1.1 – Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti
SEZIONE 10 – FONDI PER RISCHI E ONERI – VOCE 100
10.1 Fondi per rischi e oneri: composizione
Voci / Valori Totale 31.12.2020 Totale 31.12.2019
1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie
rilasciate 17.976.580 19.288.825
2. Fondi su impegni e altre garanzie rilasciate 172.248 78.131
3. Fondi di quiescienza aziendali 4. Altri fondi per rischi e oneri
4.1 controversie legali e fiscali 4.2 oneri per il personale
4.3 altri 244.397 144.848
Totale 18.393.226 19.511.804
La voce 1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate è composta da:
• il Fondo svalutazione su garanzie rilasciate deteriorate (Stage 3) per Euro 12.689.374 che si riferisce alla copertura del ri-schio su crediti di firma a scaduto deteriorato per Euro 167.110, a inadempienza probabile per Euro 948.897 e a sofferenza di firma per Euro 11.573.368;
• il Fondo svalutazione su garanzie rilasciate non deteriorate per Euro 3.898.314 che si riferisce alla copertura del rischio su crediti di firma in Stage 2 per Euro 958.470 e crediti di firma in Stage 1 per Euro 2.939.844;
• i Risconti passivi sulle commissioni di garanzia pari a Euro 1.403.695 che si riferiscono a commissioni sulle garanzie non de-teriorate, di cui Euro 1.176.301 in Stage 1 e Euro 227.394 in Stage 2, a copertura della perdita collettiva presunta e della sva-lutazione analitica di alcune posizioni deterioratesi successivamente al 31/12/2020.
La voce 2. Fondi su impegni e altre garanzie rilasciate è costituita dal Fondo svalutazione su impegni a erogare garanzie in Stage 1 per Euro 172.248, comprensivo dei risconti utilizzati a copertura pari a Euro 14.803.
La voce 4.3 Altri fondi per rischi e oneri – altri, che ammonta a Euro 244.397, si riferisce al Fondo rischi generico che accoglie gli accantonamenti a copertura del rischio su eventuali richieste future da parte delle banche su garanzie già scaricate dal Confidi.
Le garanzie prestate sono iscritte al loro fair-value, pari al maggior valore tra quello delle commissioni riscontate in base al pro-rata temporis e il rischio stimato sulle stesse, pertanto le voci “Fondi Rischi su garanzie” rappresentano la parte ecceden-te il valore dei risconti passivi.
I criteri adottati per il calcolo degli accantonamenti ritenuti necessari sono differenziati e graduati sulla base della classe di ri-schio assegnata alla garanzia deteriorata (scaduto deteriorato, inadempienza probabile, sofferenza di firma).
Nel seguito viene enunciata per ogni categoria di deteriorato la percentuale di accantonamento lorda stabilita dal Confidi e i criteri secondo i quali è stata definita, nonché la contribuzione finale netta della classe di rischio al totale del “Fondo Rischi su garanzie deteriorate”.
Le garanzie classificate a “sofferenza di firma” sono garanzie rilasciate nei confronti di controparti che versano in stato di in-solvenza, ma per le quali non è ancora stata avanzata o autorizzata la richiesta di escussione. Tali posizioni sono assoggettate a svalutazione pressochè integrale a meno di diverse previsioni di recupero comunicate dalle Banche convenzionate e ritenute dal Confidi adeguatamente motivate e supportate da idonea documentazione, nel qual caso il Confidi si allinea alle stime di recupero atteso fornite dalla banca.
Il Confidi ha adottato l’approccio cosiddetto “per controparte”, ossia l’apposizione a deteriorato deve essere sempre riferita all’intera esposizione nei confronti del soggetto garantito e non alla singola linea di credito.
Le garanzie classificate ad “inadempienza probabile” sono garanzie per le quali il Confidi giudica probabile un rischio di ina-dempimento del socio garantito. La categoria comprende al suo interno sia le inadempienze probabili “su bonis banca”, ossia garanzie deteriorate per il Confidi ma non per la banca, sia le poste ad “inadempienza probabile” per entrambi. A differenza delle “sofferenze di firma” che vengono valutate analiticamente, per le inadempienze probabili si è ritenuto opportuno operare una svalutazione collettiva che tenga conto del trend storico delle insolvenze.
L’ultima categoria di deteriorato è quella dello “scaduto deteriorato” che ricomprende tutti i rapporti di garanzia per i quali la linea di credito rilasciata dalla banca e garantita dal Confidi risulta scaduta in via continuativa da oltre 90 giorni. Infatti, nella classificazione dello scaduto deteriorato il Confidi ha scelto di adottare un approccio “per transazione” ossia l’apposizione a scaduto deteriorato è riferita alla singola linea di credito e non all’intera esposizione nei confronti del soggetto garantito (fat-ta salva l’applicazione del cosiddetto meccanismo normativo di pulling effect che provvede a classificare in automatico a sca-duto deteriorato tutta la posizione del soggetto nel caso in cui il software rilevi che la somma delle esposizioni classificate a scaduto deteriorato sia pari o superiore al 20% del complesso delle esposizioni garantite al soggetto).
Per quanto attiene i criteri di svalutazione delle posizioni classificate in stage 1 o stage 2 si fa rimando a quanto esposto alla “Se-zione 3 – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura”, nella parte relativa alle politiche di gestione del rischio di credito, in particolare al paragrafo “2.4 Metodi di misurazione delle perdite attese”, del presente documento di nota integrativa.
In aggiunta a quanto sopra descritto, si precisa che il Confidi ha deciso di quantificare un impairment volto a fronteggiare il cosiddetto rischio residuo, ossia il rischio che le tecniche riconosciute per l’attenuazione del rischio di credito (CRM) utilizzate dal Confidi risultino meno efficaci del previsto (per un approfondimento in merito si rimanda alla “sezione 3 – Informazioni sui
rischi e sulle relative politiche di copertura”); accantonamento che si aggiunge al già previsto assorbimento di capitale a fron-te di tale rischio e che viene quantificato operando un haircut del 5% sul valore effettivo della garanzia ricevuta dal Fondo di Garanzia per le PMI ad esclusione delle sofferenze escusse per cui vi sia già certezza del pagamento della garanzia ricevuta dal sopracitato Fondo.
Il Confidi, inoltre, ha stabilito nella seduta del Consiglio di Amministrazione del 16 dicembre 2015 che siano oggetto di valuta-zione analitica anche i crediti, non deteriorati, di importo individualmente significativo determinando la soglia di significatività nel valore di Euro 300.000 del Rischio Confidi (al lordo di eventuali controgaranzie). Dall’analisi condotta sulle posizioni supe-riori a tale soglia al 31/12/2020, pur non riscontrando i requisiti di passaggio a credito deteriorato, il Confidi ha deliberato l’ap-plicazione di una copertura superiore per 15 delle 61 posizioni analizzate, che ha comportato un accantonamento aggiuntivo pari ad Euro 299.749.
Per quanto attiene le modifiche dei criteri di impairment effettuate per tener conto degli effetti della pandemia da Covid-19 si rimanda a quanto esposto al paragrafo “2.5 Modifiche dovute a covid-19” della “Sezione 3 – Informazioni sui rischi e sulle rela-tive politiche di copertura”, del presente documento di nota integrativa.
Sulla base delle considerazioni sopra esposte, il contributo netto al “Fondo Rischi su garanzie deteriorate” è pari a:
• Euro 11.573.368 su un totale garanzie a sofferenza di firma di Euro 13.907.372;
• Euro 948.897 su un totale garanzie ad inadempienza probabile di Euro 2.724.417;
• Euro 167.110 su un totale garanzie a scaduto deteriorato di Euro 862.944.
L’accantonamento complessivo delle posizioni classificate a stage 1 e stage 2 è invece pari ad Euro 5.459.454, coperto dai ri-sconti passivi sulle commissioni per Euro 1.403.695.
10.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue
Fondi su altri
A. Esistenze iniziali 144.848 144.848
B. Aumenti 99.549 99.549
B.1 Accantonamento dell’esercizio 99.549
B.2 Variazioni dovute al passare del tempo
B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto B.4 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Utilizzo nell'esercizio
C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto C.3 Altre variazioni
D. Rimanenze finali 244.397 244.397
La voce B.1 è costituita dall’accantonamento effettuato a copertura di eventuali future richieste di escussione su posizioni già scaricate dal Confidi.
L’informativa riportata in tabella viene integrata dalla movimentazione relativa ai fondi per rischio di credito relativo a impe-gni e garanzie finanziarie rilasciate, per cui si rimanda ai dati esposti nella successiva tabella D12 Dinamica delle rettifiche di valore/accantonamenti complessivi.
10.3 Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate
Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate
Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Totale
1. Impegni a erogare fondi e a rilasciare garanzie 172.248 172.248
2. Garanzie finanziarie rilasciate 4.101.342 1.185.864 12.689.374 17.976.580
Totale 4.273.590 1.185.864 12.689.374 18.148.828
10.3a Fondi per rischio di credito relativo a garanzie finanziarie rilasciate su finanziamenti oggetto di misure di sostegno COVID-19
Fondi per rischio di credito relativo a garanzie finanziarie rilasciate
Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Totale Garanzie finanziarie rilasciate su:
1. Finanziamenti oggetto di concessione 2.228.468 552.755 326.884 3.108.107
2. Nuovi finanziamenti 363.492 111.599 475.091
Totale 2.591.960 664.354 326.884 3.583.198
La tabella rappresenta l’ammontare degli accantonamenti complessivi relativi a garanzie rilasciate su finanziamenti oggetto di moratoria o di altre misure di concessione, o su nuovi finanziamenti, ripartiti per i tre stadi di rischio di credito. Trattasi di finanziamenti oggetto di misure di sostegno COVID–19.
SEZIONE 11 – PATRIMONIO – VOCI 110, 150, 160
11.1 Composizione della Voce 110: Capitale
Tipologie Importo
1. Capitale 20.958.152
1.1 Azioni ordinarie 363.468
1.2 Altre azioni
1.3 Incremento capitale ex L. 296/06 art. 1 comma 881 20.594.683
Il capitale del Confidi è costituito dalle seguenti voci:
• n. 14.077 azioni ordinarie del valore di Euro 25,82 cadauna per un importo complessivo di Euro 363.468, tutte sottoscritte e versate dai Soci;
• l’aumento gratuito del capitale sociale per Euro 20.594.683 ai sensi della Legge 296/06 art. 1 comma 881, deliberato dal-le assembdal-lee straordinarie dei soci ante-fusione rispettivamente dell’ex-Congafi Artigianato Udine il 28/06/2007 per Euro 14.108.993 e dell’ex-Congafi Artigiani Pordenone il 09/06/2007 per Euro 6.485.690.
L’incremento del capitale rilevato nell’esercizio ha riguardato la sola voce delle azioni ordinarie, che ha registrato un saldo po-sitivo di n. 77 quote per un valore di Euro 1.988. Per il dettaglio della dinamica annuale del numero degli associati si rimanda alla successiva tabella D19 della Sezione 1 della Parte D.
11.2 Azioni proprie: composizione
Il Confidi non detiene azioni proprie.
11.5 Altre informazioni
Composizione e variazione della Voce 150: Riserve
Da Utili Altre
Totale
Riserva legale Riserva Quote Soci Esclusi Fondo antiusura Ministero quota Confidi Riserva da FTA IFRS9 Riserva da fusione Congafi Industria Trieste
A. Esistenze iniziali al 31.12.2019 10.799.315 630.875 45.000 (1.300.541) (208.692) 9.965.957 B. Aumenti:
B.1 Attribuzione di utili 603.564 603.564
B.2 Altre variazioni 7.798 7.798
C. Diminuzioni:
C.1 Utilizzi
C.1.1 Copertura perdite C.1.2 Distribuzione
C.1.3 Trasferimento capitale C.2 Altre variazioni
D. Rimanenze finali al 31.12.2020 11.402.879 638.673 45.000 (1.300.541) (208.692) 10.577.319
Le movimentazioni dell’esercizio sono state le seguenti:
• la Riserva legale è stata movimentata in incremento per Euro 603.564 dall’attribuzione dell’utile dell’esercizio precedente;
• la Riserva Quote Soci Esclusi è stata incrementata per Euro 7.798 dall’imputazione del debito verso i soci esclusi prescritto da più di cinque anni.