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I Record Commissioners: gli “Statutes of the Realm” (1810 1822)

Tra il 1810 ed il 1822, appositi Record Commissioners, nominati dalla House of

Commons, pubblicarono l’opera Statutes of the Realm in nove mastodontici volumi in folio contenenti i testi degli Acts of Parliament dallo Statute of Merton del 1235 a

quelli del 171337.

Holdsworth38 affronta approfonditamente lo studio della genesi degli Statutes of the

Realm. I Record Commissioners incontrarono notevoli difficoltà nel decidere quale

titolo attribuire ai molti documenti, per conferire loro piena autorità legislativa. Nel compilare la loro edizione, essi fecero ricorso agli Statute Rolls, agli Enrolments of

Acts, ad Exemplifications and Transcripts by Writ, ad Acts originali, ai Parliament Rolls, ai Close, Patent, Fine, and Charter Rolls, ai books of record e a molte altre

opere. Da queste fonti trassero tutti i documenti che poi assunsero lo status di

statutes; tuttavia, Holdsworth aggiunge come, in aggiunta ai precedenti

provvedimenti, vi inserirono anche tutti gli strumenti che erano stati inseriti nelle precedenti edizioni di statutes, in ossequio a quella tradizione generalmente accolta secondo la quale è necessario accettare come statute tutti gli atti per i quali non vi sia prova contraria.

Nel proseguire la descrizione del lavoro dei Commissioners, Holdsworth rileva come questo sia proseguito fino al regno della regina Anna (1702-1714): il risultato che raggiunsero era di gran lunga superiore, secondo l’autore, a qualsiasi edizione mai realizzata, e l’unica che possa essere utilizzata a fini storici. Tuttavia, egli ne esamina minuziosamente la natura, evidenziandone anche il principale difetto: la mancanza di informazioni relative al tempo e alla validità dei reports utilizzati. La sistemazione del materiale, infatti, non sempre segue un ordine strettamente cronologico: alcuni

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V. sottoparagrafo 1.2.1.

36 O.H. PHILLIPS, A First Book of English Law, cit. (pagina 113)

37 G. CRISCUOLI, Introduzione allo studio del diritto inglese, le fonti, cit. (pagina 461) 38 W.S. HOLDSWORTH, Sources and Literature of English Law, cit. (pagine 59-60)

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statutes sono classificati come ‹‹senza tempo››, quando gli operatori non sono stati in

grado di risalire a una qualche prova che permettesse di attribuire loro una data precisa, ed in altri casi è attribuita una data precisa anche in assenza di prove certe a riguardo. Inoltre, ulteriore difetto rilevato da Holdsworth, i Commissioners si sono attenuti troppo alla traduzione tradizionale degli atti, cosicché la traduzione che è stata data alle stampe non è molto fedele al testo originale. Per questi motivi l’autore auspica la realizzazione di una nuova edizione del primo volume dell’opera dei

Record Commissioners, che incorpori al suo interno i risultati della ricerca storica

moderna.

A partire dal 1940, i volumi annuali degli Statutes of the Realm sono denominati

Public General Acts and Measures, e ciascuno di essi contiene un indice e una tavola

che mostra gli effetti che le leggi in essi contenute hanno su quelle degli anni precedenti39.

6. Il Queen’s Printer (1882) e lo Stationery Office

Dal 1882 il Queen’s (King’s) Printer è anche il Controller of Her Majesty’s

Stationery Office; quest’ultimo, o ‹‹Stamperia della Real Casa›› ha il compito di

pubblicare e vendere il materiale legislativo ed ogni altro atto del Parlamento.

Inoltre, lo stesso Office pubblica annualmente due volumi in cui sono raccolte tutte le leggi emanate nell’anno: nel primo quelle di ordine generale, nel secondo quelle di carattere locale e particolare40.

Il materiale pubblicato dallo Stationery Office è curato, per la stampa, da un apposito organismo, lo Statutory Publication Office, che comprende un editore e tre assistenti, istruiti nel diritto inglese, e il personale di supporto. Il suo compito è vario: prepara gli Statutes in Force sotto la direzione generale del comitato editoriale (Editorial

Board), prepara l’Indice e la Tavola degli Effetti (Table of Effects) pubblicata con i

volumi annuali dei Public General Acts and Measures, prepara Annotation to Acts (che fungono da aggiornamento degli Statutes Revised e dei Public General Acts and

Measures), il volume annuale Index to Statute e l’annuale Table of the Chronological Statutes (in cui compaiono in ordine cronologico tutti gli atti legislativi emanati a

39 RENTON REPORT: La preparazione delle leggi, rapporto presentato al Parlamento inglese (1975),

cit. (pagina 92)

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partire dal 1235, indicando quali sono ancora in vigore, e con quale contenuto rispetto al testo iniziale), e registra e prepara i volumi annuali degli Statutory

Instruments41.

7. Gli “Statutes Revised” e gli “Statutes in force”

Attualmente, il corpus delle leggi vigenti è raccolto nell’opera Statutes Revised (‹‹leggi emendate››), giunta alla terza edizione. Essa comprende, in trentadue volumi, leggi che datano dal 1235 e, naturalmente, non riproduce le leggi o quelle loro parti che sono state abrogate.

Tutto il lavoro editoriale si svolge sotto il controllo di un apposito organo, lo Statute

Law Committee, inizialmente creato nel 1868 e ristrutturato nel 1947. Il Renton Report42 ne descrive accuratamente l’evoluzione strutturale: inizialmente composto da una dozzina di membri, il numero si stabilizzò nel 1945 a dodici componenti, tra i quali due membri del Parlamento, il First Parliamentary Counsel ed il

Parliamentary Draftsmen for Scotland. Nel dopoguerra, il numero fu raddoppiato,

reclutando anche l’Attorney General, il Lord Advocate, alcuni dei Law Lords, membri di entrambi i rami del Parlamento, tre o quattro Permanent Secretaries dei Dicasteri che sono più spesso coinvolti nella preparazione delle leggi, il Consigliere dello Speaker della Camera dei Comuni, il Consigliere del Chairman of Committees, ed infine il Treasury Solicitor. Inizialmente, il suo compito era quello di analizzare lo stato dello Statute Book e cercare strumenti utili al suo aggiornamento, sovrintendere alla pubblicazione e alla preparazione dell’indice delle leggi, degli Statutes Revised e degli Statutory Instruments. Con l’istituzione delle Law Commissions, alcune delle funzioni di queste ultime si andarono a sovrapporre con l’opera dello Statute Law

Committee; tuttavia, esse riuscirono a lavorare parallelamente, grazie al legame

istituito fra esse dalla presenza, all’interno dello Statute Law Committee del Presidente della Law Commission per l’Inghilterra ed il Galles, in qualità di vice- presidente, e del presidente della Law Commission scozzese, in veste di membro.

41

RENTON REPORT: La preparazione delle leggi, rapporto presentato al Parlamento inglese (1975), cit. (pagina 91)

42 RENTON REPORT: La preparazione delle leggi, rapporto presentato al Parlamento inglese (1975),

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Inoltre, ogni anno si svolge un dibattito fra le precedenti istituzioni, incentrato sui rispettivi progetti e risultati.

Attualmente, lo Statute Law Committee, di cui il Lord Chancellor è presidente, si riunisce una volta all’anno, e si articola in varie sottocommissioni.

Ogni nuova legge è pubblicata tempestivamente in uno o più fogli separati da inserirsi in un raccoglitore ordinato a volume dal titolo Statutes in force, che costituisce la quarta edizione degli Statutes Revised. Fu pubblicato per la prima volta nel 1972 e fu completato nel 1981, continuando ad essere aggiornato fino al 1 Febbraio 1991. La lunghezza di questo volume supera le sessantamila pagine. Un difetto di quest’opera, a parere di Glanville Williams, era costituito dall’assenza di annotazioni appropriate a ogni singolo statutes.

L’improvvisa interruzione fu dovuta alla preparazione dello UK Statute Law

Database43.

Le leggi ordinate cronologicamente per ciascun anno solare vanno a costituire i

chapters di un volume annuale; esso assume il titolo di The Public General Acts and General Synod Measures ed è pubblicato a cura del Controller and Chief Executive of the Stationery Office and Queen’s Printer of Acts of Parliament. Il destino e la

funzione precipua di tale volume è quella di sostituire i fascicoli liberi mediante i quali i singoli statutes sono pubblicati e venduti dallo stesso Stationery Office dopo che hanno ricevuto l’assenso reale. Oltre al testo degli statutes e degli altri provvedimenti, contengono le Tables of the Derivations and Destinations of the

Consolidation Acts dell’anno in questione e gli Effects of Legislation: con il termine derivations si intende far riferimento ai testi legislativi riprodotti dal Consolidation Act di cui si tratta; con destinations, invece, la sorte toccata ai diversi testi che

precedentemente regolavano la materia; nella rubrica indicata con la locuzione

Effects of Legislation, infine, sono indicati in ordine cronologico i testi legislativi

anteriori che sono stati abrogati o modificati or otherwise affected dagli statutes dell’anno44

.

43 G. CRISCUOLI, Introduzione allo studio del diritto inglese, le fonti, cit. (pagina 461) 44 A. PIZZORUSSO, La Manutenzione del libro delle leggi, cit. (pagina 9, nota 21)

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