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Elster, La spiegazione del comportamento sociale, Il Mulino, Bologna 2010

Risultati e conclusioni

J. Elster, La spiegazione del comportamento sociale, Il Mulino, Bologna 2010

Il volume è nato come la nuova edizione di un fortunato libretto del 1989 tradotto dal Mulino col titolo "Come si studia la società. Una "cassetta degli attrezzi" per le scienze sociali" e si è poi trasformato e arricchito. Interpellato sul vistoso aumento di dimensioni, l'autore ha risposto indicando la necessità di affiancare agli strumenti tradizionali altri, più sofisticati ed efficaci. Intatti sono comunque alcuni caratteri del volume originario: la chiarezza e l'uso non evocativo dei termini; l'inclinazione verso modelli di medio raggio in cui teoria e ricerca si confrontano costantemente; l’approccio interdisciplinare che alimenta continui sconfinamenti nei territori della psicologia, dell'economia, delle scienze naturali. Ma soprattutto la propensione a scoprire e risolvere "puzzle", nel senso di rompicapo o enigmi, cioè fatti empirici che contrastano col senso comune o una qualche aspettativa teorica.

AA.VV. Educare alla prosocialità. Teoria e buone prassi. Con aggiornamento online, Pearson, 2014 Milano

Si tratta di un progetto didattico Pearson composto da un manuale di riferimento e da una serie di supporti digitali, piattaforme di e-learning, eText e siti dedicati. Il tema della prosocialità viene indagato e posto poi al centro di una serie di domande cruciali sulle applicazioni possibile delle teorie prosociali ai metodi educativi.

Percorsi prosociali per iperattività, deficit di attenzione e disturbi della condotta. Il trattamento multilivello, a cura di Fiorella Monteduro, Franco Angeli, Milano 2013

Il volume ruota attorno alla questione del come intervenire in modo articolato su fenomeni complessi ed invasivi quali l'ADHD ed i disturbi della condotta frequentemente associati. Per rispondere, il manuale si propone come strumento operativo innovativo, corredato di esempi pratici, con una base scientifica comprovata, un percorso strutturato e numerose schede operative fotocopiabili. Contemporaneamente, permette di avere un quadro d'insieme anche dal punto di vista teorico (psicologico e neurologico) del disturbo iperattività, grazie alla disamina della più recente bibliografia scientifica. Lo sviluppo del modello di trattamento multilivello s'inserisce nell'ambito della psicologia e psicoterapia cognitivo-comportamentale ed al tempo stesso rappresenta l'applicazione del modello di educazione prosociale, sviluppato da Roche (1985) e poi modificato da Salfi e Monteduro (2004). Questo testo rappresenta una possibilità d'intervento, che affronta la problematica a tutto campo, in tutti gli ambiti di vita del soggetto (livello individuale, familiare, scolastico, sociale). Sono presentati alcuni casi clinici, valutati con il metodo di ricerca sperimentale, con relativi grafici e tabelle. Numerose sono le tecniche descritte in modo semplice, pratico e difficilmente reperibili in un solo testo. Un testo di grande utilità per psicologi, educatori, insegnanti, genitori.

Altruismo e comportamento prosociale. Temi e prospettive a confronto, a cura di S. Boca, C.

Scaffidi Abbate, Franco Angeli, Milano 2011

Dai sistemi artificiali altruistici all'altruismo come variabile all'interno di modelli economici, attraversando l'intero ambito delle scienze umane: questo volume, Altruismo e comportamento pro sociale, propone un.analisi multidiscipli-nare al tema dell'altruismo con l'obiettivo di definire un punto fermo nella sua teorizzazione. L'attenzione verso l'altruismo è storicamente mascherata dal più studiato comportamento aggressivo di cui questo comportamento costituisce il contraltare. Una rapida consultazione dei sistemi informatici di indicizzazione dei contributi scientifici dimostra facilmente lo squilibrio. Tuttavia, recenti le scoperte neuropsicologiche e i nuovi modelli socioeconomici hanno risvegliato nella comunità scientifica l'interesse per l'agire altruistico. Il numero di contributi a riguardo cresce velocemente e il lettore troverà in quest'opera una sintesi delle acquisizioni più recenti ed uno stimolo ad approfondire aspetti specifici. I singoli capitoli sono opera di studiosi affermati e specialisti nel loro settore di indagine o di giovani ricercatori che hanno fatto dell'altruismo il loro interesse primario.

P. Corsano, A. Cigala, So-stare in solitudine. Tra competenza emotiva e competenza sociale, McGraw-Hill Education, Milano 2004

Il volume raccoglie i risultati delle ricerche condotte dalle autrici sui temi legati al significato evolutivo del comportamento solitario in relazione all'acquisizione delle competenze sociali ed emotive. Il focus viene posto non più sulle rappresentazioni degli adulti, ma sui comportamenti dei bambini osservati e valutati rispetto ai correlati sociali ed emotivi.

Emerge, rispetto all'orientamento classico degli studi sull'argomento, una nuova modalità di classificare i bambini "solitari" e una correlazione positiva tra alcuni tipi di comportamento solitario e le capacità socio-relazionali ed emotive nei bambini di età prescolare. Dato che consente di affermare come lo stare soli possa avere un valore evolutivo nello sviluppo del bambino.

T. Begotti, S. Bonino, La prosocialità, in «MINORIGIUSTIZIA», 4, 2007 pp.69-77

La prosocialità costituisce una tendenza individuale a mettere in atto dei comportamenti mirati ad ottenere effetti postivi e benefici su altre persone. Quando parliamo di prosocialità facciamo riferimento a diversi aspetti relativi all’aiutare, al prendersi cura, al condividere al cooperare. Partendo da questa premessa, il saggio indaga la prosocialità come atteggiamento individuale che coinvolge le relazioni e che fa riferimento a diversi tipi di comportamenti. I diversi comportamenti possono essere guidati da motivazioni anche molto diverse tra loro, il problema è quello di individuare le leve che consentano il tradursi concretamente in aiuto fisico, sostegno verbale e ascolto.

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