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2. Le forze armate nella Repubblica Popolare (1949-1976)

2.2 Modernizzazione dell'esercito e relazioni civili-militari (1953-1959)

La guerra di Corea rende evidenti i punti deboli delle EPL: l'assenza di una struttura logistica efficiente, l'eccessivo sforzo indirizzato al lavoro ideologico a discapito dell'addestramento e soprattutto l'arretratezza tecnologica rispetto alle forze nemiche. Nel corso degli anni cinquanta le forze armate intraprenderanno dunque una serie di profonde trasformazioni, come l'istituzionalizzazione del reclutamento e lo sviluppo della marina e dell’aviazione, volte a trasformare l'EPL

5 TEIWES, Politics at Mao's Court, cit., pag.21.

6 Allen WHITING, China Crosses the Yalu. The Decision To Enter the Korean War, Stanford,

California, Stanford University Press, 1960, pp. 64-65. 7 WHITSON, “The Field Army”, cit., pag. 7.

in un esercito moderno ed efficiente. Nel febbraio 1955 viene adottato il regolamento sul servizio per gli ufficiali, modellato su quello in vigore nell'Unione Sovietica, che per la prima volta stabilisce un sistema stratificato di quattordici ranghi e di campi di specializzazione con tanto di insegne ed uniformi, nonché dei canali ufficiali di promozione basati sulle competenze tecniche e professionali, alterando profondamente la natura egualitaria ed informale delle forze armate. Attraverso il regolamento il tradizionale sistema di pagamento in prodotti alimentari e piccole somme di denaro viene sostituito da un sistema di salari diversificati in base ai ranghi.9 Nel luglio dello stesso anno viene inoltre approvata la prima legge sul servizio militare, anch'essa basata sul modello sovietico, allo scopo di istituzionalizzare il reclutamento delle truppe e trasformare una forza armata fino ad allora composta principalmente da “volontari" in un esercito regolare10. Oltre a fornire un modello organizzativo, l’Unione Sovietica risulta fondamentale anche per quanto riguarda l’aspetto tecnologico della modernizzazione dell'EPL: nel corso degli anni cinquanta la maggior parte degli stabilimenti militari vengono costruiti grazie all’assistenza ed ai prestiti di Mosca, che fornisce gli armamenti per le forze di terra e l’equipaggiamento necessario all’aviazione ed alla marina.

Parallelamente alla professionalizzazione e modernizzazione delle forze armate, a metà degli anni cinquanta per la prima volta viene definita in modo istituzionale una distinzione tra l'élite militare e l'élite civile. Nonostante Mao avesse ribadito in più occasioni che “il partito controlla il fucile ed al fucile non deve mai essere concesso di controllare il partito” (党指挥枪,而决不容许枪指 挥 党, dang zhihui qiang, er jue bu rongxu qiang zhihui dang), nel corso del periodo rivoluzionario non esiste una distinzione netta tra la leadership civile e quella militare. Benché alcuni leader, come ad esempio Zhu De, siano maggiormente impegnati nell'organizzare e nel condurre le operazioni contro i giapponesi ed i nazionalisti, l'esperienza militare accomuna tutti i leader del PCC

9 Ellis JOFFE, “The Conflict between Old and New in the Chinese Army”, The China Quarterly,

18, 1964, pag.121.

10 CHENG Sijin, “The Challenge of Conscription in an Era of Social Change”, in David M.

FINKELSTEIN, Kristen GUNNESS (a cura di), Civil-military Relations in Today's China, New

ed è frequente che molti di essi ricoprano contemporaneamente incarichi nell'esercito e nel partito. Questa pratica continua anche dopo il 1949 nei Comitati militari ed amministrativi delle regioni militari, ma il graduale processo di accentramento del potere impone presto una divisione dei ruoli. Molti leader che prima ricoprivano sia incarichi civili che militari iniziano ad occuparsi esclusivamente di questioni amministrative: ad esempio Deng Xiaoping, segretario del PCC, vicepresidente del governo e commissario politico della regione militare del sudovest, a partire dal 1952 ricoprirà le cariche di vicepremier, vicepresidente del Comitato per le finanze e l'economia e ministro delle finanze. Parallelamente, a partire dal 1953 la creazione di corpi speciali come la marina e l'aviazione avvia un primo processo di specializzazione all'interno dell'esercito. A partire dal 1954 la distinzione tra burocrazia militare e civile appare più chiara, e ai membri della burocrazia militare viene preclusa la possibilità di ricoprire incarichi civili, fatta eccezione per i veterani più importanti (Peng Dehuai, ad esempio, sarà ministro della difesa dal 1954 al 1959 e sarà sostituito da Lin Biao). La struttura di comando delle forze armate prevede inoltre che il Dipartimento di Stato Maggiore dell'EPL (总参谋部, zong canmoubu) sia sottoposto all'autorità della Commissione Militare Centrale del PCC (CMC, 中央 军 事 委 员 会, zhongyang junshi weiyuanhui), istituita nel 1954, e del Ministero della Difesa (国防部, guofangbu), sottoponendo quindi l'esercito al controllo del partito11. Infine, in seguito all'istituzione dei ranghi e dei nuovi titoli militari, nel settembre del 1955 ai dieci più importanti leader militari, Zhu De, Peng Dehuai, Lin Biao, Liu Bocheng (刘伯承), He Long, Chen Yi, Luo Ronghuan (罗荣桓), Xu Xiangqian, Nie Rongzhen e Ye Jianying viene conferita la carica di maresciallo (元帅, yuanshuai)12. È degno di nota come Mao rifiuti con insistenza di assumere il titolo di maresciallo ed impedisca di farlo ad altri importanti leader del partito, nonostante la lunga esperienza militare di molti di essi13. Mao assume invece la

11 John GITTINGS, “Military Control and Leadership, 1949-1964”, The China Quarterly, 26, 1966,

pp. 82-83.

12 JOFFE, “The Conflict between Old and New”, cit., pag.121.

13 Andrew SCOBELL, China's Use of Military Force. Beyond the Great Wall and the Long March,

carica di presidente della CMC, avente “completa autorità” ( 全 领 导 , quan lingdao) sulle forze armate; Mao sarà presidente della Commissione fino alla propria morte. Appare dunque evidente come, nel momento in cui la divisione dei ruoli viene resa esplicita e da un lato viene istituzionalizzato un esercito sempre più professionale e strutturato e dall'altro un partito in grado di affrontare le problematiche dell'amministrazione statale, Mao intenda ribadire la supremazia e il controllo del PCC sul potere militare. Ciononostante, gli eventi degli anni successivi, in particolare in seguito alla crisi di Lushan e nel corso della Rivoluzione Culturale, dimostreranno il forte peso politico dell'esercito e la presenza militare negli organismi più importanti del PCC rimarrà consistente; già nel corso dell'VIII Congresso tenutosi nel settembre del 1956 ben sette dei dieci marescialli (Lin Biao, Zhu De, Chen Yi, Xu Xiangqian, Ye Jianying, Nie Rongzhen e Liu Bocheng) vengono eletti nel Politburo.