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Capitolo II Il governo della casa Il governo del regno (1548-78)

3.4. La produzione vinicola

3.4.1. I prodotti caseari

Prodotto di largo consumo nella dieta Mediterranea il formaggio era particolarmente richiesto per le forniture logistiche militari. Nel solo 1572 vennero estratti per le forze di don Giovanni d’Austria 4737 cantari di formaggi364; e un quantitativo grossomodo simile venne consegnato all’armata l’anno seguente.

363 ASP, Tribunale del Real Patrimonio, Lettere e dispacci viceregi, vol 599 cc.192-197. 364 V. Favarò, La modernizzazione militare nella Sicilia di Filippo II, cit., p. 182.

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Le principali aree casearie interessate da queste forniture facevano riferimento all’area di Termini e alla fascia costiera tra Trapani e Mazara coi loro ricchi entroterra365; e, anche se in misura minore, alla piana di Catania.

Tra tutti l’emporio termitano era di gran lunga il più ricco. Per avere un’idea delle quantità di prodotto che gravitavano su questo caricatore si noti come nella sola estate del 1573 partirono per la flotta di don Giovanni 1300 cantari di formaggi e caciocavalli366; pochi mesi prima, nella primavera dello stesso anno, 400 cantari vennero inviati alla guarnigione spagnola di Goletta367 e, nelle stesse settimane, altri 200 cantari partirono alla volta di Messina per il rifornimento delle galee siciliane368. Nell’arco di pochi mesi, quindi, dal caricatore di Termini si poterono estrarre per i soli fini militari 1900 cantari di formaggi.

Si tratta di numeri certamente imponenti ma che da soli non esprimono per intero il volume produttivo che la città col suo entroterra riusciva a garantire ogni anno; nonostante, infatti, il 1572 fosse stato contrassegnato dalle ingenti forniture che la città tirrenica versò all’armata, si ebbe modo di esportare anche una partita di 300 cantari per extra regnum369. Altamente produttiva anche la già citata costiera trapanese, la fascia cioè compresa tra Trapani e Mazara. Quest’area era stata più volte oggetto di attenzioni da parte della corte per le sue risorse casearie e non mancò di versare buone partite all’armata370: nell’estate del 1573, ad esempio, dal relativo entroterra vennero convogliati a Trapani 1100 cantari di formaggi e da lì condotti all’armata371, mentre nelle stesse settimane altri 600 cantari provenienti da Marsala vennero messi a disposizione della Regia Corte nelle mani del “munizioniero” di Trapani372.

365 ASP, Tribunale del Real Patrimonio, Lettere e dispacci viceregi, vol 618 cc.227-228. 366 ASP, Tribunale del Real Patrimonio, Lettere e dispacci viceregi, vol. 599 cc.406-407. 367 Ivi, c.308; vol. 603 c.247.

368 ASP, Tribunale del Real Patrimonio, Lettere e dispacci viceregi, vol 599 c.276. 369 ASP, Tribunale del Real Patrimonio, Lettere e dispacci viceregi, vol. 595 cc.5-6.

370 ASP, Tribunale del Real Patrimonio, Lettere e dispacci viceregi, vol. 599 c.239, c.404; vol. 618

cc.227-228.

371 ASP, Tribunale del Real Patrimonio, Lettere e dispacci viceregi, vol. 602 c.474 (questa partita

venne assicurata 1600 onze); vol.595 c.394.

372 ASP, Tribunale del Real Patrimonio, Lettere e dispacci viceregi , vol. 603 c.420. Tali erano i

quantitativi garantiti in quest’area che i castelli di Trapani e di Mazara (che, in realtà, alloggiavano modeste quantità di soldati) potevano immagazzinare 600 cantari. ASP, Tribunale del Real Patrimonio, Lettere e dispacci viceregi, vol. 601 c.488.

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Anche Mazara quindi, al pari delle vicine Marsala e Trapani, si confermava come uno dei caricatori dove convergevano alcune tra le maggiori partite del prodotto373.

Accanto alle forniture mazaresi e termitane ritroviamo inoltre quantitativi sia pur esigui, provenienti dall’entroterra palermitano: nell’aprile 1573 a Corleone vennero acquistati e trasferiti a Palermo - per poi essere versati all’armata - 300 cantari di formaggi al costo di 70 tarì al cantaro374. Buona produzione casearia doveva convogliare anche a Castellammare del Golfo, ma è da supporre che diversi interessi non vedevano di buon occhio l’export militare da questo caricatore in quanto il Presidente del regno, in almeno due occasioni, si lamentò col vice portulano del posto per non aver comunicato la quantità di prodotto nelle sue disponibilità375. Ad ogni modo, nel maggio 1573 la Regia Corte acquistò in questo caricatore 400 cantari di formaggi376 e, nell’estate dello stesso anno, altri 360377. Castellammare del Golfo, infatti, aveva una lunga tradizione di export caseario: basti pensare che, nel solo 1576, un solo venditore con diverse imbarcazioni portò 656,37 cantari di formaggi da questo centro a Palermo per un totale di 17686 pezzi378.

Il formaggio era quindi un alimento particolarmente richiesto dalle truppe sia di terra che di mare e per quanto l’isola fornisse discreti quantitativi, le disponibilità del prodotto non apparivano particolarmente consistenti. Tali erano le ristrettezze per il suo reperimento che per il 1573 come per i due anni successivi Carlo d’Aragona proibì di estrarre dall’isola formaggi per extra regnum379, giacché la priorità doveva andare ai rifornimenti militari prima ancora che per l’export.

373 Una tra le innumerevoli notizie di acquisti caseari nell’area rafforza i risultati di quest’analisi.

Nel 1576, infatti, in un periodo contrassegnato da una minore produzione a causa della peste la Regia Corte riuscì a reperire a Mazara una partita di 1000 cantari. ASP, Tribunale del Real Patrimonio, Lettere e dispacci viceregi, vol. 649 c.1. pochi anni dopo, nel 1576 la Regia Corte acquistò, nuovamente a Mazara, una partita di 1000 cantari.

374 ASP, Tribunale del Real Patrimonio, Lettere e dispacci viceregi, vol. 603 c.239. 375 Ivi, c. 233.

376 ASP, Tribunale del Real Patrimonio, Lettere e dispacci viceregi, vol.596 cc.429-430. 377 ASP, Tribunale del Real Patrimonio, Lettere e dispacci viceregi, vol. 595 cc.580-581. 378 ASP, Tribunale del Real Patrimonio, Lettere e dispacci viceregi, vol. 649 cc.190-191.

379 ASP, Tribunale del Real Patrimonio, Lettere e dispacci viceregi, vol. 603 c.206, vol.618 cc.206-

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Produzione di formaggi per uso militare. Aree di provenienza delle forniture

Aree di produzione casearia per le provvigioni militari

CASTELLAMMAR E GOLFO 19%

TERMINI 47% CORLEONE 7%

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