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Meso Gestione

MODELLO 3D IMPATTO CLINICO IMPATTO ORGANIZZATIVO Patient- specific

6. Conclusioni e sviluppi futuri

6.2. Limitazioni e sviluppi futuri

La principale limitazione allo svolgimento dello studio è stata l’interruzione del tirocinio nel reparto di Ingegneria Clinica di Humanitas Research Hospital a causa dell’emergenza Covid-19 e, di conseguenza, l’impossibilità di approfondire alcune applicazioni dei modelli stampati in 3D. È questo il caso del gesso ortopedico stampato in 3D, il quale prima di essere adottato richiede uno studio più approfondito e accurato, in cui siano coinvolti anche i medici ortopedici. Questo progetto è ancora in fase sperimentale per diversi motivi: in primo luogo necessita di un numero di prove elevato, il che vuol dire reperire un buon numero di TC o RMN di pazienti con fratture in corrispondenza degli arti superiori. In secondo luogo, è necessario affinare la tecnica di realizzazione del gesso ortopedico e standardizzarla. Infine, una sua introduzione richiederebbe anche una modifica del personale, dal momento che per la modellazione e la stampa del gesso ortopedico è richiesta una figura addetta a questa specifica mansione. Rimane comunque la consapevolezza che sia una innovazione di grande valore e dal forte impatto, che soddisfa sia i fabbisogni dei pazienti, sia le richieste dei medici e che rafforza la descrizione di Humanitas come centro d’eccellenza. ovvero una struttura che promuove l’adozione di tecnologie sanitarie che ottimizzano la soddisfazione dei bisogni clinici dei cittadini e che, al contempo, si impegna per la produzione e la diffusione di conoscenza biomedica avanzata.

Un altro limite del presente elaborato si riscontra nella valutazione economica, poiché per un’analisi più minuziosa, sarebbe opportuno considerare un “case mix”, ovvero effettuare un confronto della casistica trattata a seconda della loro complessità. È evidente che la realizzazione di un gesso ortopedico in 3D richieda maggiori competenze tecniche e anche tempi di realizzazione più lunghi rispetto agli altri modelli. Da qui la necessità di inserire una figura addetta a questo compito e quindi inevitabilmente dei costi del personale da rivedere. Inoltre, considerando che i tempi di produzione del gesso ortopedico sono piuttosto

106 lunghi (pari a cinque ore), bisognerebbe considerare anche che la stampate 3D per la maggior parte delle ore lavorative non è disponibile per stampare altri modelli. Anche in questo caso, a causa della sospensione del tirocinio, non è stato possibile approfondire tale analisi economica.

Fra gli sviluppi futuri vi è sicuramente l’intenzione di continuare a sfruttare le potenzialità della stampante 3D, sviluppando di giorno in giorno dei nuovi modelli che creino delle soluzioni innovative ed efficaci ai bisogni e alle richieste che giungono quotidianamente nel reparto di Ingegneria Clinica di Humanitas.

Il secondo sviluppo futuro è rappresentato dall’intento di creare una piattaforma di condivisione dei modelli realizzati. Nello specifico, si vorrebbe sviluppare un database contenente immagini, modelli digitali, descrizione del processo e indicazione dei parametri di stampa di ogni modello 3D che viene realizzato presso l’Humanitas. La condivisione dei modelli potrebbe infatti essere uno stimolo importante all’acquisto delle stampanti 3D da parte di altri ospedali, perché permetterebbe di velocizzare ulteriormente i processi di realizzazione dei modelli, superando anche le difficoltà che la fase di progettazione potrebbe apportare. In questo modo verrebbe garantita una maggiore diffusione delle conoscenze in ambito medico, promuovendo lo sviluppo scientifico-tecnologico anche a livello sanitario.

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