Il differenziale fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sulla raccolta a famiglie e società non finanziarie è risultato a di-cembre 2020 pari a 178 punti base.
Il margine sui prestiti concessi alle imprese dalle banche nei principali paesi europei (calcolato come differenza tra i tassi di interesse sui nuovi prestiti e un tasso medio ponderato di nuovi depositi delle famiglie e società non finanziarie) è risultato, a dicembre 2020, pari a 82 punti base in Italia, un valore inferiore ai 167 pb della Germania, ai 114 della Francia e ai 153 della Spagna. Per il comparto delle famiglie si è registrato un margine di 68 pb, in Italia, un valore inferiore ai 150 della Germania, i 113 della Francia e i 149 della Spagna.
Il differenziale fra tasso medio dell’attivo fruttifero denominato in Euro nei confronti di famiglie e società non finanziarie e il tasso medio sulla raccolta in Euro da clientela (rappresentata da famiglie e società non finanziarie), a dicembre 2020 si è po-sizionato a 1,14 punti percentuali in Italia.
Questo differenziale è la risultante del tasso medio dell’attivo fruttifero pari a 1,64% e del costo medio della raccolta da clien-tela pari a 0,50%.
Gli ultimi dati disponibili relativi ai tassi di interesse applicati nell’area dell’Euro, indicano che il tasso sui nuovi crediti bancari di importo fino ad un milione di Euro concessi alle società non finanziarie era pari all’1,78% a dicembre 2020, contro l’1,84% a dicembre 2019, un valore che si raffronta con l’1,85% rilevato in Italia (1,85% a dicembre 2019).
I tassi applicati sulle nuove operazioni di prestito di ammontare superiore ad un milione di Euro erogati alle società non finan-ziarie sono risultati, a dicembre, pari all’1,30% nella media dell’area dell’Euro (1,27% un anno prima), mentre in Italia era pari all’1,16% (0,86% nel mese precedente; 1,06% un anno prima). Sempre a dicembre il tasso sui conti correnti attivi e prestiti rota-tivi alle famiglie si è posizionato al 4,99% nell’area dell’Euro (5,58% un anno prima) e al 3,31% in Italia (4,03% un anno prima).
IL CONFIDI
Confidimprese FVG nasce nel 1979 per volontà di un gruppo di imprenditori artigiani con l’intento di agevolare lo sviluppo delle imprese all’accesso al credito e ad oggi ha tre sedi dislocate sul territorio regionale. La sede principale è ubicata a Udine, men-tre le almen-tre due sedi operative sono ubicate a Pordenone e a Trieste. Da tempo oramai ha adottato un modello di governance di tipo “tradizionale” finalizzato ad assicurare l’equilibrata composizione degli organi, la chiara distinzione dei ruoli e delle re-sponsabilità, l’efficacia del sistema dei controlli interni, il presidio di tutti i rischi aziendali e l’adeguatezza dei flussi informativi.
Ricordiamo che la riforma del Titolo V del T.U.B. in materia di intermediazione finanziaria, entrata in vigore a seguito del De-creto del Ministro delle Economie e delle Finanze n.53 del 2 Aprile 2015 e della Circolare della Banca d’Italia n.288 del 3 Aprile 2015, ha modificato i requisiti per l’iscrizione all’Albo dei confidi vigilati da Banca d’Italia, innalzando la soglia dimensionale da 75 a 150 milioni di Euro e ha ridefinito la classificazione dei confidi, con una netta separazione tra:
• confidi maggiori: iscritti all’Albo degli intermediari finanziari ex art. 106 del T.U.B., che esercitano in via prevalente l’attività di garanzia collettiva dei fidi e possono in via residuale concedere altre forme di finanziamento o garantire l’emissione di stru-menti di debito da parte delle PMI socie, nei limiti stabiliti. Questa categoria di confidi è sottoposta alla vigilanza ispettiva, informativa e regolamentare di Banca d’Italia.
• confidi minori: ex art. 112 T.U.B., che esercitano in via esclusiva l’attività di garanzia collettiva dei fidi. Per i confidi minori è stato introdotto un sistema di vigilanza meno stringente rispetto ai confidi maggiori - in termini di controlli, adempimenti regolamentari e informativi - ed affidando la supervisione degli operatori ad un Organismo all’uopo costituito. Il 10 febbraio 2020 l’Organismo confidi minori (Ocm) ha avviato la gestione dell’elenco dei confidi di cui all’art.112 TUB. A conclusione del periodo transitorio, dall’11 febbraio 2021, la Banca d’Italia ha cessato pertanto la tenuta della richiamata sezione e i confidi ancora iscritti, quelli che non hanno richiesto l’iscrizione al nuovo elenco tenuto dall’Ocm, vengono conseguentemente can-cellati d’ufficio.
Da novembre 2009 il Confidi, rispondendo ad un obbligo di legge, è iscritto nell’Albo degli Intermediari finanziari ex art. 107 del Testo Unico Bancario al n. 19504; quinto Confidi ad iscriversi.
A far data dal 16.09.2016 Confidimprese FVG è stato iscritto dalla Banca d’Italia nel nuovo elenco ex art. 106 T.U.B., quello dei confidi che erogano garanzie “pesanti” equiparabili in tutto a quelle concesse dalle Banche.
Dal 2016 il Sistema dei confidi nazionali è stato oggetto di una profonda ristrutturazione dovuta alle numerose fusioni pas-sando dai 70 confidi vigilati ai 33 attivi di oggi. Diversi confidi hanno intrapreso, anche se ancora lentamente, un processo di diversificazione dei prodotti relativi, in particolare, allo sviluppo dell’attività piccolo credito piuttosto che alla sottoscrizione di minibond.
Nell’ambito del contesto competitivo di riferimento, Confidimprese FVG detiene un posizionamento elevato in termini di capi-talizzazione e qualità del portafoglio posizionandosi all’11° posto fra i confidi più significativi e confrontabili per prossimità ter-ritoriale e/o modello di business.
Nel corso degli anni la Società ha continuato a perseguire obiettivi di rafforzamento operativo attraverso tre diverse e impor-tanti fusioni. La prima nel 2008 con l’incorporazione dell’ex Consorzio garanzia fidi fra imprese artigiane della Provincia di Por-denone, la seconda nel 2015 con la fusione per incorporazione del Confidi artigiani e PMI Trieste e l’ultima nel 2019 con la fu-sione dell’incorporato ex Congafi Industria di Trieste.
Nel tempo e costantemente vengono avviate e pianificate specifiche attività formative per supportarne l’evoluzione operativa e accrescere la professionalità del personale e degli amministratori del Confidi in particolare su tematiche chiave per i confidi quali l’antiriciclaggio, privacy, monitoraggio del credito, solo per citarne alcune.
Negli ultimi anni Confidimprese FVG è intervenuto in merito alla necessità di digitalizzazione e dematerializzazione dei processi del Confidi, implementando un passaggio importante nell’eliminazione degli sprechi. Processi efficienti sono sinonimo di com-petitività sul mercato e lo spostamento verso il paperless porta importanti risparmi di tempo e risorse. La dematerializzazione, unitamente ai processi di digitalizzazione, ha investito tutta la sfera della riorganizzazione e semplificazione delle attività e dei processi aziendali. Il Confidi ha potuto presentare al Fondo FIAF di Fedart Fidi la domanda di contributo per le spese sostenute per tali attività di dematerializzazione per imponibili 58.209 Euro, importo che verrà liquidato nel 2021.
Nell’ultimo semestre 2020 il Confidi ha riavviato e portato a conclusione a febbraio 2021, con il supporto di un primario Advi-sor nazionale, la stesura del nuovo piano strategico 2021-2023, come vedremo in dettaglio nel proseguo della relazione sulla gestione.
Nel corso degli anni e ancor più in un periodo così complesso sono state mantenute le collaborazioni già in essere con la Regio-ne e le altre Istituzioni nonché anche con gli altri confidi regionali; collaborazioni volte a raggiungere un dialogo sempre mag-giore con l’intento di essere partner attivi nel sistema economico regionale e braccio operativo della Regione FVG.
In tema di Compliance il Confidi è sempre molto attento alle normative in vigore adeguando le proprie policy interne e aggior-nando periodicamente la struttura con corsi formativi specifici.
Il Confidi ha costantemente effettuato la valutazione dell’adeguatezza e dell’effettività dei presidi in essere a mitigazione dei rischi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, provvedendo quindi all’aggiornamento di regolamenti e procedure per renderli conformi:
• alle disposizioni normative vigenti contenute nei decreti legislativi n. 231/2007 e n. 109/2007, così come modificati dal decre-to legislativo n. 90/2017 del 25 maggio 2017 e dal decredecre-to legislativo n. 125/2019 del 04 otdecre-tobre 2019;
• al Provvedimento della Banca d’Italia del 26 marzo 2019 recante “Disposizioni in materia di organizzazione, procedure e con-trolli interni volti a prevenire l’utilizzo degli intermediari a fini di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo”;
• al Provvedimento della Banca d’Italia del 30 luglio 2019 recante “Disposizioni in materia di adeguata verifica della clientela per il contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo”.
Ad inizio 2021 sono stati svolti anche corsi formativi, tenuti da società esterna, in materia.
Inoltre nel 2020 forte è stato l’approfondimento compliance effettuato dal Confidi a seguito delle normative emanate a livello europeo e nazionale riguardanti l’emergenza economica, conseguente a quella sanitaria da Covid-19; in particolare visto il tipo di operatività del Confidi numerosi sono stati gli approfondimenti effettuati in materia di Aiuti di Stato (e loro cumulabilità), anche grazie a qualificate consulenze esterne.
Anche nel corso del 2020 il Confidi si è avvalso e continuerà ad avvalersi, considerata la complessità della materia e la conti-nua evoluzione normativa, della consulenza affidata ad un esperto in materia di Aiuti di Stato in generale e Regolamenti De Minimis in particolare.
Per quanto riguarda la Responsabilità amministrativa degli Enti, il Confidimprese FVG ha adottato dal 2011 il modello di Orga-nizzazione Gestione e Controllo per la prevenzione della commissione dei reati di cui al D. Lgs 231/2001, la cui adeguatezza ed aggiornamento sono presidiate dall’Organismo di Vigilanza attraverso periodiche attività di verifica.
La ricerca annuale effettuata da Fedart Fidi evidenzia che i finanziamenti garantiti si riducono del 18% e le garanzie erogate restano stabili: ciò significa che si contrae l’operatività del sistema e aumentano la copertura e i rischi a carico dei confidi. Il si-stema, per quanto inevitabilmente subisca le conseguenze dell’intervento della garanzia pubblica a copertura totale o presso-ché totale dei finanziamenti con il quadro temporaneo, ha comunque preservato uno spazio di mercato per la controgaranzia nell’accesso al Fondo di Garanzia. Venendo al comparto artigiano si registrano +0,7 miliardi di Euro (+2,2%) nel primo semestre 2020 dunque con gli interventi straordinari del Governo ci sono i primi segnali di crescita. Emerge come le regole temporanee del Fondo di Garanzia nel 2020 hanno peggiorato ancora l’accesso alla garanzia pubblica per le micro e piccole imprese e la disintermediazione dei confidi.
In un contesto così straordinario e difficile per le imprese, il Confidimprese FVG, ha chiuso il 2020 in ribasso rispetto all’anno precedente (-7,60% di rischio concesso contro il +10,27% del 2019) conseguenza della profonda crisi pandemica che stiamo vi-vendo e dell’utilizzo diretto da parte delle banche del Fondo Centrale di Garanzia, aspetto che limita fortemente il nostro ruolo e ne riduce l’azione di intermediazione togliendo così un sostegno vitale alle imprese, nonché delle proroghe e moratorie per 60 milioni di euro che hanno generato evidenti minori nuove erogazioni di garanzia.
Nel corso del 2020 il Confidimprese FVG ha continuato a intraprendere operazioni di transazione con alcuni Istituti bancari fi-nalizzate alla riduzione del Portafoglio di partite deteriorate, anche se non sono originate dalla necessità di incassare (dalle sofferenze di cassa) o ridurre il potenziale dovuto (per i deteriorati) in conseguenza di insufficiente o scarsa patrimonializzazio-ne, considerato che al contrario il Confidi gode di una solidissima situazione patrimoniale. Nel corso del 2020 si sono concluse diverse transazioni con BNL, Cerved Credit Management e AMCO, come vedremo nel dettaglio nella sezione relativa.
LA GESTIONE
Come già detto in precedenza, nello scenario pandemico così complesso e straordinario il Confidi ha registrato un -7,60% di portafoglio garanzie concesse, dato comunque positivo rispetto al calo registrato a livello del Sistema nazionale dei confidi.
I tassi contrattati per le imprese Socie restano sempre tra i migliori ottenibili da piccole e micro imprese nella nostra regione.
Anche nel 2020, nonostante i bassi costi di raccolta del risparmio da parte delle banche, permane alto il livello generale dei tassi a carico delle molte imprese che riscontrano rating bancari non brillanti.
Abbiamo riscontrato conferma dei benefici sui tassi a carico dei Soci derivanti dalla nostra garanzia a prima richiesta, parifi-cata a quella degli altri Intermediari Finanziari e delle banche; confermiamo, però, che la forbice dei tassi tra confidi vigilati e non vigilati resta inadeguata.
SOCI
Nel corso del 2020 sono state presentate 585 domande di adesione; di queste, 575, pari al 98,29%, sono state accolte - nel pie-no rispetto del principio della “cooperativa aperta” - poiché riscontravapie-no i requisiti richiesti e quattro domande (0,68%) sopie-no state respinte perché non li possedevano; quattro sono state ritirate dal presentante prima della delibera del CDA. Due do-mande risultavano rinviate al 31.12.2020 per supplemento di istruttoria, secondo lo schema riportato.