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La gestione degli investimenti

Nel documento RELAZIONE PER L’ANNO 2019 (pagine 143-153)

4. I FONDI PENSIONE NEGOZIALI

4.2 La gestione degli investimenti

Alla fine del 2019, le risorse dei fondi negoziali risultano affidate a 48 gestori specializzati, sulla base di 273 mandati o convenzioni di gestione (cfr. Glossario). Nel totale sono compresi sette mandati che hanno l’obiettivo di gestire l’esposizione al rischio di mercato e al rischio valutario tramite l’utilizzo di strumenti derivati, senza intervenire sulla composizione del portafoglio titoli (cfr. Tav. 4.9).

Tav. 4.9

Fondi pensione negoziali – Risorse in gestione per tipologia di gestore

(dati di fine anno; importi in milioni di euro)

Tipologia di gestore

Numero gestori

Numero

mandati Risorse in gestione 2018 2019 2018 2019 2018 2019 Importo % Importo % Imprese italiane Assicurazioni 3 3 25 27 5.134 10,3 5.755 10,2 SGR 12 15 122 128 17.751 35,5 23.037 40,7 SIM 1 1 1 1 208 0,4 254 0,4 Banche 1 2 19 13 4.569 9,1 4.299 7,6 Totale 18 21 167 169 27.662 55,3 33.345 59,0 Imprese di altri paesi UE 25 27 105 104 22.396 44,7 23.194 41,0 Totale 43 48 272 273 50.059 100,0 56.539 100,0

Per memoria:

Risorse gestite direttamente 173 297

Totale risorse in gestione 50.232 56.836

I dati includono FONDINPS.

Con riguardo alle tipologie di gestori a cui sono affidate le risorse, è aumentata la quota delle imprese italiane, attestandosi al 59 per cento, mentre si è ridotta la quota dei gestori residenti in altri paesi UE, pari al 41 per cento. Tuttavia, considerando nel computo i gestori residenti in Italia ma appartenenti a gruppi stranieri, la quota gestita dagli operatori esteri sale a circa il 68 per cento.

Relativamente al grado di concentrazione del mercato dei mandati di gestione, il 41 per cento delle risorse è affidato a cinque gestori, il 68 per cento a dieci.

I mandati di natura obbligazionaria sono 113, di cui 44 obbligazionari misti e 69 obbligazionari puri; le convenzioni con garanzia sono 37. I mandati bilanciati sono 50 e quelli azionari 66 (cfr. Tav. 4.10).

Rispetto al 2018, si nota un incremento dei mandati obbligazionari puri rispetto a quelli obbligazionari misti, attribuibile alle scelte di alcuni fondi pensione che, nella stipula delle nuove convenzioni di gestione, hanno optato per l’affidamento di mandati specialistici.

Relativamente alle commissioni di gestione “base” dei mandati, senza tenere conto delle commissioni di incentivo, si registra un lieve aumento del livello medio, che si attesta allo 0,12 per cento del patrimonio gestito. I mandati più onerosi si confermano essere quelli con garanzia (0,27 per cento); nelle altre tipologie l’onerosità media è pari

allo 0,09 per cento per i mandati obbligazionari puri e per i bilanciati, allo 0,07 per cento per i mandati obbligazionari misti e allo 0,11 per cento per gli azionari. Le commissioni di incentivo (non considerate nei dati citati) sono prevalentemente previste nei mandati azionari.

Tav. 4.10

Fondi pensione negoziali – Risorse in gestione e commissioni per tipologia di mandato

(dati di fine anno; importi in milioni di euro)

Convenzioni Risorse in gestione

Commissioni di gestione Tipologia di mandato 2018 2019 Numero Importi % % % Garantito 37 8.315 14,8 0,23 0,27 Obbligazionario puro 69 14.947 26,6 0,08 0,09 Obbligazionario misto 44 14.293 25,4 0,10 0,07 Bilanciato 50 7.358 130 0,09 0,09 Azionario 66 11.349 20,2 0,11 0,11 Totale 266 56.262 100,0 0,11 0,12

I dati includono FONDINPS.

Mandati: si fa riferimento ai mandati relativi alla gestione degli investimenti in titoli; non si tiene conto di quelli per la gestione del rischio.

Commissioni di gestione: sono calcolate ponderando le commissioni di gestione relative a ciascuna tipologia di mandato con le rispettive risorse. Le commissioni di gestione sono quelle “base”, non includono cioè le commissioni di incentivo.

In generale, si nota una diminuzione dei livelli commissionali all’aumentare delle risorse in gestione per tutte le tipologie di mandato; i mandati di tipo obbligazionario puro mostrano una diminuzione più marcata (cfr. Tav. 4.11).

Risultano maggiormente disperse intorno alla media le commissioni sia dei mandati garantiti sia di quelli azionari, con valori che vanno, rispettivamente, dallo 0,06 per cento allo 0,43 per cento e dallo 0,07 per cento allo 0,45 per cento.

Si osserva infine che, in particolare per i mandati azionari e per gli obbligazionari puri, risultano più onerosi quelli che prevedono anche commissioni di incentivo.

Tav. 4.11

Fondi pensione negoziali – Relazione tra commissioni di gestione e ammontare di risorse in gestione per tipologia di mandato

(dati di fine anno; valori percentuali; scala logaritmica per l’ascissa, patrimonio in milioni di euro)

Nota:Nel grafico sono rappresentate le commissioni di gestione previste nel mandato di gestione, distinte per tipologia di mandato. Sono in particolare evidenziate con il simbolo triangolare le commissioni di gestione di mandati che prevedono anche l’applicazione di una commissione di incentivo.

Quanto ai soggetti che svolgono la funzione di depositario, il mercato si presenta concentrato su quattro istituti bancari. Il principale di questi è di nazionalità italiana e opera rispetto a 16 fondi pensione. Dei restanti, due sono succursali italiane di soggetti esteri e uno ha la residenza in un altro paese dell’UE.

Nella composizione del portafoglio dei fondi pensione negoziali (cfr. Tav. 4.12) la quota prevalente è costituita dai titoli di debito (pari al 61,5 per cento), in diminuzione rispetto al 2018 (64,4 per cento) soprattutto per la componente in titoli pubblici che si riduce di 4,1 punti percentuali, neutralizzando l’aumento di 1,2 punti percentuali dei titoli privati. Per contro cresce di 2,6 punti percentuali la quota investita direttamente in azioni, pari al 22,3 per cento delle risorse gestite, costituita per la quasi totalità da titoli quotati.

Garantito Obbligazionario puro Obbligazionario misto Bilanciato Azionario Garantito Obbligazionario puro Obbligazionario misto Bilanciato Azionario incentivo incentivo incentivo incentivo incentivo

I depositi si attestano al 7,1 per cento del patrimonio, in aumento di 0,4 punti percentuali rispetto all’anno precedente.

Sono pari all’8,3 per cento gli organismi di investimento collettivo in valori mobiliari (OICVM) italiani ed esteri armonizzati, in leggera crescita rispetto al 2018, mentre gli altri OICR si mantengono pari allo 0,4 per cento del totale degli investimenti.

Gli investimenti in altri OICR per la massima parte attengono a quote di fondi chiusi sottoscritte direttamente dai fondi pensione; essi sono costituiti, per circa due quinti da fondi di private debt, per circa un quinto da fondi di private equity e per la restante parte da fondi immobiliari e fondi infrastrutturali. Sono sei i fondi pensione negoziali che hanno in essere investimenti in quote di altri OICR sottoscritti direttamente. Il peso dei suddetti investimenti senza tener conto dei futuri richiami

sul patrimonio complessivo dei rispettivi fondi pensione si attesta su valori al di sotto del 4 per cento.

Tav. 4.12

Fondi pensione negoziali – Composizione delle risorse in gestione

(dati di fine anno; valori percentuali; risorse in gestione in milioni di euro)

2018 1 2019 Totale Tipologia di comparto Totale Garantito Obblig. puro Obblig.

misto Bilanciato Azionario

Depositi 6,7 7,6 3,0 10,4 4,8 8,4 7,1

Titoli di Stato 46,3 71,1 66,4 43,0 33,1 25,3 42,2

Altri titoli di debito 18,1 16,7 22,3 16,1 23,1 7,9 19,3

Titoli di capitale 19,7 2,0 - 25,8 25,1 47,5 22,3

OICVM 8,1 2,6 7,8 3,7 12,9 10,1 8,3

Altri OICR 0,4 - - 0,2 0,7 0,2 0,4

Altre attività e passività 0,8 - 0,5 0,8 0,3 0,6 0,4 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Per memoria:

Risorse in gestione 50.232 8.421 1.338 17.366 27.189 2.523 56.836

I dati includono FONDINPS.

Al fine di apprezzare l’effettiva esposizione ai mercati azionari dei fondi pensione negoziali e di poterla confrontare con la quota che, a livello di asset allocation strategica, è dedicata a tale tipologia di investimenti, è necessario sommare all’investimento diretto in titoli di capitale quelli effettuati tramite OICR e strumenti finanziari derivati (cfr. Tav. 4.13).

L’esposizione effettiva in titoli di capitale risulta complessivamente pari al 27,3 per cento delle risorse in gestione, in aumento di quattro punti percentuali rispetto al 2018. La quota azionaria è inferiore di 0,2 punti percentuali rispetto a quella presente nel portafoglio benchmark del settore (27,5 per cento).

L’esposizione indiretta in titoli di capitale aumenta di 0,8 punti percentuali per le posizioni assunte su strumenti derivati e di 0,5 punti percentuali per la quota di investimenti effettuati tramite OICR.

Tav. 4.13

Fondi pensione negoziali – Esposizione effettiva in titoli di capitale

(dati di fine anno; valori percentuali)

2018 2019 Totale Tipologia di comparto Totale Garantito Obblig. puro Obblig.

misto Bilanciato Azionario

Investimenti diretti 19,7 2,0 - 25,8 25,1 47,5 22,3 Investimenti indiretti 3,6 2,6 - 3,4 6,6 8,6 5,0 tramite OICR 4,2 2,6 - 2,3 6,6 8,4 4,7 tramite derivati -0,5 - - 1,1 - 0,2 0,3 Totale 23,3 4,6 - 29,2 31,7 56,1 27,3 Per memoria: Esposizione azionaria del benchmark 23,5 6,8 - 27,7 31,0 59,1 27,5

I dati includono FONDINPS.

La composizione del portafoglio titoli in base all’area geografica o al paese di residenza dell’emittente viene presentata considerando anche gli investimenti effettuati tramite OICR (cfr. Tav. 4.14).

Per i titoli di debito, la quota di investimenti in titoli di emittenti di paesi dell’area euro, pur rimanendo prevalente (46,0 per cento del portafoglio complessivo), è in riduzione di 5,3 punti percentuali rispetto al 2018; tale calo è riconducibile sia ai titoli di debito domestico (2,2 punti percentuali in meno), che ammontano a circa 10,2 miliardi di euro (10,1 miliardi nel 2018), sia ai titoli di debito del resto dell’area dell’euro (3,1 punti percentuali in meno).

Si riducono anche gli investimenti in titoli di debito di emittenti di paesi europei che non partecipano alla moneta unica (0,5 punti percentuali in meno), mentre sono in aumento di 2,4 punti percentuali le quote investite in titoli di emittenti statunitensi. Aumentano infine le quote investite in titoli di emittenti residenti nelle altre aree

geografiche considerate di 0,1 punti percentuali per gli emittenti giapponesi e di 0,4 punti percentuali per gli emittenti residenti in paesi non aderenti all’OCSE. Rimangono stabili gli investimenti nei titoli di debito dei paesi aderenti all’OCSE.

Con riguardo ai titoli di capitale, maggiormente diversificati in relazione al paese di residenza dell’emittente, l’investimento nell’UE rappresenta il 10,6 per cento del portafoglio titoli, in aumento di 0,4 punti percentuali rispetto al 2018. In tale ambito, si registra un incremento di 0,3 punti percentuali dell’investimento in azioni emesse da imprese residenti nel nostro Paese, investimento che ammonta a 560 milioni di euro (347 milioni nel 2018). In aumento di 1,7 punti percentuali la quota di azioni di emittenti residenti negli Stati Uniti; crescono altresì le quote investite in titoli di emittenti residenti nelle altre aree geografiche: 0,3 punti percentuali per gli emittenti giapponesi e 0,2 punti percentuali per gli emittenti residenti, rispettivamente, in altri paesi aderenti all’OCSE e in paesi non aderenti all’OCSE.

Tav. 4.14

Fondi pensione negoziali – Composizione del portafoglio titoli per area geografica

(dati di fine anno; valori percentuali; risorse in gestione in milioni di euro)

2018 2019 Totale Tipologia di comparto Totale Garantito Obblig. puro Obblig.

misto Bilanciato Azionario

Titoli di debito 75,0 97,6 100,0 68,8 68,0 38,3 72,1

Italia 22,3 65,2 34,0 12,1 11,5 9,2 20,1

Altri paesi dell’area euro 29,0 25,3 39,5 31,3 23,0 16,0 25,9

Altri paesi dell’UE 5,3 2,5 7,2 6,5 4,4 3,6 4,8

Stati Uniti 12,4 3,2 12,4 14,0 19,5 7,8 14,8

Giappone 1,6 0,3 0,9 0,8 2,8 0,3 1,7

Altri paesi aderenti OCSE 2,3 1,0 3,2 1,9 2,9 0,7 2,2 Paesi non aderenti OCSE 2,2 0,1 2,7 2,1 3,8 0,8 2,6 Titoli di capitale 25,0 2,4 - 31,2 32,0 61,7 27,9

Italia 0,8 0,1 - 1,4 1,2 1,6 1,1

Altri paesi dell’area euro 7,5 0,7 - 9,1 8,2 16,0 7,5

Altri paesi dell’UE 1,9 0,2 - 2,1 2,5 4,1 2,0

Stati Uniti 10,3 1,0 - 13,0 13,8 28,7 12,0

Giappone 1,4 0,2 - 1,8 2,1 3,0 1,7

Altri paesi aderenti OCSE 2,1 0,3 - 2,4 2,8 4,0 2,3

Paesi non aderenti OCSE 1,1 - - 1,4 1,4 4,4 1,3

Totale portafoglio titoli 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Per memoria:

Risorse in gestione 50.232 8.421 1.338 17.366 27.189 2.523 56.836

I dati includono FONDINPS.

La tavola comprende sia i titoli detenuti direttamente sia quelli detenuti per il tramite degli OICR (cosiddetto “Principio del

* * *

Nel 2019 il rendimento medio dei fondi pensione negoziali è stato pari al 7,2 per cento al netto delle imposte. Calcolato su un periodo di osservazione più esteso, pari a dieci anni, il rendimento medio annuo composto è risultato del 3,6 per cento, superiore di 1,6 punti percentuali rispetto a quello della rivalutazione del TFR, pari al 2 per cento (cfr. Tav. 4.15).

I rendimenti medi a dieci anni sono positivi per tutte le linee di investimento. In particolare, i comparti azionari e bilanciati hanno reso mediamente il 5,7 e il 4,2 per cento. I rendimenti dei comparti obbligazionari misti sono stati del 3,9 per cento, mentre quelli dei comparti obbligazionari puri dello 0,8 per cento. Le linee di investimento garantite hanno reso in media l’1,9 per cento.

Tav. 4.15

Fondi pensione negoziali – Rendimenti netti medi annui composti

(valori percentuali) 31.12.2018- 31.12.2019 31.12.2017- 31.12.2019 31.12.2016- 31.12.2019 31.12.2014- 31.12.2019 31.12.2009- 31.12.2019 1 anno 2 anni 3 anni 5 anni 10 anni

Rendimento generale 7,2 2,2 2,4 2,5 3,6 Garantiti 2,0 0,4 0,5 0,9 1,9 Obbligazionari puri 0,7 0,1 0,0 0,1 0,8 Obbligazionari misti 7,6 2,5 2,5 2,7 3,9 Bilanciati 8,6 2,7 2,8 2,9 4,2 Azionari 12,2 3,0 4,0 4,2 5,7 Per memoria: Rivalutazione del TFR 1,5 1,7 1,7 1,6 2,0

I rendimenti sono al netto dei costi di gestione e dell’imposta sostitutiva per tutte le forme pensionistiche incluse nella tavola; anche per il TFR la rivalutazione è al netto dell’imposta sostitutiva. I rendimenti dei comparti garantiti non incorporano il valore della garanzia.

Sull’orizzonte decennale, oltre a essere positivi per tutti i comparti, i rendimenti medi annui composti presentano una dispersione molto più contenuta rispetto a quelli riferiti all’ultimo anno. In particolare, nei comparti azionari e bilanciati si osserva una considerevole riduzione della dispersione e la quasi totalità dei rendimenti è compresa, rispettivamente, fra il 4,9 e il 7,0 per cento e fra il 2,9 e il 5,9 per cento. Nei comparti obbligazionari, la quasi totalità dei rendimenti è compresa fra il 2,7 e il 4,5 per cento. Nei comparti garantiti l’intervallo è fra lo 0,9 e il 2,1 per cento (cfr. Tav. 4.16).

Tav. 4.16

Fondi pensione negoziali – Distribuzione (box plot) dei rendimenti

(valori percentuali)

I box plot rappresentano la distribuzione dei rendimenti annui per il 2019 e la distribuzione dei rendimenti medi annui composti per il periodo 2010–2019.

I valori estremi della scatola (box) raffigurano il primo (Q1) e il terzo (Q3) quartile della distribuzione dei rendimenti, la cui altezza rappresenta pertanto la differenza (range) interquartile data da (Q3-Q1). I segmenti esterni al box sono detti baffi (whiskers) la cui lunghezza massima è determinata sottraendo/aggiungendo al primo/terzo quartile 1,5 × (Q3-Q1), dove (Q3-Q1) costituisce appunto il range interquartile e 1,5 è una costante. Il simbolo in grassetto rappresenta la media ponderata.

Nel documento RELAZIONE PER L’ANNO 2019 (pagine 143-153)