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דבוע לכ לדוג אוה המכ עדוי םדא תויהל שרושו דוסי אוהש ,לודג רקיע לע ךררועל ונל שי התעו

,ק״ידצו י״ח לא ארקנה ןוילעה רוקמה ןמ תאלמתמ י״נדא תדימ תויהב יכ הז רפסב ךונעדוה הנה .הריבע

םלועה לכ אצמנו ,םיארבנה לכ ךרוצ תקפסמ איהו האולמב תדמועו תכרבתמ איה

ולוכ

מב דמוע

ואול

,השבי תראשנ איה זאו י״נדא תדיממ י״ח לא קלתסמ םימעפלו .םיגונעתו םינדעמ ינימ לכבו החמשבו

י״ח לא תדימ יכ עד .תויהל רשפא הז רבד ךאיה ךעידוהל ינא ךירצ ךכיפלו .בוט לכ הרסחו תינקיר

ינב התוארבו ,םדא ינב לע ףיקשהלו תוארלו לכתסהל תדמוע ק״ידצ תארקנה

-

הרותב םיקסוע םהש םדא

123 In Giqaṭilla, uno dei termini per indicare il processo emanativo.

124 Mottolese, Dio nel giudaismo rabbinico, cit., p. 341: Come per Recanati, anche per Giqaṭilla si delinea uno «scenario

analogico fortissimo», in cui «si profila tutta la potenza teurgica dell’azione umana. Nel momento in cui si mette in pratica la legge divina, il corpo umano determina fortemente l’immagine antropomorfica o architettonica dell’alto. Di più, esso diventa il nuovo santuario: non solo spazio architettonico corrispondente al Tempio, al Carro o al Trono celeste, non solo immagine fisica corrispondente all’Immagine dell’Uomo superiore, ma dimora che accoglie l’influsso divino, alcova oer la congiunzione fra le forze divine sessualizzate, fattore decisivo per la riparazione della realtà teosofica danneggiata (tiqqun ha-merkavah elyonah)».

125 ShOr, ed. Ben Shlomo, vol. 1, pp. 99-100. Su questo punto, G. Scholem, La figura mistica della divinità: Studi sui

concetti fondamentali della Qabbalah, Milano, Adelphi, 2010, pp. 77-122 [ed. or. Von der mystischen Gestalt der Gottheit: Studien zu Grundbegriffen der Kabbala, Zürich, Rhein, 1962]; Morlok, Gikatilla’s Hermeneutics, p. 272.

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תבחרתמו תטשפתמ קידצ תדימ יזא ,תויקנו הרהטב גהנתהלו םמצע רהטל םיצפח םהו ,תווצמבו

םיקיזחמה םתואל בוט רכש תתל ידכ ,י״נדא תדימ לע קירהל ,הלעמלמ תוליצאו עפש ינימ לכמ תאלמתמו

לע ךרבתמ םלועה לכ אצמנו ,םמצע םירהטמו תווצמבו הרותב

-

י״נדא תדימ םגו םיקידצה םתוא ידי

לע תכרבתמ

-

הרותה ןמ ןיקחרתמו ןמצע םיאמטמ םדא ינב ו״ח םאו .׳הכרבל ק״ידצ ר״כז׳ דוס והזו ,םהידי

ינב התוארכו ןהישעמב ףיקשהלו לכתסהלו טיבהל תדמוע קידצ תדימ יזא ,סמחו לווע ןישועו תווצמה ןמו

צ תדימ יזא ,סמחו לווע םישועו תווצמבו הרותב םיסאומ ,ןמצע םיאמטמש םדא

תסנכתמו תפסאתמ קיד

הלעמל קלתסמו

-

תינקיר השבי ץראכ י״נדא תדימ תראשנו ,תוכשמההו תורוניצה לכ וקספיי זאו ,הלעמל

.(א ,זנ והיעשי) ק״ידצה ףסאנ הערה ינפמ יכ׳ דוס והזו .בוט לכמ הרסחו

Ora è necessario volgere la tua attenzione su un grande principio, che per l’uomo costituisce il fondamento e la radice della conoscenzadell’enormità del peccato - quando lo si commette. In questo libro, infatti, ti ho riferito che quando la dimensione di Adonay [X sefirah] si colma a partire dalla fonte superiore (chiamata Dio vivente [El ḥay] e Giusto [Tzaddiq]) [IX sefirah], allora essa viene benedetta, si trova nella pienezza e provvede alla necessità di tutte le creature, mentre il mondo intero permane nella sua pienezza, nella gioia e in ogni sorta di piacere e di diletto. Talvolta, però, El ḥay abbandona l’attributo di Adonay, che di conseguenza resta asciutto, vuoto, privo di qualsiasi bene. Per questo devo comunicarti in quali circostanze ciò possa accadere. Sappi che la dimensione di El ḥay, chiamata Tzaddiq, è posta per scrutare, guardare e osservare attentamente gli uomini. Nell’esaminare gli uomini, se essi osservano la Legge e i precetti, se anelano a purificarsi e se si comportano in stato di purità e di innocenza, allora la qualità del Giusto cresce, si espande e si colma di ogni sorta di influsso e di emanazione proveniente dall’alto, riversandola sulla dimensione di Adonay(X sefirah) e fornendo una onesta retribuzione a coloro che osservano la Legge e i precetti e che si purificano. Per mezzo dei giusti, il mondo intero viene benedetto e, grazie a loro, viene benedetta anche la dimensione di Adonay. Questo è il segreto del versetto: “La memoria del giusto è in benedizione (Prv 10: 7)”. Se invece, il Signore non voglia, gli uomini si contaminano, allontanandosi dalla Legge e dai precetti, commettendo ingiustizia e malvagità, allora la dimensione del Giusto, che è posta per guardare, osservare ed esaminare attentamente le loro azioni, vedendo gli uomini versare in uno stato di impurità, trasgredire la Legge e i precetti e praticare ingiustizia e malvagità, si raccoglie, ritirandosi in se stessa, e rifugge verso l’alto. Di conseguenza, tutti i canali e i flussi si bloccano e la dimensione di Adonay resta una terra asciutta, vuota e priva di qualsiasi bene. Questo è il segreto del versetto: “A causa del male il Giusto si è ritirato (Is 57: 1)”.

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La circoncisione

ינפל ךלהתה :ול רמאו תוריפסה לכב םולשה וילע וניבא םהרבאל םילשהל הצר ךרבתי י״י יכ עד

,רשב תירב ארקנו ךרשבב םשור ןתונ ינא ילש הבכרמב זחאנ היהת ןעמלו (א ,זי תישארב) םימת היהו

יתירב .(גי ,םש) םלוע תירבל םכרשבב יתירב התיהו :ביתכו ,(ב ,םש) ךניבו יניב יתירב הנתאו :ורמאכ

םכרשבב

-

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.רשב תירב וז

Devi sapere che YHWH, sia benedetto, volle rendere perfetto nostro padre Abramo, su di lui la pace, in relazione a tutte le sefirot, e gli disse: «Cammina davanti a me e sii integro (Gen 17, 1)». Affinché tu sia tenuto ben stretto alla mia Merkavah, nella tua carne io ti dono un sigillo. E fu chiamata l’alleanza della carne, come fu detto: «Porrò la mia alleanza tra me e te (Gen 17, 2)». Inoltre, è scritto: «La mia alleanza sarà nella vostra carne, per una alleanza eterna (Gen 17, 13)». «La mia alleanza nella vostra carne»: questa è l’alleanza della carne».

Il passaggio indica un elemento importante. L’intima adesione da parte di Abramo al carro celeste (la Merkavah), che implica una forte dimensione visiva, è vincolata alla circoncisione.127 Il nesso tra circoncisione della carne e visione divina richiama in primo luogo Genesi Rabbah 48:1 e 48:9. Sulla base di Gen 18:1 la pericope midrashica connette la dipendenza della visione di Dio da parte di Abramo alla circoncisione, segno dell’alleanza (non senza una possibile polemica anti- cristiana, come ipotizzato da Elliot Wolfson).La formulazione di Numeri Rabbah ritorna nell’interpretazione dello Zohar, con una potente carica teosofica.Ma l’alleanza della circoncisione consente di aprire anche un altro tipo di “varco”, di carattere ermeneutico:128

אלא הרוסמ הרותה ןיא

,ןושלה תירבל םדא סנכיי רשב תירב ךותמו ,רשב תירב לביקש ימל

.הרותה תאירק אוהש

126ShOr, ed. Ben Shlomo, vol. 1, p. 114-116.

127 E. R. Wolfson, “Circumcision, Vision of God, and Textual Interpretation: From Midrashic Trope to Mystical

Symbol,” History of Religions 27 (1987), pp. 189–215 [ora in L. Fine (ed. by), Essential Papers on Kabbalah, New York, New York University Press, 1995, pp. 495-524].

128 ShOr, ed. Ben Shlomo, vol. 1, p. 116. Cfr. anche A. Weinstein, pp. 77-83: 80-81; Campanini, “Shaping the Body,”

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«Non vi è trasmissione della Torah se non per chi riceva [qibbel] l’alleanza della carne. Attraverso il patto della carne l’uomo potrà accedere al patto della lingua, che è la lettura della Torah».

Le implicazioni di carattere ermeneutico di questo passo (solo chi è circonciso è in grado di cogliere i segreti della Torah) consentono di gettare luce su due altri tipi di connessione: la relazione tra tra circoncisione e nome divino e quella tra circoncisione e giorno di sabato:129

ת״וא לארשי ינב ןיבו יניב :רמואכ ,תוא ארקנ יח לא תדימ איהש תבשה יכ ךעידוהל ונל שי התעו

ת״ואל התיהו םכתלרע רשב תא םתלמנו :ורמואכ ,תוא ןכ םג ארקנ הלימ תירבו .(זי ,אל םש) םלועל איה

תישארב) םכיניבו יניב ת״ירב

.(אי ,זי

«Ora, è necessario che tu sappia che il sabato, che è l’attributo di El Ḥay, viene chiamato segno [ot], come si dice: “Tra me e i figli di Israele vi è un segno eterno (Es 31, 17). Anche il patto della circoncisione è chiamato segno, come si dice: “Vi lascerete circoncidere la carne del vostro membro e ciò sarà il segno dell'alleanza tra me e voi (Gen 17, 11)».

La circoncisione è dunque un segno. Ma il termine ot comporta anche il significato di “lettera”, identificata con la lettera yod e interpretata come sigillo del patto.130

Il Tetragramma

ShOr, ed. Ben Shlomo, vol. 1, p. 176:

ה״והי םש יכ ןמאהו עד .ךרבתי ה״והי ארקנהםשה תולעמה ךרד לע שדוקה תומשמ ישימחה םשה

פשנ םה ובו הלעמל הטמלמ וב תודחאתמ ,וב תוזחאתנ תונותחתו תונוילע תוריפסה לכש דומעה אוה

תוע

129 Sulla connessione tra nome divino e circoncisione, Zohar I, 95a, 96b; II, 3b, 32b, 87b; III, 91a., cit. in E. R. Wolfson,

“Circumcision and the Divine Name: A Study in the Trasmission of Esoteric Doctrine,” JQR 78 (1987), pp. 77-112.; ShOr, ed. Ben Shlomo, vol. 1, p. 118.

130 Cfr. Midrash Tanḥuma (Jerusalem, Lewin-Epstein, 1964), Ṣav, 14, Shemini, 8; Zohar III, 142a (Idra Rabba):cfr.

Wolfson, “Circumcision, Vision of God, and Textual Interpretation,” p. 507 e n. 6, 54. Wolfson: «Both visualization of God and the hermeneutical taskare predicated upon a physiological opening that corresponds to an ontological opening within the divine. Disclousure of what has been concealed - through the opening of the flesh - is the basic structure common to visionary experience and mystical hermeneutics». Cfr. Wolfson, “Circumcision, Vision of God, and Textual Interpretation,” p. 513.

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,ןליאה יפנע ןוימדכ םה שדוקה תומש ראש לכו ןליאה ףוג ןוימדכ דמועה םשה והזו .הטמל הלעמלמ

לכ ןכו .ויתויתואב תוריפסה לכ דחיימה אוהו ,םידדצה לכ ראשלו הטמלו הלעמל וב םידחאתמ םלוכו

תופוצ וילאו תוכמסנ וב ,תונותחתו תונוילע ,םלועבש הבכרמה לכו ,םימייק םלוכ םיארבנה

לכו ,

ה״והי םשב ללכושמו יולת וניאש םלוכ תומלועה לכב רבד ןיאו .םייולת וילע ויניינבו ויתודוסיוםלועירדס

ךרבתי

.

Dei nomi santi, il quinto in ordine ascendente è chiamato YHWH. Devi sapere e capire che il nome YHWH è il pilastro sul quale poggiano tutte le sefirot superiori e inferiori, unendovisi dal basso verso l’alto. Tramite esso [le sefirot] sono emanatein ordine discendente. Questo nome è stabile come il troncodell’albero. Tutti gli altri nomi sono come le fronde dell’albero, sono tutti uniti a lui in alto, in basso e in tutte le parti. Egli è colui che, tramite le sue [quattro] lettere, unifica tutte le sefirot. Così esistono tutte quante le creature, e ogni carro che è nel mondo, superiore e inferiore, poggia su di lui e a lui è rivolto, e tutti gli ordini del mondo, i suoi fondamenti e i sui edifici dipendono da lui. In nessun mondo esiste qualcosa che non dipenda o sia perfezionato dal nome YHWH - sia Egli benedetto.

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C

APITOLO

I

P

AOLO

R

ICCI

‘The two cardinal and complementary traits of verbal behavior’, Roman Jakobson once wrote, are ‘that inner speech is in its essencea dialogue, and that any reported speech is appropriated and remolded by the quoter, whether it is a quotation from an alter or from an earlier phase of the ego (said I)’

C. Ginzburg