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L A TRASFORMAZIONE DEL GIORNALISMO DURANTE LA RIVOLUZIONE

La diffusione della stampa in Cina fu un processo che si legò strettamente al corso della rivoluzione cinese.153 Questa diffusione ebbe come effetto una rivalutazione del giornale, diventando un mezzo di cui gli uomini colti si servirono per proporre la restaurazione della nazione e dei nuovi modelli politici.154 Di seguito ripercorreremo i cambiamenti più importanti che accompagnarono il processo di trasformazione della stampa fino al periodo della rivoluzione Xinhai.

Anche se i giornali cinesi erano già entrati nella società cinese a partire dalla dinastia Tang (618-907), la loro funzione era diversa rispetto ai giornali a cui siamo abituati oggi. Infatti, i giornali appartenenti alla fase precedente alla rivoluzione erano destinati alla trasmissione di informazioni legate alla burocrazia. Un esempio di questo tipo di trasmissione d’informazione era il cosiddetto Dibao 邸报,155 una gazzetta ufficiale che era controllata dal governo centrale. Questo tipo di stampa imperiale non solo costituiva un mezzo di comunicazione per la burocrazia, ma era una parte integrante dell’istituzione politica nell’approvvigionamento degli ufficiali eruditi che venivano selezionati attraverso gli esami di stato. Il Dibao quindi ebbe un ruolo centrale nel mantenere l’ordine sociale. Con lo sviluppo della tecnologia, emerse per un breve periodo, una stampa non ufficiale, la cosiddetta Xiaobao 小报, ma non ebbe una durata paragonabile a quella del Dibao, che persistette fino alla dinastia Qing.156

I giornali in lingua straniera, in particolare quella inglese e portoghese,157 e l’arrivo dei missionari protestanti nel diciannovesimo secolo diedero una svolta considerevole al programma educativo ma anche alla storia del giornalismo cinese. Questo cambiamento interessò soprattutto Shanghai, città che per prima subì un processo di trasformazione in

153 Cfr. Popkin, Jeremy D. Media and revolution, University Press of Kentucky, 2014, p. 174. 154 Cfr. Ma Yuxin, Women Journalists and Feminism in China, 1898- 1937, op. cit., p. 3.

155 Il Dibao, conosciuto come giornalismo antico o burocratico, era una sorta di bollettino che serviva a

divulgare informazioni ufficiali attraverso il sistema postale. I Dibao comunicavano gli affari governativi, le vicende avvenute a corte, le promozioni e le dimissioni all’interno dell’amministrazione, editti imperiali e memoriali. Da Laura De Giorgi, La rivoluzione d'inchiostro: lineamenti di storia del

giornalismo cinese, 1815- 1937, Venezia, Cafoscarina, 2001, p. 11-15.

156 Cfr. Xiantao Zhang, The Origins of the Modern Chinese Press: The Influence of the Protestant

Missionary Press in Late Qing China, vol. 6, Routledge, 2007, p. 29.

157 Cfr. Laura De Giorgi, La rivoluzione d'inchiostro: lineamenti di storia del giornalismo cinese, 1815-

una metropoli moderna cinese.158 Tra il 1841 e il 1860 i periodici inglesi e cinesi rilasciati ad Hong Kong superavano di gran lunga il numero di giornali pubblicati in tutta la Cina, ma dal 1861 in poi, la stampa di Shanghai ebbe una grande ripresa, superando quella di Hong Kong. L’apertura di Shanghai agli scambi commerciali con l’Inghilterra e l’occidente, a seguito del trattato di Nanchino (1842), si sviluppò progressivamente e, dopo il trattato di Tianjin (1858), gli investimenti stranieri crebbero esponenzialmente. Shanghai divenne così il maggiore porto di distribuzione in Cina. Con l’avanzare degli scambi commerciali a Shanghai, fu permesso a un numero sempre maggiore di missionari occidentali di viaggiare per la nazione.159 Questo avvicinamento con l’occidente portò inevitabilmente ad aumentare l’interesse cinese verso la modernizzazione occidentale. Dal 1960 il governo Qing cominciò ad acquisire tecnologie militari, metodi di studio e lingue occidentali. Una caratteristica innovativa dei giornali missionari riguardò la progressiva perdita dei contenuti religiosi.

Tra questi giornali quello che sicuramente spiccò fu il Church News, che in seguito venne intitolato Wanguo Gongbao 万国公报, fondato da Yong Allen (1836 – 1907)160 nel 1868. Nel Church News i contenuti religiosi diminuirono progressivamente e vennero sostituiti da argomenti scientifici occidentali e riflessioni riguardanti gli affari sociali e politici. Nella visione di Allen gli scambi con l’occidente erano essenziali per migliorare il benessere della nazione e quest’ultima necessitava di troncare con le vecchie regole e mirare al progresso. Questo cambiamento di argomenti nel Church News si manifestò anche in un cambiamento del pubblico, che iniziò ad includere i letterati cinesi. Nel 1874 il Church News cambiò nome in Wangguo Gongbao 万国公.161 Il nome, che non aveva più alcun riferimento religioso, apparse di conseguenza più tollerabile per i cinesi colti e ottenne così un maggiore eco. Pian piano i contenuti religiosi vennero riportati solo marginalmente, concentrando l’attenzione su argomenti occidentali di tipo storico, geografico, politico e artistico. Inoltre, la novità che riguardò

158 Cfr. Xiantao Zhang, The Origins of the Modern Chinese Press: The Influence of the Protestant

Missionary Press in Late Qing China, op.cit., p. 45.

160 Missionario che intraprese il suo percorso all’età di ventun anni. Yong Allen ebbe una breve

esperienza lavorativa per il giornale Shanghai Xinbao, giornale di tipo commerciale che spinse il missionario ad adottare il giornalismo come parte integrante della sua attività missionaria.

161Letteralmente Wangguo significava globo, mentre gong significava essere neutrali nei confronti di

il Wangguo Gongbao riguardava il fatto che esso non solo attingeva da fonti occidentali, ma anche orientali, come lo Shenbao 申报, lo Shanghai Xinbao 上海新报, e lo Zhongxi wen jian-lu 中西文件路.

Il punto di forza dei nuovi giornali risedeva proprio nel loro carattere versatile. La circolazione dei giornali missionari attirò l’attenzione di molti cinesi e spettabili rivoluzionari come Kang Youwei.

I missionari occidentali ebbero un ruolo significativo nel campo dell’istruzione.162 Oltre alla questione educativa, i missionari e in particolar modo le donne missionarie si dedicarono attivamente alla liberazione femminile e all’abolizione della pratica della fasciatura dei piedi. 163

Dopo il trattato di Shimonoseki nel 1895, la pubblicazione dei giornali aumentò e divenne sempre più diffusa nelle grandi città così come nelle zone rurali. In questo periodo si diffusero principalmente i Minbao 民报, giornali con capitale privato, da parte di molti cinesi che decisero di sposare l’iniziativa e promuovere le riforme. La stampa di questo periodo fu strettamente legata ai movimenti politici e sociali. Questa relazione restò invariata fino alla vittoria della rivoluzione Xinhai. La stampa divenne un potente strumento per promuovere la modernizzazione del Paese.164 A partire dal ventesimo secolo la Cina fu investita da un grande fermento intellettuale nazionalista fomentato dai giovani studenti cinesi e che si manifestò nella modernizzazione del giornalismo popolare. La stampa popolare si diffuse rapidamente.

La stampa in lingua cinese si estese anche in Giappone e secondo una statistica, nel 1907 furono rinvenuti una ventina di periodici. A prescindere dall’orientamento politico, l’incremento della pubblicazione dei periodici contribuì a introdurre ideali nuovi, a diffondere traduzioni di testi giapponesi e occidentali e a rendere note le notizie cinesi al mondo intero.165

In questo modo la stampa riuscì ad ottenere anche maggiori consensi da parte di studenti e donne cinesi. L’influenza dei missionari ebbe un grande impatto su alcuni

163 Cfr. Xiantao Zhang, The Origins of the Modern Chinese Press: The Influence of the Protestant

Missionary Press in Late Qing China, op. cit., pp. 44 - 50.

164 Cfr. Laura De Giorgi, La rivoluzione d'inchiostro: lineamenti di storia del giornalismo cinese, 1815-

1937, op.cit. p.76.

165Cfr. Charlotte L. Beahan, “Feminism and Nationalism in the Chinese Women's Press, 1902-1911”, in

editori cinesi che si approcciarono all’insegnamento sul modello occidentale. Tra i principali giornali di élite si ricordano il Xunhuan Ribao 循环日报 di Wang Tao 王韬 (1828 – 1897) e il Shiwubao 时 务 报 di Liang Qichao. A seguito della sconfitta giapponese, Kang Youwei fondò il Wanguo Gongbao 萬國公報, che pur avendo lo stesso nome del giornale di Allen, si trattava di un giornale differente la cui direzione fu affidata a Liang Qichao. Il Shiwubao ebbe una grande risonanza soprattutto nel rinnovamento del sistema educativo. 166 La tolleranza nei confronti dei giornali d’opinione venne resa possibile dal fatto che la dal 1896 molti funzionari riformisti si occuparono dell’amministrazione metropolitana. Inoltre, i gruppi di studio e gli editorialisti avanzarono la proposta di istituire i cosiddetti guanbao 官报, moderni giornali ufficiali, ma nessuno dei giornali riformisti venne mai reso ufficiale. A seguito del colpo di stato dell’imperatrice Cixi, il movimento riformista venne represso e numerosi giornali furono costretti a chiudere. Ma il colpo di stato non segnò la fine della stampa cinese, al contrario diede un ulteriore impulso, costringendo gli oppositori a continuare a pubblicare i giornali fuori dai confini nazionali e in maniera clandestina. Kang Youwei e Liang Qichao acquisirono la fama dei più ferventi riformatori contro l’autocrazia imperiale. Per loro la stampa costituiva il mezzo per propagandare il loro progetto riformista. Dopo la rivolta dei Boxer, 1901 l’impero Qing decise di promuovere una nuova politica che desse spazio alle proposte dei riformatori. L’intento era quello di costituire una monarchia costituzionale dove l’élite locali potessero partecipare attivamente all’attività politica. Finalmente nel 1908 si arrivò alla promulgazione della legge sulla stampa che approvava la presenza dei “giornali della gente comune” con il proposito di ampliare la cultura moderna e la consapevolezza nazionale.167 Ciò portò i giornalisti rivoluzionari ad ottenere una fama nazionale.

La stampa rivoluzionaria dei primi del 1900 sfruttò gli elementi emotivi per richiamare al patriottismo. Sun Yatsen, come avevano fatto precedentemente Kang Youwei e Liang Qichao, utilizzò i giornali per la realizzazione del proprio programma politico e dopo la fondazione del Tongmenghui, la propaganda giornalistica venne riconosciuta come parte dell’attività politica. La propaganda aveva l’intento di convincere il pubblico a

166 Cfr. Laura De Giorgi, La rivoluzione d'inchiostro: lineamenti di storia del giornalismo cinese, 1815-

1937, op.cit. pp. 78 - 79.

sostenere i movimenti rivoluzionari e molte testate servirono da copertura per i movimenti clandestini. Inoltre, dato che la maggior parte degli scrittori di questi giornali era costituita da giovani studenti, le testate avevano un carattere piuttosto radicale. La maggior parte di questi giornali si trovava al di fuori del territorio cinese e il primo di questi fu Zhongguo Ribao 中国日报, giornale con cui la stessa Lin Zongsu collaborò. Dopo la sconfitta sino-giapponese, molti studenti pervasi dal risentimento, continuarono a dare il loro contributo alla lotta repubblicana sotto il Minbao 民报.

Il primo giornale su territorio cinese che divulgò delle idee rivoluzionarie fu il Subao 速 Shanghai, fondato nel 1896. Il Subao fu forse uno dei giornali che più di tutti sconvolse l’opinione pubblica. Il Subao aveva pubblicato un articolo diffamatorio nei confronti del governo Qing, scatenando l’ira a corte.168 Dopo l’insurrezione di Wuchang, che segnò l’inizio della rivoluzione repubblicana, la popolazione risedente a Shanghai iniziò a riversarsi costantemente per le strade, dove vi erano gran parte delle case editoriali, in attesa di apprendere le ultime notizie. Rispetto agli anni precedenti, l’approccio generale nei confronti del giornale cambiò radicalmente e il coinvolgimento nella ricezione delle notizie si trasformò in una sete di informazioni dell’ultimo istante. La diffusione dei giornali e delle riviste divenne una parte effettiva della propaganda politica e sociale.169 I giornali rivoluzionari si presentavano come degli strumenti che potevano essere fruibili da chiunque, indipendentemente dalla propria classe sociale, ma in realtà dai contenuti dei giornali si poteva evincere che i temi erano destinati a gruppi di persone con una certa sicurezza economica e con una buona formazione accademica. Ciò è confermato dal fatto che il costo di alcuni questi giornali era abbastanza alto.170 Il livello di alfabetizzazione limitava la diffusione dei giornali anche tra la popolazione urbana. Pertanto, alcune testate iniziarono ad utilizzare la punteggiatura e inserirono anche delle vignette ed illustrazioni per rendere la lettura più accessibile. Inoltre si organizzarono anche gruppi di lettura ad alta voce accompagnati da spiegazioni.

168 Cfr. Laura De Giorgi, La rivoluzione d'inchiostro: lineamenti di storia del giornalismo cinese, 1815-

1937, op. cit., pp. 84 – 101.

169 Ivi, pp. 101- 150.

170 Cfr. Li Xiaolan 李晓兰, “20Shiji chunian de baokan guanggao yu zhengzhi xuanchuanweirao “Eshi

jingwen”, “Jingzhing ribao” paiman xuanchuan guanggao suozuo de kaocha” 20 世纪初年的报刊广告 与政治宣传 - 围绕《俄事警闻》,《警钟日报》排满宣传广告所作的考察, in Huanghe keji daxue

La comprensione dei giornali pose la nazione una questione ancora più necessaria, ovvero il bisogno di una lingua nazionale parlata e scritta. Da qui nacque l’adozione della lingua volgare, baihua 白话, molto più accessibile rispetto alla lingua classica letteraria.

Alla fine del diciannovesimo, si iniziò a rivolgere l’attenzione all’istruzione femminile e all’abolizione della fasciatura dei piedi, temi affrontati anche da Kang Youwei e Liang Qichao. Ciò diede l’impulso alla diffusione della stampa femminile.171 Liang Qichao promosse largamente l’istruzione femminile e la inserì all’interno del programma di riforme. Kang Youwei, mentore di Liang Qichao, presentò una petizione all’impero per abolire la fasciatura dei piedi, mentre Jin Tianhe scrisse il primo trattato cinese sul femminismo. Il Nüjiezhong sosteneva che le donne dovessero avere il diritto di ricevere lo stesso livello d’istruzione che era garantito agli uomini, che potessero essere libere di scegliere il proprio sposo, i propri amici, lavorare fuori le mura di casa, avere una propria proprietà e partecipare alla politica nazionale, al fine di poter costituire una più moderna stato-nazione. Per diffondere il loro messaggio, molti uomini iniziarono ad aggiungere articoli e scritti femminili nei loro giornali e altri più radicali iniziarono a stabilire giornali femminili. Nonostante questi giornali fossero destinati principalmente alle lettrici donne, diventarono indirettamente delle piattaforme in cui l’élite maschile cinese poteva discutere la questione femminile. Nei loro scritti, le donne erano raffigurate come delle serve con la necessità di essere salvate dalla modernizzazione nazionale che era guidata dagli uomini.172

La diffusione del giornalismo moderno in Cina fornì alle donne un organismo autorevole che consentì loro di manifestare la presenza pubblicamente.173

Alla fine del 1911, la dinastia Qing esercitò un controllo diretto sulle pubblicazioni, arrestando, giustiziando gli editori e bandendo le pubblicazioni di oltreoceano. La chiusura del Subao di Zhang Biling, nel 1903, fu uno dei momenti di maggiore tensione della storia rivoluzionaria. Con il sopravvento di Yuan Shikai dal 1912 al 1916, la

171 Cfr. Laura De Giorgi, La rivoluzione d'inchiostro: lineamenti di storia del giornalismo cinese, 1815-

1937, pp. 101- 150

172 Cfr. Volz, Yong Z. “Going public through writing: women journalists and gendered journalistic space

in China, 1890s - 1920s”, in Media, Culture & Society, vol. 29, n. 3, Sage Publications Sage UK: London, 2007, p. 471.

173 Cfr. Popkin, Jeremy D. Media and revolution, op. cit., p. 174.

stampa fu avvolta da forte ondata di oppressione e molti giornali dovettero cessare le pubblicazioni. Solo dopo il movimento del 4 maggio del 1919 si assistette ad un incremento delle nuove pubblicazioni, determinate dal fatto che i controlli effettuati dai signori della guerra avvenivano in maniera più casuale rispetto alla censura dei Qing o di Yuan Shikai.174