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CAPITOLO IV. ANALISI DELL’AREA FERRARESE DEL PARCO DEL DELTA DEL PO

5. un patrimonio avifauntistico tra i più sorprendenti di tutta Europa, frutto della estrema biodiversità che contraddistingue il Parco del Delta del Po e che

4.1.4 L’affermazione di un turista slow deltizio

Attualmente, lo scopo primario degli attori turistici operanti nell’area ferrarese, tra cui spicca il GAL DELTA 2000, risiede nella costruzione di un prodotto solido ed efficace, un’autentica ragione di viaggio capace di richiamare sul territorio un pubblico vasto ed eterogeneo. Sebbene sia auspicabile raggiungere un numero cospicuo di turisti, invogliandoli a propendere per l’area del Delta del Po come località in cui vivere la propria vacanza, la motivazione turistica deltizia si attiene primariamente al tema del

147 Legge Regionale 28 luglio 2014, n.16. Disciplina delle strutture ricettive dirette all’ospitalità, http://demetra.regione.emilia-romagna.it/al/articolo?urn=er:assemblealegislativa:legge:2004;16, data di consultazione 16 aprile 2019.

turismo slow e del turismo sostenibile, abbracciando dunque tutti quei turismi, quelle emozioni e quelle esperienze variegate e articolate che vanno ad affiancare, se non addirittura a rimpiazzare, il turismo balneare, rappresentativo di un substrato di base su cui si è costruita l’intera economia turistica.149

Oggigiorno, il turismo legato alla costa non costituisce più l’unica forma richiesta, andando perciò a ridimensionarsi gradualmente e consentendo alle altre espressioni turistiche di prendere vita e di ampliarsi, a seconda delle molteplici logiche di mercato dettate dalla domanda. Per l’appunto, i dati rinvenuti in merito al turismo costiero dimostrano quanto quest’ultimo non abbia un futuro di crescita e come non presenti specificità capaci di incidere sul panorama turistico attuale, nonostante vada sicuramente tenuto in considerazione.150 A tal proposito, Lorenzo Marchesini si è più

volte espresso, riportando l’attenzione sull’ambito specifico in cui DELTA 2000 sta investendo attivamente, mettendo in campo una strategia finanziata in primis dall’Unione Europea e finalizzata alla destagionalizzazione turistica dell’area del Delta, definita dallo stesso presidente «la terra promessa del turismo naturalistico»151 italiano.

Così facendo, sarà possibile incoraggiare il consolidamento di una proficua integrazione tra paesaggio, turismo, economia e settore agricolo, contribuendo alla creazione di nuovi posti di lavoro e al miglioramento di quelli già esistenti, influendo così positivamente sull’intera filiera.

Il turista slow deltizio è un soggetto alla ricerca di strutture ricettive di piccole dimensioni in cui alloggiare e interessato a quelle esperienze naturalistiche possibili da vivere dodici mesi all’anno. Per rispondere alle esigenze di questa nuova figura, che va delineandosi con sempre più precisione, si fa strada una ricettività sempre meno convenzionale, che impone la riorganizzazione dell’intero mercato.152 La richiesta del

turista slow è una richiesta di strutture coerenti con le esperienze che desidera vivere, e in cui il titolare è chiamato a rivestire non solamente il ruolo di host, ma anche quello di accompagnatore; l’azione di tale soggetto non si limiterebbe alla semplice consegna

149 Regione Emilia – Romagna (2015), Progetto Comacchio 2015 – 2020. Patto per il lavoro e lo

sviluppo economico – sociale del Comune di Comacchio, “Visioni, strategie e scenari”.

150 Zago M., Gasparini A. (2011), L’analisi Swot per l’attivazione di sinergie nel turismo transfrontaliero, in academia.edu.

151 GAL DELTA 2000 (2015), Una strategia per il turismo sostenibile nel Delta emiliano – romagnolo:

prendiamocene cura! Sintesi documento Strategia di Sviluppo Locale LEADER 2014 – 2020 e schema

preliminare azioni e piano finanziario.

152 Regione Emilia – Romagna (2015), Progetto Comacchio 2015 – 2020. Patto per il lavoro e lo

delle chiavi della stanza o dell’appartamento, ma prevedrebbe l’accompagnamento del turista nell’esperienza di scoperta del territorio.

Per dare coerenza alla strategia turistica in questione è fondamentale dunque riscontrare un rafforzamento di questa tipologia di ospitalità, che deve avvenire nel rispetto di tutte quelle regole e quelle dimensioni connotative proprie del turista deltizio, a favore della destinazione. Quest’ultima mira a lavorare continuativamente tutto l’anno, malgrado si abbia a che fare molto spesso con numeri piuttosto contenuti, poiché parlare di turismi, al plurale, significa in un certo qual modo frantumare l’offerta. DELTA2000, avvalendosi pertanto del supporto economico e delle competenze di CNA, trova più semplice muoversi in un’ottica di potenziamento territoriale, finalizzato a rigenerare l’intera area, a conseguire e a mantenere flussi turistici più significativi e a cogliere con più esattezza ciò che deve essere messo in campo, specialmente nell’ambito della cosiddetta ospitalità diffusa o minore.153 Quest’ultima rappresenta, in parte, un tasto

dolente per il territorio provinciale; a seguito di un bando a tema agriturismo realizzato dall’agenzia e lanciato lo scorso anno, che si è concluso con esiti tutt’altro che positivi, è possibile evincere come la tipologia turistica in questione rappresenti un trend povero di “appeal” nell’area ferrarese, rivelandosi pertanto una formula sulla quale è preferibile non investire. Se il problema sorge nel momento in cui risulta impossibile assicurare al turista i servizi richiesti tramite l’esercizio dell’imprenditore agricolo; con quale altro imprenditore è possibile fare la destinazione d’uso imprenditoriale in un’area urbanisticamente agricola? Innanzitutto è auspicabile che la ricettività sia in grado di garantire una copertura integrale della nostra area, non limitandosi al solo centro storico della città di Comacchio. A tale criticità si vanno, difatti, a sommare le specifiche esigenze ricettive manifestate dal turista slow, il cui desiderio principale coincide con l’immersione totale e costante nel territorio naturalistico. Se ci soffermiamo sui comportamenti e sulle priorità del turista naturalistico, e ancor più di quello ornitologico come vedremo nel capitolo successivo, noteremo la sua netta propensione a prediligere un alloggio distante dai centri abitati, inserito in un contesto fortemente suggestivo e in linea con le proprie esigenze di viaggio, che nulla hanno a che vedere con la frenesia tipicamente cittadina o con gli alberghi prediletti dal turista balneare.154

153 GAL DELTA 2000 (2015), Una strategia per il turismo sostenibile nel Delta emiliano – romagnolo:

prendiamocene cura! Sintesi documento Strategia di Sviluppo Locale LEADER 2014 – 2020 e schema

4.1.5 L’immagine del Parco del Delta del Po ferrarese e il suo posizionamento