• Non ci sono risultati.

Figura 42. Ripartizione del campione in base agli aspetti considerati da migliorare all’interno del Parco.

In accordo con quanto espresso dai turisti intervistati, si elencano i principali aspetti su cui essi ritengono indispensabile che la destinazione di riferimento investa maggiormente:

Qualità delle escursioni (34 soggetti):

 talvolta i gruppi che partecipano alle escursioni sono troppo numerosi, rendendo difficoltosa l’interazione guida turistica – turista e ostacolando una corretta comprensione di quanto spiegato nel corso della visita;

 parte delle escursioni previste dovrebbero includere maggiori occasioni di avvicinamento alla comunità locale, in modo tale da percepirne l’inestimabile patrimonio culturale e identitario fatto di tradizioni e di saperi che non possono essere soltanto “sfiorati” dal visitatore, ma che ne richiedono una immersione totale per consentirgli di fare ritorno a casa con un bagaglio esperienziale ancora più ricco.

Qualità delle piste ciclabili e della segnaletica (104 soggetti):  la cartellonistica è carente, lacunosa e spesso non aggiornata;

 le indicazioni stradali e i pannelli esplicativi in loco sono insufficienti;

 le tabelle informative si presentano talvolta manchevoli e in numero troppo ridotto;

 il percorso ciclopedonale non è sempre conforme alle esigenze di un turista che desidera vivere il territorio lentamente, spostandosi a piedi o in bicicletta.

Qualità delle strutture ricettive (146 soggetti):

 le strutture sono troppo vincolate al turismo balneare e spesso lontane dalla tipologia ricercata dal turista naturalistico e ornitologico;

 l’offerta ricettiva è frammentaria, a causa di una carenza di strutture “spartane” e in linea con i bisogni del visitatore deltizio, che richiedono un certa flessibilità rispetto agli orari in cui effettuare check – in, check – out e colazione.

Promo – commercializzazione e immagine della destinazione (138 soggetti):  le tecniche di promo – commercializzazione legate al Parco del Delta del Po

è a tratti confusa e carente, e non offre sempre un’immagine completa, integrata e comprensibile della destinazione con cui ci si interfaccia;240

 le agenzie di incoming interamente specializzate nel turismo naturalistico e ornitologico sono assenti, dimostrazione di come si sia ancora lontani dall’immagine di un territorio con valenza internazionale;241

 il prodotto turistico Parco del Delta del Po permane troppo disgregato; l’area soffre di una scarsa omogeneità, da cui scaturisce un certo grado di confusione e di diffidenza nella mente del visitatore, che, desideroso di crearsi una propria opinione in merito al territorio di riferimento, fatica ad afferrare l’idea turistica promozionale che risiede alla sua base. Tuttavia, è d’obbligo sottolineare come nel corso degli ultimi anni gli attori locali abbiano condotto un importante lavoro di valorizzazione territoriale, intraprendendo innumerevoli sforzi in questa direzione; basti pensare che fino al 2010 l’offerta naturalistica nell’area era pressoché inesistente e la destinazione Parco del Delta del Po era a malapena conosciuta entro i confini nazionali;

 la presenza sul Web è piuttosto debole, risultato di un posizionamento ancora troppo fragile e di una identità territoriale non sufficientemente solida e immediata; difatti, dai risultati pervenuti si riscontra una tendenza, da parte degli intervistati, a lamentare una certa difficoltà a condurre ricerche e a raccogliere informazioni, specialmente riguardo al tema del Birdwatching; ciò avviene a causa di una presenza troppo frammentata sui canali di comunicazione, rendendo indispensabile, dunque, un maggior grado di coordinamento tra le differenti proposte turistiche legate al Parco del Delta del Po ferrarese. Tale condizione è penalizzante per la destinazione poiché, al giorno d’oggi, il turista reperisce informazioni avvalendosi prevalentemente di portali locali e territoriali e siti Web di operatori provinciali, regionali e/o nazionali, e consultando recensioni online, brochure e riviste specializzate.

Attenzione all’ambiente/ attenzione all’avifauna (121 soggetti):

 la conduzione delle attività legate al Birdwatching non è interamente idonea sul piano della sostenibilità; è fondamentale investire su una modalità di 240 Regione Emilia – Romagna (2015), Progetto Comacchio 2015 – 2020. Patto per il lavoro e lo

sviluppo economico – sociale del Comune di Comacchio, “Visioni, strategie e scenari”.

241 Manente, M., Dall’Aglio, S. (2005), Dal Po al Grande Delta. Potenzialità e strategie. Tra lagune e

navigazione più sostenibile, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale, limitando le ripercussioni nefaste e irreparabili che possono ricadere sull’ambiente e sull’avifauna che lo abita.242

Competenze linguistiche (97 soggetti):

 la preparazione linguistica del personale che lavora nelle strutture ricettive non è sempre consono al tipo di clientela che si vuole attirare nella destinazione, in questo caso non soltanto interna, ma anche internazionale;

 vi è una carenza di attività turistiche capitanate da guide locali specializzate nell’accompagnamento di turisti stranieri; ci si dovrebbe concentrare anche sulle esigenze del pubblico internazionale, organizzando escursioni e uscite in altre lingue oltre a quella italiana, consentendo ai visitatori di fruire appieno delle bellezze del territorio, senza precludersi la possibilità di vivere una esperienza ornitologica autentica nel comprensorio deltizio.

Infrastrutture Birdwatching (127 soggetti):

 si registra una carenza di osservatori, torrette, postazioni e punti di osservazione destinati al Birdwatching e alla fotografia naturalistica;

 una buona parte dei casoni di valle e, conseguentemente, le intere aree su cui essi si collocano all’interno degli specchi vallivi si trovano in uno stato di abbandono, condizione estremamente dannosa per l’immagine di una destinazione a elevata vocazione naturalistica;

 i turisti che hanno visitato le località deltizie analoghe a quella italiana e localizzate all’interno del bacino del Mar Mediterraneo, tra cui si distinguono il delta del Rodano e il delta dell’Ebro, hanno lamentato l’assenza di un Parco Ornitologico presente nel comprensorio italiano, un centro visite delimitato e interamente dedicato all’osservazione e alla tutela dell’avifauna;

 le illustrazioni e i pannelli esplicativi presenti all’interno dei casoni, posti a supporto delle visite guidate che prendono vita in occasione delle escursioni, sono a volte lacunosi o in uno stato di semiabbandono; si tratta di un vero peccato poiché sono essenziali ai fini di una corretta comprensione delle

tradizioni legate alla pesca tradizionale delle valli e alla vita che in esse conduceva la popolazione locale.

Accessibilità (104 soggetti):

 la disponibilità di mezzi elettrici posti al servizio delle persone con difficoltà motorie è inadeguata;

 i collegamenti con i principali centri di interesse culturale e naturalistico presenti sul territorio non sono sempre in ottime condizioni;

 la mobilità interna è adeguata, grazie alla posizione strategica del Parco, al centro di molteplici attrattori turistici di livello mondiale, quali Venezia, Ravenna, Ferrara e i siti UNESCO, tra cui spiccano le Delizie Estensi; tale requisito consente un raggiungimento piuttosto celere degli aeroporti internazionali più vicini, è assente un collegamento autostradale che agevoli la comunicazione tra l’area a nord del Parco e quella a sud.243