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Il decennio di integrazione dei rom (2005-2015)

V. Allargamento e relazioni esterne

3.1. Il decennio di integrazione dei rom (2005-2015)

Al di la del costante e considerevole interesse dell’Unione Europea, la questione rom oltrepassa i confini della comunità. Precedentemente all’ultimo allargamento225, la maggior parte della popolazione rom dell’Europa viveva nei paesi extracomunitari affrontando una situazione insostenibile. Di conseguenza è diventata indispensabile l’organizzazione di un’iniziativa congiunta per trovare una soluzione al problema rom.

In base ai risultati della conferenza del 2003 “Roma in an Expanding Europe: Challenges for the Future”, è nato un impegno comune tra nove paesi europei con la missione di ridurre l’inaccettabile divario tra i rom e gli altri cittadini: Romania, Bulgaria, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Serbia, Macedonia, Croazia e Montenegro. Il periodo tra 2005 e 2015 è stato dichiarato “Il Decennio di Inclusione dei Rom”, dichiarazione firmata da tutti i capi di governo dei rispettivi paesi il 2 febbraio 2005 in Sofia, Bulgaria226. Ulteriormente hanno aderito all’iniziativa anche l’Albania e la Bosnia ed Erzegovina227 ed anche la Spagna ha dichiarato la sua intenzione di diventare membro. Slovenia, un altro paese con una significativa popolazione rom, ha lo statuto di osservatore. L’iniziativa si concluderà con una conferenza di chiusura pianificata per il 30 giugno 2015.

L’importanza particolare di questa iniziativa è consolidata anche dagli innumerevoli partner internazionali: la Banca Mondiale, il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite, il Consiglio d’Europa, la Banca di Sviluppo, Open Society Institute, il Contact Point per Problematiche Rom e Sinti dell’Ufficio per Istituzioni e Diritti Umani dell’Organizzazione per Sicurezza e Cooperazione in Europa, l’Ufficio Europeo di Informazioni per i Rom, il Forum Europeo dei Rom e dei Viaggiatori, il Centro Europeo per i Diritti dei Rom ed il Fondo per l’Educazione dei Rom. Inoltre, nel 2008 si sono aggiunti nuovi partner: UN-HABITAT, UNHCR e UNICEF.

225 Il più recente allargamento è stato nel 2007quando sono entrate la Romania e la Bulgaria

226 Nel documento gli stati dichiarano di impegnarsi ad eliminare la discriminazione ed il divario tra i rom ed i non rom incoraggiando la partecipazione ed il coinvolgimento delle comunità rom nel raggiungimento degli obiettivi del decennio

INIZIATIVE A LIVELLO EUROPEO PER AIUTARE I ROM

Il 18 novembre 2005 è stato adottato il documento con i Termini di Riferimento che espone la missione dell’iniziativa, i partecipanti e le loro responsabilità, la struttura governativa e le responsabilità, l’organizzazione finanziaria e la collaborazione con la Commissione Europea. Ognuno degli undici paesi ha adottato un Piano d’Azione Decennale specificando gli obiettivi, l’intenzione di coinvolgere ed incoraggiare la partecipazione della comunità rom nelle azioni del Decennio, e per di più le priorità in materia di occupazione, istruzione, salute ed alloggiamento. Uno dei principi fondamentali dell’iniziativa è l’esigenza della partecipazione della comunità rom, principio espresso simbolicamente dallo slogan “Nulla su di noi senza di noi”. Le lingue ufficiali dell’iniziativa sono il romani e l’inglese però contemporaneamente verranno tradotti tutti i documenti rilevanti nelle lingue nazionali.

Gli obiettivi dichiarati del Decennio sono:

• Accelerare il processo di miglioramento delle condizioni dei rom tramite il coinvolgimento dei rom nel processo decisionale

• Monitorare tale processo in modo trasparente e quantificabile

Per il raggiungimento degli obiettivi sopraindicati si intende lanciare iniziative destinate a rafforzare l’inclusione dei rom come priorità nelle agende politiche a livello regionale ed europeo; un cambio efficace di esperienza ed una partecipazione attiva dei rom nelle problematiche che li riguarda; rendere pubblica la difficile situazione delle comunità rom tramite un’attiva comunicazione.

Pur restando aree prioritarie l’occupazione, l’educazione, la salute e gli alloggi, ogni governo si impegna a prendere in considerazione anche le altre problematiche - come povertà, discriminazione - che le comunità rom affrontano.

I Governi nazionali si sono assunti una serie di responsabilità per concretizzare gli obiettivi proposti. Tra questi:

• Assicurare su base annua e durante l’intero periodo del Decennio l’impegno finanziario necessario per l’implementazione dei Piani di Azione

• Assicurare un’efficace implementazione rispettando la tempistica prevista nei Piani di Azione

• Assicurare un’effettiva partecipazione della società civile rom nell’implementazione e nell monitoraggio dei Piani Nazionali di Azione

INIZIATIVE A LIVELLO EUROPEO PER AIUTARE I ROM

• Facilitare e sostenere la presenza di un consulente o di un organo consulente dei rom al interno del Decennio

• Assicurare la cooperazione tra i ministeri e le organizzazioni oppure gli uffici governativi per i rom

• Assicurare la trasparenza e la diffusione delle informazioni in merito al Decennio

• Istaurare un meccanismo di monitoraggio in modo da poter registrare i progressi dei Piani di Azione

• Contribuire finanziariamente al budget del Decennio come deciso dal Comitato Internazionale di Guida (ISC)

Il documento dei Termini di Riferimento stabilisce inoltre anche le responsabilità dei partner che hanno aderito all’iniziativa. Oltretutto, essi devono partecipare attivamente all’iniziativa, devono sostenere delle attività destinate a facilitare la partecipazione delle comunità rom al lavoro del programma, possono fornire direttamente al Decennio le competenze richieste oppure tramite terzi ed in aggiunta possono anche contribuire al budget dell’iniziativa.

La società civile rom è riconosciuta come partner equivalente con responsabilità specifiche. Di conseguenza deve partecipare attivamente alle attività dell’iniziativa, deve contribuire all’implementazione effettiva dei Piani di Azione istaurando un dialogo tra le autorità locali e le comunità rom e, non meno importante, deve comunicare gli obiettivi del Decennio alle popolazioni rom dei paesi partecipanti.

La struttura governativa del Decennio di Inclusione è composta da tre organismi distinti e con responsabilità diverse. Il Comitato Internazionale di Guida rappresenta l’organismo decisionale e coordinativo del programma ed è costituito da rappresentanti di tutti i Governi Nazionali partecipanti, da rappresentanti di tutti i partner internazionali e da rappresentanti delle società civili rom. La Presidenza del Decennio è il secondo organismo e viene detenuta da ogni Governo Nazionale degli stati partecipanti per un anno intero con il sistema della rotazione228. In fine, la Segreteria della Presidenza del Decennio è l’organo più giovane funzionale dal 2008 e creato col supporto finanziario della Open Society Istitute. Ha un ruolo principalmente amministrativo sostenendo il lavoro della Presidenza.

228 1 luglio 2005 - 30 giugno 2006 Romania, 1 luglio 2006 - 30 giugno 2007 Bulgaria, 1luglio 2007 - 30 Giugno 2008 Ungheria, 1 luglio 2008 - 30 giugno 2009 Serbia, 1 luglio 2009 – 30 giugno 2010 Slovacchia, 1 luglio 2010 – 30 giugno 2011 Repubblica Ceca, 1luglio 2011 – 30 giugno 2012 Macedonia , 1 luglio 2012 – 30 giugno 2013 Croazia, 1 luglio 2013 – 30 giugno 2014 Montenegro

INIZIATIVE A LIVELLO EUROPEO PER AIUTARE I ROM

È stato istituito anche un fondo dell’iniziativa Decade Trust Fund (DTF) gestito dalla Banca Mondiale. Il fondo è finanziato dalle contribuzioni di tutti gli stati partecipanti e da qualsiasi altro partner internazionale e non finanzia attività singolari degli stati membri ma solo attività congiunte. Nel documento Termini di Riferimento è stato fissato un contributo iniziale minimo di 20.000 euro, importo con cui ha contribuito anche l’organizzazione OSI.

Il DTF finanzia due tipi di attività:

• Supporto tecnico transfrontaliero, formazione e workshops per implementare i Piani Nazionali di Azione e combattere la povertà e la discriminazione

• Monitoraggio e valutazione del livello dell’implementazione dei Piani Nazionali di Azione nei paesi partecipanti