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L’esecuzione delle sentenze della Corte europea che incidono sul

2. Il modello tedesco

2.1. L’esecuzione delle sentenze della Corte europea che incidono sul

Nell’ordinamento tedesco la Convenzione europea dei diritti dell’uomo assume il rango di legge ordinaria5. Per orientamento costante della Corte costituzionale tedesca (Bundesverfassungsgericht), pertanto, le sentenze della Corte europea, ancorché siano state adottate nei confronti della Germania ed abbiano accertato una violazione convenzionale, non spiegano alcun effetto diretto sull’ordinamento, né in termini di inefficacia della norma nazionale viziata (in caso di c.d. violazione strutturale) né in termini di revoca dei provvedimenti giurisdizionali definitivi.

Tanto premesso, occorre tuttavia sottolineare che il peso della Cedu (e della relativa interpretazione offerta dalla Corte edu), quantomeno a livello ermeneutico, è aumentato considerevolmente nel corso degli anni; ciò che ha condotto il

Bundesverfassungsgericht a riconoscere alla giurisprudenza della Corte di Strasburgo

una funzione di orientamento e indirizzo delle decisioni dei giudici nazionali, ben al di là del singolo caso di specie6.

In ordine allo specifico problema dell’esecuzione delle sentenze delle Corte europea dei diritti dell’uomo che abbiano diretta incidenza sul giudicato penale, il legislatore tedesco, a partire dal 19987, ha predisposto un rimedio ad hoc, disciplinato dal § 359 n. 6 del codice di procedura penale (StPO), incidendo sulla già esistente normativa in tema di revisione.

L’intervento si è reso necessario a causa della ferma opposizione manifestata dalla Corte Costituzionale tedesca rispetto alla diretta eseguibilità delle sentenze

5 Cfr, ex multis, W.G

OLLWITZER, Menschenrechtskonvention, Erläuterungen, in Löwe-Rosenberg, Die Strafprozessordnung und das Gerichtsverfassungsgesetz, Grosskommentar, 24 Aufl., a cura di P. RIESS, VI, II, Berlin, 1996, 96 s.

6 Sull’evoluzione della giurisprudenza della Corte Costituzionale tedesca con riguardo ai rapporti tra

Grundgesetz e Cedu v. A. DI MARTINO, La Convenzione europea dei diritti dell’uomo nella

giurisprudenza costituzionale tedesca. Per una prospettiva comparata sull’esperienza italiana, in federalismi.it, 30 maggio 2012, 11.

7 Legge 2 aprile 1998, entrata in vigore il 15 luglio 1998. Cfr. Gesetz zur Reform des strafrechtlichen

della Corte di Strasburgo, laddove ciò comportasse la riapertura di un procedimento penale definito con sentenza passata in giudicato. In particolare, all’esito del caso

Pakelli8, con sentenza del 19859, la Corte Costituzionale tedesca aveva sancito l’inesistenza di un obbligo dello Stato – derivante dall’art. 46 Cedu10 – a rimuovere un giudicato iniquo, per accertata violazione dell’art. 6 Cedu11, stante il valore fondamentale della certezza del diritto racchiuso nella res iudicata12. Da ciò conseguiva l’impossibilità dell’applicazione analogica di istituti già esistenti, e cioè sia del § 359 n. 5 StPO sia del § 79 BverfGG13 (norme che verranno analizzate

funditus nel prosieguo).

La scelta del legislatore tedesco è stata, pertanto, quella di modificare il § 359 StPO, che già disciplinava l’istituto della revisione (Wiederaufnahme14), attraverso l’introduzione di un nuovo “numero”, espressamente volto a regolare le ipotesi di riapertura del procedimento penale – per revisione della sentenza irrevocabile di condanna – a seguito di una sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo che abbia accertato una violazione convenzionale. Più nel dettaglio, il “nuovo” § 359 n. 6 StPO consente la Wiederaufnahme nei casi di violazione della Cedu riconosciuti dalla Corte di Strasburgo, allorquando la pronuncia interna si sia fondata sulla predetta violazione15.

8 Corte eur. dir. uomo, Pakelli c. Germania, 25 aprile 1983, in www.echr.coe.int. 9 BVerfG, 11 ottobre 1985, in NJW, 1986, 1425 ss.

10 Per una analisi dell’impatto della norma in parola sull’ordinamento tedesco v. J.M

EYER-LADEWIG,

Europäische Menschenrechtskonvention Handkommentar, 3 Aufl., 2011, 388 ss.

11 Violazione consistita nella mancata designazione di un difensore a spese dello Stato.

12 Cfr. J.MEYER-LADEWIG, Europäische Menschenrechtskonvention Handkommentar, cit.1426. Nella

sentenza in commento la Corte Costituzionale tedesca sottolineava altresì la centralità del principio di sovranità statale.

13 Questa posizione era già stata espressa da K. WASSERBURG, § 79 Abs. I BVerfGG im

Spannungsverhältnis zwischen Rechtssicherheit und materieller Gerechtigkeit, in StV, 1982, 244.

14 Da non confondere con la Revision, equiparabile al nostro ricorso per cassazione su cui si rinvia a

C. ROXIN, B. SCHÜNEMANN, Strafverfahrensrecht. Ein Studienbuch, 29 Aufl., 2017, 468 ss; W.

BEULKE, Strafprozessrecht, 13 Aufl., 2016, 385 ss. Proprio per evitare confusioni concettuali

preferisce parlare di “revocazione” invece che di “revisione” M.T.ROERIG, Gli effetti delle sentenze di condanna della corte europea sulle sentenze dei giudici nazionali passate in giudicato. Germania, Corte Costituzionale – Servizio Studi. Area di diritto comparato, consultabile sul sito www.cortecostituzionale.it, 26, in nt 3.

15 Questo il testo in lingua originale della disposizione in parola: Ҥ 359. Wiederaufnahme zugunsten

des Verurteilten”. «Die Wiederaufnahme eines durch rechtskräftiges Urteil abgeschlossenen Verfahrens zugunsten des Verurteilten ist zulässig, 1. wenn eine in der Hauptverhandlung zu seinen Ungunsten als echt vorgebrachte Urkunde unecht oder verfälscht war; 2. wenn der Zeuge oder Sachverständige sich bei einem zuungunsten des Verurteilten abgelegten Zeugnis oder abgegebenen Gutachten einer vorsätzlichen oder fahrlässigen Verletzung der Eidespflicht oder einer vorsätzlichen falschen uneidlichen Aussage schuldig gemacht hat; 3. wenn bei dem Urteil ein Richter oder Schöffe

Il § 359 StPO enumera le ipotesi di revisione della sentenza penale irrevocabile di condanna16. In breve, si ammette la riapertura del procedimento a favore dell’imputato se il giudicato di condanna si è basato su un documento falso (n. 1) o su dichiarazioni false rese da un testimone o da un consulente tecnico (n. 2), se alla relativa deliberazione ha partecipato un giudice o uno Schoeffen (giudice non togato) il quale si è reso responsabile di una violazione dei doveri assunti (n. 3), se è stata annullata o riformata la sentenza civile sulla base della quale è stata pronunciata la sentenza di condanna (n. 4), se sono emersi fatti o prove nuovi idonei, da soli o insieme con gli elementi già acquisiti, a determinare l’assoluzione dell’imputato ovvero l’irrogazione di una pena più mite o una misura di sicurezza più favorevole (n. 5).

Le ipotesi appena rappresentate, ad eccezione di quella sub n. 3, trovano diretta corrispondenza nel dettato dell’art. 630 del codice di procedura penale italiano. L’unica – per vero tutt’altro che irrilevante – differenza tra la due disposizioni consiste nel fatto che, ai sensi del § 359 n. 5 StPO citato (e solo in tale limitata ipotesi), è consentito provvedere alla riapertura del procedimento anche in vista di una mera mitigazione della pena irrogata in via definitiva, laddove l’omologo art. 630, comma 1, lett. c) c.p.p. trova applicazione esclusivamente qualora le prove nuove o sopravvenute, sole o unite a quelle già valutate, dimostrino che il condannato deve essere prosciolto a norma dell’articolo 631 c.p.p.

Come anticipato, nell’ordinamento tedesco le sentenze della Corte Edu non hanno forza “cassatoria” diretta17. La norma di cui al § 359 n. 6 StPO apre, dunque, alla possibilità di impugnare provvedimenti definitivi in contrasto con la Cedu, alla luce del principio di apertura del diritto interno al diritto internazionale

mitgewirkt hat, der sich in Beziehung auf die Sache einer strafbaren Verletzung seiner Amtspflichten schuldig gemacht hat, sofern die Verletzung nicht vom Verurteilten selbst veranlaßt ist; 4. wenn ein zivilgerichtliches Urteil, auf welches das Strafurteil gegründet ist, durch ein anderes rechtskräftig gewordenes Urteil aufgehoben ist; 5. wenn neue Tatsachen oder Beweismittel beigebracht sind, die allein oder in Verbindung mit den früher erhobenen Beweisen die Freisprechung des Angeklagten oder in Anwendung eines milderen Strafgesetzes eine geringere Bestrafung oder eine wesentlich andere Entscheidung über eine Maßregel der Besserung und Sicherung zu begründen geeignet sind; 6. wenn der Europäische Gerichtshof für Menschenrechte eine Verletzung der Europäischen Konvention zum Schutze der Menschenrechte und Grundfreiheiten oder ihrer Protokolle festgestellt hat und das Urteil auf dieser Verletzung beruht».

16 Sui casi di revisione si rinvia a C.ROXIN,B.SCHÜNEMANN, op. ult. cit., 449 ss. 17 Cfr. BVerfG, 11 ottobre 1985, cit., 1425.

(Völkerrechtsfreundlichkeitsprinzip)18.

Peraltro, eccentricamente rispetto agli altri casi enumerati dal § 359 StPO, nell’ipotesi in commento la Wiederaufnahme si fonda su puri errori di diritto (Rechtsfehler), in analogia con quanto previsto dal § 79 BVerfGG19. Ai sensi di tale ultima disposizione – che non trova alcuna corrispondenza nell’ordinamento italiano – qualora la sentenza penale passata in giudicato si fondi su una norma, o su un’interpretazione di una norma, dichiarata incompatibile con la Legge Fondamentale, è ammessa la revisione del procedimento, secondo le disposizioni del codice di procedura penale (StPO). Si tratta, all’evidenza, di un’ipotesi eccezionale in cui la stabilità del giudicato cede a fronte dell’emersione di un grave errore di diritto, sanzionato dalla stessa Corte Costituzionale20.