FARI, EDIFICI COSTIERI E IDENTITÀ TRANSNAZIONALE LUNGO I CAMMINI EUROPE
6. I fari quali strumenti di sviluppo: possibili scenari futur
Le potenzialità della patrimonializzazione dei fari, in particolare nell’esperienza europea, non si fermano agli aspetti funzionali e culturali: i fari del Baltico, ad esempio, come quelli dell’Egeo e dell’Adriatico, definiscono linee di costa ancor oggi geograficamente complesse, poiché vi si incontra- no e vi si intrecciano sistemi politici, economici e culturali molto diversi fra loro, che hanno vissuto, in un passato anche abbastanza recente, situazioni di crisi e frizioni. Si rende quindi necessaria una coo- perazione interregionale su scala europea, con la quale si possano condividere esperienze, risorse, proposte.
Pertanto, la riscoperta e la valorizzazione dei fari, anche quali elementi paesaggistici all’interno de- gli itinerari culturali del Consiglio d’Europa, attraverso progetti – nazionali o locali, regionali o inter- regionali – volti al ripristino di questi giganti dei mari, rappresentano un’occasione di sviluppo terri- toriale integrato, dove il recupero, non solo architettonico ma anche funzionale, si realizza con piani di valorizzazione e patrimonializzazione anche nel settore turistico.
Questi edifici costieri, abbandonati in seguito alla decadenza dell’economia marittima ma soprat- tutto per il sopravvento della tecnologia, possono ritornare a svolgere un ruolo di volano per lo svi- luppo territoriale molto importante, promuovendo forme di riappropriazione spaziale e culturale da parte delle comunità locali, anche in chiave di fruizione turistica, divenendo anche location per l’accoglienza di viaggiatori curiosi di vivere un’esperienza diversa da quella che comunemente viene offerta dalle tradizionali strutture ricettive, oppure di cultori di uno micro-spazio geografico che, per la sua storia, costituisce un tassello nella struttura culturale (e anche letteraria) di un territorio.
Recuperare un faro significa dunque rivalutare un’intera area, e riportarla ad un grado positivo
3 Fondata nel 1806 con il compito di gestire i dispositivi d’aiuto alla navigazione lungo le coste francesi e
di sviluppo e di partecipazione ai processi sociali ed economici del paese e della regione in cui si trovano.
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(ultimo accesso 14/10/2016)
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