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Girolamo Mercuriale e il De Arte Gymnastica

Nel documento Ginnastica e autismo (pagine 36-40)

2. LA GINNASTICA

2.6 Girolamo Mercuriale e il De Arte Gymnastica

Girolamo Mercuriale nacque a Forlì nel 1530, e vi morì nel 1606. Poco sappiamo dei suoi primi studi, mentre riguardo a quelli superiori è probabile che abbi studiato prima a Bologna e poi a Padova, presso il Collegio Philosophorum ac Medicorum, addottorandosi poi in Medicina a Venezia nel 1555.

Nel 1552 egli scrisse la sua prima opera, il normothelamus seu ratio lactandi infantes, edito a Padova, il quale, se non può più essere considerato <<il trattato più antico che la scienza medica pediatrica italiana potesse vantare >>1pp39 . resta comunque, insieme al De morbis puerorum scritto nel 1583, una delle poche opere mediche dedicate specificatamente alle malattie dell'infanzia, prima del vero sorgere della pediatria all'inizio del secolo XIX. Tornato a Forlì, vi intensificò lo studio del greco che permise lo studio e la divulgazione di studi di autori greci di medicina. Queste conoscenze acquisite sono fondamentali per la scrittura del primo libro di ginnastica: il De Arte Gymnastica. Nel 1562 Mercuriale fu prescelto, insieme ad altri cittadini di Forlì, ad una delegazione di cittadini che si recarono presso il Papa Pio IV. A Roma egli si guadagnò la stima e l'amicizia del Cardinale

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Alessandro Farnese, il quale lo trattenne, aggregandolo al suo medico personale, presso la sua corte. In questo ambiente Mercuriale entra in contatto con il frate agostiniano Onofrio Panvinio, con Pirro Ligorio, Annibal Caro, Fulvio Orsini, con il grande umanista Giusto Lipsio, tutte figure di spicco della cultura del tempo che spesso troviamo citati nel De Arte Gymnastica, la cui prima edizione (1569) vide la luce proprio al termine di questi anni vissuti a Roma.

In quello stesso anno Mercuriale lascia Roma e si trasferisce a Padova, nell'ateneo dove aveva intrapreso i suoi studi di medicina dove inizia l'attività di insegnante universitario, attività che non abbandonerà mai fino alla morte. Negli anni a seguire pubblica altre opere, tra cui: Variarum lectionum (1571), Repugnatia, qua pro Galeno strenue pugnatur, (Venezia 1572), De morbis cutaneis. A Padova Mercuriale si trova a contatto con gli studi più innovatori della cultura medica di quelli anni e la sua fama cresce di giorno in giorno. Nel 1573 l'imperatore asburgico Massimiliano II, ammalatosi, lo chiama a Vienna per farsi curare. Nello stesso anno Mercuriale pubblica a Venezia la seconda edizione del De Arte Gymnastica, molto ampliata rispetto alla prima edizione. Nel 1576 Mercuriale incorre in un grave errore professionale, giudicando non contagiosi alcuni casi a Venezia di quella che si rivelerà poi essere la più grave epidemia di peste nel padovano del secolo XVI.

Nel 1577 esce il De pestilentia lectiones, pubblicato dai suoi allievi come frutto delle sue lezioni universitarie.3 la figura e l'opera di Girolamo Mercuriale.

<<Opera assai utile non solo ai medici ma anche a tutti coloro che si interessano delle cose antiche e alla conservazione della buona salute>>. <<De Arte Gymnastica, Libri sex, nei quali vengono diligentemente descritti le varietà, i luoghi, i modi e l'efficacia di tutti gli antichi esercizi, ed insomma tutto quello che riguarda gli esercizi del corpo umano>>.

Il De Arte Gymnastica è un trattato scientifico, scritto in latino nel 1569, suddiviso in sei libri. La prima edizione nasce col titolo “Artis Gymnasticae apud antiquos celeberrimae, nostris temporibus ignoratae”. La prima volta che si presenta con il titolo De Arte Gymnastica è il 1573, ovvero nella

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seconda edizione dell'opera. Le variazioni sono talmente numerose da far considerare questa << come la vera prima edizione dell'opera >>.

In questa seconda edizione troviamo le illustrazioni di Pirro Ligorio e la dedica all'Imperatore Massimiliano II. Ciò ha contribuito molto al grande successo del libro: anzi, vi è << vi è chi ha affermato - ci informa Novara - che l'immensa, universale e secolare notorietà del lavoro di Mercuriale si debba non soltanto all'estremamente scarna bibliografia di opere sull' Educazione Fisica fino al secolo XVIII, ma anche alle sue tavole >>.

L'opera viene poi ristampata a Parigi nel 1577, mentre le ristampe successive ( Venezia 1644; Amsterdam 1672; Venezia 1737) si sono tutte basate sulla quarta ed ultima edizione, del 1601. Su quest'ultima edizione si basano le traduzioni italiane; la prima risale al 1856 ad opera di un sacerdote , Giovanni Rinaldi da Forlì, e fu pubblicata a Faenza.

L'ultima traduzione integrale italiana fu pubblicata nel 1960 in occasione dei Giochi Olimpici di Roma tradotto da Ippolito Galanti.

Il testo si presenta suddiviso in 6 libri; essi non hanno titolo , ma lo ha ognuno dei capitoli ( da 12 a 15 ) in cui ognuno di essi è suddiviso.

Nel primo libro viene definito il significato di ginnastica, ne viene tracciata la storia, vengono descritti i luoghi in cui essa viene tracciata nel mondo classico, le presone che le frequentavano e quelle che vi lavoravano.

Nel secondo libro si inizia la descrizione delle esercitazioni in uso presso gli antichi, dividendo platonicamente la ginnastica in due parti, la saltatoria e la palestristica.

La saltatoria viene a sua volta suddivisa già dagli autori antichi, in tre parti: 1) L'arte che potremmo definire <<dei saltinbanchi>>.

2) La sferistica, cioè il gioco con la palla grande, piccola, con la palla vuota e con il corico

3) L'orchestrica, o saltatio propriamente detta, che possiamo identificare con la danza intesa come una << certa facoltà di imitare con movimenti e gesti del corpo regolati ritmicamente costumi, sentimenti ed azioni degli uomini>> pag. 71 libro mercuriale.

La palestristica comprende invece tutte le attività classiche da palestra, come la lotta, il pugilato, il pancrazio, la corsa, il salto, il lancio del disco.

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Il terzo libro è interamente dedicato ad esercizi come il passeggio, lo stare eretti, i vari generi di combattimento ( con e senza armi ), la salita alla fune. Concludono questo terzo libro due capitoli riguardanti la caccia e il nuoto. Così nei tre libri che seguono, dopo aver analizzato tutti gli aspetti dell'esercizio fisico in generale (libro IV), vengono ripresi tutti gli esercizi descritti nei libri II e III (libri IV e V), analizzandone singolarmente l'efficacia in relazione alla varia tipologie di soggetti.

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Nel documento Ginnastica e autismo (pagine 36-40)