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La Francia e la Casse Centrale de Reassurance (CCR)

CAPITOLO II- L’UE E I RISCHI CATASTROFAL

4.2 Come si assicurano i principali paesi comunitar

4.2.2 La Francia e la Casse Centrale de Reassurance (CCR)

La Francia, come l’Italia è esposta a quasi tutti i tipi di calamità naturali, e 5.500 comuni sono a rischio sismico 158. È caratterizzata da un basso rischio sismico, e nonostante ciò dispone di una polizza 159, non specifica, che copre questo rischio e le altre tipologie di calamità naturali, la polizza accessoria a quella incendio. Gli altri eventi coperti sono le alluvioni, le eruzioni vulcaniche, tsunami, spostamento dei ghiacciai. I beni assicurabili sono gli immobili e il loro contenuto, i locali commerciali/industriali, e i veicoli terrestri. Lo schema assicurativo si fonda su un principio di solidarietà 160, perché il premio aggiuntivo per le catastrofi naturali viene fissato con decreto ministeriale in una percentuale del premio base del rischio incendio, quindi Il premio è fisso ed uguale per tutti (Flat) pari al 12% del premio incendio, invece per i veicoli terrestri ammonta al 6%.

La franchigia assoluta applicata agli immobili ammonta a 380 euro, mentre per i beni ad uso professionale è del 10% del danno con un massimo di 1140 euro, se

156Gruppo Unipol, Elementi per una strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici-

ministero dell’ambiente (Risposta alla consultazione sul documento), novembre 2013, pag.3

157A.Coviello, Calamità naturali e coperture assicurative. Il risk management nel governo dei rischi

catastrofali, Palermo: D.Flaccovio, 2013, pag.274

158

CINEAS, Calamità naturali:agire o reagire?, pag.30

159 ANIA, Terremoto:confronto tra i diversi sistemi, 2016 pag. 3 160

A.Coviello, Calamità naturali e coperture assicurative. Il risk management nel governo dei rischi catastrofali, Palermo: D.Flaccovio, 2013, Pag.272

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nei 5 anni precedenti il verificarsi della catastrofe si sono registrate n dichiarazioni di catastrofi naturali la franchigia verrà moltiplicata ad un fattore pari a n-1 161. Essa può variare a seconda che il comune, in cui è collocato l’immobile, abbia adottato o meno un piano di prevenzione per i rischi naturali. Questo schema deriva dal programma riguardante gli incentivi all’attività di prevenzione e di protezione dei danni conseguenti ad una catastrofe naturale risalente al 1999, anno in cui venne introdotta una “sliding scale” 162 per la franchigia. Essa si calcola 163 sulla base di un coefficiente moltiplicativo compreso tra 1 e 4, e i coefficienti maggiori di 1 si applicano alle zone sprovviste di un “piano di prevenzione per i rischi prevedibili di calamità naturali”, e il loro valore cresce all’aumentare del numero degli eventi catastrofali già avvenuti nei 5 anni precedenti nello stesso territorio .

Come il Belgio, è caratterizzata da una Private-Public Partnership per quanto riguarda la gestione e il finanziamento del rischio e da una Governance di tipo Pubblica-Privata 164. Nel 1982 165 la legislazione francese, per assicurare i danni derivanti dalle calamità naturali si è dotato di un sistema assicurativo semi- obbligatorio e il codice delle assicurazioni francesi stabilisce che: “ Sono considerati come effetti delle catastrofi naturali i danni materiali diretti non assicurabili che abbiano avuto come causa determinante l’intensità anormale di un evento naturale, quando le misure che si adottano normalmente per prevenire questi danni non hanno potuto impedire la loro sopravvivenza e non è stato possibile adottarle”. Affinché operi la garanzia è necessario che lo stato di catastrofe naturale sia dichiarato da un decreto interministeriale dei Ministri dell’Interno, del Tesoro e delle Finanze.

161 ANIA, Terremoto:confronto tra i diversi sistemi, 2016 pag.3 162

Letteralmente significa “scala mobile” secondo la quale i prezzi, le tariffe ecc… fluttuano inseguito ai cambiamenti di determinate condizioni o di qualche altro fattore.

163

A.Coviello, Calamità naturali e coperture assicurative. Il risk management nel governo dei rischi catastrofali, Palermo: D.Flaccovio, 2013, Pag.133

164 ANIA, Terremoto: confronto tra i diversi sistemi, 2016 pag. 3 165

A.Coviello, Calamità naturali e coperture assicurative. Il risk management nel governo dei rischi catastrofali, Palermo: D.Flaccovio, 2013, Pag.271,272

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Le imprese di assicurazione non possono assicurare gli immobili costruiti in violazione delle norme amministrative o nelle zone definite inedificabili. Nelle zone a rischio, in caso di rifiuto dell’assicurazione interviene la quotazione del “Bureau Central de Tarification” (BCT) 166, ed è un’autorità amministrativa

indipendente, vi ci può accedere qualsiasi persona fisica o giuridica alla quale, un’impresa di assicurazione, abbia negato la garanzia. Il suo compito esclusivo è quello di fissare il premio al quale l’impresa indicata dall’assicurato è tenuta a garantire il rischio proposto. L’impresa di assicurazione a cui si rivolge l’assicurato non può rifiutare il rischio fissato dal BTC, in caso contrario ne consegue la revoca dell’autorizzazione all’esercizio 167

.

Nel 1997 venne introdotta la possibilità, per le compagnie assicurative, di rifiutare la copertura di beni situati in zone ad alto rischio qualora gli insediamenti siano risalenti ad un periodo successivo all’emanazione della legge Barnier del 1995 la quale prevedeva “Piani di prevenzione del rischio naturale” (PPR). Essa identificare le aree a basso, medio e alto rischio e prevedeva le misure di prevenzione che dovevano adottare gli enti locali entro 5 anni successivi dall’approvazione dei “Piani di prevenzione del rischio naturale” 168

. Lo Stato interviene come riassicuratore di ultima istanza tramite la “Caisse de Rèassurance” (CCR) 169, istituita nel 1946, ed è una società di riassicurazione di

proprietà dello stato. Gestisce diversi fondi pubblici e effettua attività di riassicurazione professionale con la garanzia dello Stato in vari settori diversi da quello delle calamità naturali. Nel 1982 è stata autorizzata a coprire in

166 Il BCT è composto da 4 sezioni relative alle assicurazioni obbligatorie riguardanti l’RC auto,

l’assicurazione costruzioni, assicurazione responsabilità civile medica e catastrofi naturali. È un organismo paritario a composizione variabile a seconda dell’assicurazione interessata, per quanto riguarda le catastrofi naturali è composto da un presidente scelto tra magistrati o professori universitari in materie giuridiche, da 3 rappresentati delle imprese di assicurazione proposti dall’associazione di categoria, dal presidente direttore generale della CCR e da 2 rappresentati degli assicurati proposti dal consiglio nazionale dei consumatori.

167

A.Coviello, Calamità naturali e coperture assicurative. Il risk management nel governo dei rischi catastrofali, Palermo: D.Flaccovio, 2013, pag.272,273

168 ANIA ,Terremoto: confronto tra i diversi sistemi, 2016, pag.3 169

A.Coviello, Calamità naturali e coperture assicurative. Il risk management nel governo dei rischi catastrofali, Palermo: D.Flaccovio, 2013, Pag.273

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riassicurazione, con la garanzia dello Stato, i rischi naturali nel caso in cui si verifichino le seguenti condizioni:

1. I beni assicurati siano situati in Francia;

2. Lo stato di catastrofe naturale sia stato stabilito con decreto interministeriale,

3. I conseguenti danni abbiano colpito beni coperti da un contratto assicurativo relativo ai “danni ai beni” e la garanzia catastrofe naturale sia conforme alla clausola-tipo definita con decreto ministeriale;

4. I beni siano garantiti da un impresa di assicurazione autorizzata ad operare in Francia.

La CCR opera come una qualsiasi impresa di riassicurazione, quindi stipula contratti di riassicurazione con la garanzia dello Stato. Sono previsti due tipi di schemi riassicurativi 170 :

1. Riassicurazione di tipo “proporzionale” cioè cessione in quota-parte di tutti i rischi catastrofali naturali assunti dall’impresa cedente;

2. Copertura “non proporzionale” cioè in eccedenza di perdita o stop-loss 171, a valere sulla parte non ceduta dall’assicuratore diretto, il così detto

conservato. Lo stop-loss è illimitato grazie alla garanzia prestata dallo

stato. La CCR interviene solo quando il totale dei sinistri supera una determinata percentuale dei premi conservati.

La CCR interviene a seguito della dichiarazione da parte dello stato di catastrofe naturale, lasciando alle compagnie la liquidazione dei sinistri, quindi subentra nel caso di una catastrofe naturale troppo grave per un’assicurazione privata.

Il meccanismo Francese è caratterizzato da un’altissima adesione della popolazione alla copertura assicurativa contro le calamità naturali che si aggira

170

A.Coviello, Calamità naturali e coperture assicurative. Il risk management nel governo dei rischi catastrofali, Palermo: D.Flaccovio, 2013, Pag.273

171 Lo Stop-Loss è una forma di riassicurazione che tende a limitare l’impatto finanziario derivante alla

cedente da andamenti negativi o da alee di rischio incontrollabili o imprevedibili. Il riassicuratore presta copertura dopo una certo tipo di sinistro, sino ad un limite convenuto.

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intorno al 90% 172. L’introduzione della “sliding scale” è considerato un’efficace incentivo per l’introduzione di misure di prevenzione, infatti negli ultimi anni i coefficienti di moltiplicazione sono stati usati in pochi casi. La commissione europea il 26 settembre 2016 ha approvato il regime di riassicurazione previsto dalla CCR e anche la garanzia dello stato di cui dispone la stessa, inoltre ha ritenuto che la concessione di questa garanzia costituisca un aiuto di stato compatibile con le norme di concorrenza europee necessarie al funzionamento del mercato interno. Quindi la CCR continuerà ad esercitare il proprio ruolo di gestore pubblico del rischio a favore di una maggior efficienza delle politiche di prevenzione dei rischi naturali 173.

Il modello francese è stato criticato per il fatto che tutti i cittadini pagano lo stesso premio unico, indipendentemente dall’esposizione al rischio, altri invece sostengono che proprio per questo aspetto rappresenti un’espressione del principio di solidarietà nazionale e che una sua cessazione comporterebbe un rischio per l’equilibrio finanziario e l’intera funzionalità del stesso sistema 174

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