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Materiali e metod

5.1 Il reperimento e l’organizzazione dei dat

Dopo aver analizzato il materiale di cui sopra, è stata selezionata la categoria delle “aree protette naturali regionali” sulla quale è stato incentrato il lavoro di indagine. Questa categoria di indagine è stata ritenuta utile ai fini della presente ricerca in quanto costituisce, in base alla letteratura più recente, l’unità ecologica di riferimento per testare le relazioni tra pressioni antropiche e grado di naturalità dei territori.

Per le attività di analisi ex-ante del territorio regionale, degli ecosistemi presenti, degli aspetti biogeografici, delle specie e degli aspetti socioeconomici che caratterizzano le questioni di conservazione nel Lazio sono stati utilizzati diversi livelli informativi quali il Sistema Informativo Regionale per l’Ambiente (SIRA), il Sistema Informativo Territoriale delle aree protette regionali presso l’ARP (Agenzia Regionale Parchi), l’ISPRA, il Sistema delle Aree Naturali Protette della Regione Lazio e l’ISTAT. Nello specifico le principali basi di dati utilizzate sono state:

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- grafo delle reti infrastrutturali (strade e ferrovie in esercizio) DB Prior elaborato da LAIT, società informatica in house della Regione Lazio)

- cartografia di base CTR (Carta Tecnica Regionale) 1:10.000 anno 1991 (in formato raster);

- database demografico da Atlante Statistico dei Comuni e da altri dati acquisiti da ISTAT;

- Carta dell’Uso del Suolo del Lazio, (scala 1:25.000), curata nel 2003 dalla Direzione Regionale Urbanistica, redatta su ortofoto del Volo Italia 2000 (1999) all’interno del progetto CORINE Land Cover dell’Unione Europea. La carta, pur con i limiti di accuratezza che non ne consentono un pieno sfruttamento per alcune delle analisi di scala locale necessarie alla pianificazione delle singole aree protette (l’area minima cartografabile è fissata ad un ettaro), rappresenta un’ottima base di partenza per le elaborazioni e le indagini sulla presenza antropica nelle aree protette e all’esterno di esse alla scala regionale.

Quando necessario, I dati di analisi sono stati georeferiti rispetto sistema di proiezione UTM – fuso 33N – European Datum 1950.

Altre informazioni necessarie per delineare il presente lavoro di ricerca sono state reperite all’interno degli Uffici della Regione Lazio che si occupano di gestione e conservazione della Natura (Assessorato all’ambiente-Area Conservazione della Natura, Area Parchi) e all’interno degli uffici dell’Agenzia Regionale Parchi (Area Comunicazione e Formazione-Ufficio Comunicazione Istituzionale; Ufficio Promozione ed Editoria, Area Pianificazione, Ufficio Sit). I dati sono stati resi disponibili dai singoli operatori oppure estrapolati da pubblicazioni esistenti. Nello specifico sono state realizzate e/o implementate le seguenti banche dati:

-banca dati relativa alle attività di animazione naturalistica (progetto GiorniVerdi e Parco anch’io) svolte dall’ARP e dal Sistema delle aree naturali protette regionali nel triennio nel periodo 1.01.2008-31.12.2010, per un totale di 1091 giorni. I data set relativi alle giornate di animazione naturalistica sono stati realizzati inserendo:

o le date dei singoli eventi;

o l’area protetta di svolgimento;

o il vincolo giuridico dell’area protetta (parco, riserva, monumento naturale),

o il comune di svolgimento;

o la provincia di svolgimento;

o la precisazione se in quel giorno si era svolta una particolare attività legata a temi ambientali o culturali (Festa di primavera, Festa del Libro, Riciclattolo, Gioco dell’ecologo, ecc.),

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- Il data set riguardante le strutture dedicate alle attività di comunicazione-informazione-educazione presenti all’interno del Sistema delle Aree Naturali deriva invece dall’accorpamento di più database esistenti presso i vari uffici dell’ARP, presso le singole aree protette oppure realizzati nel corso di progetti di studio o ricerca (capitolo 4, § 3).

Per valutare l’entità della presenza umana e l’influenza che questa può avere nei processi naturali che avvengono nelle aree protette è stata presa in considerazione -su scala provinciale- la presenza di strade, autostrade e ferrovie in accordo con la Road Ecology. L’esistenza di strade è stata considerata un buon indice della presenza di attività umane nella zona, in quanto si tratta di infrastrutture permanenti che, possono dare un’idea del tipo e dell’intensità del disturbo antropico. Dal grafo stradale è stato poi ricavato l’indice di densità infrastrutturale che sintetizza il rapporto tra la lunghezza delle infrastrutture e la superficie del territorio di riferimento: all’aumentare del valore di tale indice aumenta, per diretta conseguenza, l’accessibilità e la inter/intra connessione dell’area.

DI

DI= ∑li (Km/Kmq) Au

Dove:

li = lunghezza dei singoli tratti di viabilità

Au= superficie dell’unità territoriale di riferimento

Ricapitolando, al fine di valutare la pressione delle attività di comunicazione sul sistema delle AAPP del Lazio, è stato individuato un percorso metodologico che ha messo in relazione: l’infrastrutturazione viaria, l’infrastrutturazione leggera (centri visita, ecc.), il numero degli eventi di comunicazione con la presenza delle AAPP interessate.

A partire dal conoscere il numero complessivo dei comuni laziali (378), si è deciso di individuare l’insieme dei comuni insistenti, in termini di superfice, all’interno delle AAPP (171). Di questi sono stati individuati i comuni interessati da eventi e/o strutture di comunicazione (107).

Per quanto concerne la densità infrastrutturale è stata utilizzata una suddivisione in classi dei valori della densità infrastrutturale già proposta per la Regione Veneto (Romano & Paolinelli, 2007) modificandola all’uopo.

75 Densità infrastrutturale viaria Valore (m/kmq)

Molto bassa <250

Bassa 250 – 1.000

Media 1.000 – 1.500

Elevata 1.500 – 2.000

Molto elevata >2.000

Tab. 10. Scala della densità infrastrutturale viaria (Romano B., Paolinelli G., 2007)

Densità infrastrutturale Valore (Km/kmq)

Molto bassa <2,5

Bassa 2,5-10

Media 10-15

elevata 15-20

Molto elevata >20

Tab. 11. Scala della densità infrastrutturale viaria (Rielaborazione a partire da Romano B., Paolinelli G. , 2007)

I dati relativi all’estensione del sistema della mobilità multimodale regionale (strade, autostrade, ferrovie) utile al calcolo dell’indice di Densità infrastrutturale, elaborato secondo il metodo Planeco, sono stati ricavati a partire dal DB Prior di LAIT (società informatica in house della Regione Lazio) e gestiti in ambiente GIS. principalmente su piattaforma ESRI ArcInfo 9.3.1. Al calcolo di questo indicatore, elaborato su scala provinciale a partire dai comuni coinvolti in attività di animazione naturalistica inseriti nel progetto GiorniVerdi e dai comuni nei quali sono presenti strutture dedicate alle attività di comunicazione-informazione-educazione (in totale 107 comuni), hanno concorso anche informazioni utilizzate dagli uffici pianificazione, biodiversità geodiversità e reti ecologiche e comunicazione dell’ ARP per l’elaborazione pluriennale (2007-2008-2009-2010) del POR.

dato di origine operazione condotta indicatori realizzati

grafo infrastrutturale DB Prior LAIT

aggiornamento e identificazione dei tratti infrastrutturali in ambiente GIS

DI

Scendendo nello specifico si è provveduto alla:

Individuazione del territorio protetto insistente nelle cinque province del Lazio in cui si sono svolti eventi/attività di comunicazione/informazione/promozione territoriale.

Organizzazione, elaborazione dei dati relativi alle attività di comunicazione espresse attraverso giornate/eventi di animazione naturalistica (triennio 2008-2010, Programma GiorniVerdi).

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Organizzazione, elaborazione dei dati relative alle strutture dedicate alla comunicazione/informazione. Come già affermato (cap.4, § 4), ai fini della presente ricerca, si è scelto di prendere in considerazione le strutture maggiormente vocate alle attività di comunicazione, informazione, educazione quali:

centri visita; punti informativi;

punti informativi per la sostenibilità ambientale musei naturalistici;

centri studi;

centri educazione ambientale; fattorie educative.

Georeferenziazione delle strutture di comunicazione nel sistema AAPP Lazio. Georeferenziazione delle attività di sensibilizzazione nel sistema AAPP Lazio.

L’individuazione del reticolo infrastrutturale (strade, ferrovie) insistente nel territorio delle 5 province del Lazio.

L’organizzazione dei dati relativi a i reticoli infrastrutturali presenti nelle 5 provincie del Lazio. L’organizzazione dei dati relativi ai reticoli infrastrutturali presenti nei comuni coinvolti in attività di animazione naturalistica inseriti nel progetto GiorniVerdi e dai comuni nei quali sono presenti strutture dedicate alle attività di comunicazione-informazione-educazione, per un totale di 107 comuni. Con questo numero sono rappresentati: i) i comuni che presentano strutture deputate alla comunicazione/informazione/ formazione/educazione ambientale ma che non hanno partecipano al progetto GiorniVerdi; ii) comuni dove si sono svolti nel triennio 2008-2010 eventi di animazione naturalistica riconducibili al progetto GiorniVerdi ma che non ospitano nel loro territorio strutture dedicate alla comunicazione/informazione/ formazione/educazione ambientale; iii) comuni che presentano sia strutture che eventi.

La divisione dei comuni per provincia è così rappresentata:

Frosinone Latina Rieti Roma Viterbo

10 comuni 11 comuni 16 comuni 56 comuni 14 comuni

Tab.12. Numero di comuni per provincia nel Lazio

Per i suddetti comuni, sono state poi elaborate le seguenti informazioni:

indice di densità infrastrutturale (Chilometro lineare su chilometro quadrato); provincia di appartenenza;

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numero di strutture dedicate alla comunicazione/informazione/formazione/educazione ambientale e la relativa densità;

il numero totale di eventi di animazione naturalistica (somma degli anni 2008, 2009, 2010) e la relativa densità anche su base annuale.

I dati raccolti sono stati utilizzati per:

1. analizzare le variabili (densità infrastrutturale, eventi di animazione naturalistica e strutture) a livello aggregato e provinciale;

2. individuare la tendenza centrale e la variabilità di questi indicatori a livello di singolo comune e a livello provinciali;

3. verificare se le variabili differiscono in modo statisticamente significativo nelle diverse province;

4. valutare la loro eventuale correlazione;

5. creare modelli predittivi (modelli generali lineari, GLM).

6. analizzare la serie storica derivata dai dati relativi agli eventi di comunicazione/animazione naturalistica a livello provinciale (analisi spettrale di Fourier e Exponential Smoothing) Per fare questo è stato creato un data base informativo nel quale l’unità elementare informativa risultava rappresentata dal singolo comune, per il quale sono stati registrati gli indicatori chiave di cui sopra (densità infrastrutturale, numero di strutture dedicate, numero di eventi svolti) assieme alla provincia di appartenenza in appositi campi. E’ stata verificata, con esito positivo, l’integrità del dato in termini di assenza di valori scorrettamente imputati e/o mancanti. Tale data base, salvato inizialmente in formato Microsoft Excel, è stato importato nei programmi statistici Statistical Program for Social Science (SPSS Inc., 2012) e Statistica 6, per procedere alla sua elaborazione. Sono stati poi eseguiti test statistici non parametrici e considerate significative le differenze per p<0.05 (α). Le tabelle relative ai dati sopra specificati sono stati inserite in appendice.