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In questa tesi abbiamo delineato la figura di Lin Zongsu e all’impronta indelebile che ha lasciato lungo l’arduo percorso di emancipazione femminile e alla sua eredità. Durante la prima fase del periodo repubblicano la sua volontà di difendere le donne cinesi, per secoli succubi di un sistema fortemente maschilista, fu necessaria e preparatoria per il suffragio che si realizzò realmente nell’era maoista. Dopo aver descritto quelli che furono gli avvenimenti più importanti che caratterizzarono il periodo della caduta dei Qing, che sfociò nella rivoluzione Xinhai, abbiamo posto l’attenzione al profilo biografico della scrittrice. Abbiamo esposto cronologicamente le fasi più rilevanti della sua crescita professionale che la condussero alla carriera di giornalista. Partendo dalle sue origini familiari, abbiamo dimostrato la presunta partentela con la rivoluzionaria contemporanea Lin Zongxue. Ci siamo soffermati poi sull’ istruzione che ricevette Lini Zongsu e sul periodo che trascorse all’estero, sulla sua partecipazione all’interno delle associazioni femminili, sull’istituzione della sua associazione e infine sull’ultimo periodo della sua vita, segnato da grandi perdite familiari.

Ci siamo soffermati sulla vicenda che la portò a discutere personalmente con, l’allora presidente provvisorio, Sun Yatsen. La conversazione fu il momento in cui Lin Zongsu ottenne maggiore notorietà per aver rappresentato non solo la volontà della sua associazione, la Nüzi Canzheng Tongzhi Hui, ma anche quella dell’intero mondo femminile cinese. La sua richiesta, dopo un iniziale consenso venne rifiutata, il che la portò ad includere la sua associazione all’interno di un’altra associazione ‘ad ombrello’, la Nüzi Canzheng Tongmenghui. Abbiamo annotato in ordine temporale tutte le petizioni e le manifestioni di Lin Zongsu che vennero poi guidate dalla rivoluzionaria Tang Qunying. I sacrifici di Lini Zongsu e Tang Qunying non ebbero esito immediato e le donne restarono a lungo ancora lontane dalla partecipazione politica.

Nel terzo capitolo abbiamo discusso l’importanza della produzione giornalistica di Lin Zongsu e delle altre rivoluzionarie. Nella prima parte del capitolo abbiamo presentato i cambiamenti avanzati dalla stampa cinese di inizio Novecento, che divulgò argomenti non più correlati alla sfera burocratica e suscitò una nuova curiosità nei fruiori. Abbiamo poi dato spazio alle caratteristiche della stampa femminile che si sviluppò durante il periodo precedente l’istituzione della prima Repubblica, che propose

innovatitivi temi e stili di scrittura. Con i loro scritti, Lin Zongsu e le altre colleghe rivoluzionarie fecero luce sulla questione femminile unendola all’attività rivoluzionaria, coinvolgendo molte donne. Abbiamo analizzato alcuni scritti di Lin Zongsu, come la risposta all’annuncio di matrimonio più civilizzato al mondo all’interno del Zhongwai ribao, il Nüzi Canzheng Tongzhihui Xuanyan Shu e la risposta al presidente Sun Yatsen all’interno del Tianduo Bao -

Una delle collaborazioni più importanti di Lin Zongsu fu quella alla redazione del Nujiezhong, il primo trattato sulla liberazione femminile, che trattava diversi argomenti come la moralità delle donne, la loro condotta, le loro abilità, l’istruzione, i loro diritti, la partecipazione politica e il matrimonio. Abbiamo poi avanzato una proposta di traduzione della prefazione di Lin Zongsu, interpretato del suo punto di vista e individuato convergenze e divergenze con l’autore del trattato, Jin Tianhe. Tra i punti di contatto c’era l’idea secondo cui le donne avevano un ruolo importante all’interno della nazione, in quanto avrebbero provvisto all’educazione dei figli, futuri cittadini. Una delle differnze riguardava invece l’idea, sostenuta da Lini Zongsu, che dovessero essere principalmente le donne stesse ad emancipaparsi.

L’impegno politico e la produzione giornalistica di Lin Zongsu furono cruciali nel rendere le donne consapevoli del fatto che non avrebbero dovuto sopportare le ingiustizie della loro condizione.

Lin Zongsu coinvolse le sue colleghe attività, ma anche le donne meno abbienti ed emarginate, che non avevano avuto le possibilità di innalzarsi socialmente e culturalmente a causa della mancanza di basi educative. Inoltre, Lin Zongsu fu una delle prime donne nella storia cinese a denunciare le pratiche che erano frutto di un antico retaggio culturale e che erano difficili da scardinare dalle menti cinesi. Il suo interesse nei confronti della donna all’interno degli affari politici, l’istruzione femminile e l’abolizione della pratica di concubinaggio e di matrimonio combinato le hanno fatto guadagnare una certa notorietà all’interno dell’opinione pubblica cinese a lei contemporanea.

Il testamento della battaglia di Lin Zingsu si può ritrovare nei suoi scritti e uno sguardo attento alla sua personalità rivela il modo in cui ella stessa si fece interprete del suo discorso politico.

Anche quando Lin Zongsu dovette allontanarsi dalla sua causa non smise di sperare in un futuro in cui le sue connazionali venissero incluse in tutti gli aspetti della sfera sociali.

Il fatto che ella non fu in grado di assistere al primo passo verso la liberazione, che venne qualche anno dopo la sua morte lascia una nota di tristezza.

Lin Zongsu non riuscì a realizzare ciò per cui aveva creduto fermamente durante la sua intera vita, ma la sua storia, seppur secondaria, rispetto a quella di altre rivoluzionarie, è un tassello che si aggiunge al puzzle delle donne valorose cinesi che si sono battute con grande coraggio e che hanno lottato per la modernizzazione della condizione femminile. L’aspetto centrale dell’azione di Lin Zongsu riguardò l’abolizione del ruolo patriarcale. Infatti, ella sosteneva che uomini e donne avessero le stesse capacità innate.

Solitamente, le donne provavano la sofferenza della loro esistenza sin dalla loro nascita. Infatti, tradizionalmente la nascita di una figlia, anziché di un figlio, influiva notevolmente nell’aspettative dei familiari. Appena nate, le bambine, che erano considerate appartenenti ad una categoria inferiore ai maschi, erano causa di vergogna e disonore per i genitori che non vedevano alcun provento in loro. Questo pregiudizio traeva le sue origini dall’ideologia confuciana: anche lo Shijing 诗经, Libro delle Odi, riporta che anche alla nascita, le bambine subivano un trattamento differente rispetto ai bambini. Quando nasceva un bambino, veniva riposto cautamente su un letto, avvolto in delle vesti e gli veniva dato un oggetto di giada come giocattolo. Il suo pianto veniva associato al suo vigore ed era visto come l’erede della casa dei predecessori. Quando invece nasceva una bambina, questa veniva appoggiata sul pavimento, veniva vestita con delle fasce e le veniva dato un coccio260 come giocattolo. In futuro la bambina non avrebbe indossato alcuna medaglia di valore, si sarebbe occupata solo del cibo e di non arrecare problemi alla famiglia.261Il risultato dell’azione politica di Lin Zongsu si cominciò a vedere durante il periodo maoista. Tuttavia, la tendenza al maschilismo continuò a manifestarsi, seppur in maniera più attenuata negli anni successivi. Inoltre, la politica del figlio unico portò tante famiglie a nascondere le nascite di primogenite e favorì così il numero d’infanticidi femminili: si contano circa quattrocento milioni di

260 Nangwa 弄瓦, che letteralmente vuol dire giocare con un coccio. Quest’ultimo veniva regalato alle

neonate e simboleggiava l’inferiorità femminile. Da Dizionario Giorgio Casacchia – Bai Yukun.

261 Cfr. Robert Hans van Gulik, 中國古代房内考: A Preliminary Survey of Chinese Sex and Society

bamibini morti, prevelentemente di sesso femminile a causa di tale legge. Con l’abolizione di questa legge, nel 2015, il favoreggiamento di figli maschi è diminuito.262 Un altro punto dell’attività di Lin Zongsu riguardò la situazione delle donne confuciane dopo la loro nascita. Specialmente per le bambine con un’estrazione sociale inferiore, il futuro poteva proseguire solo in due direzioni: diventando concubine o, peggio, schiave. Le bambine che erano destinate alla vita di concubine erano sin da piccole preparate a danzare e ad acquisivano tecniche di seduzione. La fasciatura dei piedi era una componente importante della preparazione al loro ruolo. In realtà la fasciatura dei piedi era praticata principalmente dalle donne più ricche, ma occasionalmente veniva incoraggiata anche dalle madri di ragazze povere con lo scopo di renderle più attraenti e quindi dare loro maggiori possibilità di trovare marito. Anche a Lin Zongsu fu praticata la fasciatura dei piedi in un primo momento. Un aspetto peculiare dell’adolescenza di Lin Zongsu riguarda proprio il fatto che si ribellò presto della pratica e il fatto che a dieci anni ella rifiutò di continuare a tenere i piedi fasciati ci mostra quanto fosse dotata di risolutezza e apertura mentale.

La pratica aveva un’essenza maschilista: limitava i movimenti delle ragazze, facendo diventare una semplice passeggiata molto dolorosa. Pertanto, le ragazze, pur di risparmiare ulteriori sofferenze preferivano restare a casa, il che limitava ulteriormente la loro libertà.263 Lin Zongsu si batté in diverse occasioni per l’abolizione di questa abitudine grottesca, prendendo parte anche ad associazioni che ne chiedevano l’abolizione. Nel periodo contemporaneo a Lin Zongsu, la pratica di fasciatura dei piedi inziò ad essere revocata, grazie anche al l’editto del 1902. Nel 1949 l’abolizione venne nuovamente proposta, ma fu solo negli anni cinquanta, con la mobilitazione lavorativa delle donne all’interno delle fabbriche, che la fasciatura dei piedi scomparve.264 Oggi le donne testimoni di questa pratica sono pochissime e soprattuto provenienti da zone rurali.

Lin Zongsu rivolse grande attenzione anche a ridefinire la politica matrimoniale. In una società fortemente patriarcale come quella cinese il matrimonio aveva sempre costituito il momento più importante della vita di una donna. Le famiglie più povere vendevano e

262 https://www.agi.it/estero/cinesi_1_4_miliardi_natalit_invecchiamento_politica_figlio_unico-

6901980/news/2020-01-17/

263 Cfr. Bamboo Hirst, Figlie della Cina, Edizioni Piemme, Padova, 2003, pp. 77 – 87.

264 Cfr. Laura De Giorgi, “Costume o tortura? La fasciatura dei piedi in Cina”, in Deportate, esuli,

davano in affidamento le spose, pur ricavando una piccola somma di denaro. Nel migliore dei casi, il matrimonio veniva combinato dalle famiglie. Con la diffusione delle idee occidentali di uguaglianza tra i sessi e di liberta individuale, molte donne iniziarono ad entrare in contatto con l’idea che ognuno fosse libero di poter scegliere chi sposare. Molte ragazze si ribellarono di fronte al loro destino segnato da una ideologia confuciana.265 Questo aspetto fu trattato all’interno del Nüjiezhong, dove si proponeva che il matrimonio dovesse essere dettato dal sentimento di amore e non da imposizioni familiari. Lin stessa ebbe più volte occasione di parlare della questione e di esprimere il suo dissenso verso i matrimoni combinati, come nela risposta all’annuncio dell’uomo del Sud con ideali e integrità (vedere paragrafo 3.3.1). L’uomo non fece alcuna menzione al voler conoscere una donna personalmente e alla volontà di trovare delle affinità al fine di far nascere un sentimento amoroso. Il suo annuncio era equivalente ad utilizzare un sistema di match-making.

Lin Zongsu spese parole molto pesanti per l’uomo, perché nonostante alcune abitudini occidentali erano iniziate ad emergere nell’ideale comune, di fondo rimaneva una forte componente tradizionale, che limitava la liberalità.

Lin Zongsu stessa, nella sua giovinezza aveva rifiutato l’idea di andare in sposa ad un conoscente, se prima non avesse completato gli studi. Lin rimase molto coerente al principio di indipendenza e quando le venne proposto di spostarsi a Nanyang per intraprendere la carriera d’insegnate, ella non si fece ostacolare dall’opposizione del marito. Lin Zongsu ebbe un secondo matrimonio, il che era davvero inusuale per l’epoca. Fino ad allora, infatti, il divorzio si poteva ottenere solo in rari casi ed era necessario che la donna ottemperasse al suo dovere di conferire la pietà filiale nei confronti della famiglia del marito. A partire dal 1930 venne abrogata una prima modifica alla politica sul divorzio da parte del Guomindang. Solo nel 1950 la politica matrimoniale venne modificata, rendendo le donne libere di scegliere il proprio partner e venne stipulato che una coppia avrebbe avuto il diritto di divorziare nel momento in cui l’amore fosse finito.266

Infine, l’aspetto più eclatante dell’attivismo femminile di Lin Zongsu riguardò il suffragio femminile, ovvero il diritto che le donne potessero votare ed essere elette. Nei

265 Cfr. Bamboo Hirst, Bamboo, Figlie della Cina, Edizioni Piemme, Padova, 2003, op. cit. pp. 104 – 105. 266 Cfr. Shen Yifei, “Feminism in Cina: An Analysis of Advocates, Debates, and Strategies”, op. cit. p. 11.

capitoli precendenti, abbiamo affrontato la negazione delle sue richieste e il bisogno della sua campagna per la successiva ufficializzazione della partecipazione femminile all’interno della politica nel 1947. Ad ogni modo, fino al 1987 le donne non avevano ancora conseguito una piena democrazia intesa come in occidente, in quanto sia donne che uomini vivevano sotto un partito unico dove le elezioni erano stabilite a tavolino. 267 Dal 1995, con la quarta conferenza mondiale sulle donne venne puntualizzato un nuovo inizio del movimento femminile in Cina e per la prima volta i diritti delle donne vennero inclusi insieme ai diritti umani, fornendo una nuova risorsa alle femministe cinesi nella loro campagna per eliminare i meccanismi sociali che portavano alla discriminazione di genere.268

Il percorso di emancipazione femminile in Cina fu molto lungo e insidioso e ancora oggi non si può dire che le donne abbiano raggiunto i loro diritti pienamente. Purtroppo, le diseguaglianze di genere continuano ad esistere, specialmente in alcuni contesti lavorativi, ma certamente l’impegno di Lin Zongsu fu importante in quanto determinò una consapevolezza diversa.

La figura di Lin Zongsu è stata citata più volte in testi occidentali che hanno affrontano il tema dell’emancipazione femminile in Cina. Questi testi sono lavori accademici, per lo più incentrati sull’evoluzione della posizione femminile orientale. Anche in Cina, la figura di Lin Zongsu è stata oggetto di studi accademici e di testi sulla lotta femminile nel periodo repubblicano. Al di là di questi contesti la figura di Lin Zongsu non ha avuto molta rilevanza nell’immaginario popolare. A differenza di ciò che è accaduto per Qiu Jin, He Zhen e Chen Xiefen, all’immagine di Lin Zongsu non stata rivolta l’attenzione che avrebbe meritato, in quanto personalità chiave per la lotta femminile. La sua figura non è stata oggetto di produzioni cinematografiche nè di racconti e a volte, non è raro imbattersi in cinesi che non ne abbiano mai sentito parlare. La notorietà di Lin Zongsu, non troppo marginale, è dovuta al fatto che si tratta di un personaggio prettamente intellettuale, che è comunuque ben noto negli ambienti accademici. Se da una parte le cause per cui Lin Zongsu si è battuta si sono in parte realizzate, dal’altra parte la figura di Lin Zongsu è andata quasi dimenticata.

267 Cfr. Louise Edwards, “Women's Suffrage in China: Challenging Scholarly Conventions”, in Pacific

Historical Review, op. cit., p. 629.

Ricordare la sua battaglia e darle il rispetto che merita è estremamente importante per non dimenticare gli sforzi di cui si fece carico assieme alle altre rivoluzionarie. Celebrare personalità come Lin Zongsu è necessario, specialmente ai giorni nostri in diseguaglianze e discriminazioni continuano a persistere.

La condizione sociale femminile ha assistito grandi cambiamenti positivi rispetto al periodo pre-republicano. Molti dei diritti femminili sono sati tutelati con la legge del 3 aprile 1992. Questa legge resa obbligatoria l’istruzione femminile fino ai sedici anni; garantì l’equiparazione degli stipendi tra uomini e donne; vietò il lavoro a ragazze con meno di sedici anni; abolì la prostituzione e il traffico di donne; pose sotto tutela gravidanza, materità e periodo mestruale.269 Le donne cinesi hanno abbandonato da un po’ le abitudini che le relegavano ad una posizione di subordinazione. Anche dal punto di vista legislativo sono molto più tutelate e ricoprono posizioni lavorative differenti e spesso abbstanza autorevoli. Tuttavia, dal punto di vista sociale le donne cinesi oggi presentano ancora degli aspetti che stonano con la visione di posizione evoluta.

Secondo una personale visione, il ruolo della donna viene spesso stereotipato in quello del “sesso debole” che si dedica alle faccende domestiche. Inoltre, il conseguimento di un alto livello d’istruzione e una buona carriera rappresentano le ambizioni di numerose giovani ragazze e delle loro madri, ma allo stesso tempo sono motivate dal fatto che rappresentano dei requisiti fondamentali per trovare facilmente un partner. Questa posizione contribuisce a perpetrare l’idea di fondo secondo cui il matrimonio rimane il momento più importantie della vita di una donna.

Recentemente molte giovani di donne sono apparse nella scena pubblica, denunciando le violenze subite, sfruttando la forza dei social media, piuttosto che affidandosi al femminismo di Stato. Sebbene la posizione delle donne abbia subito cambiamenti eccezionali dal periodo in cui visse Lin Zongsu, vi sono ancora casi non rari di discriminazione di genere. Oggi giorno la questione femminile ha assunto dei connotati diversi rispetto al periodo di attività di Lin Zongsu. Infatti, sebbenbe le donne hanno raggiunto la parità di diritti davanti alla legge, dal punto di vista culturale e sociale in Cina – così come in altre parti del mondo – persistono gli stereotipi femminili secondo cui le donne sono meno capaci, soprattutto in alcune aree e situazioni. Inoltre, i mass- media promuovono troppo spesso un ideale di donna molto legato al suo aspetto fisico.

Ricordare figure come Lin Zongsu è importante sia per omaggiare il suo contributo, ma anche perché bambine e giovani donne hanno bisogno di modelli di riferimento come il suo.

In conclusione, la tesi ha l’obiettivo di rivalutare e omaggiare la persona di Lin Zongsu. Attivista, figura moderna e visionaria Lini Zongsu attraverso i suoi scritti è riuscita a inferire nelle menti delle donne, argomenti che in passato nessuno aveva osato evocare. Sfortunatamente, Lin Zongsu non visse a lungo per assistere ai cambiamenti nella situazione femminile, ottenuti anche grazie al suo grande impegno. La sua storia è molto attualee riteniamo che narrarla sia importante. Anche se oggi è stat raggiunta la parità dei diritti dal punto di vista della giurisprudenza, i retaggi culturali della tradizionale visione della donna persistono e sono talvota più difficili da cambiare delle leggi. Educare le nuove generazioni di donne e uomini è indispensabile e personiltà come Lin Zongsu andrebbero promosse, tramandate e ricordate anche per questo.

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