• Non ci sono risultati.

Meso Gestione

2.3. HTA e il Servizio di Ingegneria Clinica in Humanitas

L'HTA è, in sintesi, definibile come la complessiva valutazione multidisciplinare e multiprofessionale delle tecnologie biomediche esistenti e di nuova introduzione: la multidisciplinarità e la multiprofessionalità richieste sono tipiche dell’ingegneria clinica e l’ingegnere clinico deve essere sempre uno dei principali autori e attori dell’assesment dell’HTA. L'ingegnere clinico conosce infatti sia i prodotti, sia il loro utilizzo nei percorsi diagnostico-terapeutici e possiede, per formazione, una mentalità economica. L'HTA, studiando e traendo di volta in volta delle conclusioni, dà un contributo essenziale al processo di scelta e di impiego delle tecnologie biomediche, che costituiscono l’elemento cardine di una qualsiasi struttura ospedaliera10.

Fra i quattro modelli organizzativi di Hospital-Based HTA presentati nel paragrafo precedente, quello presente presso l’Humanitas è il modello del comitato interno. Si tratta di un team multidisciplinare, guidato da ingegneri clinici, ma che coinvolge differenti professionalità, come personale sanitario, direzione sanitaria, gestione operativa e controllo di gestione, con lo scopo di razionalizzare le scelte in merito all’introduzione di nuove tecnologie. È opportuno sottolineare che con “nuove tecnologie” si intende sia una innovazione pura, ovvero una tecnologia di ultima generazione, che si è appena inserita nel mercato, sia una tecnologia già esistente, ma fino a quel momento non facente parte del parco macchine di Humanitas. Questo approccio multidisciplinare permette la realizzazione del processo decisionale, in cui Qualità, Sostenibilità e Investimenti sono fattori essenziali, alla

40 base della logica di acquisizione presente in Humanitas e rappresentano i criteri fondamentali per condurre un valido processo di Hospital-Based HTA (Figura 10).

In particolare, volendo descrivere più nel dettaglio le fasi del processo, le unità operative avanzano specifiche richieste, ponendosi come obiettivo il miglioramento della qualità dei trattamenti: da qui parte il processo di Hospital-Based HTA. Il Servizio di Ingegneria Clinica si fa carico delle richieste pervenute e si adopera per fornire un dossier completo della tecnologia. Vengono raccolte le informazioni sulle specifiche tecniche e tutte le certificazioni, si valuta l’opportunità di fissare un periodo di visione dell’apparecchiatura tramite accordi con il fornitore2. Dopodiché l’analisi si concentra sull’utilizzo del dispositivo all’interno dell’ospedale e della sua operatività: alla Direzione Sanitaria spetta il compito di approfondire il tema, andando a valutare dettagliatamente gli outcome clinici attesi. In seguito, la Gestione Operativa si occupa di approfondire il tema della produttività conducendo una SWOT analysis, per valutare la reale fattibilità di implementare la tecnologia all’interno dell’ospedale da un punto di vista strategico. Grazie alla SWOT Analysis è infatti possibile utilizzare i punti di forza (Strengths) per trarre vantaggio dalle opportunità individuate dall’adozione della tecnologia, per proteggerci dai possibili rischi (Threats). Allo stesso modo è necessario capire quali siano le debolezze (Weaknesses) interne all’ospedale che minacciano le opportunità (Opportunities) derivanti da fattori esterni19. Infine, il Controllo di Gestione valuta la fattibilità dell’investimento mantenendo sullo sfondo le esigenze di qualità e sostenibilità. Viene poi stilato un report complessivo derivante dall’intero processo di Hospital-Based HTA, che viene sottoposto all’attenzione della Direzione Generale, cui spetta la decisione definitiva riguardante l’attuazione del progetto. Il processo appena presentato è schematizzato nella figura sottostante (Figura 11).

Figura 10.La logica del processo di acquisizione in Humanitas.

41 Il vantaggio principale derivante dall’adozione di questo tipo di approccio per le valutazioni deriva dalla capacità di coinvolgere attivamente più figure collocate su diversi livelli decisionali, sottolineando l’importanza della multidisciplinarità, aspetto fondamentale in una realtà aziendale, quale quella di Humanitas, volta ad ottenere risultati sempre più performanti e a garantire il miglior servizio al paziente, attraverso una gestione ottimale delle risorse.

L'approccio di Humanitas al processo decisionale è a 360 gradi: non si analizza solo l’impatto sulla pratica clinica, bensì l’attenzione viene posta su tutti gli aspetti, in quanto la consapevolezza dell'imminente adozione di nuove tecnologie richiede l'analisi di tutte le possibili implicazioni che la tecnologia apporta a livello ospedaliero20. Per questo motivo il Servizio di Ingegneria Clinica di Humanitas ha sviluppato un proprio modello di HTA, che viene utilizzato ogni qual volta una nuova tecnologia sanitaria venga introdotta in ospedale, sia in caso di sostituzione di macchinari obsoleti con modelli più recenti, sia in caso di immissione di apparecchiature finora non facenti parti del parco macchine ospedaliero. Il motivo principale di questa valutazione è verificare l’impatto che la tecnologia genera all’interno dell’ospedale, quali domini coinvolge e in che modo innova le tradizionali pratiche cliniche che si svolgono in ospedale. Nello specifico, il modello prevede quattro macro-domini che vengono esaminati nel dettaglio: paziente, tecnologia, organizzazione ed aspetto economico (Figura 12).

Figura 11. L’Hospital-Based Health Technology Assessment in Humanitas.

42

Figura 12. Modello di report di Hospital-Based HTA che si adotta presso Humanitas.

DIPARTIMENTO

COME VIENE TRATTATA ATTUALMENTE LA POPOLAZIONE TARGET IN HUMANITAS

TECNOLOGIA GIÁ IN USO IN OSPEDALE

43 Per svolgere la presente tesi, il modello di HTA è stato riadattato alla tecnologia in esame, ovvero la stampante 3D. Nei prossimi capitoli verranno presentati singolarmente i quattro domini presi in esame. Al fine di elaborare un report accurato e consono per la stampante, al posto della categoria “paziente”, si è deciso di valutare come la stampante 3D sia stata declinata nella clinica. Nello specifico, nel capitolo successivo si parlerà della stampante 3D, delle caratteristiche della tecnologia e di tutti i dispositivi ad essa associati. Verranno inoltre descritti i modelli che sono stati realizzati durante i mesi di tirocinio presso l’Humanitas. Per ognuno di essi seguirà nei capitoli successivi una spiegazione degli impatti che hanno apportato sia a livello clinico che organizzativo. Infine, verrà presentato il business case della stampante 3D e seguiranno le discussioni finali.

44

3. La tecnologia

3.1. La stampante 3D

La stampa 3D è una tecnica che rappresenta il progresso nel settore tecnologico dell’ultimo millennio, tanto da essere riconosciuta come la terza rivoluzione industriale. Dal 1983, quando Chuck Hull, il pioniere della stampa 3D, fece le sue prime prove, questa tecnologia ha conosciuto importanti sviluppi, trovando applicazione nelle più svariate aree. In particolare, nel campo biomedico la stampa 3D si è rivelata una scoperta rivoluzionaria, in grado di apportare innovazione e risoluzioni di problematiche spesso ritenute insuperabili.

Nel presente capitolo si tratterà il primo dei quattro domini del modello di Hospital-Based HTA che è consuetudine applicare presso il Servizio di Ingegneria Clinica di Humanitas; in particolare, si parlerà della tecnologia della stampante 3D, del tipo di stampante che è presente in Humanitas, dei materiali e dei software ad essa collegati e seguirà un excursus dei modelli progettati e stampati in 3D.