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Analisi Ambientale Iniziale Rev. 2 del SOMMARIO 1. ASPETTI GENERALI L AMMINISTRAZIONE COMUNALE... 7

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SOMMARIO

1. ASPETTI GENERALI ... 4

1.1. CENNI STORICI ... 5

1.2. PATRIMONIO ARTISTICO ... 5

2. L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE ... 7

3. POPOLAZIONE E FLUSSI TURISTICI ... 10

3.1. STRUTTURA OCCUPAZIONALE DELLA POPOLAZIONE ... 11

4. SITUAZIONE GEOLOGICA ED IDROGEOLOGICA DEL TERRITORIO COMUNALE (FONTE: PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO DELLA PROVINCIA DI GENOVA) ... 13

4.1. IDROGRAFIA ... 13

4.2. GEOMORFOLOGIA ... 13

4.3. RISCHIO IDRAULICO ... 16

4.4. CAPACITÀ DI GESTIONE, CONTROLLO ED INFLUENZA DEL COMUNE SU ASSETTO IDROGEOLOGICO DEL TERRITORIO ... 17

5. USO DEL SUOLO (FONTE: COMUNE DI MONEGLIA) ... 18

5.1. SITI INQUINATI ... 19

5.2. CAPACITÀ DI GESTIONE, CONTROLLO E INFLUENZA DEL COMUNE SULLUSO DEL SUOLO ... 20

6. CORPI IDRICI SUPERFICIALI ... 21

6.1. QUALITÀ ACQUE FLUVIALI ... 21

6.2. ACQUE DI BALNEAZIONE ... 21

6.3. FONDALI MARINI ... 23

6.4. CAPACITÀ DI GESTIONE, CONTROLLO E INFLUENZA DEL COMUNE SU CORPI IDRICI SUPERFICIALI . 25 7. CARATTERISTICHE DEL PAESAGGIO (FONTE: PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO DELLA PROVINCIA DI GENOVA) ... 26

8. SITI DI INTERESSE PAESAGGISTICO - AMBIENTALE ... 27

9. PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO ... 28

9.1. GLI INDIRIZZI NORMATIVI DEL PTC SUL TERRITORIO COMUNALE ... 28

9.2. PIANO REGOLATORE GENERALE DEL COMUNE DI MONEGLIA ... 29

9.3. ABUSIVISMO EDILIZIO ... 33

10. ATTIVITÀ ECONOMICHE ... 34

(2)

10.1. CAPACITÀ DI GESTIONE, CONTROLLO E INFLUENZA DEL COMUNE SULLE ATTIVITÀ ECONOMICHE

35

11. INFRASTRUTTURE E SERVIZI ... 36

11.1. STRUTTURE PORTUALI ... 36

11.2. INFRASTRUTTURE RICETTIVE E SERVIZI PER IL TURISMO ... 36

11.3. STRUTTURE SCOLASTICHE ... 36

11.4. IMPIANTI SPORTIVI ... 37

11.5. FORZE DELLORDINE ... 37

11.6. VERDE PUBBLICO ... 37

11.7. CIMITERO COMUNALE ... 37

11.8. CAPACITÀ DI GESTIONE, CONTROLLO E INFLUENZA DEL COMUNE SU INFRASTRUTTURE E SERVIZI 37 12. MOBILITÀ ... 38

12.1. INFRASTRUTTURE DI COMUNICAZIONE ... 38

12.2. TRASPORTI PUBBLICI ... 38

12.3. TRAFFICO E SOSTA ... 39

13. QUALITÀ DELL’ARIA ... 40

14. IL CICLO IDRICO INTEGRATO ... 41

14.1. INTRODUZIONE DELL’ATO ... 41

14.2. L’ACQUEDOTTO ... 41

14.3. LA RETE FOGNARIA ... 44

14.4. IL DEPURATORE ... 44

14.5. CAPACITÀ DI GESTIONE, CONTROLLO E INFLUENZA DEL COMUNE SU CICLO IDRICO INTEGRATO E GESTORE UNICO ... 46

15. IGIENE URBANA E GESTIONE DEI RIFIUTI... 48

15.1. IGIENE URBANA ... 48

15.2. RIFIUTI SOLIDI URBANI ... 49

15.3. RACCOLTA DIFFERENZIATA ... 51 15.4. CAPACITÀ DI GESTIONE, CONTROLLO E INFLUENZA DEL COMUNE SU SERVIZIO DIGESTIONE

(3)

16.3. CONSUMO DI CARBURANTE PER I MEZZI COMUNALI ... 57

16.4. CAPACITÀ DI GESTIONE, CONTROLLO E INFLUENZA DEL COMUNE SU CONSUMI ENERGETICI ... 57

17. RUMORE ... 58

17.1. FONTI DI RUMORE ... 58

17.2. ZONIZZAZIONE ACUSTICA ... 58

17.3. CAPACITÀ DI GESTIONE, CONTROLLO E INFLUENZA DEL COMUNE SU INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO ... 59

18. RADIAZIONI ELETTROMAGNETICHE ... 60

19. SOSTANZE PERICOLOSE ... 62

19.1. AMIANTO ... 62

19.2. CAPACITÀ DI GESTIONE, CONTROLLO E INFLUENZA DEL COMUNE SU GESTIONE SOSTANZE PERICOLOSE ... 62

20. EMERGENZE ... 64

20.1. PROTEZIONE CIVILE ... 64

20.2. INCENDI ... 64

20.3. INCIDENTI ... 64

20.4. DISSESTO IDROGEOLOGICO... 65

20.5. CERTIFICATI PREVENZIONE INCENDI... 65

20.6. CLASSIFICAZIONE SISMICA ... 65

21. PENDENZE LEGALI ... 66

22. COMUNICAZIONE ... 66

23. CONCLUSIONI ... 67

23.1. CRITERI DI VALUTAZIONE ... 67

23.2. CRITICITÀ INDIVIDUATE ... 73

24. ALLEGATI ALL’ANALISI AMBIENTALE INIZIALE ... 82

(4)

1. ASPETTI GENERALI

Moneglia è l’ultimo comune della provincia di Genova della Riviera di Levante, situato nel golfo compreso tra la punta di Moneglia e punta Rospo, delimitato a nord dal crinale marittimo della dorsale del Bracco, ad una altitudine compresa tra 0 e 641 m s.l.m.

Il territorio confina a ovest con il Comune di Sestri Levante, a nord con Casarza Ligure e Castiglione Chiavarese e ad est con Deiva Marina.

Il comune copre una superficie di 15,45 km2 e ha una popolazione di 2.804 per una densità pari a circa 182 ab./km2.

Il territorio, solcato dai torrenti San Lorenzo verso ovest e Bisagno verso est, si presenta piuttosto acclive, in parte coperto da vegetazione mediterranea e in parte strutturato su terrazzamenti coltivati a uliveti e vigneti.

L’abitato si affaccia su una stretta fascia sabbiosa, compresa tra due antichi castelli genovesi. Sono presenti diversi nuclei rurali storici: Crova, Facciù, Casale, Roverano, Tessi, S. Saturnino, Comeglio, Littorno, Lemeglio e Bracco.

Moneglia è caratterizzata da un clima mite, condizionato dal contatto con il mare e dalla presenza di rilievi montuosi a protezione dai venti del nord, come evidenziato dall’andamento delle temperature medie nel corso dell’anno.

5 10 15 20 25 30

Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic

T (°C)

Atmosfera Mare

(5)

1.1. C

ENNI STORICI

Le origini di Moneglia sono antichissime tanto che al tempo di Cesare Augusto (14 d.C.) si trova menzionata nella carta dello Stato Maggiore dell’Impero fra i principali luoghi marittimi della Liguria. Lemeglio (frazione di Moneglia) è citato nella tavola alimentaria di Velleia (117 d.C.) e ancora Moneglia è ricordata al tempo di Teodosio I il Grande (346-395 d.C.) nella carta stradale militare detta Tavola Peutingeriana. Nel VI secolo era uno dei più importanti centri della via Aurelia.

Nel XIII secolo fu alleata di Genova e contribuì alla vittoria navale della Meloria del 1284 contro la Repubblica di Pisa. Sono ancora visibili lungo la costa i ruderi di due antiche fortezze, Monleone e Villafranca, che testimoniano l’interesse di Genova verso questa località, storicamente propria alleata

Qui nacque uno dei maggiori pittori del ‘500, Luca Cambiaso mentre il librettista ottocentesco Felice Romani la elesse a sua dimora.

1.2. P

ATRIMONIO ARTISTICO Il Castello di Villafranca

Il castello si erge sul colle a levante, in una posizione panoramica che domina il golfo.

La sua fondazione avvenne probabilmente intorno al 1100 ad opera dei Genovesi e successivamente subì due gravi danneggiamenti nel 1377 e nel 1477, a seguito degli scontri tra i Malaspina e la Repubblica di Genova. Oltre al degrado naturale del trascorrere dei secoli, il sito ha subito due significative modificazioni:

l’attraversamento da parte della galleria ferroviaria dello sperone roccioso su cui sorge il castello;

la devastazione del parco mediterraneo circostante e del corpo abitativo del castello unita alla decapitazione del piano superiore della torre a causa degli ultimi eventi bellici. Il vano a volta del piano terra ha resistito al bombardamento grazie alla solida struttura muraria.

Nel 1998 il finanziamento della Comunità Europea ha reso possibile il restauro delle parti esistenti del castello e del parco circostante, aperto alla fruizione del pubblico.

Attualmente i due locali esistenti sono adibiti rispettivamente a Centro di Educazione Ambientale e a sede del Centro Studi Felice Romani.

Il Castello di Monleone

L’attuale castello, fatto costruire nel 1900, si trova a ponente di Moneglia, nell’antico perimetro della fortezza fatta erigere dalla Repubblica di Genova nel 1173 e i cui

(6)

ruderi e le mura di cinta sono ancora oggi ben visibili. Strategicamente situato in posizione migliore rispetto a quello di Villafranca, il castello ne ha seguito le vicissitudini sia militari che politiche.

Le chiese

A levante di Moneglia si trova la Chiesa di Santa Croce, le cui origini risalgono probabilmente al 1130, per essere poi in parte ristrutturata nel 1725. Conserva numerose opere di rilievo, quali l’Immacolata del Maragliano, la Croce Bizantina e l’Ultima Cena della scuola del Cambiaso. Adiacente alla Chiesa si trova l’Oratorio dei Disciplinanti, costruito attorno al 1000, indubbiamente il più antico e pregevole monumento storico-artistico di Moneglia, internamente decorato con quattro cicli di affreschi. Danneggiato dagli ultimi eventi bellici, è stato restaurato internamente dal Ministero per i Beni Culturali nel 1989. Le stratificazioni degli affreschi risalgono al 1200, 1300, 1500, 1700.

A ponente si trova invece la Chiesa di San Giorgio, risalente al 1396; edificata in stile gotico con colonne di pietra ad arco a sesto acuto, nel 1704 fu portata ad arco tondo.

Le opere di maggiore importanza sono un polittico di Giovanni da Pisa, datato ai primi del ‘400, raffigurante San Lorenzo fra altri Santi, un polittico del Barbagelata, datato ai primi del ‘500, raffigurante San Ludovico da Tolosa e l’Adorazione dei Magi di Luca Cambiaso. Nella volta principale è incastonata la tela di San Giorgio che la tradizione vuole attribuita al Rubens. Per due secoli la Chiesa ospitò un convento francescano, come testimoniano i chiostri, uno interno e l’altro esterno.

In collina è situata la Chiesa di San Lorenzo, probabilmente la più importante dal punto di vista storico. La struttura originale venne distrutta in parte nel 641 dai Longobardi e quindi da Federico Barbarossa verso il 1190; sulle sue fondamenta venne quindi edificata la Chiesa attuale.

(7)

2. L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

La struttura organizzativa del Comune è suddivisa in 5 settori:

- Servizi amministrativi;

- Ragioneria;

- Lavori Pubblici;

- Pianificazione, Controllo Territoriale ed Ambientale;

- Viabilità, Traffico e Polizia Municipale;

A questi si aggiunge l’Area di Coordinamento dei Servizi a cui afferiscono affari generali, servizi legali, contratti e sviluppo organizzativo e del personale.

Con delibera della Giunta Comunale n. 293 del 13/12/99 è stata approvata la nuova dotazione organica e l’organigramma. Inoltre con atto della Giunta n. 195 del 20/09/01 è stato riorganizzato il settore Pianificazione Controllo Territoriale ed Ambientale, attraverso l’assegnazione di competenze in materia ambientale.

I dipendenti comunali attualmente in servizio sono 22.

SETTORI NUMERO

Servizi amministrativi 5

Ragioneria 3

Viabilità, Traffico e Polizia Municipale 3

Pianificazione del territorio 6

Lavori Pubblici 4

Coordinamento Servizi 1

Totale 22

Tabella 1 – Numero dipendenti suddivisi per settore

Con DGC n. 199 del 21/12/04 è stata individuata la figura del RSGA all’interno dell’area affari generali.

La Giunta Comunale è composta dal Sindaco e da quattro Assessori con le seguenti deleghe:

- Sindaco, con delega all’Edilizia Privata - Assessore LL PP e Traffico

- Assessore al Bilancio e attività produttive

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- Assessore all’ambiente e ai Servizi Sociali - Assessore al Personale e Sistema informatico

Nell’ambito dell’implementazione del SGA è stato individuato il Gruppo di Lavoro Interno (GLI) costituito dal Sindaco, dall’Assessore LLPP, dal SC e dal RSGA al fine di coordinare tutte le attività per assicurare che i requisiti richiesti dal SGA siano stabiliti, applicati e mantenuti all’interno dell’amministrazione.

(9)

Figura 1 – Organigramma comunale

Sindaco Eugenio Basso

Segretario Comunale Mori Grazia

Comitato Responsabili di settore Area Coordinamento Servizi (Aff. Generali, istituz, legale, partecipazioni, sviluppo organizzativo e del personale)

Settore Ragioneria SPERINI BRUNELLA

Bilancio Controllo generale Patrimonio

Contabilità Uscite acquisti Finanze Economato IVA PAVERI ROBERTA

Entrate Tributi

Tributi demanio marittimo NIDIELLI MICHELA Settore Servizi

Amministrativi Servizi Informatici LEONI GRAZIELLA

Stato civile Cimiteriali, Leva Sistemi inform.

Commercio, Artigianato

Demografici Socio – assist. URP

VIGALI DANIELA

Affari gen. Segr.

Contratti Cultura Sport Turismo Istruzione

RENALDINI DONATELLA

Protocollo Archivio elettorale Stampe Assicurazioni RSGA

VALLARO SERGIO

Protocollo copie centralino BURIGANA ANDREA

Messi BERSAGLI ANGELO Settore Lavori Pubblici

ROSSELLO SEBASTIANO

Progett. Programm.

Protezione civile Coord. Manutenz.

Mezzi e trasporti

Gestione manutenzioni edilizia, strade, verde arredo urbano

Manutenzioni cimiteriali

Supporto tecnico atti amministrativi Settore viabilità, Traffico,

Polizia Municipale Di FABIO EMIDIO

Settore Pianificazione e Controllo Territoriale VACCAREZZA ANTONIO

Servizio Tecnico Ambiente

Fognatura Depurazione

Monitoraggio scarichi

Nettezza urbana

Verde

Pianificazione Attuazione Urbanistica Edilizia Privata BARBIERI MARCO

LAPI MARCO

Istruttori amministrativi:

FRACASSI FABRIZIO BRACCO MARIA EMILIA

Operai:

MARENCO GIUSEPPE VINZONI CARLO CIRELLI ANDREA

Operai:

BERSAGLI A.

POLINIA S.

DELLAMANDOLA A.

Istruttore amministrativo

VERNENGO M.G.

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3. POPOLAZIONE E FLUSSI TURISTICI

La popolazione residente nel Comune è pari a 2.804 abitanti al 31 dicembre 2004, a cui vanno aggiunti, nei periodi turistici, mediamente 2.800 unità imputabili alle seconde case, valore che sale fino a 9.000 presenze nei periodi di massima affluenza turistica.

Grafico 2 - Distribuzione popolazione residente per fasce d’età

In base ai dati forniti dall’Azienda di Promozione Turistica del Tigullio, le presenze totali registrate nel 2004 sono state di 140.017 persone, con una flessione percentuale rispetto all’anno precedente di -3,49%; valore in linea con il calo del flusso turistico registrato nel Golfo del Tigullio (-2,79%).

Le presenze turistiche del Comune di Moneglia nel 2004 rappresentano il 10,26% del flusso turistico complessivo registrato nel comprensorio.

29%

38%

33%

0/18 19/65 oltre 65

(11)

Grafico 3 – Presenze turistiche nel Comune di Moneglia

La distribuzione del flusso turistico annuale si concentra nel periodo estivo con presenze complessive (82.755) che superano quelle dei primi sei mesi dell’anno come si vede dalla tabella sottostante.

Presenze Gennaio - Giugno Luglio Agosto Settembre

Italiani 34.073 11.249 28.752 7.762

Stranieri 23.189 13.800 9.369 11.823

Totale 57.262 25.049 38.121 19.585

Tabella 2 - Distribuzione presenze turistiche nell’anno 2004

Vista la vocazione turistica del Comune di Moneglia e la distribuzione del flusso turistico concentrato nella stagione estiva, l’Amministrazione comunale effettua le scelte di azioni e controllo sul territorio tenendo in considerazione principalmente le criticità e le peculiarità che si manifestano in tale periodo dell’anno.

3.1. S

TRUTTURA OCCUPAZIONALE DELLA POPOLAZIONE1

La popolazione attiva è pari al 36,3% del totale, con un tasso di disoccupazione del 6,2%, oltre all’8% di giovani in cerca di prima occupazione.

Il ramo di attività prevalente è sicuramente terziario, legato in particolare al commercio e al settore alberghiero e della ristorazione, che insieme occupano oltre il 30% degli addetti. Fonte di occupazione è fornita anche dal settore manifatturiero, che conta più del 18% degli addetti.

1 Fonte: ISTAT, 7° censimento generale dell’industria e dei servizi (1991).

0 20.000 40.000 60.000 80.000 100.000 120.000 140.000 160.000

1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004

stranieri italiani

(12)

Le tradizionali attività legate all’agricoltura e alla pesca hanno subito un drastico recesso ed oggi interessano rispettivamente il 6,7 e lo 0,1% della popolazione attiva.

(13)

4. SITUAZIONE GEOLOGICA ED IDROGEOLOGICA DEL TERRITORIO COMUNALE

(fonte: Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Genova)

4.1. I

DROGRAFIA

I due bacini principali che ricadono all’interno del territorio comunale sono quelli del torrente San Lorenzo ad ovest e del torrente Bisagno ad est.

Il San Lorenzo nasce ad una quota di circa 500 m s.l.m. a valle del tracciato dell’Aurelia, in prossimità dell’abitato di Bracco e lungo il suo corso raccoglie quali principali affluenti il rio della Bugia e il torrente Sorba in sponda destra. L’asta principale ha una lunghezza di circa 2,6 km ed un bacino imbrifero pari a 2,4 km2 a monte della confluenza con il t. Sorba e 4,2 km2 a valle.

Il Bisagno ricade nell’ambito del Petronio e raccoglie le acque meteoriche delimitate ad ovest dal crinale che congiunge la località Casale al Passo del Bracco, a nord dallo spartiacque che coincide con il confine tra Moneglia e Castiglione Chiavarese, ad est dal crinale che congiunge il Monte Salto del Cavallo al Monte Incisa e a sud dallo spartiacque con il bacino del rio Litorno. Lungo il suo corso, della lunghezza di circa 3 km, riceve il rio Braumè, il rio Campo e il rio Litorno in sponda sinistra, il rio Caldo in sponda destra. Il suo bacino imbrifero alla confluenza con il Litorno è di 4,65 km2. A seguito degli eventi alluvionali del 1977, a monte dell’abitato di Moneglia si sono verificati numerosi crolli a passerelle e argini del Bisagno.

4.2. G

EOMORFOLOGIA

4.2.1.Dissesto idrogeologico

Il versante di Lemeglio è interessato da una paleofrana che presenta alcuni problemi di instabilità per scivolamento, in corrispondenza del contatto tettonico fra le arenarie del Monte Zatta e la formazione della Val Lavagna. Il movimento franoso è impostato su un mega-collasso che interessa le pendici occidentali del Monte Crocetta, in una fascia altitudinale compresa fra i 300 m ed il livello medio marino. La coltre detritica risulta costituita da un deposito incoerente, non stratificato, grossolano. Il movimento principale di versante è ascrivibile ad uno scorrimento rotazionale, determinato , oltre che dalla presenza di vie di scorrimento profonde preferenziali delle acque, anche dall’azione di abrasione marina in corrispondenza dell’unghia della frana, compresa tra il livello marino e la cura di livello dei 25 m.

(14)

È stato condotto uno studio di fattibilità delle opere di contenimento ed è già stato redatto il progetto preliminare per l’esecuzione di interventi di stabilizzazione; è prevista la realizzazione di pozzi drenanti artificiali che consentano di controllare il livello della falda freatica sottostante la frana, affinché non superi la soglia di sicurezza.

Nel Progetto esecutivo “Opere di stabilizzazione del movimento franoso in località Lemeglio” I Stralcio del 10.01.02 (Studio Berardi ; La Magna) vengono individuate nella zona tre tipologie di fenomeni di dissesto:

 Movimento franoso principale, avente estensione di pianta di circa 600 m (in direzione monte – valle) per 350 m e profondità massima pari a 50 m. il volume totale di materiale coinvolto è valutabile in oltre 3.500.000 mc. Il letto del movimento franoso giunge al livello del mare. Il movimento franoso principale è dovuto allo scorrimento dell’accumulo detritico di paleofrana sopra al substrato lapideo (scisti della Val Lavagna, ad ovest; arenarie ad est);

 Un movimento secondario individuabile immediatamente a valle dell’abitato di Lemeglio; l’acclività del terreno naturale unitamente alla totale assenza di un reticolo idrografico ben definito rendono possibile l’esistenza di scorrimenti superficiali sovrapposti al movimento globale secondo la superficie di scorrimento profonda;

 numerosi fenomeni di dissesto, diffusi nel territorio di Lemeglio, non sempre collegabili al movimento franoso principale ma di attenzione per le potenziali condizioni di pericolo ad essi connessi.

In questo progetto non vengono presi in considerazione interventi atti per contenere i fenomeni di dissesto puntuale e secondario ma quelli necessari al contenimento ed alla riduzione del movimento franoso principale, evento che si otterrà con abbassamento della falda, il cu ilivello nella zona centrale del movimento franoso principale è compreso tra i 5 ed i 16 m dal piano di campagna. L’abbassamento forzato del livello di falda si realizzerà mediante la costruzione di pozzi drenanti di grande diametro.

L’acqua emunta dai pozzi dovrà essere agottata dal fondo del pozzo alla superficie e da questa ad un rio vicino attraverso la realizzazione di una condotta interrara a cui

(15)

Recentemente (aprile 2005) è stato approvata dalla Comunità Montana Val Petronio la relazione generale di progetto: “Bonifica idrogeologica del movimento franoso in località Lemeglio – Acquario 1° Lotto” (Ing. Sergio Delbuono) in cui vengono indicati gli interventi scelti per la realizzazione del progetto la cui responsabilità è affidata alla stessa Comunità Montana.

Gli interventi in progetto sono mirati alla regimentazione delle acque superficiali, al drenaggio delle acque subsuperficiali, alla realizzazione di una prima batteria di pozzi di drenaggio ed all’integrazione del monitoraggio idrogeologico e geotecnico.

Il miglioramento delle condizioni statiche di frana, conseguente all’abbattimento delle pressioni interstiziali, avverrà comunque nel tempo, per cui non è possibile escludere il contemporaneo manifestarsi di ulteriori assestamenti. (abbattimento uniforme dopo 5 anni dall’esecuzione delle opere di drenaggio profonde).

Gli interventi previsti sulle acque profonde dovranno essere associati ad opere di sistemazione superficiale e canalizzazione delle acque di corrivazione lungo il versante, in particolare:

1. drenaggio profondo mediante la realizzazione dei primi due pozzi con diametro di 300 mm,dotati di pompe ad immersione a profondità prevista di 50 – 65 m. e chiusi in appositi locali tecnici interrati con struttura scatolare in cemento armato;

2. realizzazione di inclinometri fino alla profondità necessaria per raggiungere il substrato roccioso;

3. realizzazione di nuovi piezometri per misurare le prove di portata per la taratura dei pozzi e per il monitoraggio durante il funzionamento dei pozzi;

4. scavo e realizzazione di canale collettore interrato atto a scaricare nel rio l’acqua emunta dal primo pozzo;

5. interventi di pulizia, regimentazione del rio.

Una volta realizzate le opere a cura della Comunità Montana, il Comune di Moneglia si occuperà della manutenzione dei pozzi e degli strumenti di monitoraggio (inclinometri e piezometri).

Il territorio è interessato, poi, da diffuse situazioni di instabilità di entità e portata minore rispetto alla frana di Lemeglio. Tra queste, in località Figarolo sono previsti interventi di consolidamento, per i quali è già stato redatto il progetto esecutivo e l’opera è stata finanziata. E’ stata quindi indetta una gara a trattativa privata che però è andata deserta e pertanto verrà nuovamente indetta.

(16)

4.2.2.Stabilità e rischio di erosione

Fenomeni di instabilità piuttosto rilevanti si registrano sul promontorio costiero di Moneglia, accompagnati anche da erosione della costa nel tratto compreso tra Punta Moneglia e Case Venino, con elevata instabilità della costa alta rocciosa, e nel tratto dalla foce del Bisagno alla località Acquario.

Il tratto di litorale sabbioso che si estende fino alla foce del Bisagno, invece, è contraddistinto da buone condizioni di stabilità. Gli apporti di sedimenti, tuttavia, comportano problemi di insabbiamento del tratto costiero antistante il capoluogo; per intervenire in questo ambito il Comune sta predisponendo una richiesta di finanziamenti per l’esecuzione di dragaggi.

4.3. R

ISCHIO IDRAULICO

Nel corso del 2000 sull’intero territorio comunale è stata condotta un’analisi del rischio idraulico, in conformità alle specifiche tecniche espresse nella DGRL n. 2615 del 28/12/1998 e s.m.i. L’analisi ha interessato le aste principali dei torrenti San Lorenzo e Bisagno e le principali aste secondarie, estendendosi dalle foci fino alle aree a monte, in prossimità di significativi insediamenti umani.

Per la mappatura delle aree inondabili si rimanda alle Tav. n. 11 e Tav. n. 18 del Piano di Bacino D. L. 180/98 Ambito 17 (aree scolanti) consultabile presso la sede comunale.

4.3.1.Bacino del torrente San Lorenzo

La pendenza piuttosto elevata del tratto iniziale del San Lorenzo determina veloci correnti, influenzate però in maniera determinante da alcune passerelle in alveo e da significativi restringimenti. Le condizioni di rischio sono significative in tutto il tratto a monte della copertura fino al ponte di attraversamento della strada provinciale. Un particolare punto di rischio è individuato nella zona di confluenza del torrente Sorba.

Nel tratto terminale invece la copertura del San Lorenzo è in grado di smaltire portate ingenti.

Anche il t. Sorba, con la sola esclusione del tratto terminale, defluisce in sicurezza all’interno dell’alveo per tutto il suo percorso.

(17)

4.3.2.Bacino del torrente Bisagno

Il deflusso del torrente in linea generale avviene in regime prossimo al critico, influenzabile pertanto da variazioni anche minime della geometria o da locali perturbazioni.

Condizioni di rischio significativo sono rilevabili nella zona fociva e in un tratto a monte della copertura, in corrispondenza di un salto di fondo di altezza considerevole.

Presso la confluenza con il rio Litorno è presente un’area a rischio esondazione, che tuttavia non minaccia insediamenti umani. Nel tratto a monte della confluenza e nel tratto superiore del torrente il deflusso delle portate avviene in assoluta sicurezza.

Nel tratto a monte della foce le condizioni di rischio sono invece determinate dalla presenza di numerosi attraversamenti dell’alveo con ponti e passerelle, mentre la copertura è in grado di smaltire portate ingenti.

4.4.

CAPACITÀ DI GESTIONE

,

CONTROLLO ED INFLUENZA DEL

C

OMUNE SU

A

SSETTO IDROGEOLOGICO DEL TERRITORIO

Il Comune di Moneglia ha attivato una manutenzione programmata degli alvei dei torrenti affidata alla Cooperativa Villa Perla Service nell’ambito del contratto di appalto dei servizi di igiene urbana. Gli interventi previsti sono suddivisi in:

 Decespugliamento eseguito con attrezzatura manuale e meccanica delle scarpate invase da rovi, arbusti ed erbe infestanti con salvaguardia della rinnovazione arborea ed arbustiva naturale di altezza superiore al metro;

 Mantenimento e diserbo (taglio erba).

Il calendario di programmazione prevede il decespugliamento nel periodo compreso tra febbraio e giugno, mentre il taglio dell’erba è fissato tra luglio e settembre.

Gli alvei interessati sono quelli del Torrente S. Lorenzo (per 500 mt. dalla fine della copertura al bivio tra Via Amm.glio G. Bollo e Via A. Caveri), del Torrente Bisagno (per gli ultimi 500 mt prima della foce) e del Rio Valle Sorba (400 mt. tra Via Torrente S.

Lorenzo e Loc. Crovetta).

Inoltre è in fase di studio un progetto per l’ampliamento della sezione idraulica del Torrente S. Lorenzo nell’ultimo tratto precedente la copertura dove è presente un’ansa a gomito.

(18)

5. USO DEL SUOLO

(fonte: Comune di Moneglia)

Il 35,40% del territorio comunale rappresenta la superficie agricola utilizzata (SUA), pari a 5,46 Kmq. Di questa il 4,20% è coltivata a seminativi e il 95,80% a coltivazioni permanenti. I boschi occupano il 54,10%, mentre assenti risultano prati e pascoli. Le aree urbane rappresentano il 10,50% del totale.

10,49%

35,34%

54,17%

are e urbane are e agricole are e bos chive

Grafico 4 - Uso del suolo comunale

L’estensione di alvei e torrenti del territorio comunale si estendono per 51,80 Kml, mentre coste e spiagge complessivamente raggiungono i 3,90 Kml.

Le aree destinate a verde pubblico sono 79.786 mq.

Le trasformazioni dell’assetto insediativo per la formazione di aree urbane attorno al centro storico di Moneglia hanno determinato un consumo di suolo agrario, incidendo sull’assetto idrogeologico e sugli equilibri idraulici delle aste terminali dei torrenti S.

Lorenzo e Bisagno.

(19)

5.1. S

ITI INQUINATI

Nel territorio del Comune di Moneglia è presente un sito da bonificare, l’ex discarica RSU in Località Ciazze.

Tale area è stata inserita nell’anagrafe dei siti contaminati della Provincia di Genova con Atto Provvedimento Dirigenziale 2.733/02 (Comunicazione Provincia di Genova 30/03/01 Prot. 3.044 (Art.9 D.M. 471/99)).

Dopo l’inserimento nell’Anagrafe, il Comune ha richiesto un finanziamento per la redazione del piano di caratterizzazione iniziale, approvato con D.G.R. 678 15/06/01 e prorogato (decreto proroga Provincia di Genova n° 126 24/12/02) fino al 28/12/03 a causa di rischi connessi al grave dissesto idrogeologico dell’area (necessario disporre una barriera paramassi prima di ogni operazione sul sito).

L’erogazione del finanziamento è stata prorogata a tutto il 2005, mentre la costruzione della barriera paramassi ad alta energia di assorbimento è stata completata nel maggio del 2005.

Pertanto si è dato corso alla procedura che porterà alla redazione e approvazione entro il 2005 del Progetto Preliminare per bonifica e messa in sicurezza permanente del sito.

Sono stati esperiti i seguenti atti:

1. Delibera di GC n. 74 del 31/03/2005 per affidamento, tramite gara a trattativa privata con professionisti, dell’incarico di “Redazione del Piano di Caratterizzazione in funzione della messa in sicurezza dell’ex discarica;

2. Affidamento dell’incarico con Det. del Servizio LLPP N. 86 del 10 giugno 2005 E’ stata convocata la Conferenza dei Servizi in sede referente per il giorno 3 novembre presso l’Area 08 – Ambiente della Provincia di Genova.

Si prevede di concludere l’iter con la Conferenza dei Servizi decisoria entro il 20 novembre 2005, per procedere poi con la fase investigativa ed i monitoraggi sul campo. Questa prima fase, già finanziata, dovrebbe concludersi entro il 2005 con l’approvazione del Progetto Preliminare di bonifica e messa in sicurezza permanente attraverso una seconda Conferenza dei Servizi.

(20)

5.2.

CAPACITÀ DI GESTIONE

,

CONTROLLO E INFLUENZA DEL COMUNE SULL

USO DEL

SUOLO

Il Comune di Moneglia disciplina l’uso del suolo attraverso gli strumenti di pianificazione e controllo a sua disposizione quali il PUC, i piani particolareggiati, il rilascio delle licenze edilizie e dei permessi a costruire. A questo riguardo, nel progetto preliminare del PUC (in fase di approvazione) è stato individuato un documento, denominato “Sistema territoriale in relazione ai livelli di pianificazione e lo schema di disposizioni per la disciplina paesistica a livello puntuale” (cfr cap. 9.2.1), dove sono contenute una serie di indicazioni puntuali sulle modalità di intervento e tipologie di materiali da utilizzare in base all’opera da realizzare ed alla zona di appartenenza indicata nel PUC. Inoltre per ottenere il permesso a costruire l’utente deve sottoscrivere un atto in cui si impegna a rispettare tutte le indicazioni puntuali del PUC segnalate nella licenza edilizia (Atto unilaterale d’obbligo di presidio)

Il Comune gestisce la bonifica dell’ex discarica RSU sita in località Ciazze; in seguito alla conclusione dei lavori di bonifica, nell’ipotesi del recupero del sito (da valutare nella progettazione), l’Amministrazione è orientata ad utilizzare il sito come area di stazionamento dei mezzi comunali, vista anche la vicinanza al depuratore.

(21)

6. CORPI IDRICI SUPERFICIALI

Il territorio comunale è solcato da due assi principali: il torrente Bisagno e il torrente San Lorenzo, coperto nel tratto terminale.

6.1. Q

UALITÀ ACQUE FLUVIALI

Non è previsto un monitoraggio sistematico della qualità delle acque dei torrenti Bisagno e San Lorenzo che in particolare nel periodo estivo, a meno di precipitazioni atmosferiche a carattere torrentizio, risultano avere una portata molto scarsa e, per brevi periodi, addirittura nulla.

A seguito di eventi specifici, quali sversamenti o eventi meteorologici particolari, sono stati eseguiti alcuni campionamenti miranti ad individuare la causa dell’occasionale alterazione dei parametri microbiologici e provvedere, attraverso la sua eliminazione, al ripristino delle condizioni di normalità.

6.2. A

CQUE DI BALNEAZIONE

Come dimostrato dal trend delle campagne di monitoraggio degli ultimi tre anni (2002–2004) la qualità chimico – batteriologica delle acque di balneazione risulta essere buona, assestata su valori costanti e al di sotto dei limiti di legge.

I punti di prelievo sono 8 e la frequenza di campionamento è di due prelievi mensili.

Per quanto riguarda i coliformi totali, le concentrazioni misurate sono al di sotto dei limiti previsti dal DPR n. 470/82, con punte riscontrate nel mese di giugno nella stazione Località La Secca

Grafico 5– Coliformi totali stagione balneare 2004 (scala logaritmica)

L’andamento delle concentrazioni dei coliformi fecali è riportato nel grafico seguente.

1 10 100 1.000 10.000

apr I apr II

mag I mag II

giu I giu II

lug I lug II

ago I ago II

set I set II

fine galleria foce t. bisagno foce t. san lorenzo

loc. posato punta moneglia valle grande

zona la secca zona molo bernero limite

(22)

Si evidenzia come il valore delle concentrazioni sia pari a 10 ucf / ml per tutta la durata della stagione balneare ben al di sotto del limite di legge (100 ufc / ml).

Grafico 6 - Coliformi fecali stagione balneare 2004 (scala logaritmica)

La stagione balneare 2005 appena conclusa non ha registrato superamento di limiti di qualità per le acque di balneazione.

Attualmente il dettaglio analitico della campagna ARPAL della stagione estiva 2005 pervenuto è a luglio 2005. Il grafico sottostante mostra l’andamento dei coliformi totali del periodo tra maggio e luglio 2005.

Grafico 7– Coliformi totali maggio – luglio 2005

I dati completi sulla qualità delle acque di balneazione sono gestiti, nell’ambito del SGA, nel Data Base Dati e Prestazioni Ambientali di cui si riporta l’estratto in allegato.

1 10 100 1.000 10.000

apr I

apr II

mag I mag II

giu I giu II

lug I lug II

ago I

ago II

set I set II

fine galleria foce t. bisagno foce t. s. lorenzo

loc. posato punta moneglia valle grande

zona la secca zona molo bernero limite

1 10 100 1.000 10.000

apr I

apr II

mag I

mag II

giu I

giu II

lug I

lug II

fine galleria foce t. bisagno foce t. san lorenzo

loc. posato punta moneglia valle grande

zona la secca zona molo bernero limite

(23)

6.3. F

ONDALI MARINI

Dati relativi ai fondali marini prospicienti Moneglia sono raccolti nell’Atlante delle fanerogame marine della Liguria (TAV. 34), (C. N. Bianchi e A. Peirano edito da ENEA 1995): si estendono due piccole praterie di Posidonia Oceanica nella zona di Punta Moneglia verso il confine occidentale del Comune e verso Punta Rospo in direzione di Deiva Marina, mentre l’area centrale del Golfo prospiciente l’abitato di Moneglia è interessata da un’estensione continua di Cymodocea nodosa e si torva ancora una modesta presenza di coralli.

Nell’ambito dello studio di impatto ambientale per la realizzazione del porticciolo turistico nelle acque antistanti il territorio di Moneglia (1996) è stata condotta un’analisi delle vulnerabilità e degli elementi costitutivi del paesaggio da conservare che ha portato all’individuazione di alcuni elementi di pregio nei fondali marini. Sono emersi i seguenti dati:

 0 – 5 m di profondità: substrato roccioso coperto da alghe (Clorophycee, Feophycee, Rodophycee), presenza di ricci (Paracentrotus lividus ed Arbacia ligula)

 5 - -8 m di profondità: presenza di Posidonia oceanica insediata sia su substrato roccioso che sabbioso con una copertura variabile tra il 20 ed il 40%.

(24)

Figura 2 – Mappa estensione posidonia (1996)

Mappa allegata allo studio di impatto ambientale a cura di GAIA S.c.r.l. di Genova (febbraio 1996); nella parte centrale è evidenziata (grigio chiaro) la presenza di Cymodocea Nodosa, mentre nelle aree laterali è mostrata (grigio scuro) localizzazione ed estensione di Posidonia Oceanica.

(25)

6.4.

CAPACITÀ DI GESTIONE

,

CONTROLLO E INFLUENZA DEL COMUNE SU CORPI IDRICI SUPERFICIALI

L’Amministrazione comunale è attenta alla qualità delle acque di balneazione e fluviali;

principalmente vengono effettuati controlli analitici in caso di eventi meteorici eccezionali o in caso di situazioni anomale in modo da verificare che tali eventi non abbiano provocato conseguenze permanenti al comparto acque.

Inoltre vengono attuati una serie di interventi di educazione ambientale nelle scuole e nella stagione estiva viene finanziato dal Comune il battello ecologico con il compito della rimozione di eventuali corpi galleggianti nelle acque antistanti la costa.

(26)

7. CARATTERISTICHE DEL PAESAGGIO

(fonte: Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Genova)

Il paesaggio monegliese è caratterizzato dal bacino delimitato dai crinali che chiudono a semicerchio verso il mare l’intero territorio comunale. Lungo i versanti collinari predomina un paesaggio rurale contraddistinto da episodiche forme di insediamento.

La zona costiera presenta elementi di elevato valore paesistico, con emergenze di tipo geomorfologico, come l’anfiteatro di Moneglia, e spiagge naturali. La vegetazione predominante è costituita da oliveti e da macchia mediterranea, che scende fino al mare.

Il vincolo paesaggistico ricopre l’intero territorio.

Tra gli elementi puntuali di valore paesistico si annoverano l’affaccio a mare in corrispondenza del centro storico, tra la foce del S. Lorenzo e quella del Bisagno, l’area a verde della dismessa Colonia Burgo, il Chiostro di S. Giorgio, l’Oratorio dei Disciplinanti, i resti dei castelli di Villafranca e Monleone e quelli dell’insediamento medievale di S. Bernardo, i numerosi esempi di architettura religiosa del centro urbano e delle frazioni, il centro storico e le frazioni stesse.

Elementi di modificazione del paesaggio invece si riscontrano nelle opere marittime di difesa parallele e longitudinali, il viadotto ferroviario, il riempimento ‘La Secca’ e la copertura del torrente S. Lorenzo e del Bisagno.

(27)

8. SITI DI INTERESSE PAESAGGISTICO - AMBIENTALE

Il territorio di Moneglia si inserisce in un contesto naturalistico ed ambientale di pregio, costituito da aree ricadenti nel sistema naturalistico del Parco Regionale dei Promontori e delle Isole del Levante, istituito con LR n. 23/99 (allegato 3).

Attualmente l’area protetta del Parco è in fase di ridisegno e si prevede la scissione del parco in due distinte aree protette: il Parco naturale regionale di Portovenere e il Parco naturale regionale dei Promontori del Levante, nel quale sono comprese porzioni di territorio di Moneglia.Sono presenti, inoltre, alcuni siti di interesse naturalistico individuati all’interno del Progetto ‘Bioitaly’ proposti come siti di interesse comunitario (pSIC):

- Punta Moneglia;

- ‘Deiva-Bracco-Pietra di Vasca’ limitatamente ai territori del versante di M.

Crocetta;

- Fondali di punta Baffe

I pSIC indicati ricadono in territorio soggetto a vincolo e pertanto non sottoposti a pressioni antropiche tali da richiedere specifici interventi da parte dell’Amministrazione.

Tali siti vengono valorizzati per lo sviluppo del turismo naturalistico e dell’educazione ambientale nelle scuole.

(28)

9. PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO

9.1. G

LI INDIRIZZI NORMATIVI DEL

PTC

SUL TERRITORIO COMUNALE

Nel maggio 2000 è stato predisposto il nuovo Piano territoriale di coordinamento della Provincia di Genova.

La descrizione fondativa del PTC indivia nel territorio di Moneglia i seguenti elementi:

Elementi di crisi

- pressione edificatoria per l’eccessivo sviluppo insediativo residenziale nel territorio rurale;

- marginalità di nuclei storici di versante;

- insufficienza delle infrastrutture viarie di comunicazione;

- carenza dei servizi di urbanizzazione, soprattutto parcheggi;

- fenomeni di instabilità dei versanti;

- vasta diffusione degli incendi;

- abbandono di zone già adibite a colture agrarie.

Elementi di valore

- nuclei rurali storici, per la qualità ambientale e la rilevanza paesistica, urbanistica e architettonica;

- sistema naturalistico di cornice, caratterizzato da vaste aree non insediate di pregio per la qualità ambientale e paesistica e quali elementi di attrattiva turistica e di rigenerazione ecologica.

Il piano sottopone a tutela il sistema del verde di tutto il territorio di Moneglia, individuando l’ambito comunale come area a funzione di ‘parco urbano territoriale’.

Individua, inoltre, il territorio rurale come area agricola di tipo B, ossia area con attività agricole praticate o praticabili, nelle quali se ne auspica la permanenza ai fini del presidio del territorio.

Gli obiettivi che il PTC individua nel territorio di Moneglia sono essenzialmente due: il progetto d’ambito sullo sviluppo del turismo sostenibile e alcuni interventi prioritari sulla viabilità, soprattutto legati alla nuova configurazione della SS n. 523.

Nel primo caso è prevista la realizzazione di un progetto d’ambito che tenga conto dei

(29)

l’incentivazione di forme collettive di trasporto turistico, l’organizzazione di servizi funzionali per il turismo, il recupero degli abitati storici e del territorio agricolo, quali i terrazzamenti.

9.2. P

IANO REGOLATORE GENERALE DEL

C

OMUNE DI

M

ONEGLIA

Il Piano Regolatore Generale vigente risale al 1986; attualmente è in fase di predisposizione il PUC ai sensi della L. R. n.36/97.

Il progetto preliminare del PUC approvato con delibera C. C. n°16 del 26/04/04 è stato reso disponibile al pubblico per presa visione come previsto dalla normativa.

Attualmente sono state raccolte osservazioni da privati cittadini e dalla Provincia di Genova. L’Amministrazione comunale è in attesa di ricevere osservazioni ed indicazioni della Regione Liguria per procedere alla stesura del PUC definitivo prevista entro il 2006.

9.2.1.Struttura del Piano

Il PUC del Comune di Moneglia è suddiviso in una serie di documenti accompagnati da elaborati grafici.

Nel documento “Sezione fondativa” sono indicate le caratteristiche del territorio comunale, descritto come ambito di pregio, suddiviso in:

 Paesaggio antropico a carattere urbano (per la zona di Moneglia capoluogo ed alcune frazioni sui versanti);

 Paesaggio rurale – naturalistico che comprende la parte dei versanti e vaste aree costiere dei promontori di Punta Baffe – Moneglia e Monte Crocetta – Punta Rospo;

In questa parte si prende atto dei vincoli presenti sul territorio (il 100% è vincolato):

 Aree di bellezza integrata (vegetazionale/panoramico) in base alla L.

1497/39;

 pSIC:

o Punta Moneglia

o Deiva – Bracco – Pietra di Vasca (limitatamente al versante di Monte Crocetta

o Fondali Punta Baffe

(30)

 Aree coperte da bosco in base alla L. 431/85

 Zone del territorio comunale all’interno delle aree protette regionali:

o Promontorio di Punta Manara e l’area di Riva Levante a Case Venino di Moneglia (L.R. 12/85)

o Sistema aree di interesse naturalistico del Bracco – Mesco – Cinque Terre (L.R. 12/95).

Sono elencati le principali formazioni vegetazionali (descritte nel dettaglio nel documento “Aspetti vegetazionali”):

 Pinete

 Boschi misti (quercia /leccio)

 Zone boscate (castagno /acero/ pino marittimo)

 Prati e pascoli

 Zone agricole eterogenee (frutteto/ oliveto/ prato/ bosco)

Lo stato geologico del territorio è dettagliato nel documento “Aspetti geologici” e nella cartografia allegata.

Infine sono elencate le principali linee di azioni ed interventi nell’ambito della pianificazione:

 Suolo /paesaggio /turismo: protezione della costa dall’erosione operando un riassetto di tutta l’area, risanamento degli ambiti fluviali, protezione delle infrastrutture e degli insediamenti di fondovalle da rischi idraulici;

 Ambiente: mitigazione degli effetti dell’inquinamento ambientale derivanti da traffico veicolare (qualità aria/ rumore) incrementando lo sviluppo del trasporto pubblico con mezzi non inquinanti e con la messa in opera di adeguati dispositivi di protezione acustica (zona autostrada)

 Sistema insediativo:

o riqualificazione dell’esistente nell’ottica della tutela delle zone libere e di quelle destinate a verde pubblico, consentendo sostituzioni edilizie e nuove edificazioni marginali solo in relazione ad inserimento di servizi territoriali;

o recupero dei nuclei antichi in contesti rurali per conservarne la memoria storico – culturale;

(31)

Nel documento “Struttura del Piano” si trova la suddivisione del territorio in ambiti e distretti come indicato nella tabella seguente.

Territori non insediabili

Ambiti di conservazione Distretti di trasformazione

Zone boschive di pregio ambientale non insediabili

Centro storico del capoluogo Completamento sistema urbano

Impianti edificati di valore storico ambientati nei nuclei frazionari

Completamento nuclei frazionari

Impianti organizzati urbani (espansioni edificate recenti)

Sistema insediativio lineare Bracco

Fronte mare Strutture ricettive, campeggi, alberghi Territori aperti ( sviluppo attività agricole anche in forma aziendale, potenziamento sistema ricettivo diffuso)

Sponda sinistra Torrente Bisagno

Tabella 3. Suddivisione territorio PUC Comune di Moneglia

Il documento “Sistema territoriale in relazione ai livelli di pianificazione e lo schema di disposizioni per la disciplina paesistica a livello puntuale” contiene tutta una serie di norme ed indicazioni puntuali che disciplinano ogni genere di intervento e modifica sul territorio comunale.

Sono suddivise come indicato in seguito:

1. Norme valide per l’intero territorio comunale:

a. Interventi sulle aree scoperte esterne al sistema edificato

b. Modelli di intervento per la tutela attiva dell’ambiente: corpi idrici e suolo contermine, litorale, difesa tutela geomorfologica e valutazione paesistica di situazioni di deterioramento e prevenzione incendi

2. Disciplina del sistema edificato riferito agli ambiti:

a. Disposizioni puntuali per ogni ambito di conservazione e distretto di trasformazione

b. Modelli di intervento su aree scoperte esterne al sistema edificato (antenne, tralicci, serbatoi, pannelli solari, ecc.).

(32)

Infine nel “Documento degli obiettivi” vengono indicate le intenzioni dell’Amministrazione sulla pianificazione territoriale.

Nell’ottica di uno sviluppo sostenibile si prevede un rapporto attivo con il territorio, che nel rispetto delle qualità e peculiarità dello stesso vada a conservare le situazioni di pregio e a migliorare le criticità.

La maggior parte degli interventi previsti sono raccolti nel “piano di riqualificazione del centro storico” e nel piano attuativo della fascia costiera:

 Polo di servizi a parcheggio (470 posti auto interrati) e strutture ludiche zona

“la Secca”

 Nuova passeggiata a mare

 Ampliamento zone adibito a verde del Castello di Villafranca

 Interventi C.so Libero Longhi e Via v. Emanuele

 Spostamento benzinaio

 Realizzazione piazza porticata di fronte alla stazione ferroviaria

 Ampliamento strada del fondovalle del Bisagno

 Nuovo campo sportivo fondovalle Rio Canà

 Interventi per il sistema delle due valli Bisagno e S. Lorenzo

9.2.2.Considerazioni finali

Il progetto preliminare del PUC del Comune di Moneglia è coerente con le pianificazioni sovraordinate e presenta indicazioni puntuali che disciplinano ogni azione ed intervento da attuare sul territorio comunale, tale da risultare un idoneo strumento di controllo.

Come ulteriore mezzo di controllo l’Amministrazione comunale ha approvato il documento “atto unilaterale di obbligo di presidio”,che deve essere sottoscritto da chiunque richiederà una licenza edilizia e contiene la dichiarazione di coerenza dell’intervento con quanto previsto dal PUC e dalle indicazioni puntuali dello stesso.

Inoltre con la Delibera della Giunta Comunale n. 119 del 24.06.05 “Certificazione ambientale ISO 14001:04. Prescrizioni inerenti le attività progettuali in materia

(33)

9.3.

ABUSIVISMO EDILIZIO

Nel territorio del Comune di Moneglia non si riscontrano abusi edilizi di consistente entità.

Il Comune di Moneglia esplicita le proprie competenze in materia di controllo sulla realizzazione delle opere autorizzate mediante proprio personale tecnico con l’ausilio, se necessario, della Polizia Municipale.

(34)

10. ATTIVITÀ ECONOMICHE

Le attività produttive presenti nel Comune di Moneglia sono complessivamente 369 suddivise come esposto di seguito.

ATTIVITÀ NUMERO IMPRESE

Attività manifatturiere 2

Attività di costruzione (compresi artigiani edili) 35 Attività agricole, di allevamento, di pesca e servizi annessi 150

Alberghi e ristoranti 50

Attività commerciali 77

Attività finanziarie 5

Attività immobiliari 5

Attività di trasporto e servizi annessi -

Altre attività 45

Totale 369

Tabella 4 – Attività produttive (Fonte: Comune di Moneglia)

La struttura economica del comune può essere così rappresentata:

Grafico 8 – Attività produttive del Comune di Moneglia

41%

10%

34%

15%

Argricoltura, allevamento e pesca Industria e artigianato

Commercio Servizi

(35)

10.1.

CAPACITÀ DI GESTIONE

,

CONTROLLO E INFLUENZA DEL COMUNE SULLE ATTIVITÀ ECONOMICHE

L’Amministrazione del Comune di Moneglia attua diverse attività a sostegno delle principali attività economiche presenti sul territorio, quali ad esempio la Mostra Mercato annuale dell’olio di oliva e convegni volti alla promozione dell’offerta turistica locale.

Ad oggi l’Amministrazione comunale non ha ancora attivato il SUAP, a causa di problematiche legate alla scarsa disponibilità di risorse umane che rendono difficoltosa la gestione di un tale servizio da parte di un piccolo ente. Si sta valutando la possibilità di realizzare un SUAP a livello sovracomunale o comprensoriale, ma il tutto è ancora in fase di studio.

(36)

11. INFRASTRUTTURE E SERVIZI

11.1. S

TRUTTURE PORTUALI

Sono presenti 7 scali di alaggio e varo, di cui tre sono gestiti da privati, uno da un’

associazione a scopo di lucro e due da associazioni amatoriali non a scopo di lucro.

SCALETTO GESTIONE POSTI BARCA

Località Rospo privata 40

1 in Località Foce t. Bisagno associazione a scopo di lucro

160

2 in Località Foce t. Bisagno onlus (ass. amatoriali 218

Località Canto della Gloria privato 28

Località La Secca privato 32

Tabella 5 – Scali di alaggio presenti nel Comune di Moneglia

11.2. I

NFRASTRUTTURE RICETTIVE E SERVIZI PER IL TURISMO

Nel comune sono presenti 17 strutture alberghiere fino alla categoria a tre stelle con una disponibilità di 752 posti letto. Dei 17 alberghi 11 sono a tre stelle, 2 a due stelle e le restanti a 1 stella.

Altre strutture ricettive extra alberghiere presenti sono: 3 residence, 8 bed &

breakfast, 1 campeggio e 3 parchi vacanza, 6 strutture affittacamere, 3 agriturismo e 1 complesso di appartamenti per vacanza. Complessivamente i posti letto in tali strutture sono oltre 1.600.

Sono presenti 33 tra Bar e Ristoranti.

Gli stabilimenti balneari sono 10, tutti a gestione privata. Sono presenti alcune spiagge libere, con servizio doccia, che si estendono complessivamente per 1.500 m lineari. Il Comune provvede alla pulizia quotidiana da giugno ad agosto e trisettimanale nel restante periodo balneabile, e alla fornitura di acqua per le docce.

(37)

11.4. I

MPIANTI SPORTIVI

Il Campo Sportivo ‘La Secca’, di proprietà del Comune, è affidato in gestione alla A.C.

Moneglia.

La palestra, di proprietà comunale, è affidata alla scuola nel periodo scolastico e viene messa a disposizione di associazioni sportive private.

11.5. F

ORZE DELL

ORDINE

Le Forze dell’Ordine sul territorio sono rappresentate da una stazione amministrativa del Carabinieri.

11.6. V

ERDE PUBBLICO

Attualmente la gestione del verde pubblico è affidata al personale comunale coadiuvato da operatori della Cooperativa sociale Villa Perla Service

11.7. C

IMITERO COMUNALE

Il cimitero comunale si trova in località Serreo e conta mediamente circa 40 inumazioni all’anno. E’ stato realizzato un intervento di ampliamento con la costruzione di 350 nuovi loculi.

Gli aspetti ambientali inerenti il cimitero quali la formazione di percolati e l’impatto ambientale contaminazione della falda, non sono rilevanti innanzitutto per l’assenza di una falda nel territorio comunale, sia per l’estensione dell’area cimiteriale.

11.8.

CAPACITÀ DI GESTIONE

,

CONTROLLO E INFLUENZA DEL COMUNE SU INFRASTRUTTURE E SERVIZI

Il comune di Moneglia si occupa della manutenzione delle infrastrutture pubbliche e del patrimonio immobiliare con interventi periodici sia in economia, solitamente per lavori di entità minima, che affidando l’esecuzione di diverse opere in appalto.

Il controllo sulle strutture portuali e sugli stabilimenti balneari viene attuato e gestito attraverso il rilascio di concessioni sulla base delle prescrizioni contenute nel Codice della Navigazione e nelle leggi in materia che disciplinano tutte le attività presenti sul demanio.

(38)

12. MOBILITÀ

12.1. I

NFRASTRUTTURE DI COMUNICAZIONE

Il Comune presenta alcuni problemi di accessibilità veicolare, legati soprattutto alla carenza delle infrastrutture viarie.

I caselli autostradali più vicini sono quelli di Sestri Levante e Deiva Marina, lungo l’autostrada A12 Genova – Livorno.

L’accesso è assicurato da due percorsi differenti: la strada delle gallerie e le strade panoramiche.

La prima corre lungo la costa per circa 9 km, la maggior parte dei quali da percorrersi in galleria interrotti da brevi tratti a cielo aperto che sovrastano spiagge incontaminate raggiungibili solo attraverso pericolose discese a piedi oppure direttamente dal mare.

E' una strada a senso unico alternato regolato da un impianto semaforico, sia per chi proviene da Sestri Levante che da Deiva Marina.

Attualmente sono in corso una serie di lavori di ammodernamento degli impianti delle gallerie, (tra cui il potenziamento dell’illuminazione) e di consolidamento dei versanti e delle coste lungo il tratto delle direttrici. Tale intervento è finanziato da Provincia di Genova,Comune di Moneglia, Deiva Marina e Sestri Levante.

In alternativa Moneglia è raggiungibile tramite la strada statale Aurelia, alla quale si accede tramite le due strade provinciali n.35 e n.68, cosiddette ‘panoramiche’.

12.2. T

RASPORTI PUBBLICI

I trasporti pubblici sono gestiti dalla società Tigullio Trasporti, che serve il territorio comunale ed extra-comunale con 5 linee di autobus:

1. linea 44 Moneglia – Lemeglio, con 10 corse nel periodo estivo e 7 in quello invernale;

2. linea 441 Moneglia – Comeglio, con 4 corse nel periodo estivo e 2 in quello invernale;

3. linea 442 Moneglia – Casale – Crova, con 4 corse nel periodo estivo e 3 in quello invernale;

(39)

Nel periodo estivo alcune società private gestiscono un servizio di battelli che quotidianamente collega Moneglia con le Cinque Terre e Portofino.

12.3. T

RAFFICO E SOSTA

Le maggiori criticità sono legate principalmente a tre zone del Comune:

 corso Libero Longhi, che rappresenta l’unica via di attraversamento del centro cittadino;

 lungomare Dante Alighieri, percorsa dagli automezzi diretti a Deiva;

 via torrente S. Lorenzo, che collega la strada statale Aurelia e risente di pesanti flussi in particolar modo nel periodo estivo.

Sul territorio sono presenti tre aree parcheggio a pagamento, per un totale di 670-680 posti auto:

1. zona Campo Sportivo ‘La Secca’, gestita dalla A.C. Moneglia (420-430 posti);

2. zona stazione ferroviaria, gestita da Cooperativa sociale su concessione di Metropolis SpA (130 posti);

3. zona Camoxellino, gestita dall’Associazione Camoxellino Circolo ACLI (120 posti).

In numerose aree del centro sono inoltre distribuiti parchimetri per la regolamentazione della sosta nei circa 150 posti auto messi a disposizione dal Comune.

Nel capoluogo sono state delimitate zone a traffico limitato (ZTL) destinate ai residenti, ai quali nel periodo estivo vengono riservati anche i posti auto di via Colombo.

Il Comune di Moneglia non prevede l’adozione di un PUT mentre iniziative legate alla realizzazione di parcheggi sono inserite nel PUC; in particolare è prevista la realizzazione di 470 posti auto coperti nella zona La Secca.

(40)

13. QUALITÀ DELL’ARIA

Nell’ambito del Piano di risanamento e tutela della qualità dell’aria realizzato dalla Regione Liguria, è stata condotta una analisi statistica multivariata per poter suddividere il territorio in classi di carico inquinante da sorgenti diffuse e lineari. In particolare sono state prese in esame tutte le emissioni diffuse e lineari con valore complessivo sulla maglia maggiore di 5 ton per almeno uno tra i parametri ossidi di zolfo, ossidi di azoto, composti organici volatili, particelle sospese con diametro inferiore a 10 o maggiore di 25 ton per il monossido di carbonio. Il territorio comunale è risultato avere una maglia a carico inquinante medio.

Incrociando tale informazione con quelle ricavate dalla classificazione del territorio in riferimento ai recettori sensibili, in base alla popolazione residente, alle aree boscate ed agli attrattori turistici è stata definita la classe di priorità di intervento, che per Moneglia risulta essere media.

Nell’ambito della ridefinizione della rete provinciale della qualità dell’ aria di Genova è stata quindi proposta la pianificazione di alcune campagne di misura all’interno del territorio di Moneglia.

Sul territorio non è mai stata eseguita una campagna di rilevazione della qualità dell’aria, quindi al momento mancano informazioni più dettagliate.

Allo stato attuale il Comune, viste le fonti di pressione esistenti e l’assenza di problematiche legate alla qualità dell’aria nel territorio, non ritiene necessario investire proprie risorse nel monitoraggio della qualità dell’aria.

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