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La Costituzione del 4 ottobre 1958 conferisce al Conseil

constitutionnel il compito di vigilare sulla regolarità dell'elezione del

Presidente della Repubblica e di proclamarne i risultati208 La succinta disposizione deve essere integrata con l'art. 7 della Costituzione, secondo cui il Conseil constitutionnel dichiara la necessità di procedere nuovamente al complesso delle operazioni elettorali in caso di decesso o di impedimento di uno dei due candidati favoriti al primo turno; lo stesso avviene in caso di decesso o di impedimento di uno dei due candidati rimasti in lizza per il secondo turno209. Si applicano

208 L'articolo recita «Le Conseil constitutionnel veille à la régularité de l'élection du

Président de la République. Il examine les réclamations et proclame les résultats du scrutin».

209 «En cas de décès ou d'empêchement de l'un des deux candidats les plus favorisés

au premier tour avant les retraits éventuels, le Conseil Constitutionnel déclare qu'il doit être procédé de nouveau à l'ensemble des opérations électorales; il en

inoltre i testi legislativi di attuazione210.

In materia di elezioni presidenziali, le attribuzioni del Conseil risultano piuttosto vaste, proprio perché interviene nella preparazione delle consultazioni ed è l'organo che ne proclama i risultati. Esso è chiamato a pronunciarsi, in applicazione dell'art. 46 dell'ordonnance 58-1067 portant loi organique del 7 novembre 1958 (dettata in materia di referendum), su richiesta del Governo, il quale è obbligato a chiedergli un parere sui provvedimenti relativi all'organizzazione delle elezioni e a comunicare ogni relativo provvedimento affinché la

Haute jurisdiction abbia gli elementi necessari per prendervi

eventualmente posizione. Talvolta è il Conseil stesso ad avere l'iniziativa: ai sensi del richiamato art. 7 della Costituzione, precisamente ai commi quarto e quinto, esso deve constatare l'impedimento permamente del presidente o la vacanza della carica a seguito del decesso del titolare211.

Nel corso del procedimento elettorale, il giudice costituzionale assume un differente ruolo a seconda della fase in cui si versi. Per quanto riguarda gli atti preparatori, il Conseil, in seguito alla pubblicazione del decreto di convocazione dei comizi elettorali, riceve le presentazioni delle candidature. A questo punto ne valuta la regolarità, verificando per ognuna le condizioni soggettive di eleggibilità212 ed oggettive riguardanti il c.d. «parrainage».

est de même en cas de décès ou d'empêchement de l'un des deux candidats restés en présence en vue du second tour».

210 La normativa di attuazione è puntualmente trattata da J.-P. Camby, Le Conseil

constitutionnel, juge électoral, cit., p. 274 ss.

211 Evento che si verificò in occasione delle elezioni presidenziali del 22 maggio

1974: a seguito della morte del Presidente Georges Pompidou, il Conseil

constitutionnel aveva sottolineato la necessità di regolamentare il caso di decesso

di uno dei candidati e altre lacune, come quella relativa alla disciplina dei sondaggi durante il periodo elettorale e della presentazione delle candidature. Su questi punti il legislatore interverrà attraverso la revisione dell'art. 7 della Costituzione dalla legge costituzionale del 18 giugno 1976.

212 Ai sensi dell'art. 3 della legge del 6 novembre 1962, sono eleggibili tutti i

cittadini maggiori di diciotto anni (dal 2011; prima l'età minima era fissata a ventitré anni) che godono dei diritti civili e politici.

Esso consiste in una procedura (tra l'altro oggetto di recente modifica da parte della legge del 25 aprile 2016) secondo la quale ogni aspirante alla presidenza della Repubblica è tenuto ad assicurarsi il «patrocinio» da parte di almeno cinquecento eletti a livello locale e nazionale, provenienti da trenta dipartimenti o collettività d'oltremare, con un massimo di un decimo per ogni dipartimento o attività d'oltremare213. Non si tratta di un atto di impulso dei «grandi elettori», ma questi ricevono dalle varie prefetture un apposito modulo ufficiale tramite lettera raccomandata a.r., da rinviare sempre per via postale, debitamente compilato, al Conseil constitutionnel entro il sesto venerdì precedente al primo turno di scrutini. Ogni eletto può presentare solo un candidato e la sua scelta è irrevocabile. La pubblicità dei parrainages avviene in tempo reale e pubblicata sul sito del Conseil due volte la settimana durante il periodo del loro ricevimento. La lista definitiva viene pubblicata almeno otto giorni prima del primo turno di elezioni sia sul sito del Conseil sia sul

Journal Officiel. Il Conseil predispone la lista dei candidati,

curandone la pubblicazione sul Journal Officiel almeno quindici giorni prima del primo turno di voto214. Ricevuti i formulari, il Consiglio svolge una verifica sulla regolarità delle presentazioni, predispone la lista dei candidati e li informa del numero di

parrainages validi ricevuti. L'art. 7 del decreto del 14 marzo 1964 213 Tra gli abilitati ad effettuare il parrainage rientrano i deputati e i senatori; i

rappresentanti francesi al Parlamento europeo; i membri dei consigli regionali, dei consigli dipartimentali, dell'assemblea della Corsica, del consiglio di Parigi e della città metropolitana di Lione; gli eletti nelle collettività d'oltremare (tra cui il presidente della Polinesia francese e del governo della Nuova Caledonia; i membri dell'assemblea della Polinesia francese, del congresso della Nuova Caledonia, dell'assemblea territoriale di Wallis e Fortuna, i consiglieri territoriali di Saint-Barthélemy, Saint-Martin e Saint-Pierre -et -Miquelon); i sindaci delegati dei comuni associati, i sindaci d'arrondissement di Lione e Marsiglia, i presidenti delle comunità di agglomerazione, delle comunità urbane e delle comunità dei comuni; infine i membri dell'assemblea dei francesi all'estero.

214 Per approfondimenti, v. R. Casella, La presentazione delle candidature

presidenziali in Francia, 5 luglio 2012, consultabile sul sito

contempla il diritto di reclamo avverso la lista dei candidati: questo è riconosciuto a coloro che hanno ricevuto almeno una presentazione valida, i quali devono attivarsi entro mezzanotte del giorno successivo a quello della pubblicazione della lista.

Ciascun candidato deve poi, a pena di nullità della candidatura, depositare presso il Consiglio costituzionale una dichiarazione sulla propria situazione patrimoniale, entro il termine previsto per la candidatura. Questa viene trasmessa alla Haute autorité pour la

transparence de la vie publique e pubblicata sul suo sito nei quindici

giorni precedenti il primo turno (artt. 9-1 ss LO 135-2 del Code

électoral)215.

Durante lo svolgimento dello scrutinio, il Conseil constitutionnel, in occasione dello svolgimento delle operazioni elettorali, invia nelle varie circoscrizioni propri delegati affinché esercitino un approfondito controllo sulla regolarità delle votazioni216. Gli elettori217 possono muovere le proprie contestazioni, relativamente al primo o al secondo turno, facendole registrare nei verbali delle operazioni elettorali, mentre i candidati ed i rappresentanti dello Stato devono farle pervenire al Consiglio costituzionale entro quarantotto ore dalla chiusura dello scrutinio.

Dopo che si è svolto il primo turno elettorale, il Conseil ne dichiara i risultati entro le ore venti del mercoledì, previa pronuncia su reclami proposti. Lo stesso procedimento viene ripetuto dopo il secondo turno, con la differenza che i risultati definitivi vengono proclamati entro il decimo giorno successivo alla chiusura delle urne (anche se la proclamazione avviene solitamente più rapidamente, intorno al

215 Le dichiarazioni sono accessibili al pubblico fino al primo turno; fino al secondo

solo per i due candidati rimasti in competizione;per sei mesi dalla fine del mandato per l'eletto.

216 V. P. Passaglia, La giustizia elettorale in Francia: un delicato equilibrio tra

complessità ed efficacia, cit., p. 5, in nota.

217 Legittimati sono tutti gli elettori del collegio unico nazionale (art. 30, primo

mercoledì), dopo aver statuito su eventuali reclami218. È infine lo stesso Conseil che, attraverso un calcolo matematico, prescrive il termine entro cui il presidente eletto deve subentrare al presidente uscente219.

2.3.1. Il finanziamento delle campagne presidenziali

In quest'ultima fase di controllo, il Conseil constitutionnel si occupa anche dei rendiconti della campagna elettorale presentati dai candidati. A seguito della lacuna in materia riscontrata dal giudice costituzionale nel 1988, è intervenuta la legge organica n. 90-383 del 10 maggio 1990, modificata dalla legge organica del 5 aprile 2006. Quest'ultima ha previsto che i rendiconti fossero indirizzati alla CNCCFP le cui decisioni possono essere contestate, entro un mese, dai candidati interessati presso il Conseil.

Le regole applicabili alle elezioni legislative220 sono trasposte a quelle presidenziali, con alcune importanti modifiche. In primo luogo l'ammontare massimo di spesa è fissato dalla legge del 5 febbraio 2001 a 13,7 milioni di euro per il primo turno e a 18,3 milioni per il secondo. Queste cifre vengono ricalcolate di volta in volta tramite decreto. In secondo luogo, il mancato o tardivo deposito comporta una sanzione unicamente pecuniaria, ossia l'assenza di rimborso. Infine, ogni candidato percepisce in anticipo -solo se il suo rendiconto è approvato- un importo pari a 153.000 euro, che figura fra le sue entrate221. Non si è in presenza di una procedura contenziosa largamente aperta, in quanto gli unici legittimati a proporre ricorso alla Commission sono i candidati. Allo stesso modo un candidato non

218 Come stabilito dall'art. 29, secondo e terzo comma, del decreto n. 2000-213. 219 P. Passaglia, La giustizia costituzionale in Francia, cit. p. 247.

220 V. supra, par. 2.3.5.

può contestare di fronte al Conseil constitutionnel, una decisione della Commissione relativa ad un rendiconto diverso dal proprio. In merito agli aspetti procedurali e ai poteri del Conseil, si rinvia a quanto detto in precedenza ed al già richiamato art. L 52-15 del Code électoral.

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