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Il fondo librario della biblioteca «E Pasini»

2.7 1940: il questionario della Soprintendenza Bibliografica Risale al 4 ottobre 1940 la bozza di risposta ad un questionario d

3. I due Registri d'ingresso della biblioteca «E Pasini»

3.4 Il fondo librario della biblioteca «E Pasini»

Vediamo ora la composizione documentaria della Biblioteca «E. Pasini» di Schio. I volumi chiusi nelle casse al momento della chiusura della Biblioteca, nel 1943, risultavano essere «1.830 volumi e 256 annate rilegate» per un totale di 2.086 unità. Il nostro catalogo riferisce invece di 1.956 registrazioni in ingresso, ma come abbiamo visto vi sono discreti margini di errore; inoltre sono da considerare 99 unità in meno rispetto alle registrazioni, contrassegnate come 153 Ibid, p. 289

«perduto», «mancante», «messo da parte» o «distrutto», per un totale di 1.857 volumi. Per analizzare la tipologia e la provenienza di questo fondo librario utilizzeremo, per comodità, la già descritta suddivisione in due metà dell'R28.

La prima metà inizia nel 1928 e consiste in 1.022 registrazioni di acquisti effettuati con costanza nei primi sei anni di attività della biblioteca; la maggior parte vennero acquistati tramite la F.I.B.P., che risulta essere anche la casa editrice di diversi volumi. La seconda metà dell'R28 è invece caratterizzata dagli acquisti presso l'E.N.B.P.S. e le edizioni della Libreria del Littorio: vi sono registrati in totale 934 volumi. Del totale delle registrazioni, il 76% sono acquisti, il 9% donazioni e per il 15% non è specificata la provenienza155. Gli

acquisti sono fatti principalmente presso la F.I.B.P. poi E.N.B.P.S. (66%) e presso le librerie locali (21%)156. In quest’ultimo caso vediamo come la libreria

Plebani sia la maggior fornitrice, seguita dalla libreria Gaule (la «Buona Stampa»)157. La maggior parte del fondo librario è composto da romanzi –

d’avventura, d’amore, educativi, «per giovinette»- ; gli autori sono in prevalenza italiani, ma non in numero preponderante o estremamente significativo.

La Biblioteca Popolare «E. Pasini» di Schio inizia la sua attività negli anni tra il 1928 e il 1930. Pollini, che aveva sostituito Fabietti con il ruolo di commissario straordinario nella direzione della F.I.B.P. dal 1926158, aveva

portato con sé una concezione di cultura classista e politicamente orientata159;

inoltre il 10 maggio 1928 era stata emanata la circolare ministeriale n°1984 nella quale si imponeva che dalle biblioteche fosse eliminato «quel materiale che potesse esercitare sui lettori dannose influenze [...] o che in ogni modo contraddicesse al regime e ai suoi fini educativi.160» Iniziava a serrarsi la morsa

155 Vedi Appendice grafica, p.XLV 156 Vedi Appendice grafica, p.XLV 157 Vedi Appendice grafica, p.XLVI

158 M. L. BETRI, Leggere Obbedire Combattere, op. cit., p.43 159 G. BARONE, A. PETRUCCI, Primo: non leggere, op. cit.,, p. 84 160 M. L. BETRI, Leggere Obbedire Combattere, op. cit., p.63

del controllo fascista su cultura ed educazione.

In questi anni non potevano mancare nelle biblioteche, e infatti a Schio non mancavano, Dux di Margherita Sarfatti e Per l'Italia degli italiani di Gabriele d'Annunzio; della circolare ministeriale fece invece le spese Ettore Fabietti, di cui nel nostro catalogo abbiamo solo Cesare Battisti: l'anima, la vita e Vita eroica di Antonio Locatelli.

Dal 1933 iniziano ad essere distribuiti i listini-guida bibliografici dell'E.N.B.P.S. i quali, oltre a fornire specifiche indicazioni di lettura, offrivano acquisti di volumi «in blocco» per categorie: bambini, ragazzi, signorine, adulti, viaggi e avventure, romanzi, etc. Grande importanza venne data fin da subito al filone storico: per il regime era fondamentale creare uno spirito unitario, patriottico e nazionalista, e per fare ciò si cercò di attingere ad improbabili radici storiche che legittimassero la cultura fascista. Di libri classici in questo senso troviamo a Schio Il Risorgimento italiano (1814-1918) di Arrigo Solmi e

Garibaldi in Lombardia: 1848 di Filiberto Sardagna. Si incentiva la lettura di

biografie o scritti che parlano di italiani illustri, come Dante, S. Francesco, S. Antonio da Padova, S. Bernardino da Siena, Raffaello, Galileo Galilei; inoltre si dà risalto alle gesta di Garibaldi come di Cavour, dei pionieri italiani in Egitto o al polo Nord, con libri come In volo alla conquista del segreto polare: da Roma

a Teller di Umberto Nobile e Il mio volo attraverso l'Atlantico e le due Americhe di Francesco De Pinedo. Questi ultimi in particolare possiamo

supporre avessero una buona diffusione, essendo la cittadina di Schio famosa anche per il «balon del Conte»161.

Mussolini scrive al popolo italiano162 e il popolo scrive di lui: oltre al già

161 Nel 1905 Schio ha visto il volo del primo Dirigibile, denominato «Dirigibile Italia», voluto dal Conte Almerico da Schio; per delle veloci informazioni vedere il sito http://www.ausoniaschio.it/dirigibile_italia.asp . Inoltre sono stati editi diversi volumi in occasione del centenario, nel 2005.

162 Nel catalogo della Biblioteca «E. Pasini» di Schio troviamo, spesso in doppia copia, Vita di

citato Dux della Sarfatti, nella Biblioteca di Schio troviamo, fin dai primi anni:

Benito Mussolini: la sua vita fino ad oggi di Giorgio Pini, Mussolini: colloquio intimo di Arturo Rossato Arros, Mussolini veduto dall'estero di Luigi Vicentini, Colloqui con Mussolini di Ludwig, Emil, etc.

Vi sono libri di viaggi e sulle antiche civiltà (Le civiltà antiche: l'Oriente

e l'Egitto, Le civiltà antiche: Grecia e Roma, La Via delle Indie e la scoperta dell'America, L' esplorazione del Continente nero, L'esplorazione del Pacifico e la scoperta dell'Australia, L' Africa, etc.), ma anche manuali tecnici e scientifici,

oltre ad una buona collezione di volumi riguardanti la Prima Guerra Mondiale: educazione culturale di base permeata di «propaganda ideologica163»?

Sono però i romanzi d'avventura, d'amore o per signorine i grandi protagonisti della biblioteca scledense: autori come Delly, Dias, D'Ambra, Gotta, Steno, Pierrazzi e Guido Milanesi riempiono gli scaffali, spesso con doppie o triple copie dei loro romanzi. La biblioteca si fornisce di classici come

La vita e le avventure di Robinson Crusoe, I viaggi di Gulliver e L'isola del tesoro, passando per autori come Jack London, Dickens e Kipling, fino ai

romanzi dei meno conosciuti Alessandro Varaldo, Vittorio Mariani, Adolfo Albertazzi, Carlo Merlini e Francesco Geraci. Sibilla Aleramo è presente solamente con il Il passaggio, mentre di Ada Negri troviamo Di giorno in

giorno, Erba sul sagrato, Il dono, Le strade, Vespertina e Finestre alte.

Curiosa ed interessante la presenza di Virginia Woolf con Gita al faro, acquistato nell’edizione Treves del 1934, la prima in lingua italiana. Forse la carica rivoluzionaria di questa autrice e dei suoi scritti non era ancora stata avvertita, tuttavia rimane un caso abbastanza eccezionale: che sia stato acquistato a seguito della richiesta di un utente, o forse per l’interesse della bibliotecaria stessa?

combattenti d'Italia, Diario della volontà, Italia, Roma e Papato, La politica sociale, Discorsi parlamentari, Il fascismo è l'Italia, etc.

A parte l’eccezione rappresentata da Gita al faro, tutti gli altri dati parlano chiaro e sembra ormai evidente come la biblioteca scledense si collocasse senza grandi sorprese in linea con i dettami ufficiali: nell'acquistare vengono seguiti senza «infamia e senza lode» i listini guida dell'E.N.B.P.S., i quali puntano ad una decisa eliminazione della letteratura «nociva» e di buona parte di quella straniera tramite periodiche revisioni ed epurazioni. Nella «E. Pasini» troviamo inoltre diversi modi per indicare le censure: libri «messi da parte», altri «tolti dalla circolazione», altri ancora chiaramente «distrutti».

Vengono prima acquistati e poi «tolti dalla circolazione» L'anima di

Anna Kadar e Inquietudine di Mihály Földi, Due prigionieri di Lajos Zilahy, La via del tabacco di Erskine Caldwell e La moglie di Maria Luisa Fiumi:

quest’ultimo volume è caratterizzato dall’esplicita annotazione «tolto dalla circolazione perché immorale». Invece, nonostante il severo indicatore bibliografico del 1938, Lev Tolstoj resiste sugli scaffali della biblioteca con i suoi Guerra e pace e Anna Karenina, mentre Balzac viene diligentemente «messo da parte». Vengono «messi da parte» anche molti libri acquistati presso la «Biblioteca Gaule», una libreria scledense legata alla parrocchia e caratterizzata dalla vendita di libri della «buona stampa»: in questa categoria di censurati troviamo il già citato Balzac con il suo Papà Goriot, La moglie nera di Edoardo Arbib, Margherita Pusterla di Cesare Cantù, Edmondo De Amicis con

Costantinopoli, Dumas con I Mohicani di Parigi, quattro volumi di Francesco

Domenico Guerrazzi, Avventure del capitano Hatteras di Jules Verne, Eugènee Sue con I misteri di Parigi e L' ebreo errante; ed anche entrambi i romanzi storici scritti dalla «Principessa di Craon» intitolati Tommaso Moro gran

cancelliere d'Inghilterra e Enrico Percy ed Anna Bolena. Contrassegnati dalla

nota «Distrutto» abbiamo cinque libri: La merciaina del piccolo ponte tra gente

varia di Albertazzi Adolfo, L' arcolaio di Virgilio Brocchi, L' altra sorella di

Questa fotografia della dotazione libraria della biblioteca scledense risulta però essere totalmente statica: la volontà di propagandare il pensiero del regime attraverso le biblioteche raggiungeva davvero il suo obiettivo, le persone comuni?

Sappiamo cosa veniva consigliato di acquistare e di leggere, cosa si acquistava e si offriva ai lettori, ma non cosa venisse effettivamente letto. Non ci è pervenuto il registro dei prestiti e nemmeno le schede di movimento dei volumi: la fruizione effettiva dei lettori resta dunque un nodo irrisolto nel caso di Schio.

3.5 Il catalogo

Abbiamo ricostruito il catalogo di quella che fu la Biblioteca popolare fascista «E.Pasini» dal 1928 al 1943 grazie alla trascrizione e comparazione dei sopracitati registri d’ingresso. Abbiamo organizzato i dati in ordine alfabetico per autore, specificando data d’ingresso in Biblioteca, provenienza ed eventuali annotazioni; per i libri ancora presenti nell'attuale BCS è inoltre indicata la collocazione. Molti di questi dati risultavano però imprecisi; si è quindi deciso di usare una serie di simboli per indicare le modifiche apportate, le imprecisioni e i dubbi.

• [più date tra parentesi quadre] = varie edizioni possibili • [una data tra parentesi quadre] = edizione possibile • […] = più di quattro edizioni possibili.

• (?) = Autore e/o Titolo e/o Editore non corrispondono a nessuna opera/edizione/autore del OPAC Nazionale; si è scelto di riportare quanto scritto nel registro.

• * = Autore e/o Titolo e/o Editore risultavano sbagliati nel registro; si è scelto di indicare l’alternativa corretta seguendo le regole SBN. • - = nessun dato scritto nel registro; non è stato possibile individuare

Autore/Titolo/Editore correttamente.

• N.D. = dato sbagliato scritto nel registro, ma non è stato possibile individuare Autore/Titolo/Editore correttamente.