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Il Goal 1 dell’Agenda ONU 2030: porre fine alla povertà Verso uno sviluppo (umano) sostenibile

È possibile la fine della povertà?

3. Il Goal 1 dell’Agenda ONU 2030: porre fine alla povertà Verso uno sviluppo (umano) sostenibile

Il rapporto ASviS 2018 sugli SGDs conferma lo sfondo finora delineato. Si tratta di uno scenario che coinvolge tutte le questioni politiche, di ogni

31 Direzione Studi e Analisi Statistica di Anpal Servizi (a cura di), (2018),

I NEET in Italia. La Distanza del mercato del lavoro ed il rapporto con i servizi pubblici per l’impiego, p.3.

Disponibile sul sito:

https://www.anpalservizi.it/documents/20181/82980/NS+1+-

+I+Neet+in+Italia_Def.pdf/2d5b70df-a95d-4123-b6ba-f5acc10379f5, consultato in data 10 marzo 2019.

32 Cfr, Ivi, pp. 3-5. 33 Ivi, p. 6.

settore, e necessita di azioni di contrasto interministeriali, sia di tipo verticale che orizzontale. Tale idea trova riscontro in uno dei principi guida dell’ambizioso piano mondiale per lo sviluppo sostenibile. La proposta dell’ONU, infatti, è quella di sviluppare azioni di politiche “trasversali” e “sistemiche”34 e di scegliere lo sviluppo sostenibile come modello per il

futuro di tutti i paesi35. L’Italia, nonostante sia stata una delle prime nazioni a rivalutare i propri piani, è ancora molto distante dagli obiettivi, come del resto molti paesi europei36. In particolare, la situazione risulta essere molto critica rispetto alla povertà,alla condizione economica e occupazionale, alle disuguaglianze, e all’ecosistema terrestre37. Tuttavia, essa ha mostrato, negli

ultimi anni, un importante impegno in tema di povertà. La vera svolta è avvenuta nel 2016, allorquando, per la prima volta, viene delineato un piano nazionale ben strutturato per il contrasto alla povertà, prevedendo la presa in carico di interi nuclei familiari. In particolare, la Legge di stabilità 2016 ha stabilito il Fondo Nazionale per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale originariamente con una dotazione strutturale di 1 miliardo di euro l’anno, finalizzata all’attuazione del Piano nazionale di lotta alla povertà e, in particolare, alla definizione del SIA – Sostegno per l’inclusione attiva, poi sostituito dal REI – Reddito di inclusione. Con successivi interventi normativi il Fondo è stato ulteriormente incrementato fino a superare 2 miliardi di euro già dal 2018 e oltre 2,7 miliardi dal 202038. Il 17 gennaio 2019 è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto n.38 sul reddito di cittadinanza, considerabile come una misura di supporto per il contrasto

34 Cfr. Ivi, p. 116.

35 Cfr. Ivi, p. 121. 36 Cfr. Ivi, pag. 6.

37 Alleanza Italiana per lo sviluppo sostenibile, Rapporto ASVIS 2018. L’ Italia e gli

obiettivi di sviluppo sostenibile, 2018, p.37,

http://asvis.it/public/asvis/files/ASviS_REPORT_2018_Definitivo.pdf.

38https://www.lavoro.gov.it/temi-e-priorita/poverta-ed-esclusione-sociale/focus-on/Fondo-

alla povertà assoluta39. A tal proposito l’ASviS ha prodotto un interessante contributo nel Report40.

Per molto tempo la povertà è stata considerata come emergenza sociale, pur se è sempre esistita, le cui politiche, scarsamente integrate ed efficaci, hanno cercato di rispondere in maniera disomogenea, spesso con prestazioni economiche piuttosto che con l’offerta di servizi alla persona idonei e in grado di garantire il benessere dei cittadini. I governi, inaspettatamente, sono stati chiamati ad ascoltare i nuovi poveri e rispondere alle nuove domande sociali. Porre fine alla povertà potrebbe essere un’utopia, ma sostenibile. Come è delineato nel goal n 17 dell’agenda, è possibile adottare un nuovo modello teorico e operativo, ma solo attraverso la sinergia e diverse attività di partnership e stewardship41. È importante che tutte le politiche, simultaneamente, tengano conto di ogni goal al fine di poter promuovere, più che uno sviluppo economico e sociale, uno sviluppo umano che renda le persone in grado di prendersi cura di loro stesse. Si auspica uno sviluppo umano e sociale che sia sostenibile nel tempo, un’offerta di servizi e programmi che tengano conto dell’intero ciclo di vita delle persone e che facciano della prevenzione la mission delle proprie

policies.

39 http://www.governo.it/articolo/reddito-di-cittadinanza-e-quota-100-libera-dal-consiglio-

dei-ministri/10732, consultato in data 21 gennaio 2019.

40 http://asvis.it/goal1/home/350-3359/litalia-e-il-goal-1-servono-politiche-per-tutte-le-

dimensioni-della-poverta, consultato in data 10 marzo 2019.

41 Per stewardship si intende «un insieme di politiche e accordi per la tutela dell’ambiente,

di standard e norme per la gestione responsabile di tutto il ciclo di vita del prodotto, e di buone pratiche nella governance aziendale. Esse sono volte a responsabilizzare e coinvolgere attivamente l’individuo e le diverse organizzazioni sulla gestione etica delle risorse sia naturali, sanitarie, produttive, finanziarie e umane. La stewardship è un processo utile alla gestione di beni e valori, in favore delle generazioni future. La sua applicazione spazia dal processo produttivo al benessere, inteso come bene comune, condiviso e accessibile a tutti».

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9. http://www.rainews.it/ran24/speciali/2018/5-milioni-di-poveri-in-italia-fermo- ascensore-sociale/.

La sostenibilità e lo sviluppo sostenibile nell’economia