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.4 Energia idroelettrica

3.2.5 Energia da biomasse

Le biomasse comprendono vari materiali di origine biologica e scarti delle attività agricole riutilizzati in apposite centrali termiche per produrre energia elettrica55. Si tratta generalmente di scarti dell’agricoltura, dell’allevamento e dell’industria: legname da ardere, residui agricoli e forestali, scarti dell’industria agroalimentare, reflussi degli allevamenti, rifiuti urbani e specie vegetali coltivate per lo scopo.

Trarre energia dalle biomasse consente di eliminare rifiuti prodotti dalle attività umane e contemporaneamente produrre energia elettrica, riducendo quindi la dipendenza dalle fonti di natura fossile come il petrolio.

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Federation of Electric Companies of Japan, “Profile of Japan's Major Power Generation Sources”, 2013, http://www.fepc.or.jp/english/library/electricity_eview_japan/__icsFiles/afieldfile/2013/08/12/2013ERJ_full_1 .pdf, 11-01-15.

53

Eric Johnston, “Small Hydropower plants keep it local”, The Japan Times, 29 settembre 2011, http://www.japantimes.co.jp/news/2011/09/29/national/small-hydropower-plants-keep-it-local/#.VLLc29KG- So, 11-01.15.

54

METI, “Japan’s Energy White Paper 2014”, http://www.enecho.meti.go.jp/saiene/kaitori/dl/setsubi/201302setsubi.pdf, 9-01-15.

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Il fatto che l’energia dalle biomasse si basi soprattutto sugli scarti delle attività produttive è un’ulteriore vantaggio economico e sociale in quanto il settore riutilizza e smaltisce rifiuti in modo ecologico, evitando in questo modo di dover stoccare gli scarti in discariche o pagare per il loro incenerimento. Quello che un tempo era un costo da sostenere si è oggi trasformato in un’opportunità da non perdere e da sfruttare per produrre preziosa energia elettrica56.

In Giappone le biomasse solide sono utilizzate principalmente per la produzione di elettricità, sia in centrali dedicate sia in combinazione con il carbone, per ridurne del emissioni di anidride carbonica. La capacità attuale installata di energia da biomassa nel Paese è pari a 3.8 GW. La presenza dell’energia da biomassa nel mix energetico del Giappone è inferiore all’1% e la maggior parte dei risultati viene ottenuta attraverso i rifiuti57.

Figura 13 – Energia derivata da biomasse prodotta in Giappone – confronto con altre aree geografiche58.

Molti esperti del settore sostengono che il settore abbia grandi potenzialità di crescita sul territorio giapponese. L’energia da biomassa potrebbe rappresentare una delle migliori risorse energetiche

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Edward Teller, “Energia dal cielo e dalla terra”, Zanichelli, Bologna, 1983, p. 125.

57

Global Energy Network Institute, “How is 100% renewable energy possible in Japan by 2020?”, agosto 2012, http://www.geni.org/globalenergy/research/renewable-energy-potential-of-

japan/renewable_energy_potential_of_Japan_by_2020.pdf, 11-01.15.

58

Enerdata, “Japan’s Biomass power capacity grows as bioenergy plays major role in the global energy scenario”, http://www.enerdata.net/enerdatauk/press-and-publication/energy-news-001/biomass-bioenergy- japan_29798.html, 21 agosto 2014, 11-10-14. 15 21 36 37 37 37 47 125 142 153 161 168 72 72 75 77 79 78 0 20 40 60 80 100 120 140 160 180 2000 2009 2010 2011 2012 2013 E n e rg ia p ro d o tt a ( T W h )

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soprattutto quando viene utilizzata, non come elettricità, ma come calore. L’utilizzo della biomassa nel sistema di riscaldamento è vantaggioso perché utilizza agricoli, forestali, residui urbani e industriali e rifiuti per la produzione di calore ed elettricità, il tutto con il minor impatto ambientale. Come avviene nei casi di zone densamente popolate, i rifiuti solidi urbani sono abbondanti, e il paese non è nuovo alla tecnologia di trasformazione degli scarti in energia. Il Giappone è il maggiore utilizzatore di questi trattamenti, consumando circa 40 milioni di tonnellate di rifiuti all’anno. I dati presentati da Kusuda Tsuneo, direttore di ricerca al Research Institute of Innovative Technology for the Earth, mostrano 190 siti di trattamento dei rifiuti in confronto ai quasi 1900 impianti di incenerimento, lasciando ampio margine di crescita per le nuove tecnologie, incluse quelle per la produzione di pellet prodotti da materiale da riciclo59.

Hirata Satoshi, vicedirettore del National Institute of Advanced Industrial Science and Technology’s Biomass Technology Research Center di Kagamiyama, nei pressi di Hiroshima, sostiene invece che al di fuori del campo dei rifiuti urbani, non ci sia abbastanza terreno disponibile per sviluppare colture energetiche su una scala che possa fare una differenza significativa nel panorama della generazione di energia del Paese. Questo è dovuto principalmente al fatto che la superficie del Giappone è abbastanza limitata e gran parte del territorio è coperto da foreste e montagne, in confronto ad altri paesi che detengono il primato in queste attività come gli Stati Uniti60.

Nonostante ciò, esiste una piccola quantità di residui derivanti dalle colture tradizionali nipponiche, come il riso, il mais e il grano, che ammonta a circa 14 milioni di tonnellate l’anno, secondo i dati del Ministero dell’Agricoltura, Foreste e Pesca (MAFF)61.

Anche la disponibilità delle biomasse legnose permette di espandere il settore grazie all’abbondanza delle foreste sul territorio e considerando gli scarti della lavorazione del legno e dell’industria delle costruzioni, la cui entità è stimata per 35 tonnellate l’anno62.

Dal 2011 è cominciata la promozione da parte del MAFF dell’uso degli scarti di legname derivanti dal terremoto del 2011, grazie al finanziamento di 300 milioni di yen da parte del Ministero per sostenere il progetto presso le comunità locali con l’acquisto di macchinari per la frantumazione63.

59 Kusuda Tsuneo, “Waste to Energy projects in Japan”, Research Institute of Innovative Technology for the

Earth, 2012, http://www.enef.eu/history/2002/en/pdf/Kusuda_AJ.pdf, 11-01-15.

60

Hirata Satoshi, “Bioenergy Country Report – Japan”, Institute of Advanced Industrial Science and Technology’s Biomass Technology Research Center, ottobre 2014, http://www.iea-bioenergy.task42- biorefineries.com/upload_mm/b/c/a/c18b3e3f-52df-4a46-bbf4-

74a953dc365c_Country%20Report%20JAPAN%202014.pdf, 11-01.15.

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MAFF (Ministry of Agriculture, Forestry and Fisheries of Japan), “Prospects for Japan’s Biomass Energy”, Tokyo International Forum, novembre 2011, http://www.globalbioenergy.org/fileadmin/user_upload/gbep/docs/2011_events/GBEP_MAFF_Symposium_T okyo_17_November_2011/8._Yokohama.pdf, 11-01-15.

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Dall’introduzione del programma del FIT, il numero degli impianti per la generazione energetica della biomasse è in crescita: 90 MW di capacità è stata installata nell’anno fiscale 2013 dalla messa in vigore delle tariffe incentivanti64. Non mancano però degli ostacoli da superare: le tariffe del FIT sono ritenute da molti poco convenienti, poiché differenziano profondamente il legname di scarto da disboscamento, scarti di legname da mulini e legname di riciclo, mentre i requisiti per i certificati di origine del legno e per la loro lavorazione hanno reso le procedure molto lente65. Ci sarà

probabilmente bisogno di una revisione del sistema per affrontare queste sfide nel prossimo futuro.