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Capitolo 3. Commento traduttologico

3.2. Analisi testuale e commento traduttologico

3.2.2. Dominante

Ai fini di una consapevole analisi traduttologica di un testo, fondamentale è l’individuazione della dominante, ovvero di quell’elemento che conferisce uniformità e coerenza a tutto il sistema- testo e in virtù del quale l’emittente del messaggio ha operato tutte le scelte che hanno portato alla forma definitiva del testo. Come messo in luce da Jakobson, prima di poter procedere alla traduzione del prototesto è innanzitutto necessario identificarne la dominante (ovvero “la componente focalizzante di un’opera d’arte: governa, determina e trasforma le altre componenti. È la dominante a garantire l’integrità della struttura”210

), in funzione della quale il traduttore sceglie quando e in quale misura ammettere la presenza di un residuo. Come evidenziato da Osimo, il residuo è una costante non solo del processo traduttivo ma anche di quello comunicativo, in quanto “in qualsiasi forma di comunicazione, che comporti traduzione o no, si verifica una perdita” (Lefevere)211, a causa di ostacoli fisici o di altra natura che interferiscono con l’atto comunicativo impedendo che il messaggio giunga integro dall’emittente al destinatario, tanto più quando tale messaggio viene filtrato da un mediatore linguistico – culturale, il traduttore.

Spesso per un unico testo è possibile individuare anche delle sottodominanti; inoltre è bene ricordare che, sebbene talvolta possano coincidere, in ogni processo traduttivo vanno identificate due dominanti, una per il prototesto e una per il metatesto.

Nel caso specifico della traduzione proposta nel presente elaborato, si sono individuate le seguenti dominanti. Per quanto riguarda il TP (testo di partenza), si ritiene che la dominante sia costituita dall’accuratezza delle informazioni. Allo scopo di fornire dati quanto più dettagliati e

208 Ibidem. 209 Ivi, p.43. 210 Ivi, p.80. 211 Ivi, p.152.

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affidabili, si denota infatti una meticolosa ricerca di precisione e chiarezza, talvolta realizzate anche attraverso ripetizioni che, per quanto al lettore non sinofono possano sembrare ridondanti, costituiscono una delle principali strategie di coesione della lingua cinese. I particolari, come dati statistici, citazioni e date, non solo conferiscono ufficialità alle informazioni riportate ma svolgono anche la funzione di dare enfasi e credibilità alle argomentazioni avanzate. I quotidiani rappresentano un importate mezzo di comunicazione tra chi governa e chi è governato, pertanto possiedono il requisito fondamentale di riportare informazioni di massima affidabilità e oggettività; come sottolineato nel capitolo 1, in Cina il compito di trasmettere informazioni alle varie testate giornalistiche è riservato ad agenzie di stampa nazionali, prima tra tutte l’agenzia Xinhua. Mettere in luce il buon operato delle autorità e i risultati derivanti da tale operosità è, insieme all’informazione, uno dei compiti principali che i quotidiani si assumono e che realizzano attraverso l’accuratezza dei dati riportati. Si consideri ad esempio la frase (2.2.10):

一季度,我市经济继续保持“稳中有进、稳中有好”的发展态势。 (2016-04-16

Chongqing Economic Times, p.A3)

(Durante il 1° trimestre dell’anno l’economia di Chongqing ha continuato a mantenere una tendenza di sviluppo stabilmente positiva e in crescita). (p.75)

Se a questa affermazione non fossero stati aggiunti dei dati concreti a conferma della crescita economica dichiarata, il destinatario avrebbe potuto dubitare della veridicità delle informazioni comunicate e avrebbe potuto sopravvalutare o, al contrario, sottovalutare le dimensioni di tale crescita. Per questo, in linea con i principi base dello stile giornalistico, poco più avanti, all’interno dello stesso articolo, si apprende:

昨日,重庆市统计局、国家统计局重庆调查总队联合发布一季度重庆市经济运行 情况显示,全市实现地区生产总值 3772.73 亿元,同比增长 10.7%。(2016-04-16

Chongqing Economic Times, p.A3)

(Nella giornata di ieri sono stati pubblicati, da parte dell’Ufficio di statistica di Chongqing e dell’Unità investigativa di Chongqing dell’Ufficio nazionale di statistica212

, i dati relativi all’andamento economico della Città di Chongqing durante il 1° trimestre.

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Questi dati rivelano che la città ha realizzato un PIL regionale pari a 377,273 miliardi di

yuan, in aumento del 10,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso). (p.75)

Per quanto riguarda invece il TA si è individuato un altro tipo di dominante, ovvero la chiarezza espositiva e contenutistica. Naturalmente la traduzione dal cinese all’italiano degli articoli selezionati non ha comportato soltanto la trasposizione del contenuto informativo da una lingua all’altra, con tutti gli adattamenti che tale processo implica dal punto di vista sintattico, morfologico, lessicale e grammaticale, ma anche il trasferimento del testo da una cultura all’altra. Al fine di colmare tutte le potenziali lacune che avrebbero impedito al lettore modello presupposto (→3.2.3) di comprendere e contestualizzare appieno il contenuto degli articoli, si è perseguito l’ideale della chiarezza, operando strategie di specificazione ed esplicitazione ogniqualvolta il testo presentasse dei riferimenti culturospecifici (ovvero elementi fortemente legati alla cultura emittente, in cui il testo è stato prodotto). D'altronde, come osservato dalla ricercatrice van Leuven-Zwart, gran parte delle traduzioni mostra una propensione, spesso inconscia, a specificare il testo, aggiungendo particolari assenti o non precisati nel TP, e a esplicitarlo, fornendo informazioni che l’autore del TP aveva invece semplicemente sottinteso213. Ai fini del presente elaborato tale “atteggiamento paternalistico”214

è stato assunto in maniera consapevole, tenendo conto del divario tra la cultura emittente e quella ricevente.

Qualunque forma di comunicazione presuppone un forte legame con il contesto (situazionale, culturale, storico o geografico che sia), che determina il grado di implicitezza ed esplicitezza delle varie porzioni che compongono il messaggio trasmesso. Nel momento in cui un enunciato o un testo vengono tradotti, il contesto in cui essi si inseriscono cambia inevitabilmente, a causa del trasferimento dalla cultura emittente a quella ricevente, ovvero “la cultura nella quale un testo è tradotto”215

. Come evidenziato da Rachel May infatti, “dato che l’originale è il prodotto non solo di un autore ma anche di un contesto culturale, la traduzione è spesso inestricabile dalla cultura circostante, che comprende lingua e lettori ma anche gli atteggiamenti prevalenti verso la traduzione stessa”216 . 213 Ivi, p.110. 214 Ibidem. 215 Ivi, p.274. 216 Ibidem.

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