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I principali strumenti di social media marketing

Capito 3. Il museo virtuale: la virtualità dei contenuti

3.5 Le tecnologie per la promozione della cultura

3.5.4 I principali strumenti di social media marketing

Come già accennato precedentemente, le istituzioni museali possono utilizzare i Social Media e tutti i nuovi strumenti di comunicazione digitale per perseguire le finalità e gli obiettivi dell’istituzione in particolare lo sviluppo dell’audience. Attraverso un giusto sfruttamento delle tecnologie del Web 2.0 è infatti possibile ampliare gli strumenti di marketing a disposizione delle istituzioni culturali e dei musei.

L’obiettivo nell’utilizzo dei nuovi mezzi di comunicazione digitale è quello di invitare gli utenti ad un maggiore coinvolgimento diretto e ad una maggiore partecipazione nelle attività e progetti promossi dalle istituzioni museali, si ha così una trasformazione del pubblico da mero spettatore a partecipe e cocreatore.

Come ogni attività di marketing anche il social media marketing deve avvalersi di una corretta pianificazione strategica che come visto precedentemente si sviluppa in diversi step. Ogni social network è ben definito e risponde a specifiche esigenze. Di seguito vengono delineate brevemente le piattaforme social maggiormente utilizzate in ambito museale e quali sono i loro punti di forza e di debolezza.

- Facebook

È il social network maggiormente utilizzato per numero di iscritti non solo a livello nazionale ma anche internazionale. Questa piattaforma permette diverse funzioni come la condivisione di post di testo, immagini, video, link e presenta inoltre la possibilità di parlare in chat. È uno dei canali più versatili consentendo la sincronizzazione con le altre piattaforme social quali Twitter, Instagram, Tumblr e Pinterest. Le organizzazioni

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possono aprire non un profilo, bensì una pagina e promuovere così le loro iniziative, possono infatti sviluppare campagne di advertising a pagamento scegliendo il target sulla base di dati demografici e sull’interesse degli iscritti.

Elementi positivi sono l’altissimo numero di iscritti, la versatilità, l’alta capacità di visualizzazione dei contenuti, l’adattabilità delle campagne di advertising ai budget ed infine la possibilità di profilare il pubblico.

A sfavore invece vi è il fatto che questo tipo di piattaforma richiede una presenza costante specialmente se si permette agli utenti di postare contenuti sulla pagina. L’alta visualizzazione dei contenuti può essere considerata anche un elemento negativo specialmente in caso di errori di battitura o di gergo. È inoltre consigliabile di evitare un’eccessiva attività di post in quanto può portare i follower ad abbandonare la pagina per effetto spam.

Gli utilizzi di Facebook per i musei sono dunque infiniti, questo tipo di piattaforma sostiene la creatività, il dialogo oltre che la volontà di incoraggiare il pubblico. Nell’ambito museale è consigliato optare per post che contengono contenuti visivi o link esterni e nel caso di testi, non superare le cinque righe. Nell’ambito dei social network, il tono è di tipo informale ed è fondamentale rispondere ai commenti degli utenti, ringraziando o rispondendo a curiosità.

- Twitter

Al terzo posto per piattaforma maggiormente utilizzata in Italia, offre la possibilità di condividere link, postare immagini e video oltre che scrivere post, con la caratteristica di un limite massimo di 140 caratteri per post dunque fondamentale è cercare di calibrare bene ciò che si scrive. Anche i non utenti possono visualizzare gli stati in quanto pubblici, ogni utente vede in ordine cronologico sulla propria bacheca tutti i post e le attività degli account che segue. A differenza di Facebook non vi è differenza tra account privati e aziendali.

Grazie agli #hashtag gli utenti possono partecipare a discussioni attorno a differenti tematiche e selezionando l’hashtag è possibile visualizzare tutti i post che lo contengono.

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Elemento a favore di questo tipo di piattaforma è la possibilità di discutere con appassionati, colleghi e altre istituzioni, a sfavore invece, la necessità di sintesi, di riconoscimento di influencer oltre che la capacità di saper gestire provocazioni.

- Youtube

È il secondo motore di ricerca dopo Google e si fonda sulla pubblicazione di soli video. È molto semplice e permette l’apertura di un proprio canale a cui i diversi utenti possono iscriversi e possono lasciare commenti. In ogni canale i video possono essere organizzati in playlist che contengono o video propri o video di altri canali.

Punto di forza è la semplicità di utilizzo e la visibilità in quanto i video sono visibili da chiunque, anche da non iscritti. A sfavore invece il fatto che la realizzazione di un video di alta qualità può essere dispendioso e richiede professionalità.

- Pinterest

È una piattaforma di sola condivisione di immagini e si inserisce bene nell’ambito delle strategie di social mobile marketing. Pinterest consente di mettere in mostra non solo una selezione delle proprie collezioni, ma anche la pubblicizzazione delle proprie attività, e le altre iniziative online del museo. Offre la possibilità di una visibilità presso un pubblico diverso e più ampio. In questa piattaforma è possibile creare gallerie a tema, condividerle e commentarle. Si possono creare account aziendali ma non hanno differenze rispetto a quelli privati. È un canale social che si adatta bene alla comunicazione museale in quanto richiede foto di qualità e si fonda solo su di un approccio visivo piuttosto che testuale come Facebook o Twitter. Anche questa piattaforma è aperta a tutti, anche ai non iscritti, dunque ha un’alta visualizzazione dei contenuti, punto di debolezza è invece la necessità di possedere un patrimonio di immagini consistente e di qualità.

- Instagram

È un altro Social di condivisione di sole immagini, la sua ampia diffusione è data dalla possibilità di elaborare fotografie scattate o già presenti nel proprio archivio grazie ad una

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serie di filtri presenti nell’applicazione. È utilizzabile solo tramite registrazione e principalmente solo tramite smartphone e tablet, oltre che su desktop con funzionalità però limitate. Gli account possono essere pubblici o privati e anche su questa piattaforma è possibile l’utilizzo di hashtag dove selezionandoli si visualizzano tutte le immagini che li contengono. Punto di forza nell’ambito museale è l’adattabilità a mostrare immagini e documentare eventi oltre che i dietro le quinte, è un social caratterizzato da un grande numero di iscritti specialmente giovani e quindi dotato di grandi potenzialità visive. Come gli altri social però richiede un aggiornamento costante e non è adatto a presentare fotografie istituzionali.

- Tumblr

Questa piattaforma consente la creazione di blog orientati ad una comunicazione breve e legata alla multimedialità (immagini, video, citazioni) e alla testualità, unendo le caratteristiche di Tweeter e Instagram. Componente molto popolare su Tumblr sono i GIF (Graphics Interchange Format) si tratta di immagini dal tono ironico animate per singoli frame, prive di audio e spesso dotate di sottotitoli. Questo tipo di piattaforma è quindi adatta per contenuti di tipo dinamico, oggetti per loro natura immobili che vengono animati, grazie a questa tipologia di media è possibile per esempio far vedere il funzionamento di ingranaggi o macchine oppure il movimento di protagonisti di un dipinto. Positivo in questo Social è la facilità di condivisione e l’essenzialità ed efficacia della comunicazione, sfavorevole invece è la necessità di sintesi.