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La distribuzione per età degli addetti e le aree di impiego dei lavoratori

Nel documento NELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE ITALIANE (pagine 64-70)

4. L’invecchiamento della forza lavoro nelle PMI

4.1 Gli addetti ultracinquantenni nelle PMI

4.1.2 La distribuzione per età degli addetti e le aree di impiego dei lavoratori

Per comprendere la collocazione dei lavoratori over 50 è necessario fare una premes-sa sull’evoluzione del sistema produttivo italiano nel periodo della crisi. Dalle infor-mazione sul Censimento delle imprese 2011 (Istat, 2013) sappiamo che, pur regi-strando un numero di imprese e di addetti superiore rispetto alla precedente

L’invecchiamento della forza lavoro nelle PMI 65 zione del 2001, il tasso netto di turnover46 presenta segno negativo, dovuto ad una prima fase di crescita, interrotta dalla crisi. Il sistema produttivo italiano è notoria-mente caratterizzato da microimprese, che rappresentano il 95,1 delle imprese attive assorbendo il 47,2% del totale dei lavoratori, mentre la grande impresa copre solo lo 0,1% del totale, assorbendo poco più del 19% degli occupati. Il decennio tra i due censimenti si è caratterizzato per un calo generalizzato di imprese e addetti, ma con differenze tra settori economici. A prescindere dalla dimensione d’impresa, l’industria in senso stretto ha fatto registrare i cali più vistosi sia nell’ambito del numero d’imprese che di addetti, compensata dai servizi e dal commercio in crescita (Istat, 2014a).

Gli ultimi dati disponibili, relativi al 2013 (Istat, 2015b) ci descrivono un sistema pro-duttivo assai turbolento. Il tasso netto di turnover è negativo per il sesto anno con-secutivo, la natalità e la mortalità delle imprese si diversifica in base al settore eco-nomico e alla dimensione. Rispetto al 2012, le nuove imprese appartengono princi-palmente al settore del commercio, e risultano stabili gli altri comparti tranne l’industria in senso stretto, in lieve calo. L’aumento della mortalità caratterizza tutti i settori, a risentirne maggiormente è il comparto delle costruzioni, meno l’industria. La dimensione d’impresa gioca un ruolo importante nella dinamica demografica: so-no le imprese piccolissime (1-4 addetti) a registrare un tasso di natalità in crescendo, che è nullo per le imprese con più dipendenti; discorso inverso si ha per la mortalità, il cui tasso cresce per le piccolissime imprese e rallenta al crescere della dimensione aziendale. La sopravvivenza a un anno continua a decrescere nel 2013 (76,1% contro l’81,1% del 2012). I dati disponibili per il periodo 2009-2013 ci mostrano andamenti diversi in base al settore economico: a resistere sul mercato con probabilità maggiore è l’industria, mentre i settori commercio e costruzioni presentano una fragilità eleva-ta.

Queste continue fluttuazioni tra natalità e mortalità delle imprese, ovviamente inci-dono sull’occupazione, nel 2013 il tasso lordo di turnover occupazione47 è stato del 5,4% a livello nazionale coinvolgendo poco più di ottocentomila posti di lavoro (Istat, 2015b). Ma i lavoratori maturi sono stati interessati da questi continui cam-biamenti? Quale è la condizione dei lavoratori più anziani entro tali dinamiche? Se si considera la struttura dell’occupazione nelle PMI restituita dall’Istat nel Registro statistico Asia Occupazione, anche in relazione ai recenti interventi sul sistema pen-sionistico, il sistema produttivo italiano, e in particolare quello delle piccole e medie imprese – fra i 10 ed i 249 addetti – che la presente indagine mira a esplorare, sem-bra confrontarsi con un mutamento nella composizione demografica delle proprie forze di lavoro. Fra il 2011, anno della riforma delle pensioni, e il 2013, anno di rife-rimento del nostro campione, l’incidenza degli addetti over 50 sulla popolazione de-gli occupati (dipendenti e indipendenti) nelle PMI è passata dal 21% al 24,5%, a sca-pito di una riduzione dell’incidenza fra gli addetti delle fasce di età più giovane. In termini assoluti la quota di addetti ultracinquantenni, occupati nelle stesse imprese,

46 Differenza tra il tasso di natalità e di mortalità delle imprese.

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è aumentata di 15 punti percentuali, passando da un valore medio annuo di 1.124.857 di unità a 1.297.02848, mentre nel giro di pochi anni si assottiglia la com-ponente demograficamente più giovane dei lavoratori, e per effetto delle dinamiche del mercato del lavoro, e per una minore complessiva numerosità demografica delle coorti più giovani che accedono al mercato del lavoro stesso.

Tali tendenze, delineate in tabella con riferimento allo scenario nazionale, sono ri-scontrabili nella struttura dell’occupazione nelle PMI in tutte le regioni italiane49, e sono un fenomeno che sta caratterizzando in modo particolare l’occupazione delle imprese di media dimensione: nella classe di addetti fra i 50 e i 249 gli over 50, pur rappresentando nel 2013 il 24,5% della forza lavoro, erano il 20% in più rispetto a soli due anni precedenti, a fronte di un restringimento dell’11% (tabella 4.1) delle fa-sce di popolazione più giovani. Oltre che per dimensione di impresa, l’invecchia-mento demografico delle forze di lavoro è un fenomeno che presenta una dinamica variabile con caratteristiche specifiche all’interno dei diversi settori di attività eco-nomica: lo sbilanciamento verso le coorti più anziane caratterizza in modo sempre più stringente l’occupazione nell’industria e nelle costruzioni, dove l’incidenza degli over 50 nel 2013 supera il 26% del totale degli addetti, seppure nel settore delle co-struzioni le variazioni percentuali nell’occupazione vedono gli over 50 scendere di 3,8 punti percentuali rispetto al 2012; anche nel settore dei servizi dove, seppure l’incidenza dei più anziani scende nel 2013 al 22,6% ca. delle forze di lavoro (a fronte del 24,5% complessivo – tabella 4.1), il numero di occupati di età superiore ai 50 an-ni è in continuo aumento. Soltanto fra il 2012 e il 2013 gli addetti over 50 sono au-mentati del 4% nelle imprese che operano nei servizi di base e del 7,6% in quelli di tipo avanzato50.

L’indagine da noi condotta su un campione di 2000 imprese private non agricole, che contano dalle 10 alle 249 unità di personale, ci permette di osservare la distribu-zione e la collocadistribu-zione professionale di 79.429 addetti over 50 nel sistema produtti-vo italiano delle PMI51. Come vediamo nella figura 4.2, le imprese più grandi (50-249 addetti) si collocano prevalentemente nel Nord-ovest del Paese e svolgono attività principalmente legate al settore dei servizi ad alto valore aggiunto e all’industria in senso stretto, mentre le imprese più piccole sono dislocate al Centro-sud

48 Elaborazione Isfol da dati Istat estratti il 27 luglio 2015, 09h54 UTC (GMT), da Istat.

49 In tutte le macroaree geografiche considerate, l’incidenza degli over 50 sugli addetti (dipendenti e indipen-denti) variava, nel 2013, dal 23,6% ca. nel Mezzogiorno, al 25,2% del Centro, passando per valori che superava-no il 24,5% delle regioni del Nord. Ciò a fronte di una incidenza delle fasce più giovani (15-29) oscillante fra il 14% del Nord e il 16% del Mezzogiorno. Considerando le variazioni percentuali nel numero di addetti over 50 fra il 2011 ed il 2013, queste riflettono una tendenza all’aumento pari al 14% nel Mezzogiorno, al 15,5% nelle imprese delle regioni del Centro per arrivare al 16% delle imprese del Nord-ovest, dove gli addetti di età uguale o superiore ai 50 anni sono passati da 390.374 a 453.126 unità.

50 Tenendo conto della classificazione ATECO 2007, nelle elaborazioni sono stati considerati servizi di base quelli richiamati nelle categorie Istat g-1 (commercio, trasporto e magazzinaggio, alloggio e ristorazione) e servizi avanzati quelli delle categorie g – s escluso o (servizi di informazione e comunicazione, attività finanziarie e as-sicurative, attività immobiliari, attività professionali scientifiche e tecniche, noleggio ed agenzie di viaggio, istruzione, sanità e assistenza sociale, attività artistiche, altri servizi).

51 Il campione è stato estratto dall’archivio Istat-ASIA (Archivio statistico imprese attive), e i criteri utilizzati ci permettono di commentare i dati, di seguito riportati, facendo riferimento all’universo delle PMI italiane.

L’invecchiamento della forza lavoro nelle PMI 67 dosi di costruzioni o servizi a basso valore aggiunto. Confrontando questi dati quelli generali dell’Istat si conferma che il settore dell’industria è quello caratterizzato da una dimensione media di addetti più grande (Istat, 2015).

Tabella 4.1 Composizione demografica dell’occupazione nelle imprese fra i 10 e 249 addetti e

variazioni percentuali nel numero di addetti per fascia di età, anni 2011-2013 (v. %)

Classe di età degli addetti

Numero di addetti* delle imprese attive (valori medi annui)

Incidenza % della fascia di età sul

totale addetti

Variazioni % del numero di addetti

2011-2013

Anno Anno Classe di addetti

2011 2012 2013 2011 2012 2013 10- 49 50- 249 PMI 10-249 15-29 915.219 844.799 777.300 17,2 15,6 14,7 -16,7 -11,7 -15,1 30-49 3.296.277 3.338.434 3.213.794 61,8 61,5 60,8 -4,4 0,4 -2,5 50+ 1.124.857 1.244.672 1.297.028 21,1 22,9 24,5 12,2 20,4 15,3 Totale addetti 5.336.353 5.427.906 5.288.122 100,0 100,0 100,0 -3,2 2,9 -0,9

* Si considerano nel calcolo degli addetti i lavoratori dipendenti ed indipendenti.

Fonte: elaborazione Isfol su dati Istat, Censimento Industria e Servizi 2011 e Registro statistico dell'occupazione delle imprese (ASIA - Occupazione), 2012 e 2013

Figura 4.2 Dimensioni di impresa per settore ed area geografica (v. %)

Fonte: Isfol, 2014 61,6 62,5 66,4 66,7 58,9 72,4 67,1 59,9 26,2 26,7 24,3 25,3 28,7 22,5 24,1 25,8 12,2 10,8 9,2 8,1 12,4 5,1 8,9 14,4 Nord-ovest Nord-est Centro Mezzogiorno Indistria in senso stretto Costruzioni Servizi a basso v.a. Servizi ad alto v.a.

A rea geog ra fi ca S etto re

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Se si confrontano i dati forniti dal censimento Istat con quelli rappresentati entro il campione oggetto di studio, l’indagine fornisce un riscontro su tendenze analoghe nelle imprese intervistate.

Per quanto riguarda le PMI oggetto della nostra indagine, possiamo osservare dalla figura 4.3 la distribuzione per età degli addetti. La quota maggiore, vicina al 60%, è quella costituita da persone di età media (tra i 30 e i 49 anni) mentre i giovani si at-testano al 18% circa. I lavoratori maturi costituiscono una percentuale superiore a un quinto della intera popolazione aziendale.

Figura 4.3 Distribuzione degli addetti delle imprese campione per età, area geografica, settore

e classe dimensionale (v. %)

Fonte: Isfol, 2014

Nonostante la crisi, l’incidenza della loro presenza è aumentata anche in relazione all’innalzamento dell’età pensionabile. Rispetto al censimento Istat del 2011 (Istat, 2013), la popolazione over 50 ha visto aumentare la propria presenza soprattutto nelle imprese di dimensioni maggiori (50-249 addetti, +3,1%), nelle piccole (10-19 addetti) hanno registrato un lieve incremento (+ 0,3%), mentre è in calo (-0,4) nelle

20,5 16,5 17,3 18,1 18,6 17,7 17,2 18,4 15,7 18,0 20,7 18,2 58,2 62,9 58,4 59,7 58,3 61,1 60,7 59,4 60,4 59,5 58,3 61,0 21,3 20,6 24,3 22,2 23,1 21,2 22,1 22,3 23,8 22,5 21,1 20,8 10-19 addetti 20-49 addetti 50-249 addetti Media Nord-ovest Nord-est Centro Mezzogiorno Industria in senso stretto Costruzioni Servizi a basso v.a. Servizi ad alto v.a.

Cl ass e di add etti Ar ea geogr a fi ca S ett o re Fino a 29 30-49 50+

L’invecchiamento della forza lavoro nelle PMI 69 intermedie52. Questi dati seguono l’andamento generale dell’occupazione degli ultra-cinquantenni, che nel 2011 registra una presenza maggiore nelle micro imprese (al disotto dei 9 addetti) o nelle grandi (250+ addetti), sembra esservi anche nelle PMI una polarizzazione degli over che “attrae” verso le realtà imprenditoriali più piccole e più grandi di questa classe dimensionale intermedia53.

Prendendo in considerazione l’occupazione over 50 nel suo insieme e nei diversi set-tori economici, nel periodo 2008-2013, i dati nazionali mostrano una forza lavoro matura che si concentra principalmente nei settori dei servizi (+23,1%, con incidenza al 71,8%) e dell’industria (+16,5%, con una incidenza al 17,5%) mentre si registra un calo nelle costruzioni (-1%, con una incidenza al 5,9%) (Istat, 2014b, p.115)54. Ri-spetto ai dati del Censimento, nel segmento delle PMI, oggetto del nostro studio, l’incremento maggiore si è registrato nelle costruzioni (+2,6% var. 2011) e nell’industria (+2,3% var. 2011).

Infine, per quanto attiene all’area produttiva d’impiego dei lavoratori ultracinquan-tenni, abbiamo riscontrato la loro collocazione principalmente nelle attività legate alla produzione di beni e servizi (63,2%) e in quelle di direzione e amministrazione (24,3%). Generalmente marginale è invece l’impiego di lavoratori maturi per funzioni che riguardano il marketing e l’area commerciale (7,7%), piuttosto che l’approvvigio-namento e la logistica (4,6%).

Se analizziamo questi andamenti generali della distribuzione degli over nelle varie funzioni nei diversi settori economici otteniamo alcuni dettagli di interesse (figura 4.4).

I settori delle costruzioni e dell’industria presentano una distribuzione per funzioni meno omogenea rispetto ai servizi in generale. Questi settori concentrano le loro forze mature principalmente nell’attività di produzione ed erogazione (rispettiva-mente il 67,4% e il 61,9%), funzioni core nello svolgimento del loro processo produt-tivo. I servizi, in entrambe le classificazioni studiate, presentano una distribuzione degli over maggiormente diversificata, registrando una quota significativa di questo target anche in altre funzioni, in particolare in quella della direzione e amministra-zione del personale.

Una prima analisi di questi dati potrebbe far intravedere un rischio di mancanza di turnover generazionale in alcuni settori e ruoli nel medio-lungo periodo: le ragioni di queste diverse distribuzioni degli over 50 non possono essere però estrapolate da questo tipo di dati. Nei paragrafi successivi verrà analizzata la percezione del lavora-tore più anziano da parte delle imprese e sarà dunque possibile ricavare maggiori in-formazioni sul senso del collocamento dei lavoratori maturi in determinate aree di attività e funzioni.

52 Confronto tra i dati rilevati dalla presente ricerca (realizzata nel 2014) e i dati Istat del 9° Censimento dell’Industria e servizi (2011), l’ultimo pubblicato al momento della redazione del paragrafo.

53 Vedi nel presente volume il par. 1.2 - Le relazioni industriali e il mercato del lavoro nelle PMI.

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Figura 4.4 Distribuzione degli addetti over 50 per settore e funzione (v. %)

Fonte: Isfol, 2014

Nel documento NELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE ITALIANE (pagine 64-70)