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2. Le forze armate nella Repubblica Popolare (1949-1976)

2.6 Il caos e il ritorno all'ordine (1967-1968)

Nei primi mesi del 1967 i comitati rivoluzionari vengono istituiti con successo solamente in poche aree del paese, tra le quali la città di Shanghai e le province dell'Heilongjiang, del Guizhou e dello Shandong, dove l'establishment politico precedente alla Rivoluzione Culturale era stato meno indebolito dai disordini

35 SCOBELL, China's Use of Military Force, cit., pp. 95-96.

36 HARDING, “The Chinese State in Crisis”, cit., pag. 165.

dell'anno precedente. Nella maggior parte dei casi la creazione di un nuovo sistema amministrativo nel corso del biennio 1967-1968 risulta essere un processo lungo ed estremamente complicato, caratterizzato da scontri tra fazioni interne alle organizzazioni rivoluzionarie, la burocrazia del partito e l'EPL.

Pur essendo l'unica istituzione in grado di mantenere il controllo del paese e di svolgere i compiti della burocrazia civile ormai al collasso, le forze armate presentano marcate divisioni strutturali al loro interno. Se infatti alcuni settori dell'EPL come la marina e l'aviazione sono maggiormente soggetti al controllo della Commissione Militare Centrale, e dunque di Mao e di Lin Biao, gli ufficiali dei distretti e delle regioni militari sono maggiormente legati ai quadri di partito locali appartenenti all'establishment politico pre-1966, e nella maggior parte dei casi sono dunque poco propensi a supportare le organizzazioni di massa. A questo si somma il persistere del sistema di relazioni personali basato sull'appartenenza alle cinque armate di campo: molti ufficiali provenienti da ognuna delle singole armate continuano ad occupare posizioni di rilievo nell'apparato burocratico militare di specifiche regioni, ad esempio la Quarta Armata nelle provincie del nordest e nel Guangdong e la Quinta nella regione militare di Pechino38.

Il crescente intervento dell'esercito negli affari civili a discapito delle formazioni più radicali, entra dunque in conflitto con gli interessi del Gruppo per la Rivoluzione Culturale che vede minacciata la propria base di potere. In febbraio prende luogo un acceso dibattito che vede schierati da una parte gli elementi più radicali capeggiati da Chen Boda, membro del Comitato Permanente del Politburo e a capo dell'apparato di propaganda, e dall'altra la cosiddetta “corrente avversa di febbraio” (二月逆流, eryue niliu) che include il ministro degli esteri e maresciallo Chen Yi ed altri vertici dell'esercito fortemente critici riguardo la Rivoluzione Culturale. Lo scontro si risolve con la purga della fazione più conservatrice dell'esercito: Chen viene rimosso dalla carica di ministro ed i marescialli Nie Rongzhen e Xu Xiangqian vengono duramente criticati39. Le epurazioni di febbraio limitano fortemente la libertà di azione delle guarnigioni locali,

38 HARDING, “The Chinese State in Crisis”, cit., pp. 170-171.

39 HARDING, “The Chinese State in Crisis”, cit., pp. 177-179; SCOBELL, China's Use of Military

riservando a Pechino il potere di decidere quali fazioni di Guardie Rosse includere nei comitati e quali dichiarare controrivoluzionarie. Le organizzazioni di massa hanno dunque l'opportunità di opporsi alle soppressioni portate avanti dai militari nei loro confronti, organizzando imponenti manifestazioni ed arrivando addirittura a creare gruppi armati requisendo armi e munizioni dirette verso il Vietnam, con il consenso più o meno esplicito di Pechino; in risposta l'esercito arma le fazioni più conservatrici, alzando ulteriormente il livello dello scontro.

L'incidente di Wuhan del luglio 1967, noto anche come incidente del 20 luglio ( 七 二 零 事 件 , qi erling shijian), è forse l'episodio più rappresentativo della situazione di crescente violenza dell'estate del 1967. Nella lotta tra fazioni per il controllo della città di Wuhan il comandante della regione militare di Chengdu Chen Zaidao (陈再道) garantiva il proprio sostegno alla principale organizzazione conservatrice, nota come Un milione di eroi ( 百 万 雄 师 , baiwan xiongshi) e formata principalmente da quadri di partito e da operai, ricevendo in un primo momento l'appoggio di Pechino; con l'aggravarsi degli scontri Chen suscita però l'opposizione del Gruppo per la Rivoluzione Culturale e riceve l'ordine di supportare le formazioni più radicali opposte agli Eroi. Allo scopo di dirimere la questione, Chen organizza una serie di incontri ai quali prendono parte Mao e Zhou Enlai, insieme a Wang Li (王力) e Xie Fuzhi (谢富治), due rappresentanti del Gruppo per la Rivoluzione Culturale. Vedendosi negato l'appoggio delle autorità di Pechino, Chen rifiuta comunque di schierarsi con i radicali e il 20 luglio i soldati della guarnigione di Wuhan circondano l'albergo nel quale alloggiano Xie e Wang e li mettono agli arresti. Zhou Enlai vola a Wuhan, tentando nuovamente di risolvere la questione pacificamente senza però ottenere alcun risultato; Pechino invia dunque a Wuhan tre divisioni di fanteria ed un contingente della marina militare, costringendo Chen alla resa incondizionata. Il 25 luglio Wang e Xie fanno ritorno a Pechino e Chen viene rapidamente rimosso dal comando della regione militare40.

L'incidente di Wuhan dà il via ad una nuova ondata di persecuzioni, purghe e

40 HARDING, “The Chinese State in Crisis”, cit., pp. 179-182; SCOBELL, China's Use of Military

violenze da parte dei radicali aventi come obiettivo principale l'EPL. Nel corso dell'estate i vertici del PCC si convincono della necessità di un massiccio intervento dell'esercito per porre fine ai disordini che ormai da un anno attraversano l'intera nazione. A fine agosto il Gruppo Centrale viene riorganizzato mettendo da parte gli elementi più radicali: il 5 settembre 1967 il Comitato Centrale, la Commissione Militare Centrale, il Gruppo Centrale e il Consiglio di Stato emettono un ordine congiunto per la smobilitazione delle Guardie Rosse, dando piena facoltà di intervento all''EPL e autorizzando l'uso della forza. In molte province la soppressione delle Guardie Rosse durerà fino alla metà dell'anno successivo ed il processo di ritorno all'ordine sarà lungo e faticoso. L'esercito viene investito di un potere giudiziario pressoché assoluto: a partire dalla fine dell'estate l'EPL organizza e presiede a processi di massa in tutte le principali città del paese, emettendo le sentenze ed eseguendole41. A partire dal 1968 viene organizzato il trasferimento forzato di milioni di persone dalle città alle campagne; entro il 1970 circa 5,4 milioni di giovani verranno trasferiti in aree rurali a scopo rieducativo, spesso nelle regioni più remote42.

2.7 La caduta di Lin Biao e la ricostruzione del sistema politico (1968-1975).