram è il social network con il più alto tasso di crescita mai registrato e il fatto che sia basato sulla condivisione di contenuti visivi da veicolare attraverso

hashtag e geotag, l’azione attraverso la quale associamo a una fotografia il

luogo dove questa è stata scattata, fa sì che i post ottengano molte interazioni che hanno un riscontro su larga scala. Disponibile in un primo momento solo per

dispositivi iOS, nel 2012 nasce la versione per Android, cosa che ha permesso una più rapida diffusione dell’applicazione e un notevole incremento del numero di iscritti alla piattaforma. Nel 2012 Mark Zuckerberg, l'ideatore di Facebook, ha acquistato Instagram per un miliardo di dollari (fino a renderlo un social preminente tra gli altri)49. Instagram per il momento è un social network non

ancora saturo e con ancora molto da dare ai suoi utilizzatori, estremamente dinamico e immediato proprio per la sua caratteristica di essere soprattutto visivo. L'attenzione degli utenti non è duratura e l'estrema facilità con cui si può cambiare pagina o essere attratti da un'altra immagine o notizia è molto alta. Recenti studi sottolineano che gli utenti hanno una soglia di attenzione media ogni anno più bassa50. Quindi le piattaforme devono essere come dei campi

magnetici e saper attrarre l'attenzione in maniera immediata. Ecco spiegata anche la nascita del visual storytelling tanto utilizzato e apprezzato dagli utenti di Instagram.

In riferimento alla mia indagine la marca del cellulare è importante anche se non essenziale e ciò è dovuto alla pubblicità. Un ragazzo interviene dicendo:

io posso fare il cellulare migliore del mondo ci scrivo sopra Cecco e non lo compra nessuno, prendo il cellulare e ci scrivo sopra Apple il giorno dopo ci sono file per acquistarlo che partono da qui e arrivano in Puglia.

È utile riflettere anche sul ruolo che ha la pubblicità sui social e gli studi di

marketing che vengono fatti per una maggiore resa possibile.

49 https://www.ilsole24ore.com/art/zuckerberg-prende-controllo-instagram-salvare-facebook-AEBQ9r6F 50 https://www.corriere.it/salute/neuroscienze/15_maggio_19/troppi-tablet-smartphone-nostro-cervello-come- quello-pesci-rossi-fecb6e52-fe08-11e4-bed4-3ff992d01df9.shtml

Dal momento che tutti lo utilizzano, il cellulare è, un oggetto che segna un'appartenenza, un'importante elemento di aggregazione nel gruppo. L'identità di un individuo si costruisce in una continua interazione tra online e offline. I social appaiono utilizzati in funzione del rafforzamento dell'identità per selezionare persone simili o mantenere amicizie già esistenti anche offline.

4. La ricerca

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