• Non ci sono risultati.

2. MUSEI D’IMPRESA DI NOTI BRAND INTERNAZIONALI

3.1 LA TESSITURA LUIGI BEVILACQUA

3.1.1 IL PROGETTO REALIZZATO

Grazie al progetto “MIMESIS. Trasmettere immagini artistiche di impresa”, è stato rinnovato il percorso di visita all’interno della Tessitura Luigi Bevilacqua. Già dalla fine degli anni Novanta l’azienda prevede la possibilità di visitare i suoi spazi prenotando una visita guidata. La voglia di aprire la propria sede produttiva è nata più da necessità esterne che interne all’azienda. Infatti, un numero sempre più grande di guide turistiche richiedeva la possibilità di visitare l’impresa per far conoscere ai turisti una realtà diversa della città. Tali richieste, che aumentavano sempre di più, sono state accolte dall’azienda, la quale si è adattata per accogliere i turisti, offrendo anche visite guidate in lingua inglese, attivando tutti i telai che fino a qualche anno fa non erano in funzione e infine, fornendo la possibilità di visitare l’azienda anche nei weekend previa prenotazione. La motivazione

alla base dell’aumento di tali richieste è rintracciabile nel trend che sta influenzando il modo di fare turismo, come visto nel primo capitolo al paragrafo 1.5. In questi ultimi dieci anni c’è stata una sempre più crescente domanda per questo genere di visite che permettono al turista di scoprire una Venezia meno commerciale e più autentica in cui le attività artigiane sono ancora vive. Si punta sempre più a vivere un’esperienza unica, che vada a conferire maggiore valore al proprio viaggio. Per questo molte guide turistiche e agenzie di viaggio offrono pacchetti turistici che comprendono una visita presso la Tessitura Luigi Bevilacqua per differenziare la propria offerta e soprattutto per guidare il turista in un luogo che non riuscirebbe a trovare da solo.

Con il progetto “MIMESIS” sono stati forniti all’azienda degli strumenti per poter raccontare meglio la loro storia al pubblico attraverso un linguaggio più diretto e chiaro. Con We Exhibit, società specializzata nella progettazione e realizzazione di mostre, sono stati individuati da subito gli spazi di intervento: il corridoio iniziale, la stanza dedicata all’outlet e infine la sala in cui avviene la produzione vera e propria. Per quanto riguarda quest’ultima stanza si è deciso di intervenire solo nella parte iniziale della sala, nello spazio che accoglie il visitatore appena entra. Questa scelta è dettata dal fatto che si voleva evitare di trasformare questi spazi in un museo e di dimostrare il loro carattere vivente senza dover snaturare la loro identità ed invadere eccessivamente lo spazio. In particolare, grazie a We Exhibit è stato ripensato il concept riguardante il negozio e l’esposizione dei tessuti e, inoltre, è stata realizzata una linea del tempo stampata su forex. Quest’ultima si trova nel corridoio di ingresso dell’azienda, accoglie il visitatore appena entra guidandolo fin dall’inizio. Grazie a questa linea del tempo viene ricostruita la storia della Tessitura inserendo anche delle curiosità su alcuni progetti importanti realizzati nel corso della storia, in questo modo si attira maggiormente l’attenzione del visitatore, trasmettendo da subito l’importanza che questa azienda riveste per il territorio, nata e sviluppata insieme alla storia di Venezia. La linea del tempo ha quindi una doppia funzione: la prima è fornire un supporto per la visita, infatti il visitatore potrà soffermarsi ad osservare la linea del tempo sia prima di iniziare la visita che dopo, in questo modo ripercorrerà quanto detto dalla guida mentre potrà acquistare i prodotti in vendita nel negozio. La seconda funzione invece è quella di fornire delle informazioni sui tratti salienti della storia aziendale a coloro che si recano alla Tessitura Luigi Bevilacqua per effettuare degli acquisti in negozio senza necessariamente seguire una visita guidata. Prima della realizzazione della linea del tempo, nel corridoio dell’entrata erano esposti dei diplomi e

delle foto della Tessitura Bevilacqua che avevano lo scopo di narrare la loro storia ma erano di difficile comprensione ai più perché non rispettavano un vero e proprio senso logico. Da questo punto di vista la linea del tempo ha favorito una più chiara comunicazione con il visitatore, suscitando da subito molto interesse per la realtà unica che andrà a visitare. Inoltre, la linea del tempo facilita anche il lavoro della guida, ora risulta più facile spiegare al fruitore gli avvenimenti principali della storia aziendale impiegandoci 5-10 minuti contro i 25-30 minuti di prima.

L’altro intervento realizzato con il progetto comprende due video ad opera dell’artista Alessia Zampieri, la quale si è trovata ad affrontare come sfida quella di realizzare un video commerciale facendo sì che il linguaggio artistico parlasse e trasmettesse la visione dell’azienda senza che ci fosse il presidente Rodolfo Bevilacqua a raccontarla come avviene nei classici video commerciali. In questo intervento troviamo la più grande innovazione apportata con il progetto: riuscire a parlare direttamente al consumatore e visitatore senza utilizzare le parole, ma solo attraverso le immagini, le quali risultano molto più immediate e restano meglio impresse nella mente. Il primo video, che si trova nella stanza dedicata al negozio, racconta attraverso le immagini la tessitura del velluto a mano e la produzione del velluto a macchina per trasmettere al visitatore sia l’idea della realtà unica in cui si trovano, ovvero una tessitura in centro a Venezia che utilizza macchine antiche, ma anche renderli a conoscenza del fatto che, oltre a questo aspetto

artigianale, l’azienda affianca una produzione di livello industriale, la quale mantiene comunque un carattere artigianale, ma permette loro di avere una produttività maggiore. Lo scopo di questo primo video è quindi quello di mostrare la realtà complessiva dell’azienda per fare in modo che il visitatore non percepisca la Tessitura Luigi Bevilacqua come una realtà unica fuori dal mercato, ma la consideri grado di soddisfare qualsiasi esigenza. Il secondo video si trova all’interno degli spazi in cui avviene la produzione, in particolare è posizionato vicino a due macchine: l’Orditoio verticale e l’Orditoio orizzontale, ovvero la macchina necessaria per preparare l’ordito prima di poterlo montare sul telaio. Una volta queste due macchine erano affiancate da delle tavole illustrative dell’Encyclopédie ou Dictionnaire raisonné des sciences, des arts et des métiers di Diderot e D’Alembert, ma il collegamento tra la spiegazione e l’effettivo funzionamento delle macchine non era facilmente comprensibile. Si è deciso di lasciare le tavole dell’enciclopedia posizionandole su un supporto vicino al video, il quale ora facilita la comprensione ti quanto viene spiegato dalla guida grazie all’uso sapiente delle immagini, che raccontano con un modo più diretto il procedimento difficile da cogliere per chi non è abituato al mestiere.