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technologies: pratiques et perspectives YANNICK HAMON (Università di Bologna)

DOCUMENTI CITAT

Eurydice, (2012) Cifre chiave sull’insegnamento delle lingue a scuola in Europa

http://eacea.ec.europa.eu/education/eurydice/documents/key_data_series/143IT.pdf (link attivo a marzo 2016).

Guida per lo sviluppo e l'attuazione di curricoli per un'educazione plurilingue e interculturale, Language Policy Division, Directorate of Education and Languages,

DG IV, Consiglio d'Europa, Strasburgo, Italiano LinguaDue, Supplemento al vol.3, n.1, 2011.

170 INVALSI (2008), Ricerca internazionale IEA PIRLS 2006. Lettura nella scuola primaria.

Rapporto nazionale; Roma : Armando. Disponibile online:

http://www.invalsi.it/download/Rapp_naz_IeaPirls.pdf (link attivo a marzo 2016).

Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione, in Annali della Pubblica Istruzione, numero speciale 2012, Le Monnier. La Buona Scuola - disponibile online: https://labuonascuola.gov.it (link attivo a marzo

2016).

CEDEFOP (2009), Linee Guida Europee per la validazione dell’apprendimento non formale

e informale - European Guidelines for validating non‑formal and informal learning Disponibile online: http://www.cedefop.europa.eu/en/news/4041.aspx

(link attivo a marzo 2016).

Raccomandazione del Consiglio europeo sulla convalida dell’apprendimento non formale e informale (2012). http://eur-lex.europa.eu/legal-

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Sintesi degli interventi

In questa breve sezione riportiamo gli abstract relativi ad altri quattro interventi presentati in occasione del Seminario.

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Apprendimento e valutazione delle competenze linguistiche negli

studenti dislessici e sordi

ANNA CARDINALETTI (Università Ca’ Foscari) MARTA NICOTRA (Università di Bologna)

All’Università di Bologna sono seguiti attualmente più di 550 studenti con bisogni speciali (disabilità e DSA). Di questi, 20 sono gli studenti con deficit uditivi e circa 170 con Disturbo Specifico dell’Apprendimento. All’Università di Venezia i numeri sono più piccoli ma le problematiche che si presentano sono le stesse.

Questi studenti esprimono spesso difficoltà nello studio imputabili a più fattori. Non sempre queste difficoltà sono legate agli specifici deficit degli studenti, ma più spesso sono dovute ad una storia scolastica che non ha dato loro strumenti adatti ad affrontare il lavoro di studio in modo proficuo.

Nell’ottica di favorire il processo di autonomizzazione degli studenti, il supporto allo studio offerto dal servizio per studenti disabili e dislessici dell’Università di Bologna è organizzato più sul versante metodologico che disciplinare:

- affiancamento individuale “leggero” da parte di un tutor alla pari;

- lavoro di gruppo sulle strategie di studio, con approccio metacognitivo (laboratorio sulle strategie di studio e le tecnologie);

- consulenza individuale sul tema delle tecnologie utili ad uno studio strategico. Servizi simili sono offerti dal Servizio disabilità e DSA dell’Università Ca’ Foscari Venezia. È invece per noi relativamente recente l’attenzione all’apprendimento delle lingue e della sua valutazione. Come spesso capita nel nostro lavoro, l’attenzione a questo specifico tema nasce dall’osservazione diretta di un bisogno: tutti gli studenti devono sostenere la prova di lingua straniera (idoneità linguistica) e diversi di loro trovano in questa prova notevoli difficoltà a cui non si riesce a rispondere con soluzioni e adattamenti già sperimentati in altri contesti o estemporanei.

Grazie alla collaborazione con i colleghi del CLA abbiamo cominciato a ragionare su come adattare le prove somministrate ai bisogni specifici degli apprendenti, in termini di contenuti e procedure, senza snaturare il momento valutativo.

Le variabili in gioco per studenti con disabilità sono diverse, ed è complesso ma necessario tenerle tutte in considerazione:

173 - i deficit specifici (sordità e DSA) creano difficoltà già nell’apprendimento e nell’uso della lingua madre, a volte sia in forma scritta che orale: lo studente si appresta a studiare una seconda lingua senza avere piena competenza nella prima;

- la lingua straniera, se la sua grafia non trasparente, è particolarmente inaccessibile per chi ha un disturbo specifico dell’apprendimento o sordità;

- il passato scolastico degli studenti con disabilità a volte – purtroppo – è una storia che non parla di competenze raggiunte, ma di valutazioni falsate… Mancano spesso le competenze di base, ma anche e soprattutto il metodo per studiare una lingua straniera;

- questa stessa storia di “studio falso” della lingua straniera porta spesso ad un vissuto di impotenza di fronte all’apprendimento linguistico, cosa che ha una fortissima influenza a livello motivazionale e quindi di rendimento;

- i percorsi di apprendimento linguistico non tengono in considerazione le difficoltà specifiche degli studenti con disabilità.

Il nostro punto di vista è duplice: da un lato ci interroghiamo su come poter aiutare studenti con difficoltà specifiche legate alle lingue – sordi e dislessici – affinché possano studiarle in modo efficace. Dall’altro, intendiamo proporre strumenti di valutazione validi e allo stesso tempo non penalizzanti per studenti in situazione di svantaggio.

Il progetto che presentiamo è finanziato dal MIUR e prevede la formulazione di linee guida affinché i test di lingua, italiana e inglese in particolare, possano risultare accessibili agli studenti con disabilità. Intendiamo anche proporre delle indicazioni per la formulazione di percorsi didattici utili alla preparazione ai test stessi.

Il progetto si basa su una ricerca in ambito linguistico ormai consolidata che studia le difficoltà di comprensione e di produzione degli studenti con disabilità comunicativa e linguistica.

In particolare i test di lingua italiana dovrebbero verificare una conoscenza della lingua sufficiente ad affrontare lo studio avanzato a livello universitario e limitare invece la richiesta di conoscenza di norme prescrittive e/o ortografiche, come è spesso il caso per i test attualmente in uso.

Note sulle autrici

Anna Cardinaletti insegna Linguistica teorica e applicata e Linguistica clinica

174 Si occupa di linguistica teorica relativa in particolare alle lingue germaniche e romanze e delle sue applicazioni nello studio dell'acquisizione linguistica, nella valutazione delle disabilità linguistiche e nella didattica.

Marta Nicotra

Laureata in scienze della formazione come Educatrice professionale extra-scolastica, ho sempre lavorato nell'ambito della disabilità. All'AIAS ho lavorato come educatrice domiciliare in progetti di autonomia per minori con disabilità e come coordinatrice di un centro diurno per persone adulte con disabilità complesse. Dal 2001 sono stata chiamata dal prof. Canevaro a collaborare per la costruzione e rafforzamento del nascente Servizio Studenti Disabili dell'Università di Bologna, un servizio che ha l'obiettivo di accompagnare gli studenti universitari che vivono uno svantaggio a causa della loro disabilità.

Nel 2005 ho dato vita insieme ad un collega al Servizio Studenti Dislessici dell'Università, uno dei primi servizi di questo genere in Italia. A tutt'oggi lavoro presso i due Servizi universitari come parte dell'equipe e con competenze specifiche sui deficit visivi, i DSA (Disturbi Specifici dell'Apprendimento), la formazione sui temi della disabilità.

Ho collaborato con diverse scuole e servizi sul territorio nazionale per la formazione di insegnanti ed educatori, ho partecipato ad un progetto internazionale del MAE per la formazione degli insegnanti di Sonsonate (El Salvador) sull'inclusione scolastica.

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Enseigner à l’université en France, à l’ère du numérique: