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5. Front-end evaluation Quale scienza al futuro MUSE

5.2. La Natura tra dimensione locale e dimensione globale

5.2.2. La dimensione locale

Se non si può escludere nessuna delle due dimensioni, da che cosa è meglio partire? Le opinioni e le versioni dei visitatori cambiano molto. Chi pensa che sia meglio dare risalto o cominciare un discorso museale dall‟ambito locale sembra segnalare uno spiccato interesse per il proprio territorio e identifica il Museo come proprio. Sembra preferire, quindi, che si parli della natura del Trentino piuttosto che di temi generali, anche per la possibilità di visitare direttamente i luoghi interessati.

Il piacere di vivere quotidianamente la natura trentina, in maniera abituale, si potrebbe dire, di averla sotto agli occhi ogni giorno, è una opportunità alla quale alcuni visitatori sembrano dare molta importanza. Un‟implicazione dell‟apprezzamento della dimensione locale del MTSN è l‟importanza che molti intervistati riconoscono alle varie sedi del Museo distaccate sul territorio, viste come risorse locali di bellezza naturale e scientifica. Anche tra quei visitatori che hanno segnalato di preferire la dimensione globale della natura è stata data comunque qualche preferenza anche per la dimensione locale (si veda a proposito l‟intervista 3).

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Professoressa di scienze – scuola superiore:

È fondamentale che si parli della natura del Trentino. Soprattutto alla popolazione trentina. Secondo me è fondamentale che si parli della natura del Trentino. Ho anche assistito a dei laboratori sulla biodiversità della foresta pluviale. Sono estremamente interessanti e toccano temi coinvolgenti però ritengo sempre fondamentale partire da casa nostra, ecco. Dopo ci si può espandere finché si vuole, ma sempre tenendo presente la natura del Trentino prima di tutto, e dopo un‟espansione. La natura di “casa nostra” dà l‟idea di essere un qualcosa che può essere toccato subito, conosciuto subito, e se ci sono problemi da risolvere, si può intervenire subito su quello che abbiamo vicino. Quello che poi sta a migliaia di chilometri di distanza da noi chiaramente è anch‟esso un problema, però su queste questioni deve esserci un coinvolgimento a livello mondiale. […] È che quella trentina la vivo quotidianamente, la natura generica la vivo se ci vado dentro. Sono empatica con la natura in generale, però quella trentina la vivo quotidianamente. […] perché io trovo così piacevole visitare i luoghi in cui si trovano musei locali che parlano proprio delle cose particolari del luogo. Li trovo estremamente interessanti. Però trovo altrettanto interessanti i musei generalisti, anche se la maggior parte dei musei che ho visto sono locali. Cioè: la sezione locale della natura, della geologia, della meteorologia, della climatologia in generale è sempre prevalentemente incentrata sul locale e poi eventualmente c‟è un contorno generalista. O almeno io sono abituata a vederli così. […]Perché mi permette di andare, vedere e, così, conoscere… Conoscere sia dal punto di vista museale sia dal punto di vista delle città e dei territori, di guardarmi intorno e di sperimentare il museo anche nel suo radicamento territoriale. Perché è inutile avere delle realtà virtuali che siano la riproposizione di un ambiente, è inutile ricreare un paesaggio in una teca o in un diorama senza poterlo sperimentare realmente, perché un diorama me lo trovo sia su un filmato, me lo posso vedere in internet o alla televisione, ma comunque è un falso. Invece, l‟idea di andare proprio lì, sul territorio, e – ad esempio - sperimentare anche una banale laguna, vederla dal vero e dopo magari avere lì un piccolo museo locale, mi dà molte più informazioni e anche la sperimentazione diretta del territorio mi dà molta più soddisfazione. (Appendice, intervista 1).

Studente – scuola superiore:

Sarebbe in un certo senso fuori luogo non soffermarsi sulla natura del Trentino. Io credo che ogni museo dovrebbe avere dei riferimenti all‟ambiente dove si trova. […] andando al museo ritrovare, collegare, dire ah questo l‟ho già visto, era di grande soddisfazione. Se questo fosse possibile anche per la natura del Trentino in generale sarebbe una buona cosa. (Appendice, intervista 3).

Professore di scienze – scuola media:

Mi pare che ci sia una cura del territorio abbastanza attenta qui, insomma abbastanza significativa. Credo che il museo da questo punto di vista dia un contributo importante anche perché abbiamo partecipato a delle manifestazioni. L‟anno scorso ho partecipato alla settimana della biodiversità a maggio. Si è conclusa con una 3 giorni su in Bondone e ho visto che c‟era un‟interazione molto forte tra la provincia, l‟istituzione museale, gli altri enti, forestale […]io penso che un Museo Tridentino di Scienze Naturali debba anche un po‟ privilegiare l‟ambiente locale. Mi sa che non ce le ho tutte presenti queste. Ci sono delle sale dove si può avere diciamo così una informazione, una visione di qualcosa di generale sul

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mondo, sulla natura di tutto il mondo del nostro pianeta. Però credo di poter dire che qui vengano privilegiati gli aspetti locali, anche la geologia locale, la zoologia locale giustamente. Poi c‟è una sala bellissima, non so se lei l‟ha vista, sugli insetti di tutto il mondo, per esempio. O sull‟etologia, quindi anche quello è un discorso generale. (Appendice, intervista 4).

Visitatrice giovane:

Io sono figlia di un grande fungaiolo, quindi fin da piccola ho iniziato a vedere i territori, poi con le scuole fino alle elementari si girava per i biotopi, e strutture naturalistiche di questo genere, abbiamo dei laghi meravigliosi, e credo che scoprire la flora e la fauna della nostra regione non sia banale, assolutamente, abbiamo tante cose belle, in tutte le regioni, ma anche nella nostra. […] Sarebbe bello che ci fossero delle mostre stabili, come ci sono su, sulla flora e fauna tipicamente trentina e veneta, penso una del Triveneto, e che ci poi ci fossero anche delle sale per spaziare sul mondo, cioè: noi siamo una piccola parte di un mondo che ci appartiene, insomma. […] Comunque io punto sul Trentino. (Appendice, intervista 6).

Visitatore adulto:

Per me è importante la natura del Trentino. Siamo in Trentino ed è anche un peccato non parlarne, perché tra l‟altro è uno dei pochi musei specifici, cioè che parla del Trentino, cioè anche gli altri, però della natura, della flora, della fauna. È importante che almeno questi ragazzi sappiano e vedano cosa c‟è in questo habitat. […]effettivamente non sono alla ricerca di questo, della natura globale, può essere interessante sapere qualcosa in più. Però non pretendo che il museo affronti questo tema e faccia mostre megagalattiche perché non saprei neanche se le affronterei, ecco questo, non se rendo l‟idea. […]

Se l‟argomento è locale secondo me è uno stimolo in più per chi è locale. Poi se vogliamo allargare e il museo si propone per un dibattito più ampio allora i temi devono essere quelli più globali, insomma. A me piace questo stile qua sul discorso nel locale. Cosa possiamo fare noi, perché il museo lo sento un po‟nostro, lo sentiamo trentino. Poi sta penso anche nel museo decidere che direzione vuole prendere, perché adesso c‟è anche con il discorso del Muse. […] Oppure può rimanere come è adesso. Adesso a me non dispiace, affronta temi locali, come dicevamo la fauna la natura locale, così, però con alcuni temi come quello aerospaziale, globali. Tenere un po‟ queste due distinzioni, io le terrei ancora, nel senso non andrei tanto a cercare cose megagalattiche. Oppure si può fare una mostra specifica una all‟anno, ora non vorrei suggerire, però non nascondendo, non dimenticando gli aspetti locali. Come fanno ad esempio le sezioni distaccate, ad esempio le palafitte di Ledro, lì è ovvio che è una realtà locale e quindi tutto quello che è, gli argomenti che fanno all‟interno di quel museo, di quell‟area lì è senz‟altro tematici, specifici per quella realtà. Quella è interessante, è giusta insomma per quell‟ambientazione lì. […] Il museo Caproni è un po‟ diverso perché magari l‟aviazione, però essendo dedicata a un trentino, allora i trentini dicono “c‟è una parte di noi che nell‟aviazione ha fatto qualcosa” e si va sempre volentieri, ecco. (Appendice, intervista 11).

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Visitatrice adulta:

io penso che quando si vive in una regione sia importante più che sapere dei francesi o altro, anche proprio conoscere (aldilà della natura del trentino) anche gli usi, le tradizioni proprie della gente, visto che abitiamo qua e siamo nati qua. Per sapere da che regione veniamo, quali sono le nostre radici, mi sembra bello anche conoscere il resto, però penso che delle volte si trascurino le proprie radici e si pensi di più all‟Africa, all‟America ecc, anziché a casa propria. (Appendice, intervista 9).