Il territorio comunale è solcato da due assi principali: il torrente Bisagno e il torrente San Lorenzo, coperto nel tratto terminale.
6.1. Q
UALITÀ ACQUE FLUVIALINon è previsto un monitoraggio sistematico della qualità delle acque dei torrenti Bisagno e San Lorenzo che in particolare nel periodo estivo, a meno di precipitazioni atmosferiche a carattere torrentizio, risultano avere una portata molto scarsa e, per brevi periodi, addirittura nulla.
A seguito di eventi specifici, quali sversamenti o eventi meteorologici particolari, sono stati eseguiti alcuni campionamenti miranti ad individuare la causa dell’occasionale alterazione dei parametri microbiologici e provvedere, attraverso la sua eliminazione, al ripristino delle condizioni di normalità.
6.2. A
CQUE DI BALNEAZIONECome dimostrato dal trend delle campagne di monitoraggio degli ultimi tre anni (2002–2004) la qualità chimico – batteriologica delle acque di balneazione risulta essere buona, assestata su valori costanti e al di sotto dei limiti di legge.
I punti di prelievo sono 8 e la frequenza di campionamento è di due prelievi mensili.
Per quanto riguarda i coliformi totali, le concentrazioni misurate sono al di sotto dei limiti previsti dal DPR n. 470/82, con punte riscontrate nel mese di giugno nella stazione Località La Secca
Grafico 5– Coliformi totali stagione balneare 2004 (scala logaritmica)
L’andamento delle concentrazioni dei coliformi fecali è riportato nel grafico seguente.
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fine galleria foce t. bisagno foce t. san lorenzo
loc. posato punta moneglia valle grande
zona la secca zona molo bernero limite
Si evidenzia come il valore delle concentrazioni sia pari a 10 ucf / ml per tutta la durata della stagione balneare ben al di sotto del limite di legge (100 ufc / ml).
Grafico 6 - Coliformi fecali stagione balneare 2004 (scala logaritmica)
La stagione balneare 2005 appena conclusa non ha registrato superamento di limiti di qualità per le acque di balneazione.
Attualmente il dettaglio analitico della campagna ARPAL della stagione estiva 2005 pervenuto è a luglio 2005. Il grafico sottostante mostra l’andamento dei coliformi totali del periodo tra maggio e luglio 2005.
Grafico 7– Coliformi totali maggio – luglio 2005
I dati completi sulla qualità delle acque di balneazione sono gestiti, nell’ambito del SGA, nel Data Base Dati e Prestazioni Ambientali di cui si riporta l’estratto in allegato.
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fine galleria foce t. bisagno foce t. s. lorenzo
loc. posato punta moneglia valle grande
zona la secca zona molo bernero limite
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fine galleria foce t. bisagno foce t. san lorenzo
loc. posato punta moneglia valle grande
zona la secca zona molo bernero limite
6.3. F
ONDALI MARINIDati relativi ai fondali marini prospicienti Moneglia sono raccolti nell’Atlante delle fanerogame marine della Liguria (TAV. 34), (C. N. Bianchi e A. Peirano edito da ENEA 1995): si estendono due piccole praterie di Posidonia Oceanica nella zona di Punta Moneglia verso il confine occidentale del Comune e verso Punta Rospo in direzione di Deiva Marina, mentre l’area centrale del Golfo prospiciente l’abitato di Moneglia è interessata da un’estensione continua di Cymodocea nodosa e si torva ancora una modesta presenza di coralli.
Nell’ambito dello studio di impatto ambientale per la realizzazione del porticciolo turistico nelle acque antistanti il territorio di Moneglia (1996) è stata condotta un’analisi delle vulnerabilità e degli elementi costitutivi del paesaggio da conservare che ha portato all’individuazione di alcuni elementi di pregio nei fondali marini. Sono emersi i seguenti dati:
0 – 5 m di profondità: substrato roccioso coperto da alghe (Clorophycee, Feophycee, Rodophycee), presenza di ricci (Paracentrotus lividus ed Arbacia ligula)
5 - -8 m di profondità: presenza di Posidonia oceanica insediata sia su substrato roccioso che sabbioso con una copertura variabile tra il 20 ed il 40%.
Figura 2 – Mappa estensione posidonia (1996)
Mappa allegata allo studio di impatto ambientale a cura di GAIA S.c.r.l. di Genova (febbraio 1996); nella parte centrale è evidenziata (grigio chiaro) la presenza di Cymodocea Nodosa, mentre nelle aree laterali è mostrata (grigio scuro) localizzazione ed estensione di Posidonia Oceanica.
6.4.
CAPACITÀ DI GESTIONE,
CONTROLLO E INFLUENZA DEL COMUNE SU CORPI IDRICI SUPERFICIALIL’Amministrazione comunale è attenta alla qualità delle acque di balneazione e fluviali;
principalmente vengono effettuati controlli analitici in caso di eventi meteorici eccezionali o in caso di situazioni anomale in modo da verificare che tali eventi non abbiano provocato conseguenze permanenti al comparto acque.
Inoltre vengono attuati una serie di interventi di educazione ambientale nelle scuole e nella stagione estiva viene finanziato dal Comune il battello ecologico con il compito della rimozione di eventuali corpi galleggianti nelle acque antistanti la costa.
7. CARATTERISTICHE DEL PAESAGGIO
(fonte: Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Genova)Il paesaggio monegliese è caratterizzato dal bacino delimitato dai crinali che chiudono a semicerchio verso il mare l’intero territorio comunale. Lungo i versanti collinari predomina un paesaggio rurale contraddistinto da episodiche forme di insediamento.
La zona costiera presenta elementi di elevato valore paesistico, con emergenze di tipo geomorfologico, come l’anfiteatro di Moneglia, e spiagge naturali. La vegetazione predominante è costituita da oliveti e da macchia mediterranea, che scende fino al mare.
Il vincolo paesaggistico ricopre l’intero territorio.
Tra gli elementi puntuali di valore paesistico si annoverano l’affaccio a mare in corrispondenza del centro storico, tra la foce del S. Lorenzo e quella del Bisagno, l’area a verde della dismessa Colonia Burgo, il Chiostro di S. Giorgio, l’Oratorio dei Disciplinanti, i resti dei castelli di Villafranca e Monleone e quelli dell’insediamento medievale di S. Bernardo, i numerosi esempi di architettura religiosa del centro urbano e delle frazioni, il centro storico e le frazioni stesse.
Elementi di modificazione del paesaggio invece si riscontrano nelle opere marittime di difesa parallele e longitudinali, il viadotto ferroviario, il riempimento ‘La Secca’ e la copertura del torrente S. Lorenzo e del Bisagno.