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2. IL RUOLO DELLA COMUNITÀ DEGLI UTENTI: MODELLI TEORICI PER UNA

2.2 Il contesto tecnologico e comunicativo di riferimento: il Web 2.0

2.2.1 I Forum on line come strumento collaborativo di comunicazione

Tra gli strumenti collaborativi di comunicazione propri del Web 2.0 ed utilizzati in ambito educativo come e-learning 2.0, il forum on line è il più comune e può essere considerato il più “classico” fra gli strumenti utilizzati nella didattica in e-learning.

Come precedentemente evidenziato, nelle discussioni che avvengono nei forum, gli utenti (partecipanti alla discussione) sono invitati ad esprimere le proprie considerazioni relative ad una tematica e la comunicazione si snoda attraverso messaggi di testo – inseriti e memorizzati in un database – che possono essere aperti e consultati da ciascun membro della comunità in qualsiasi momento (Martini, 2009).

costruzione di conoscenza (Scardamalia e Bereiter, 1994; Mukkonen, Hakkarainen e Lakkala, 1999) in ambito educativo: secondo tale prospettiva, infatti, per gli studenti che lavorano insieme, scambiano le proprie conoscenze, si confrontano e si impegnano per risolvere un problema comune, l’apprendimento si rivela particolarmente efficace e produttivo (Cesareni e Martini, 2005).

Il forum on line, dunque, supporta il processo di costruzione di conoscenza che avviene mediante il confronto, la produzione di idee personali, la negoziazione di queste con gli altri partecipanti e la loro messa in atto per la risoluzione di un problema comune. In qualità di “contenitore della conoscenza collettiva” (Cacciamani, 2005), il forum si configura come strumento che non solo funge da memoria di gruppo – per cui ciascuno può leggere e rileggere gli interventi in ogni momento – ma offre anche la possibilità di conoscere il pensiero altrui, di riflettere a livello metacognitivo su quest’ultimo e sul proprio, attraverso un confronto critico e costruttivo. In questo modo, il gruppo costruisce una comunità di apprendimento in cui i partecipanti collaborano mettendo insieme abilità e competenze individuali, con esiti positivi per il gruppo stesso, che così pone le basi per un possibile accrescimento della conoscenza.

L’impiego dei forum on line a supporto dei contenuti didattici si snoda, ad esempio, attraverso alcune fondamentali funzioni: offre uno spazio di interazione e di apprendimento collaborativo dei contenuti della piattaforma (Cesareni e Martini, 2005) e intende sostenere un’altra importante dimensione della costruzione di conoscenza, quella “sociale” (Scardamalia e Bereiter, 2003) si impara dagli altri e con gli altri e si negoziano interpretazioni ad un livello sempre più raffinato e condiviso (Carletti e Varani, 2005). Scrivere all’interno del forum significa appartenere ad una comunità on line (vedi par. 2.3.3) e viene a costituire una pratica condivisa che può supportare la negoziazione e quindi lo sviluppo di nuove idee, favorendo così il Knowledge Building (Scardamalia e Bereiter, 1994).

In letteratura, sono diversi gli autori che documentano e riportano i vantaggi connessi all’impiego dei forum online ad integrazione della didattica (Cesareni et al., 2008; Miasi, Cesareni e Lakkala, 2011) sostenendo che con essi si può:

– promuovere la comprensione e l’apprendimento dei materiali didattici, integrando diversi punti di vista, informazioni ed idee, a volte anche conflittuali, su uno specifico argomento di studio comune a tutti (Hoadley e Linn, 2000; Linn, Davis e Bell, 2004);

– favorire la cooperazione, la metacognizione ed il cambiamento concettuale (Cacciamani, 2003);

– incoraggiare i partecipanti ad utilizzare nuove strategie di problem-solving attraverso la collaborazione di tutti gli utenti (Herrington, Oliver e Reeves, 2003).

L’uso dei forum, e più in generale dei nuovi strumenti legati alle modalità di interazione Web 2.0, ha dato vita a nuova tipologia di interazione, definita da Herring (2011) la “conversazione mediata dal computer”, e ha inoltre portato ad una riformulazione della definizione tradizionale di conversazione, legata esclusivamente alla sua modalità orale e faccia-a-faccia: conversazione è dunque “any exchange of messages between two or more participants, where the messages that follow bear at least minimal relevance to those that preceded or are otherwise intended as responses” (Herring, 2011: 4). Tale definizione è in grado di inglobare anche le forme più recenti di conversazione mediata dal computer tipiche a d esempio dei social media, che si sono sviluppate a partire dal 200315. Spina

(2016: 84) fornisce una riflessione preliminare su questo tipo di interazioni e mette in luce alcune caratteristiche generali. Secondo l’autrice si presentano come conversazioni:

− basate sullo scritto digitale; − asincrone;

− senza compresenza fisica dei partecipanti;

− con destinatari non necessariamente noti, potenzialmente molto numerosi, che possono variare nel corso delle interazioni, attraverso meccanismi di selezione (come ad esempio la menzione, una strategia molto diffusa in particolare su Twitter);

− persistenti: non sono interazioni volatili, ma si possono salvare, ricercare, recuperare, riproporre, e modificare, e sono per questo “searchable talk”, secondo la definizione di Zappavigna (2012: 95);

− dal punto di vista linguistico, tendenti all’oralità, ma con una propria, peculiare organizzazione testuale e discorsiva e con lo sviluppo di regole conversazionali proprie (Spina, 2012);

La conversazione rappresenta di conseguenza una modalità comunicativa mista (Bazzanella, 2010), in un continuum tra lingua parlata e lingua scritta.

La tipologia di interazione che caratterizza la comunicazione in un forum offre dunque la possibilità di riflettere, a priori e a posteriori, sul proprio contributo. Gli studenti sono da un lato impegnati nella produzione di un testo scritto dotato di efficacia comunicativa e dall’altro, essendo il testo registrato nel database dello strumento, sono nella condizione di

15 Il 2003 è l’anno di fondazione di Myspace riconosciuto come il primo social network eseguito, l’anno successivo, da Facebook.

poter tornare su di esso per successive riflessioni. In un forum on line la comunicazione scritta si connota come pratica sociale in cui chi scrive lo fa come membro di una comunità, di un insieme di persone che “contribuiscono a sviluppare e negoziare le forme e i significati della lingua scritta nei suoi contesti di produzione e uso” (Boscolo, 1999: 22). Secondo Talamo e Zucchermaglio (2003), la comunicazione scritta è il risultato di un lavoro sociale costruttivo, interpretativo e situato ed implica una costruzione sociale dei significati. Muovendosi in una prospettiva socio-culturale all’apprendimento, in cui questo è inteso come prodotto di un processo costruttivo ma anche dialogico e sociale, il forum sembra rappresentare una risorsa per un’attività di scrittura legata ad un contesto socioculturale reale e concreto in cui “l’idea che lo scrittore espone non è mai completamente “sua”, ma è il frutto di una negoziazione di significati attraverso la comunità di discorso” (Boscolo, 1999, p. 212).

Si realizza dunque una co-costruzione del testo, intesa da Spivey (1997) come dimensione sociale dello scrivere che comporta un alto grado di interazione tra i membri, in cui i processi dello scrivere – la ricerca di idee, le scelte lessicali, l’uso di forme retoriche, la lettura del testo scritto, la correzione – sono distribuiti tra i membri del gruppo.

I forum on line sono ambienti in cui la dimensione interattiva assume una funzione fondamentale. Tuttavia il grado di istituzionalizzazione e, quindi, di maggiore o minore informalità in questi spazi di apprendimento, non è omogeneo (La Forgia, 2016; Vanin e Castelli 2009); esistono infatti piattaforme che ricalcano le aule reali e ambienti che lasciano piena autonomia agli utenti, comportandosi de facto in modo più simile a un social network; allo stesso tempo, si possono trovare forum in cui l’interazione è regolata dalla presenza di tutor che “monitorano” i progressi degli studenti e altri forum in cui è presente solo la figura del moderatore, che non interviene direttamente sul processo di apprendimento, ma ha solo il compito di fare rispettare la netiquette controllando che siano rispettate le regole di un’educata interazione on line; esistono infine forum, come quello di LIRA, in cui non è previsto né tutor né moderatore.

Generalizzando, si può affermare che la presenza di un tutor all’interno di un forum, qualora assuma anche solo il ruolo di facilitatore e non il ruolo di “depositario della conoscenza”, ossia assuma uno di quei “ruoli che in letteratura vengono definiti come content facilitator, metacognition facilitator, process facilitator, ecc.” (Vanin e Castelli, 2009: 144), tende a replicare un’interazione docente-studente più classica. Qesto avviene dal momento che la figura del tutor è, per sua stessa natura, un riferimento più autorevole rispetto a tutti gli altri partecipanti (se non altro perché, per così dire, rappresenta

l’istituzione); in questo caso la relazione tra i partecipanti è asimmetrica perché è presente una figura che viene riconosciuta come esperto. Nei forum in cui invece è presente solo un moderatore e, ovviamente, ancora di più in quelli in cui non è prevista nessuna delle due figure, come nel caso dei forum di LIRA oggetto di analisi del capitolo successivo, l’interazione è simmetrica poiché tutti i partecipanti possono assumere il ruolo di esperto o di meno-esperto e, dunque, potenzialmente più simile a uno scambio reale tra pari, declinabile nei termini di relazione tra (più) esperto – non esperto e in cui i ruoli sono intercambiabili.