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CAPITOLO IV. ANALISI DELL’AREA FERRARESE DEL PARCO DEL DELTA DEL PO

5. un patrimonio avifauntistico tra i più sorprendenti di tutta Europa, frutto della estrema biodiversità che contraddistingue il Parco del Delta del Po e che

4.1.2 Il GAL DELTA 2000 e l’assetto socio – economico dell’area LEADER 2014 –

Sul piano della promozione turistica del territorio ferrarese, e in modo particolare della porzione del Parco ubicata entro i confini provinciali, una figura di fondamentale importanza è quella di Lorenzo Marchesini, presidente di DELTA 2000133, l’Agenzia di Sviluppo Locale del Delta emiliano – romagnolo e Gruppo d'Azione Locale134 per la

gestione del LEADER, il cui obiettivo cardine risiede nella formulazione di una strategia volta a perseguire un turismo fortemente sostenibile all’interno del Parco. La seguente tabella riporta l’area territoriale LEADER 2014 – 2020, provvedendo ad una distinzione dei 17 comuni dislocati tra le province di Ferrara e di Ravenna. Per rimanere il più possibile coerenti con la vera essenza dell’analisi condotta nell’elaborato, si ricorre ad una sottolineatura dei territori ferraresi, data la maggiore attenzione riposta su questa precisa area del Parco del Delta del Po:

Tabella 10. Area territoriale LEADER 2014 – 2020.

COMUNE PROV. Comuni totalmente inclusi Comuni parzialmente inclusi

Alfonsine RA X Argenta FE X Bagnacavallo RA X Berra FE X Cervia RA X Codigoro FE X Comacchio FE X Conselice RA X Goro FE X Jolanda di Savoia FE X Lagosanto FE X Fiscaglia FE X

133 Il Gal DELTA 2000, https://www.deltaduemila.net/site/, data di consultazione 25 aprile 2019. 134 I GAL «sono soggetti rappresentati da un partenariato pubblico – privato che hanno il compito di elaborare una Strategia di Sviluppo Locale attraverso l’elaborazione di un Piano di azione Locale che risponda a fabbisogni espressi dal territorio» GAL DELTA2000, Una strategia per il turismo sostenibile nel Delta emiliano-romagnolo: prendiamocene cura!, 20 Ottobre 2015.

Mesola FE X Ostellato FE X Portomaggio re FE X Ravenna RA X Russi RA X AREA LEADER DELTA EMILIANO – ROMAGNOLO 10 7

Fonte: rielaborazione della tabella presentata dal GAL DELTA2000 in Una strategia per il turismo sostenibile nel Delta emiliano-romagnolo: prendiamocene cura!, del 20 Ottobre 2015

Nel 2014 il numero complessivo dei residenti all’interno dell’area LEADER del Delta emiliano – romagnolo corrispondeva a 348.776 abitanti, con un indicativo calo demografico registratosi nei comuni rurali dell’area ferrarese nell’intervallo tra il 1991 e il 2011, a partire dal quale si è manifestata una, seppur lieve, ripresa. Al contempo, se ci si concentra sui saldi rinvenuti nell’area LEADER dal 1991 al 2014 si noterà come, mentre i saldi naturali si mostrano negativi in tutto il territorio, i flussi migratori, tanto nazionali quanto stranieri, si presentano molto esigui unicamente nelle aree rurali ferraresi. Più precisamente, sono soltanto due i comuni della provincia di Ferrara che presentano saldi complessivi piuttosto positivi, merito dei flussi migratori nazionali registratisi; stiamo parlando di Comacchio e Lagosanto. A ciò si aggiunga che la composizione della popolazione per macro – classi di età, analizzata nel corso del 2001, 2011 e 2014, è indicativa di come sia chiaramente più “anziana” l’area rurale ferrarese e di come abbia esercitato un limitato richiamo verso l’incidenza straniera sul proprio territorio (7,32%), se paragonato alle percentuali raggiunte dalle restanti aree esaminate.135

Nel corso degli ultimi quindici anni l’area LEADER è stata soggetta a costanti mutamenti, da cui hanno preso forma molteplici fenomeni di natura economica, tra i quali è possibile individuare un aumento nel numero degli addetti al settore alberghiero e della ristorazione, accompagnato da un incremento importante di alcuni settori dei servizi. In questo processo di terziarizzazione del mondo produttivo, nell’intervallo di tempo tra il 2001 e il 2014, si sono verificate performance sia positive sia negative

135 GAL DELTA 2000 (2015), Una strategia per il turismo sostenibile nel Delta emiliano – romagnolo:

prendiamocene cura! Sintesi documento Strategia di Sviluppo Locale LEADER 2014 – 2020 e schema

all’interno dei comuni dell’area; tra le prime è possibile menzionare, in ambito ferrarese, quella relativa all’aumento delle attività legate alla pesca (+28,43%) nella località di Goro e quella rappresentativa dell’incremento dell’attività agricola, nonché del settore turistico e immobiliare, verificatosi nell’area comacchiese (+19,31%). Le prestazioni negative, invece, hanno avuto luogo nei comuni di Berra, Ostellato e Jolanda di Savoia, dove si sono riscontrate, parallelamente, delle marcate riduzioni nel numero delle aziende agricole presenti sul territorio.

Un dato essenziale ai fini di una corretta analisi dell’area LEADER è rintracciabile nel ruolo rivestito dagli addetti all’interno della stessa, la maggior parte dei quali la si vede impiegata nel settore terziario, raggiungendo la cifra di ben 62.423 soggetti al censimento del 2011, equivalente al 50,62% degli addetti totali dell’area.

Si potrebbe dunque affermare che:

«il quarto comparto per numerosità degli addetti è quello del turismo e della ristorazione, con un valore assoluto di 20.987, pari al 17,02% - particolarmente concentrati nei comuni più turistici dell’area e, soprattutto con riferimento all’area LEADER ravennate, nel settore della ristorazione.»

Nel lasso di tempo racchiuso tra il 2001 e il 2011 si è verificato un calo drastico degli addetti (-11,52%), con una perdita complessiva di ben 16.056 soggetti, associata ad una contrazione particolarmente forte verificatasi nei comuni rurali del ferrarese, a cui è corrisposta una riduzione del 23,25%, equivalente a ben 11.038 addetti in meno.

In termini di offerta turistica, si può sottolineare come la maggioranza delle strutture ricettive sia localizzata nell’area ravennate (92%) e come, al contempo, il numero di alberghi sul suolo ferrarese sia a dir poco esiguo (8%), pari ad appena 47 esercizi. Un aspetto piuttosto emblematico è l’evoluzione a cui si sta assistendo nella composizione dell’offerta turistica presente nelle zone dell’entroterra dell’area LEADER, che si traduce in:

 un incremento nel numero degli esercizi extralberghieri, passando da 41, nel 2006, a 579, nell’intervallo di tempo tra il 2010 e il 2014;

 un potenziamento del cosiddetto settore della microricettività, a cui corrisponde una cospicua presenza di tipologie ricettive quali Bed&breakfast e/o affittacamere;

 un raggiungimento di standard qualitativi più elevati nell’ambito dell’offerta alberghiera, che si traduce in un aumento delle strutture alberghiere a 3 e 4 stelle;

 un rafforzamento delle competenze proprie del comparto agricolo, volte a una maggiore diversificazione dell’offerta grazie alla nascita di nuove strutture ricettive, tra cui spiccano gli agriturismi.

Tabella 11. Analisi SWOT dell’ASSETTO SOCIO – ECONOMICO

FORZA DEBOLEZZA OPPORTUNITA’ MINACCE

Aumento del tasso di occupazione, seppur

meno positivo rispetto a quello che si registra nelle altre province emiliano – romagnole Sistema imprenditoriale privato debole, specialmente in ambito turistico Forti potenzialità turistiche Migrazione della popolazione locale Forte senso di comunità da parte della popolazione residente (desiderio di aggregazione) Forte spopolamento delle aree rurali da

parte della popolazione

residente

Potenziamento dei settori non turistici (enogastronomia,

pesca)

Potenziale alterazione delle tradizioni locali e della memoria del

luogo Crescente volontà della comunità di valorizzare il proprio territorio Densità abitativa spiccatamente scarsa, specialmente se paragonata alla media regionale Incremento della domanda turistica nelle aree rurali e

dell’entroterra

Potenziale perdita dell’identità del territorio, a seguito

di un contatto dannoso tra i turisti e

la comunità locale Marcata vocazione

agricola (elevato numero di filiere e di coltivazioni agricole, che concorrono alla

creazione del paesaggio tipico di questo territorio) Ipotesi di miglioramento della posizione occupata dall’area in ambito concorrenziale Marcato innalzamento dell’età media della

popolazione locale

Incremento nel numero degli esercizi

extralberghieri

Forte interesse del turista per la qualità

del prodotto

Crisi economica non totalmente risolta

Riqualificazione

infrastrutturale competitività tra leMarcata

destinazioni turistiche a livello

nazionale e internazionale