L’ACCORDO SULL’AGRICOLTURA
3. Il Comitato agricoltura della WTO
L’art. 1 dell’Accordo istituisce in seno alla WTO un “Comitato sull’agricoltura”, il quale funge da organo ausiliario del Council for Trade in Goods, organo avente il compito di coordinare i lavori dei vari Comitati di settore e di riferire al General Council.
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Borghi, Paolo. L'agricoltura Nel Trattato Di Marrakech: Prodotti Agricoli E Alimentari Nel Diritto Del
Il Committee on agricolture è composto d rappresentanti di tutti gli Stati membri (nel senso che tutti gli Stati hanno facoltà di prender parte alle sue sedute, che si tengono di regola quattro volte l’anno). Svolge svariate funzioni che di volta in volta gli sono assegnate dall’Accordo agricolo nell’ambito dell’attuazione dello stesso.
Il suo ruolo principale è, sicuramente, quello di verificare periodicamente lo stato di attuazione degli impegni assunti nell’ambito dei negoziati dell’Uruguay Round (art. 1 ), compito che lo accomuna con gli altri comitati, ma che secondo taluno avrebbe per l’agricoltura un livello di complessità assai maggiore.97
Di certo, notevoli complicazioni derivano dall’esistenza, nell’Accordo in questione, di norme estremamente elaborate che regolano il diritto dei Paesi membri di sovvenzionare le esportazioni e che impongono, tra mille casistiche ed eccezioni, di ridurre il sostegno ai produttori agricoli: il fatto che per gli altri prodotti i sussidi all’esportazione siano generalmente vietati tout court e non vi siano impegni di riduzione del sostegno facilita non poco il compito agli altri Comitati.
La frequenza con cui il procedimento di verifica è svolto deve essere stabilita dal Comitato ed è condotto prendendo anzitutto in esame le notificazioni che gli Stati membri sono chiamati a compiere nei confronti del Comitato e che concernono le materie che quest’ultimo individua come rilevanti per l’attuazione dell’Accordo. In più, gli Stati membri hanno l’obbligo di notificare immediatamente al Comitato tutte le nuove misure di sostegno interno, e le modifiche a quelle esistenti, quando si tratti di misure per le quali l’Accordo agricolo richieda un’esenzione dagli obblighi di riduzione.98
Il Comitato agricoltura è visto nell’Accordo, anche come una sede di consultazione permanente (“annuale”, vi si dice) fra gli Stati membri con riguardo alla loro condotta nel mercato mondiale nell’ambito degli impegni assunti in tema di sussidi alle esportazioni: una sorta di controllo reciproco99 cui gli Stati si dichiarano pronti a sottoporsi annualmente. Più in genere, gli Sati firmatari dell’Accordo hanno voluto che, sia il processo di revisione delle politiche agricole rilevanti ai sensi dell’Accordo, sia la normale operatività del Comitato, costituiscano la sede più appropriata, per gli Stati membri, per sottoporre alla
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così Londoño, Implementation of the Agreement on Agriculture and the Work of the WTO Committee on
Agriculture, IATRC Working Paper 98-3, St. Paul, MN, 1998, p. 7
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Commercio Internazionale. Milano: A. Giuffrè, 2 4, pp. 113-114
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Londoño, op. cit., p. : “The basic idea was also to enable WTO Members to keep a ‘collective eye’ on how
WTO tutti i problemi e le questioni rilevanti ai fini dell’Applicazione dell’Accordo: in quest’ottica, è espressamente prevista la facoltà di ogni Stato membro di sottoporre all’attenzione del Comitato ogni misura, introdotta da un altro Paese, quando essa sia ritenuta oggetto di notifica obbligatoria ai sensi dell’Accordo.
In definitiva, si evince che il Comitato ha: innanzitutto, una funzione consultiva a favore degli Sati membri circa l’attuazione dell’Accordo sull’agricoltura; in secondo luogo, una funzione di verifica da parte della WTO e di strumento di controllo reciproco tra gli Stati membri; in terzo luogo, una funzione strumentale, fornendo esso riscontri ufficiali su eventuali inadempienze, alla possibilità di adire gli organi di risoluzione delle controversie; ma soprattutto, e ancora prima, un’importantissima funzione di limitazione delle controversie, mediante una sorta di “delibazione” preventiva delle denunce di violazione o di elusione degli accordi, che può eventualmente prevenire il sorgere della vertenza, talora procedendo a un vero e proprio informale tentativo di conciliazione, il quale, di fatto, finisce per essere sostitutivo di quello ufficiale, previsto sotto forma di “consultazioni” dall’Intesa sulla risoluzione delle controversie senza peraltro pregiudicare in alcun modo il diritto degli Stati di fare ricorso a quest’ultimo).100
Altri compiti, infine, sono assegnati al Comitato agricoltura in tema di misure restrittive delle esportazioni [art. 12, par. 1(a)] e di Paesi in via di sviluppo. Alla stregua dell’art. 16 dell’Accordo, i Paesi a economia avanzata dovranno intraprendere le azioni previste nel quadro della Decision on Measures Concerning the Possible Negative Effects of the Reform
Programme on Least-Developed and Net Food-Importing Developing Countries: al
Comitato agricoltura il compito di monitorare il seguito che sarà dato a tale decisione. Inoltre, l’Accordo impone di comunicare al Comitato, al fine di rendere possibile una consultazione con eventuali Stati membri importatori interessati che ne facciano richiesta, l’eventuale adozione di divieti o di restrizioni all’esportazione che possa avere effetti negativi sulla sicurezza alimentare di Paesi importatori netti di alimenti.101
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Commercio Internazionale. Milano: A. Giuffrè, 2 4, pp. 114-115
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