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Goal 3: Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età

Salute e Benessere: Una scelta di vita sostenibile!

4. Goal 3: Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età

Entro il 2030, ridurre di un terzo la mortalità prematura da malattie non trasmissibili attraverso la prevenzione e la cura e promuovere la salute mentale e il benessere.

La definizione e gli ambiti di intervento della prevenzione sono cambiati nel corso del tempo. Le autorità internazionali hanno ribadito l’opportunità per i Sistemi Sanitari di promuovere le politiche di prevenzione, definendo la prevenzione una priorità delle politiche sanitarie e un investimento per lo sviluppo sociale ed economico di ogni Paese. Con il nostro lavoro stiamo perseguendo il goal n. 3, soprattutto nella disseminazione dell’educazione della popolazione ai vaccini, come indicato dall’OMS e tra gli obiettivi prioritari delle policy di Publich Health. I vaccini rappresentano un valore per la sostenibilità e una delle sfide più importanti per il futuro del SSN. Lo scenario italiano è caratterizzato da una scarsa attenzione alla prevenzione in generale ed ai vaccini in particolare. Emerge quindi l’importanza di promuovere una corretta “cultura vaccinale”, supportata da robuste evidenze scientifiche, che porti ad azioni di educazione sanitaria, responsabilizzazione ed empowerment dei cittadini. Gli obiettivi del nostro lavoro si muovono nella prospettiva, sia di dover promuovere l’adesione ai programmi di prevenzione primaria e secondaria, sia di dover informare attivamente circa le potenzialità e i limiti che caratterizzano il vaccino

contro l’infezione da HPV. Il cross sectional study ha fotografato le conoscenze, attitudini e comportamenti (KAB) della popolazione studentesca in merito alle infezioni da HPV; ha costituito la base per una ricerca (school based community randomized trial) più approfondita, promuovendo interventi di educazione alla salute connessi alla prevenzione del carcinoma del collo dell’utero, attraverso l’applicazione di modelli educativi basati sulla peer education, considerata una strategia efficace, anche sulla base delle evidenze scientifiche rilevate dai diversi studi condotti a riguardo. Inoltre, questa ricerca ha misurato l’efficacia dell’intervento educativo tra pari, utilizzato come strumento per la prevenzione dell’infezione da HPV, misurandone, attraverso follow up periodici, gli effetti prodotti. Valutando se e quali modifiche siano state prodotte rispetto alle conoscenze e alla propensione alla vaccinazione contro l’HPV, e soprattutto se abbia comportato una diminuzione dell’assunzione di comportamenti sessuali a rischio. Sia il test HPV che il vaccino HPV richiedono una comunicazione e un monitoraggio efficaci per la diffusione della conoscenza, in particolare tra le donne identificate come più bisognose di informazioni e incluse nella fascia di età a rischio, in cui è fondamentale incoraggiare scelte consapevoli. Questo sottolinea la necessità di pianificare programmi educativi adeguati. La valutazione positiva, non solo a breve termine, ma soprattutto dopo un anno, mostra se l’educazione tra pari, un metodo educativo basato sul coinvolgimento dei giovani fin dalle prime fasi del progetto, può essere applicata per modificare i loro comportamenti e mantenerli nel tempo. Gli interventi di prevenzione primaria, per il loro profilo di efficacia e impatto sul carico di malattie prevenute, devono essere privilegiati in un momento di risorse sanitarie decrescenti. Solo l’investimento in prevenzione garantisce, in prospettiva, la sostenibilità di un patrimonio inestimabile per il nostro Paese: il SSN.

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